Summer royal news

Iniziamo con una buona notizia: la Casa Reale danese ha pubblicato un’immagine del principe Joachim nel giardino dello Chateau de Cayx dove sta trascorrendo la convalescenza, in compagnia del fratello maggiore Frederik, che è andato a trovarlo.

Joachim, sottoposto il 25 luglio a un intervento neurochirurgico d’urgenza per un ictus, sembra un po’ provato ma in buone condizioni. Mi colpisce che non abbia i capelli rasati, per cui mi chiedo in quale area della testa fosse il versamento che ha richiesto l’intervento, ma in fondo poco importa. Impossibile non notare la semplicità della mise en place: su un bel tavolo col ripiano coperto da mattonelle una tovaglietta provenzale, due brioches in un cestino con quello che ahimé sembra proprio un tovagliolino di carta, la marmellata offerta direttamente dal barattolo. Penso che a noi cresciuti immaginando la royal life sulla base dei film di Visconti toccherà ridimensionarci un po’. E così sia.

Superando i Pirenei e raggiungendo le Baleari troviamo i reali di Spagna, arrivati lo scorso weekend a Palma de Mallorca. Come da tradizione, in agosto i sovrani trascorrono alcuni giorni nelle residenza di Marivent, ma francamente non si può definire vacanza, dato che continuano con i loro impegni quasi come sempre. La sessione fotografica di rito che aspettavamo tanto non c’è stata, in compenso la figlia minore Sofía si è fatta male al ginocchio destro, e ora gira con la stampella.

Quest’anno poi, considerando da una parte la pandemia, dall’altra il recentissimo autoesilio del Rey Emérito Juan Carlos, l’attività sembra essersi addirittura intensificata e piuttosto che rimanere chiusi a Marivent – che Letizia non ha mai amato – l’agenda è piena di visite in tutte le isole. Purtroppo non manca qualche scivolone, e non mi riferisco all’infortunata Sofía. Ieri, nel corso di una visita al centro socioeducativo Naüm, in una zona difficile e disagiata di Mallorca, una delle ragazze ospiti ha chiesto a Leonor cosa vorrebbe fare da grande. E Letizia è intervenuta immediatamente rispondendo al posto della figlia: “Lo que tiene que, no lo que quiere” (quello che deve non quello che vuole). E niente, se nasci grissino non puoi diventare macaron, nemmeno se vesti le creature low cost, e le pettini come te.

Nel mondo anglosassone invece la notizia è l’uscita (ieri) del libro Finding Freedom (in italiano il 27 agosto), la biografia fintamente non autorizzata dei Duchi di Sussex, scritta con prosa improbabile da due giornalisti amici della coppia.

Lady Violet ha avuto l’occasione di leggerne qualche breve passo, e ha l’impressione che alla fine questa operazione finirà per far perdere autorevolezza – ove ce ne fosse – e aggiungere ridicolo a questa storia. Come reagire diversamente a una frase del genere? «Meghan’s willingness to help others and her drive to excel meant she often was deemed “fake” by classmates at school who felt it was impossible for anyone to be that “perfect”» (l’inclinazione di Meghan nell’aiutare gli altri e la sua determinazione nell’eccellere spiegano come possa spesso essere stata giudicata “falsa” dai compagni di scuola, che pensavano fosse impossibile per chiunque essere così “perfetto”). Letteratura a parte, da casa Sussex arrivano due vere notizie: la duchessa, in quanto cittadina americana senza più carichi all’interno della Royal Family eserciterà il suo diritto di voto alle prossime presidenziali USA, e questa è davvero una novità. La seconda è che la famigliola ha comprato casa; una residenza da 8 milioni di sterline a Santa Barbara, nord di Los Angels, dove intendono crescere il piccolo Archie nell’agognata privacy. Nel frattempo la visita a Balmoral per far rivedere il bimbo ai parenti inglesi è saltata. Per proteggere la salute dei bisnonni nonagenari, of course.

12 pensieri su “Summer royal news

    • Formalmente il libro è stato scritto senza l’intervento dei Sussex, ma ci credono in pochi. Ogni tanto esce qualche indizio (o dichiarazione) in senso inverso, e se tu fossi al loro posto, e un tuo amico (l’unico che ci guadagnerà davvero qualcosa) volesse scrivere un libro su una situazione così complessa e importante per te, tu non vorresti quanto meno supervisionare il lavoro?

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      • Non so, in questa vicenda c’è un rumore di fondo di gente che rilascia dichiarazioni a destra e a sinistra (fan, detrattori, fonti anonime, insider, esperti di questioni reali) che ho rinunciato a capirci qualcosa. Per stanchezza ahahah

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      • Situazioni del genere personalmente le odio, u tourbillon di voci insinuazioni rivelazioni affermazioni, ognuno fa il suo gioco e quasi tutti finiscono per perderci. Mi sembra che il tutto sia gestito abbastanza male, e come abbiamo già visto la fine sarà deludente per tutti (se non peggio).

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  1. Io mi chiedo, ma se Harry e Meghan ci tenevano tanto alla privacy, non era meglio se andavano in qualche luogo sperduto? Cioè, Los Angeles e la California in generale non mi sembrano proprio il massimo. Gli altri royal quando vogliono stare per i fatti propri, hanno le loro tenute in campagna dove nessuno li vede o se ne vanno su isole sperdute nei Caraibi.
    Si fa fatica a capire cosa vogliono…

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    • Eh, l’impressione è che vorrebbero essere loro a gestire il tutto: sia la privacy sia l’attenzione mediatica, che mi sembra indispensabile per le loro attività futuro. Un gioco che rischia di essere piuttosto pericoloso.

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  2. Ricordo che quando si comincio a parlare di questo libro si disse che l ‘avrebbero scritto Meghan e Harry.Probabilmente hanno avuto paura di mettersi nei guai e ora dicono che non ne sapevano niente.Certi particolari li sanno solo loro

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    • Perciò dico fintamente non autorizzata. Mah, secondo me da queste operazioni guadagna solo l’autore del libro, per tutti gli altri rischia di diventare un disastro.

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  3. Stavo pensando che la nostra Meghan viene da una famiglia ad altissimo tasso di manipolazione a cominciare dal padre.
    Tutte persone poco trasparenti, pronte a passare da carnecifici a vittime, usando tutte le armi possibili, dalla lusinga alla minaccia al ricatto affettivo e con un triplo salto carpiato arrivare ad affermare: si, ci sto guadagnando soldi, che male c’è?
    Il lessico familiare si apprende, vuoi vedere che fa parte della sua modalità di interagire perché l’ha succhiato col latte?

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    • Confesso che proprio la sua famiglia d’origine è una delle cose che fin da subito mi ha dato da pensare. Sia per il lessico familiare, come dici tu, sia per eventuali fragilità – o eccessive durezze – che una famiglia problematica può causare. E dunque il fatto che alla lunga ciascuno dei due possa non trovare nell’altro il sostegno di cui avesse bisogno. Devo dire che a me non piace molto nemmeno la madre di lei, ha qualcosa che mi sfugge.

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  4. Per inciso la manipolazione è un discorso che mi sta a cuore. Siamo circondati da manipolazione, a tutti i livelli, a partire dalle famiglie. Mai sentito la frase: lei ( la moglie) gli fa credere (al marito) di comandare e poi in realtà gli fa fare quello che vuole lei?
    Spesso celebrata come se fosse un pregio, in realtà io la trovo una cosa orripilante, si perde veramente il senso dei rapporti. Però è diffusissima, credimi, perché in qualche modo la si indica quasi come una forma di genialità. In questa brodaglia maleodorante la stampa sforna ogni giorno idiozie varie, semplicemente illeggibili, per esempio le cognate reali si accapiglierebbero come donnette, si spierebbero i vestiti, si copierebbero per sfidarsi, si sbertuccierebbero come bambine.
    La stampa è piena di verbi come “si è infuriata”, “umilia”, “offende”, “sfregia”, “stende”. Non è che la gente è ansiosa di trovare la miseria che c’è a casa sua?
    Devo dire che peggio di Meghan Markle c’è solo la stampa che parla di Meghan Markle.

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