La foto del giorno – Piccioncini

Come dicevamo un paio di giorni fa, in occasione del compleanno dell’erede al trono giordano, quest’anno la fausta ricorrenza combacia con la Festa del Sacrificio, una delle principali della religione islamica Le foto del giorno – Compleanno! (e anniversario). E proprio col pretesto di fare gli auguri ai fedeli da parte sua e della mogliettina, ecco a sorpresa il neosposo Hussein, sfuggito ai radar da qualche giorno, circostanza che ha fatto pensare molti alla meritata luna di miele.

(Ph: Instagram @alhusseinjo)

Naturalmente non sappiamo dove si trovi ora la coppia, ed è giusto che continuiamo a ignorarlo, ma la foto appena postata sull’account Instagram del principe parla da sola. È un piccolo capolavoro, e secondo me ci racconta anche un po’ cosa potremo aspettarci dalla Giordania nei prossimi anni, con una principessa di origine saudita (nonché imparentata con la famiglia reale del suo Paese) che riesce però con naturalezza a mostrarsi una ragazza come tante, con tanto di blusa Zara, il top della globalizzazione. Ma quanto sembrano più giovani dei loro 29 anni?

Le foto del giorno – Compleanno! (e anniversario)

Chiedo venia, arrivo quasi fuori tempo massimo, ma un piccolo augurio ad un futuro re va fatto.

A soli 27 giorni dalle sue nozze il festeggiato è ancora lui: Hussein, Principe Ereditario di Giordania, che compie oggi 29 anni e raggiunge così la dolce metà Rajwa, che ha celebrato lo stesso compleanno esattamente due mesi fa.

I più attenti royal watcher hanno notato che il principe non si vede da qualche giorno, il che potrebbe indicare che gli sposi sono finalmente in viaggio di nozze. Intanto oggi la madre e regina, Rania, ha pubblicato questa interessante foto del suo primogenito. Che mostra un certo fascinoso aplomb indossando l’abito tipico degli uomini mediorientali – si chiama dishdasha – in una elegante tonalità di blu, completando il look con un bel paio di ciabattoni tipo crocs arricchiti da calzini. Confesso, a me i giovani principi hashemiti piacciono, e riconosco al futuro sovrano un certo charme, che emerge anche qui, nonostante l’audacia dimostrata nella scelta delle calzature.

Anche nella fotografia con cui la casa reale porge gli auguri al principe, questi compare in costume tipico col capo coperto dalla tradizionale kefiah rossa e bianca. Mi chiedo se la scelta di sottolineare l’aspetto arabo abbia una qualche relazione col fatto che questo compleanno praticamente combacia con l’importante festa di Eid Al-Adha, la festa del sacrificio, che ricorda l’episodio di Ibrahim (Abramo) che sta per offrire in sacrificio il figlio, Ishmael nella tradizione islamica, Isacco in quella giudaico cristiana.

Personalmente preferisco la prima foto, perché trovo la commistione tra Oriente e Occidente molto affascinante (ora che ci penso alla fine era anche l’argomento della mia tesi di laurea, discussa quando Hussein non era ancora nato, ed era ancora in piedi il muro di Berlino!). Al di là delle preferenze personali, sarà interessante nei prossimi anni vedere come la piccola, occidentalizzata Giordania, si muoverà sullo scenario geopolitico del Medio Oriente, e il peso che avrà una futura regina saudita.

Ma già che stiamo festeggiando un futuro re, non possiamo non ricordare un altro, rilevantissimo sovrano, nato in questo stesso giorno 532 anni fa: Henry Tudor, salito diciottenne al trono inglese come Henry VIII. Rajwa, dai retta, non fare colpi di testa!

Breaking News! – Albert ricoverato in ospedale

Questa mattina il Re Emerito dei Belgi, Albert II, è stato ricoverato in ospedale dopo aver accusato un malessere riconducibile a disidratazione. L’ex sovrano, che il 6 giugno ha compiuto 89 anni, sarebbe cosciente mentre viene sottoposto ai necessari accertamenti.

È possibile che il paziente debba rimanere ricoverato alcuni giorni, mentre un portavoce di Palazzo ha dichiarato che si trova sotto sorveglianza, ma la situazione a questo stadio è rassicurante. La salute dell’anziano sovrano emerito non è ottima da diversi anni; nel 2018 si è sottoposto a un intervento di cardiochirurgia per la sostituzione della valvola aortica. Albert è stato visto in pubblico l’ultima volta il 31 maggio scorso, quando ha assistito accanto alla moglie alla cerimonia di consegna del Prix Reine Paola pour l’Enseignement.

Re Philippe ha annullato una visita a Gand prevista per la mattinata e, accompagnato dalla moglie Mathilde, ha raggiunto l’ospedale dov’è ricoverato il padre.

Restiamo in attesa di buone notizie dal Belgio, senza nasconderci che nei prossimi anni dovremo dare più di un addio.

Royal chic shock e boh – Visite e sorprese

Settimana pienissima di appuntamenti royal di alto profilo quella appena trascorsa, iniziata con una sorpresa (anzi due).

In Spagna

Lunedì 19 i sovrani di Giordania sono comparsi in Spagna, non in visita di stato ma per l’appuntamento previsto a Cordoba il giorno seguente: il Processo di Aqaba, un incontro tra capi di stato per la lotta al terrorismo nelle aree del Sahel e dell’Africa occidentale. Sorpresa nella sorpresa, Abdulla II e Rania si sono portati il figlio minore Hashem, mandando in fibrillazione i royal watcher: in fondo il giovanotto, benché musulmano, a 18 anni appena compiuti sarebbe un interessante match per le principesse spagnole. Religione a parte, sono convinta che le nuove generazioni l’amore se lo troveranno da sé, ma penso che qualche manovra – soprattutto tra i reali senza trono – ci sarà, e sarà divertente assistere. Le due Regine non hanno partecipato all’evento di Cordoba e si sono incontrate solo il lunedì: Letizia con un abitino smanicato un po’ troppo lungo, in seta jacquard, dello spagnolo Diego Estrada. Ancora in nero Rania, con una creazione Dior Resort 2024 che sarebbe stata più indicato a ottobre. Gli abiti sono entrambi di pregio, ma quello di Letizia non mi fa impazzire, e l’altro è veramente fuori stagione.

Però loro due insieme sono deliziose, simili per colori, età, altezza, struttura fisica (e pure ritocchi, via) per cui mi piacciono, e questa foto – le scarpe di Letizia sono Carolina Herrera, quelle di Rania le Sugata di Manolo Blahnik) – è molto divertente. Chic meno meno a entrambe, così non litigano.

(Ph: Gtresonline)

Qualche giorno dopo, giovedì 22, i sovrani spagnoli hanno presenziato al Palacio Real la riunione annuale della Fundación Princesa de Asturias. Letizia ha rispolverato un vecchio amore, il tailleur pantalone bianco. Indossato vent’anni fa all’annuncio delle nozze con Felipe – quello era di Armani – ma anche in occasioni meno formali, come la consegna del diploma alla figlia maggiore, il mese scorso in Galles (Le foto del giorno – Le diplomate). Brava, fa bene, questo (Carolina Herrera, con top Zara) le sta da dea. Chic.

A Monaco

Ladies&Gents, sorpresa! Forse siamo all’alba di una nuova era: mi sta piacendo Charlène! Martedì 20 la Princesse ha consegnato alcuni premi durante la serata finale del Festival de Télévision de Monte-Carlo. Trovo l’abito in seta blu scuro (Akris) adatto al suo fisico sportivo. La linea quasi da giorno del modello mi sembra esalti la sua natura semplice e il taglio di capelli essenziale; anche la geometria del favoloso set orecchini e collier di diamanti bianchi e gialli completa felicemente il tutto. Chic.

In Belgio

Una visita ufficiale in settimana c’è stata, tra due Paesi vicini, i cui sovrani quest’anno celebrano entrambi i dieci anni sul trono: Willem-Alexander e Máxima dei Paesi Bassi sono andati in Belgio (in treno), ospiti di Philippe e Mathilde. Incontro di cui Lady Violet ha praticamente assistito in diretta, grazie a una cara amica del sofà che si trovava proprio in quell’angolo di Bruxelles nel momento dell’incontro tra le due coppie. La nostra amica ha approvato la mise di Máxima e io mi sento di concordare, il completo in seta avorio del belga Natan – sì, a volte indovina anche lui! – è perfetto per una serie di impegni di giorno, e la silhouette che ricorda gli anni ’50 esalta la linea della regina (dal vivo più sottile di come compare in foto). Philip Treacy firma il bellissimo cappello, chic. Ai piedi delle due sovrane le stesse scarpe, le Gianvito 105 Gianvito Rossi, ma le somiglianze finiscono qua. Mathilde sceglie Claes Iversen, stilista olandese (di origine danese): il diplomatic dressing è servito. Però l’abito rosso lampone con maniche di chiffon e applicazioni sulla gonna, se proprio non se ne può fare a meno, è più adatto al pomeriggio. Raffinato – ma un po’ sprecato – il cappello Envolée di Fabienne Delvigne, che mischia seta e fibre di banano. Boh.

La prima sera di una visita di stato è quella del ricevimento di gala, che vuol dire pomp and circumstance, cioè: diademi! Máxima ci va giù pesante e sfodera la tiara Stuart, la più importante del forziere olandese, completa dell’enorme diamante a goccia di ben 40 carati, con collier en pendant e orecchini ugualmente ricchi di diamanti e ugualmente importanti. Per sorreggere cotanto splendore ci vuole il fisico, e anche una mise adeguata, e la regina ha entrambi: dopo aver aggiunto al suo metro e 78 ben 13 cm di tacco (con plateau, i sandali Evita di Aquazzurra) drappeggia la sua figura in un abito rosa Jan Taminiau dalla gonna caratterizzata da volant di tulle, in contrasto con la linea e i ricami del corpino. Non m i fa impazzire ma lo trovo adatto alla bisogna, chic. Meno, molto meno ricco il reparto tiare in Belgio, Mathilde indossa comunque la più importante, quella delle Nove Province, più la tiara Wolfers come collier. Con un cape dress, che ormai è il suo simbolo; in pizzo azzurro illuminato da piccoli strass, composto da un abito senza spalline e un mantello sfoderato. Lo trovo terribile, sembra una camicia da notte con relativo négligé, e il mio disappunto cresce scoprendo che si tratta di un creazione Armani Privé. Giorgio, ma perché? Sorry, shock.

All’indomani le due sovrane si ritrovano per altri impegni, con o senza mariti. E scelgono lo stesso couturier, Natan. Per Máxima il modello Delphin, dipinto a mano da Pablo Piatti, artista argentino che vive e lavora in Belgio, si può immaginare qualcosa di più opportuno? L’abito non mi piace particolarmente, ma mi piace molto l’operazione; d’altra parte la relazione e le collaborazioni di Natan col mondo dell’arte sono forse il suo aspetto più interessante, dunque chic. Invece Mathilde tira fuori dall’armadio il modello Merri, una sorta di camicione informe con inutile drappeggio sul fianco, completato da una calottina Fabienne Delvigne. Non mi piace, shock.

La sera del secondo giorno è quella in cui gli ospiti ricambiano l’invito ai padroni di casa. Spesso è una serata musicale come in questo caso; un concerto d’archi dell’Amsterdam Sinfonietta nel cento culturale Flagey. Va detto che le signore sono apparse sempre piuttosto abbinate, e per l’occasione scelgono di nuovo lo stesso stilista; questa volta Jan Taminiau, olandese del Brabante, regione vicinissima al Belgio. Máxima ripropone un monospalla sfoggiato la prima volta per il quarantesimo compleanno, nel 2011; il colore non mi fa impazzire ma trovo che il modello le stia molto bene, e poi ci si può sempre far distrarre da quel favoloso collier… Neanche il colore dell’abito di Mathilde mi convince del tutto, ma il modello è elegante e sottolinea piacevolmente la sua figura. Però qualcosa sui loro mariti la vogliamo dire? Willem-Alexander osa lo smoking doppio petto, che in generale non mi dispiace, ma l’orlo ai pantaloni grida vendetta. Da parte sua, Philippe indovina i pantaloni ma sbaglia la giacca; pancia in dentro e petto in fuori non si usa più? Chic le regine, shock i re.

Ultimo giorno la scena si sposta ad Anversa. Tra i vari appuntamenti c’è anche una colazione di lavoro sui temi dell’integrazione per i giovani meno favoriti a livello scolastico e professionale. Colazione organizzata nella Sala Rubens del Musée des Beaux-Arts della città, il che avrà ispirato la mise della Reine Mathilde, che sembra uscita da un quadro del Seicento fiammingo (no, non vuol essere un complimento). Per lei un abito a fiori stilizzati di Dries van Noten, già indossato il mese scorso, completato da ampio soprabito in seta e ampio cappello realizzati per l’occasione nel color orange, evidente omaggio agli ospiti. Boh. Máxima ripete una mise già vista in un bellissimo rosso amarena, cappello Fabienne Delvigne – come quello arancio di Mathilde – e un abito Natan arricchito da una stola/mantella che non mi dispiace affatto, è uno stile che la regina olandese porta molto bene, chic. Prima curiosità: la clutch Dior è un dono di Brigitte Macron durante il recente viaggio della coppia presidenziale francese nei Paese Bassi (Royal chic shock e boh – Un due tre visite!). Seconda curiosità: entrambe le signore hanno le stesse scarpe, le PVC D’Orsay, anch’esse Natan, ma la sovrana belga ha i piedini un po’ gonfi.

E per finire…

Alla cena di gala a Laeken c’era anche la sorella di Roi Philippe, Astrid, col marito Lorenz. Se la cognata Mathilde ha scelto l’azzurro per la fascia blu e oro dell’Orde van de Nederlandse Leeuw; se l’ospite Máxima ha poggiato sul rosa quella viola dell’Ordre de Léopold; Astrid mi ha veramente sorpresa. Abito shocking pink, mantello rosso pomodoro, fascia giallo arancio dell’Orde van Oranje-Nassau, e in testa la tiara Savoia-Aosta. Sorprendente, inattesa, divertente, la adoro. Chic!

Breaking News! – Daje Sarah!

Una notizia inattesa, che anch’io voglio dare, col necessario rispetto e l’opportuna cautela. Sarah di York ha ringraziato lo staff del King Edward VII hospital per l’assistenza ricevuta; a quanto si è appreso, nel corso di una mammografia di routine eseguita presso l’ospedale londinese è stata scoperta una lesione cancerosa. La duchessa è stata prontamente operata e dimessa oggi (domenica 25). Ora si trova a Windsor con l’ex marito e la famiglia per passare la convalescenza.

(Ph: Jo Hale/WIREIMAGE)

Un portavoce della duchessa ha confermato che a Sarah è stato diagnosticato un tumore mammario in fase iniziale, scoperto durante una mammografia di routine. Si è reso necessario un intervento chirurgico che è stato effettuato rapidamente ed è riuscito perfettamente, per cui la prognosi sembra essere favorevole.

A Sarah l’augurio di riprendersi presto, coccolata e viziata da figlie, nipotini e famiglia varia.

A tutte (e tutti) noi: ricordiamoci di fare i controlli, la prevenzione salva la vita.

E a chi sta affrontando una malattia – so che ce n’è qualcuno tra voi – un abbraccio affettuoso. Venite a sedervi sul sofà quando volete, esiste anche per questo. E ricordate, non siete soli.

L a foto del giorno – Uno sport tira l’altro

Lady Violet soffre il caldo come nient’altro, e dunque evita anche l’idea di darsi alle attività sportive da ora e per i prossimi mesi, ma è fuor di dubbio che l’estate nel tradizionalmente più fresco Regno Unito sia la stagione che più di ogni altra mixa sport e mondanità. Appena sceso il sipario su Ascot – che a noi interessa per royals, cappelli e mise, ma alla fine è un grande evento sportivo – si avvicina a grandi passi il torneo di Wimbledon, quest’anno dal 32 al 17 luglio.

(Ph: AELTC/Thomas Lovelock)

Nel suo ruolo di patronessa di The All England Lawn Tennis and Croquet Club, la Principessa di Galles ha incontrato sul campo Roger Federer – che a Wimbledon ha vinto ben otto volte, record maschile – per accendere i riflettori sui Wimbledon’s Ball Boys and Girls. Che sarebbero i raccattapalle, ma vuoi mettere quanto è più chic detto così? Inutile dire che per un evento di tale importanza l’organizzazione deve essere perfetta, una macchina i cui ingranaggi devono funzionare impeccabilmente, ed è giusto celebrare chiunque contribuisca alla buona riuscita. E credetemi, che li chiamiamo raccattapalle o ball boys and girls, sono fondamentali.

Devo dire che nello scambio di colpi col campione svizzero Catherine se la cava bene, ma mi colpisce come nella foto la sua postura sia considerevolmente meno elegante di quella di Roger, braccia conserte a parte, ovviamente.

Qui trovate il video completo https://www.youtube.com/watch?v=Ele-RbEkmcQ

Feste d’estate

Ieri, 23 giugno, era il Nationalfeierdag, la festa nazionale del Lussemburgo. Celebrata dalla famiglia granducale con il tradizionale Te Deum in cattedrale, e date le facce non oso immaginare l’argomento dell’omelia.

I sovrani coi principi ereditari, i figli maschi e la nuora Claire – mancava la figlia Alexandra col neomarito Nicolas Bagory – hanno attraversato le vie della capitale e ricevuto il saluto dei Lussemburghesi; da come sono abbigliate le tre signore, direi che volessero evocare i colori della bandiera del Granducato. Operazione cromaticamente abbastanza riuscita, per il resto evitiamo di infierire.

Ieri però era anche la vigilia di San Giovanni, che in molte culture, soprattutto agricole, viene salutata con l’accensione di falò. Una tradizione molto sentita anche nel non così agricolo Principato di Monaco.

I principi sovrani, insieme con i gemellini Jacques e Gabriella, hanno assistito al rito dal balcone del Palais princier; oltre all’accensione del fuoco c’è stata una piccola esibizione di danzatrici nel delizioso costume del Principato (qui un breve filmato https://www.facebook.com/monacomatin/videos/1874218076286353).

Nonostante l’atmosfera generalmente lieta, la piccola principessa non sembra aver gradito più di tanto, e ha mantenuto un notevole broncio; forse le dava fastidio lo chignon piazzato sulla capoccetta? Sorridente – pure troppo – la madre Charlène, elegante in pantaloni neri e blusa in raso champagne. Intanto tutto procede per l’evento clou dell’estate monegasca, il Gala della Croix Rouge, che si terrà sabato 29 luglio nella Salle des Étoiles dello Sporting di Monte Carlo, col superospite Robbie Williams.

Nei paesi del nord Europa nella notte di San Giovanni si celebrava Midsommar, la festa dell’estate piena; una tradizione ancora molto sentita in Svezia. Quando Lady Violet era una bambina, sull’onda del successo di Pippi Calzelunghe arrivarono in Italia i libri di Astrid Lindgren, che ci fecero scoprire anche questi aspetti di culture relativamente lontane e allora meno conosciute.

Glad midsommar! Ma anche buon onomastico a tutte le Giovanne e i Giovanni, le Gianne e i Gianni, e come dicono gli amici fiorentini che celebrano il santo patrono, Viva Fiorenza!

Le foto del giorno – Ascot!

E finalmente ad Ascot, nel quarto giorno di gare – l’ultimo pienamente mondano, il sabato di solito partecipano solo i veri appassionati – arrivano i Principi di Galles, accompagnati dai cugini Beatrice di York e Edo Mapelli Mozzi.

Va detto anche che questi giorni sono densissimi di eventi per la Royal Family e i Galles in particolare: sabato Trooping the Colour, domenica festa del papà, lunedì giornata dedicata all’Ordine della giarrettiera, mercoledì compleanno di William, per cui la presenza all’evento ippico più chic e famoso dell’universo, iniziato martedì, dev’essere stata incastrata con attenta abilità. Catherine quest’anno ha lasciato perdere fantasie minute e tonalità pastello e ha osato il total red; analizzeremo la sua mise nella nostra rubrica domenicale, intanto godiamoci l’energia del colore, in contrasto con la delicatezza del pizzo scelto da Bea.

I sovrani sono stati presenti tutti i giorni – e Camilla ha sfoggiato dei cappelli veramente notevoli – ma insomma, mentiremmo se dicessimo che la mancanza dell’adorata Queen Elizabeth non si sia sentita.

Quanto a Lady Violet, riflettevo che lo scorso anno sarei dovuta andare ad Ascot anch’io – il giovedì, per il Ladies Day – invece sono finita in ospedale. Quest’anno è rimasto solo un pio desiderio, in compenso ho fatto ben due giri in carro attrezzi in ventiquattr’ore. Che dire, confidiamo nell’anno prossimo. Però quando ho visto questa foto ho pensato che l’espressione di Re Regina e Duchessa fosse indirizzata a me in questo periodo, invero piuttosto lunghetto.

Una delle ragioni per cui mi sarebbe piaciuto andare era vedere per l’ultima volta competere il mitico Frankie Dettori, uno dei più famosi e quotati fantini al mondo. Nato a Milano nel 1970, nome di battesimo Lanfranco, figlio dell’altrettanto celebre Gianfranco Dettori da Serramanna, Sud Sardegna, vera gloria dell’Italia nel mondo. Frankie, dal canto suo, ha festeggiato allegramente l’ennesima vittoria stampando un sonoro bacio sulla guancia di Queen Camilla.

In fondo cos’è un bacio se non lo spazio rosa tra Royal e Ascot?

Le foto del giorno – Happy birthday Wills

Oggi, 21 giugno, il Principe di Galles compie 41 anni. Nato nella Lindo Wing del St Mary’s Hospital alle 21.03, non essendoci ancora i social la notizia arrivò in Italia il giorno dopo. Sempre il giorno dopo, il pupo fu presentato al mondo tra le braccia della giovanissima madre che – pensate come sono cambiati i tempi – indossava un paio di gambaletti bianchi.

(Ph: REX)

E francamente, al di là della imperdonabile bruttezza, mi sembrano più teneri e meno “forzati” dei tacchi indossati da Catherine in analoghe situazioni.

(Ph: Chris Jackson)

Unica foto diffusa dai social ufficiali questa che mostra il festeggiato con suo padre durante le prove per l’incoronazione. Diciamolo, William che giura fedeltà al Re e lo bacia sulla guancia durante la cerimonia è stato uno dei momenti più belli e preziosi, anche per averci ricordato lo stesso gesto compiuto dal nonno Philip settant’anni prima.

A me piace tanto questa fotografia, pubblicata ieri in occasione della visita che il principe ha fatto alle Lionesses, le giocatrici della nazionale di calcio che parteciperà ai mondiali il mese prossimo. Non è solo che amo il biliardino (anche se non ci gioco da decenni), è che la foto rappresenta bene il processo di volgarizzazione, di semplificazione e di avvicinamento al popolo, messo in atto dalla Royal Family. Vi ricordate quando li vedevamo solo giocare a polo? Happy birthday Wills.

Il caffè del lunedì – Talis pater

Prima osservazione della giornata, e dunque della settimana: King Charles si sta trasformando in suo padre.

Sabato scorso, durante il suo primo Trooping the Colour da Re, spesso mi è capitato di guardarlo e di avere l’impressione di vedere Prince Philip.

Voi mi direte: va bene, ma con quella cofana in testa chiunque si somiglierebbe! Sì e no, perché il progressivo processo di somiglianza mi sembra si stia intensificando. Ed è interessante, perché invece i due nei loro anni giovanili non si somigliavano affatto. In molti l’avevamo notato anche di recente, ad esempio in questa foto scattata a maggio al Chelsea Flower Show.

Meraviglie della genetica! Continuando con le similitudini familiari, a molti l’abitino indossato da Charlotte ha ricordato la fase marinière della nonna Diana che, divenuta giovanissima Principessa del Galles, attraversò una fase collettoni+fiocchi.

Devo dire che non sono convintissima, abbiamo più volte sottolineato come Diana nella sua breve ma intensa vita abbia indossato di tutto, qualunque modello e qualunque colore, dunque sono certa che anche nel vostro armadio ci sia qualcosa che ricordi una sua mise; spero però non queste…

(Ph: Getty Images)

Appartenendo alla stessa generazione della principessa scomparsa, Lady Violet può comunque rassicurarvi: questi modelli non andavano di moda neanche all’inizio degli anni ’80. Quanto all’abitino di Charlotte, qualcuno ha avanzato l’ipotesi che si tratti di quello indossato sotto il mantello all’incoronazione di nonno Charles, cui sarebbe stata apportata qualche modifica. Personalmente non lo credo: ciò che viene indossato in eventi di quella importanza viene conservato ed entra a far parte della Storia.

Più probabile che Catherine abbia trovato ispirazione in famiglia per vestire i due figli maschi, come già fatto in altre occasioni. Sabato i due principini mi hanno ricordato questa simpatica immagine di padre e zio bambini: George ha un completo invece che blazer con pantaloni grigi, mentre Louis ripropone esattamente lo stesso look di zio Harry. Mocassini compresi, mentre il fratello maggiore indossa – correttamente e impeccabilmente – un paio di Oxford. Unica differenza le cravatte: allora grigie, oggi rosse, probabile riferimento alla Union Jack, la bandiera del regno.

Molti notano le similitudini tra le due coppie di fratelli: Louis sembra avere la stessa simpatia, la stessa energia dello zio. Speriamo che crescendo mantenga la leggerezza senza le ombre, la spontaneità senza gli eccessi; e che la solidità della sua famiglia possa sostenerlo senza soffocarlo.