Suss-exRoyals

Confesso, quando ho letto la notizia la mente m’è tornata a un’estate di tanti anni fa sulla costa adriatica, quando noi bambini a passeggio con uno zio assistemmo a un diverbio tra lui e un tizio a noi sconosciuto, che nel momento culminante dell’alterco se ne uscì col classico dei classici: lei non sa chi sono io! Cui lo zio prontamente rispose: zitti bambini, che adesso il signore ci dice chi è! sussexesEbbene sì, Ladies&Gentlemen, perché in quest’opera pop che sta diventando la fuga per la libertà dei Sussex abbiamo appena assistito alla scena in cui Mountbatten-Windsor Principe Enrichetto e la sua signora Markle Rachele Meghania vogliono insegnare a Nonna Lilibet a fare la regina. E prima di cambiare nome al loro sito (Lady Violet suggerisce HarryMeghangalactic), e contravvenendo alla regola aurea del never explain ma soprattutto never complain hanno pubblicato un temino dal titolo SPRING 2020 TRANSITION che vi invito ad andare a leggere, anche solo per osservare le sottolineature https://sussexroyal.com/spring-2020-transition/

In sintesi, in un testo dal sapore manzoniano (nel senso che sembra scritto con la prosopopea del leguleio da Azzeccagarbugli), la coppia dà la sua versione sull’accordo raggiunto in gennaio – peraltro già noto nei dettagli – col palese intento di rifilare colpi e colpetti a destra e a manca. Si parte col dire che il loro desiderio sarebbe stato continuare a servire la Corona (nei ritagli di tempo, ovvio, ma non è specificato) ma non è stato loro permesso. Poi arriva l’allusione velenosa al fatto che ad altri membri della Royal Family è consentito di lavorare autonomamente senza perdere le prerogative reali, mentre a loro è imposta una quarantena di 12 mesi. L’obiettivo sono probabilmente le cugine York, entrambe con una propria carriera, di cui si finge di non sapere che non si tratta di senior royals, che non ricevono soldi pubblici neanche quando partecipano a qualche occasione di rappresentanza, e sopratutto che nessuna delle due intende lucrare direttamente sul prestigio della Corona.

In merito al prefisso HRH sia chiaro: Dio (o meglio la Dea, Elizabeth) glielo ha dato e loro se lo tengono, pur senza usarlo nelle attività quotidiane. Si rimarca che Harry è e resta il sesto nella linea di successione al trono, da cui consegue che la loro sicurezza sarà a carico dell’entusiasta contribuente. Per parte loro, l’intenzione di portare avanti iniziative non-profit è più volte ripetuta, anche perché alla voce che parla della loro possibilità di guadagnare autonomamente si incontra la frase  The Duke and Duchess of Sussex will become privately funded members of The Royal Family. Tradotto: paga Pantalone, nelle eleganti vesti di babbo Charles (e speriamo che come a volte accade il nonno no debba mettere mano al portafoglio per incontrare il nipotino).

Alla fine viene sganciata la bombetta, e riguarda naturalmente l’utilizzo del termine Royal, che ha un grande valore simbolico e ne ha uno economico assai maggiore (che è poi la ragione della pubblicazione del temino). Dopo aver petulantemente citato la Royal Foundation dei Duchi di Cambridge, si aggiunge: While there is not any jurisdiction by The Monarchy or Cabinet Office over the use of the word ‘Royal’ overseas, The Duke and Duchess of Sussex do not intend to use ‘Sussex Royal’ or any iteration of the word ‘Royal’ in any territory (either within the UK or otherwise) when the transition occurs Spring 2020. È chiaro? Chi sarà mai la Regina che pensa di poter decidere chi può usare il termine royal e chi no?

Questa la sostanza, ma lasciatemi dire qualcosa anche sulla forma. Come potrete immaginare io amo le parole, e penso che volendo si sarebbe potuto scrivere un post di sottile raffinata perfidia; la calligrafa Meghan – con l’aiuto di qualcuno – avrebbe potuto intingere il pennino nel veleno colpendo in modo chirurgicamente impeccabile. Invece ciò che abbiamo davanti agli occhi è una ripicca infantilmente molesta e irrispettosa, che temo sia la cifra di chi l’ha scritta. Un paio di anni fa abbiamo sentito per la prima volta l’espressione what Meghan wants, Meghan gets; una regola che ha un costo, e non credo che lo pagherà la Regina.

I duchi ci danno appuntamento alle prossime settimane, dopo la ridefinizione del loro brand, per presentarci the next exciting phase. Non vedo l’ora, proprio.

20 pensieri su “Suss-exRoyals

  1. Megan non mi è mai piaciuta, ha ottenuto tutto quello che voleva, ma non può speculare sui titoli altrui…non è giusto. È già tanto il ritorno che ne ha avuto, fama, presenza ad eventi, ecc.ecc. Cosa vuole ancora?? Il povero Henry è succube, prima o poi gli mancheranno le sue origini perché questa piena di pubblicità non è la sua vita

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    • La materia è seria, perché la Corona britannica è una istituzione che appartiene ai cittadini, non alla famiglia Windsor, quindi uni sfruttamento del titolo a fini esclusivamente commerciali sarebbe davvero grave.

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  2. Sono ovviamente andata a curiosare sul resto del sito e anche lì le sottolineature imperversano… Come lo definiva una mia amica anni fa un vero stile da terzomedista ripetente! Non una gran perdita per la Corona in definitiva, che ne dici cara Lady?

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  3. Cara Lady Violet,
    ho scoperto da un paio di mesi questo tuo simpatico e intelligente sofà, su cui vengo volentieri a sedermi.
    Ottima analisi di quanto pubblicato sul sito dei Sussex. Odioso il riferimento “While there is not any jurisdiction by The Monarchy or Cabinet Office over the use of the word ‘Royal’ overseas…”, riducendo un’Istituzione così importante e di grande valore simbolico per gli Inglesi a un cavillo giuridico.
    Molto molto triste.

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    • Quella frase è veramente pesante, e oggi leggevo che non sarebbe nemmeno fondata. Benvenuta sul sofà, sediamoci comode che penso ne vedremo ancora parecchie!

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  4. Buonasera. Ti leggo da qualche giorno con molto piacere. Sicuramente qualcuno pagherà (salato) per tutta questa storia, mi auguro che non abbia conseguenze eccessive per Archie ed il suo rapporto con i parenti inglesi. A volte mi chiedo: e se lui, al contrario dei genitori, fosse invece nato con le capacità giuste per sopportare quelle pressioni che tanto pesano su di loro? Ovviamente i genitori hanno il pieno diritto di decidere anche per il figlio ma continuo ad immaginarmi una fuga di Archie…al contrario! Per il resto un simile comunicato non mi sembra una grande strategia, sempre che ne abbiano una sotto il naso… puntare il dito sugli altri membri della famiglia, nessuno dei quali ha chiesto di ritirarsi dal proprio ruolo, non è corretto e neppure efficace.

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    • Benvenuta sul sofà! Guarda, il fatto che di Archie non si parli affatto mi fa riflettere, perché sicuramente è un argomento centrale. Mentre mi interrogo cosa ciò voglia dire: una strategia dei Windsor per farli tornare? uno strumento per ottenere qualcos’altro? mi viene da pensare da quanto tempo non incontra il nonno, o i cuginetti. E purtroppo Meghan sul piano dei legami familiari è piuttosto carente. Certo l’immagine di Archie che lascia le colonie e torna a fare il principe è fantastica!

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  5. Mia personalissima opinione: la tecnica migliore è ignorare se si sospetta una speculazione. L’ oblio è quello che nessuno vuole oggi, gli estremi che oscillano tra l’ amore e l’odio portano comunque attenzione e l’attenzione porta soldi. Se si esprimono così meglio che vengano sepolti sotto una montagna di silenzio. Che vivano dimenticati dal mondo, è la peggiore delle condanne

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    • Sai cosa, è che per molti di noi, me compresa, lui è ancora il ragazzino stravolto che seguiva il feretro della madre, per cui non solo lo si vorrebbe vedere felice (o almeno sereno) ma probabilmente lo si è rivestito delle caratteristiche che ci sarebbe piaciuto avesse, e invece non ha.

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  6. A questo punto mi auguro davvero che i Windsor stiano costruendo una strategia a lungo termine per recuperare i legami in futuro. Non credo che Carlo (e nemmeno the Queen se è per quello) accetterebbe senza muovere un dito di essere tagliato fuori dalla vita del nipotino più piccolo. Fra poco Harry e Meghan torneranno sulla scena inglese…si annuncia un periodo delicatissimo. Speriamo bene.

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    • Ricordiamoci che dal 1717, per volere di Re Giorgio I, il Regnante in carica ha la tutela legale dei minori discendenti direttamente dall’erede al trono, quindi, oltrechè di George, Charlotte e Louis, anche Archie è soggetto alla supervisione di Sua Maestà; per ora non l’ha fatta valere, ma vedremo al termine dei 12 mesi cosa succederà, e, soprattutto, nel momento in cui Archie rimetterà piede sul suolo inglese, se glielo lasceranno fare.
      Non è un caso che da quando è stata annunciata la Mexit il bebè sia rimasto in Canada, e vedrete che nemmeno stavolta lo porteranno.

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  7. Più vado avanti più mi convinco che le teste coronate o mezzo coronate devono fare uno sforzo disumano nel non perdere la bussola. Vedo troppe persone che sbroccano, da Andrea che fa discorsi autoindulgenti disastrosi, ai vari che lucrano in maniera goffa e irritante (Urdangarin e consorte e i reali di Danimarca), a quel noto principe consorte che tira sotto le persone con l’auto perché lui deve guidare anche centenario e poi fa una debole e tardiva ammenda, per non parlare di Juan Carlos e del suo elenco di magre figure, insomma il potere dà alla testa come l’alcool. In mezzo ci sono quelli che fanno da cuscinetto ammortizzatore e devono pure mantenere l’aplomb. Credo che restare mentalmente ehm sobri sia uno sforzo che noi sottostimiamo, deve rappresentare un autentico dramma umano e esistenziale.

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