La foto del giorno

Ricordate l’abito che Eugenie indossò la sera del suo matrimonio, per il ricevimento nel Royal Lodge a Windsor, residenza di suo padre il Duca di York? Quell’abito di seta color beige rosato, per la cui creazione lo stilista Zac Posen ha dichiarato di essersi ispirato alle rose inglesi? Quello di cui esiste una sola foto frontale, per cui ci siamo a lungo chiesti come fosse davvero il modello, visto a tutto tondo? Ebbene, stiamo per scoprirlo! eugenie evening dressDa oggi e fino al 22 aprile al castello di Windsor sono esposti gli abiti nuziali di Eugenie e Jack, compresa la favolosa Greville Emerald Kokoshnik Tiara (e ci speravo) ma anche il famoso abito da sera; questa è una sorpresa, non me l’aspettavo e ne sono deliziata. Dunque, nel breve giro di quattro settimane io vedrò tutto, e voi saprete tutto in tempo reale! Non siete felici?

La foto del giorno

Foto del giorno senza testo. Chi è? evening gownComplimenti alle signore che hanno indovinato! La royal lady che mostra le belle spalle è lei, alla cena di gala offerta in onore del Presidente del Perù Martín Vizcarra accompagnato dalla consorte Maribel. letizia visita presidente perùL’abito che avete tanto ammirato è il motivo per cui l’ho riconosciuta, essendo stato indossato il 28 aprile 2011 al ricevimento offerto al Mandarin Oriental Hotel da Her Majesty, la sera prima delle nozze di William e Catherine. W&K prewedding spanish royalsLo ha creato per lei il suo couturier di fiducia Felipe Varela (che diciamo la verità, non è che indovini sempre), ed è veramente splendido, uno dei più belli mai indossati da Letizia.

La tiara floreale fu donata da Francisco Franco a Sofía da parte del popolo spagnolo in occasione del matrimonio con Juan Carlos, e dopo la fine del regime è stata indossata con parsimonia finché non se ne è ricostruita la storia: fu commissionata da Alfonso XII al gioielliere britannico J.P. Collins nel 1879 come dono di nozze alla seconda moglie Maria Cristina d’Austria. Il diadema fu in seguito venduto al gioielliere madrileno Aldao, dove lo acquistò il Caudillo.

P.S. ma quanto sta bene su quel vestito la fascia viola dell’Orden al Mérito per Servicios Distinguidos della Repubblica del Perù?

La foto del giorno

Vacanze sulla neve per la famiglia reale olandese, che come ogni anno è a sciare a Lech, in Austria. olanesi sciIl permanere di questa tradizione mi lascia sempre un po’ perplessa, dato che proprio durante una di queste vacanze il principe Friso, secondogenito della regina Beatrice e fratello minore del sovrano regnante Willem-Alexander, rimase sepolto da una valanga mentre sciava fuori pista e morì un anno e mezzo dopo per le conseguenze dell’incidente senza aver mai ripreso conoscenza. Quando sono qui invece, nonostante i miei timori, i reali olandesi sembrano sempre rilassati e felici, e infatti vediamo il re con scatto felino lanciarsi sulla neve scherzando con l’unico nipote maschio, che cresce circondato da due sorelle e cinque cugine, tutte femmine.

Chic shock e boh – Oscar edition (parte seconda)

LA VIE EN ROSE oscar 19 helenSe avevate dubbi sul colore della prossima stagione, la risposta arriva chiara da Los Angeles: il rosa. Non solo il living coral scelto da Pantone come simbolo dell’anno ma ogni sfumatura, dal ciclamino al cipria fino al lilla. Tonalità che si ritrovano tutte nella mise di Dame Helen Mirren; l’abito in chiffon è Schiaparelli, la maison che inventò lo shocking pink; favoloso, le dona moltissimo e lei lo indossa con divertita eleganza, che vogliamo di più? Chic oscar 19 juliaArriva, premia e chiude. Tocca a Julia l’onore di incoronare la pellicola regina degli Oscar, Green Book, e quello di dimostrare che Elie Saab sa fare anche abiti senza usare il pizzo. Risultato banalotto ma piacevole. Chic oscar 19 Marie-KondoCon grazia, senza disturbare e senza mettere in disordine ha attraversato il red carpet Marie Kondo-san, che a furia di buttare probabilmente ha buttato via anche le curve. Anche per lei, in Jenny Packham, vale la prima regola del drappeggio, tenendo magari presente anche che l’incarnato orientale non splende con questo rosa polveroso. Boh oscar 19 angelaTemendo di non essere notata Angela Bassett sceglie un abito fucsia fosforescente di Reem Acra – che se noi non sappiamo chi sia una ragione ci sarà – caratterizzato da un’enorme propaggine sulla spalla destra, con uno spacco che sale sulla coscia fino a incrociare la massa di capelli a stento trattenuti in una pony tail bassa. Che dire, quando spiegavano che less is more Angela probabilmente era a casa malata. Shock oscar-19-maya.jpgQuest’abito, indossato da Maya Rudolph, ha ricevuto molte critiche, spesso accompagnate dal commento eh, ma la moda italiana… Eh, ma questa è moda italiana, Giambattista Valli per la precisione, che crea con una seta bella ma rischiosa un abito impossibile, che richiederebbe fisico e attitude – meglio entrambi, ma almeno uno è indispensabile – così no, sorry. Shock oscar-19-gemma-e1551218065988.jpgUna delle mise che mi sono piaciute di più: Gemma Chan in Maison Valentino; tipico abito che si ama o si odia, eccessivo senza eccessi (ma con tasche, dove sembra l’attrice avesse messo dei biscotti!); impagabile l’aria imbronciata. Chic oscar-19-sarah.jpgSenza dubbio Brandon Maxwell vince l’oscar per gli abiti più brutti del red carpet. Dopo aver mortificato Melissa McCarty infierisce su Sarah Paulson, che abbiglia con un gonnellone azalea agganciato a una mantellina buona per la tinta dal parrucchiere, che per di più fa sparire le spalle della malcapitata, e per contrasto la testa diventa enorme. Ignobile. Shock

DEMONI E DEIoscar 19 lisa jasonIn rosa cipria anche la coppia LisaBonet-Jason Momoa, divisi da 12 anni e 40 centimetri ma uniti dall’amore, da due figli e dalle scelte di stile. Entrambi indossano Fendi, per lei un abito che mischia tessuti e colori esaltando l’unicità della sua esotica bellezza, per lui uno smoking in nuance, creato appositamente. Cool oscar 19 serenaSerena Williams non recita (almeno per ora), gioca a tennis, ma interpreta bene l’abito da sera Armani Privé: la gonna è splendida, il volant verticale dona movimento e il taglio le fa una vita sottilissima. Il bustino ha il suo punto focale nel luminoso inserto amaranto, peccato che sia veramente troppo stretto, e si veda. Goddess oscar-19-ashley.jpgE a proposito di dee, l’arrivo di Ashley Graham sul red carpet deve aver fermato qualche pacemaker, oltre a riempire di sacro orgoglio ogni signora curvy sulla faccia del pianeta. Zac Posen ha creato il perfetto abito a sirena che scolpisce ed esalta ogni curva. 48 is the new 38 oscar-19-billy-1.jpgSe Ashley ha sfidato le convenzioni esibendo la bellezza del suo corpo pieno, Billy Porter è andato oltre, prendendo di petto un altro dei grandi tabù di Hollywood, l’identità sessuale. E lo ha fatto presentandosi in abito da sera, nel senso di un’immensa gonna di velluto nero sotto un rigoroso tuxedo; non un uomo vestito da donna, ma un uomo con la gonna, una sorta di creatura fantastica, un favoloso centauro. LBD Large Black Dress oscar 19 selma-blair-Menzione d’onore per Selma Blair, che ha partecipato al party di Vanity Fair indossando un abito Ralph & Russo Couture a teli di chiffon di diversi colori con un accessorio insolito, un bastone. È la prima uscita pubblica dell’attrice dopo che le è stata diagnosticata una forma aggressiva di sclerosi multipla. Braveheart oscar 2019 charlizeLa bionda d’oro di Hollywood Charlize Theron si è presentata con un inedito bob castano che esalta il colore freddo dell’abito Dior Couture. Una linea semplice, quasi monacale, con l’unico dettaglio della linea acuta delle spalle, svela sul dietro la schiena completamente nuda con l’abito che si allunga in uno strascico, come se il tessuto che manca sul dorso fosse dolcemente scivolato a terra. Non solo couture, anche  architecture. Back to perfection

91st Annual Academy Awards - ArrivalsStessa pettinatura e stesso modello per un’altra divina, Irina Shayk il cui abito nero Burberry non ha la stessa costruzione rigorosa del Dior di Charlize motivo per cui, per evitare che l’abissale scollatura dorsale se ne vada per i fatti suoi, è stato necessario inserire una cinturina, che ha il vantaggio di rendere l’abito più intrigante (però le frange dorate sul nero fanno funeral home). Insomma, l’uno è più elegante, l’altro più piccante. Spice girl oscar 19 gagaConcludiamo questa lunga rassegna con Miss Germanotta, Lady Gaga, la quale ha cambiato varie mise nere tenendo però sempre salde due cose: il total black e il collier Tiffany col favoloso diamante fancy da 128 carati allacciato al collo. Sul red carpet veste Alexander McQueen, un abito anni ’50 col dettaglio dei fianchi arricchiti da una particolare sagomatura, guanti lunghi stile Gilda e il tocco personale della pettinatura a banana sulla sommità della testa. La mise non è eccezionale, lei lo è. Diva

P.S. la coppia, forse solo immaginaria, Bradley-Gaga, separata dalla donna di lui guardingamente seduta tra loro mi ha ricordato questo: https://www.youtube.com/watch?v=8U5EcoyWUAw

Qui la prima parte del post Chic shock e boh – Oscar edition (parte prima)

 

 

 

Chic shock e boh – Oscar edition (parte prima)

Potevamo evitare di commentare la notte più glamour dell’anno? Domanda retorica, anche perché sarà pure Hollywood royalty, ma alla fine sempre royalty è – e ricordiamoci che qualcuna qualche decennio fa passò direttamente dagli Oscar al trono, senza neanche ripassare dal via – iniziamo dunque, con due brevi premesse. Gli abiti danno ovviamente un’impressione diversa se fermati in una fotografia o visti in movimento, che è il mio caso – sì, ho passato la notte intera a seguire la diretta – dunque alcuni miei pareri saranno da ciò influenzati. La valutazione delle mise tiene ben presente la straordinarietà dell’occasione che è per definizione eccessiva, dunque lo so che molti abiti non vi piacciono perché non li mettereste mai, ma probabilmente non vi sareste nemmeno mai vestite da scimpanzé come Miss Kim Hunter nel Pianeta delle Scimmie: that’s entertainment!

Bene, da Lady Violet Rottermeier è tutto, si va a incominciare.

VINCITORI E VINTI
oscar oliviaLa regina è lei, Olivia Colman, premiata per l’interpretazione di un’altra regina, Anne Stuart, nel film The Favourite. Mettetevi nei suoi panni: dovete partecipare ad una delle serate col più alto tasso di figaggine del pianeta, il che già vi mette un po’ a disagio, e col più alto tasso di esibizione del lusso, il che vi mette ancora più a disagio, cosa fate? Chiedete un abito a Prada. Verde scuro, linea pulita e rigorosa, il tocco Hollywoodiano affidato a uno strascico color ferro di organza ricamata che definisce le spalle e copre le braccia. Bellissimo, elegantissimo, ho trovato solo un po’ troppo ingombrante per lei il fiocco sulla schiena. Ottimi trucco e capelli, semplicemente Olivia al suo meglio. Chic oscar reginaMigliore attrice non protagonista Regina King, praticamente una regina al quadrato. L’abito bianco Oscar de la Renta, scollatissimo e scosciatissimo, evoca il glamour della Hollywood anni ’50. Purtroppo lei lo indossa male, non sa gestire lo strascico e quando si alza più che andare a ritirare il premio sembra sia andata a ritirare le lenzuola stese. Pessime le scarpe. Boh oscar 19 ruth carter costumiPer la prima volta vince l’Oscar una costumista afroamericana, Ruth Carter, per il film Black Panther. Il modello dell’abito è molto interessante, e la realizzazione sartoriale perfetta, peccato che sembri realizzato coi campioni di tessuto di un tappezziere. Boh red carpetBlack Panther porta la statuetta anche alla prima scenografa afroamericana, Hannah Beachler, in arancio con un’orgia di rouches sulla spalla sinistra che avrebbe intimidito pure Carmen Miranda. Shockoscar 19 glennGrande sconfitta, inutile negarlo, la divina Glenn che alla settima nomination probabilmente pensava (io ci speravo) di portare a casa la statuetta dorata. Nel dubbio, ha pensato di vestirsi direttamente lei da statuetta dorata, con un abito nato dalla collaborazione di Carolina Herrera con Wes Gordon: 40 artigiani hanno applicato a mano 4 milioni di cristalli sul tessuto oro pallido (colore che la sbatte come pochi altri), peso totale 20 chili. Sicuri che valesse la pena di fare questa fatica? Boh oscar 19 amyPer Amy Adams le nominations finora sono sei, e anche lei aspetta ancora di sentire il suo nome risuonare nella sala del Dolby Theatre. Ieri sera ha avuto la sfortuna di essere vestita nello stesso colore della parete di fondo, coincidenza che ammazza qualunque abito, anche questo Atelier Versace. Personalmente non amo il genere, ma vi invito ad ammirare la bellezza del tessuto, l’equilibrio delle proporzioni e la realizzazione impeccabile: se ci fate caso, è l’unico vestito perfetto anche sotto l’ascella, da cui – miracolo! – non esce quel maledetto ciccetto. Poi a lei probabilmente manca un po’ di brio per una mise così, ma accontentiamoci. Chicoscar 19 rachelGloriosamente incinta a 48 anni Rachel Weitz ha scelto una mise Givenchy in un rosso arancio meraviglioso: gonna a pieghe morbide con piccole applicazioni e il tocco glam di un bolerino in latex. Innovativo, volendo anche eccessivo, non lo consiglierei in estate ma per l’occasione mi piace assai. Chic oscar 19 emmaLa sua partner in crime nel film The Favourite, Emma Stone, ha optato per un abito Vuitton composto da piccoli rombi di paillettes color bronzo. Il colore le sta d’incanto e approvo l’aver osato una mise sofisticata e per niente semplice. Le alette rigide sulle spalle hanno suscitato parecchie perplessità ma a me non dispiacciono, e la scollatura sulla schiena, che purtroppo non si apprezza in foto, è davvero bella. Chic oscar 19 melissaLa simpatica Melissa McCarthy ha purtroppo incontrato sulla sua strada Brandon Maxwell, che l’ha trasformata in un vademecum su come non vestirsi mai se si è curvy e piccolina (1,57 secondo imdb). 1) il color block così taglia la figura a metà, ce n’era proprio bisogno? 2) per slanciare bene i pantaloni neri che celano tacchi e platform altissimi (anche se in altre immagini sono troppo lunghi e si appoggiano a terra facendo l’effetto opposto) ma perché non farli direttamente a vita alta, invece di aggiungere una cintura che a sua volta taglia il busto a metà? 3) pure lo scollo a V dovrebbe slanciare, ma qui il combinato disposto tra bianco ottico (che dona a pochissime) e assenza di qualunque colletto schiaccia e allarga ancora di più, non mette in risalto per nulla il viso grazioso e manco il collier di brillanti; 4) il mantello poteva essere una buona idea, ma andava utilizzato sfruttando l’effetto ottico di snellimento e allungamento che si ottiene se ciò che incornicia lateralmente il corpo è più scuro della parte che sta all’interno, così si ottiene l’effetto opposto. Shock

SILVERADOoscar 19 jloAlla notte degli Oscar c’è sempre qualcuna che decide di brillare affidandosi ai bagliori metallici, come Jennifer Lopez inguainata in un Tom Ford ricoperto di elementi specchiati. L’abito è molto interessante ma JLo per me è e resta la principessa del cattivo gusto, l’antiGrace per eccellenza, e non riesco a trovarla chic. Boh oscar 19 brieMi convince di più Brie Larson, che sublima la propria magrezza in un Celine color peltro, spalle e braccia nude e collo alto. Menzione d’onore per non posare con la gambetta fuori dall’altissimo spacco. Chic oscar 19 molly simmsSceglie l’argento anche Molly Sims, in Zuhair Murad. Sintetizzo: l’involucro scartato di un Bacio Perugina. Che probabilmente conteneva anche il bigliettino con la scritta: amore, vai a casa a cambiarti. Shock

Trovate qui la seconda parte del post Chic shock e boh – Oscar edition (parte seconda)

 

 

 

La foto del giorno

Ieri mattina l’imperatore del Giappone Akihito e l’imperatrice Michiko hanno ricevuto l’omaggio della famiglia imperiale in occasione del trentesimo anniversario dell’ascesa al trono. japan 30th reignÈ uno degli ultimi atti del Tenno, che tra un paio di mesi abdicherà in favore del principe ereditario Naruhito, a destra nella foto con la moglie Masako al suo ingresso nella Sala del Trono. Ciò che mi chiedo guardando questa immagine è; la sala era già così diciamo, essenziale, oppure ci è passata la regina del riordino Marie Kondo?

Quanto a K-sondoan, ieri era dall’altra parte del Pacifico, e ha sfilato sul red carpet degli Oscar. Per saperne di più, dovete solo attendere domani, il post sui look della serata più importante per il cinema sta arrivando!

A Royal Calendar – 22 febbraio 1933

Uno dei miei lettori più affezionati mi ha inviato questa bellissima foto, e dato che la Duchessa di Kent ha appena festeggiato il compleanno, quale occasione migliore per parlare di lei, componente assai interessante ma piuttosto defilato della Royal Family? duchess kent wimbledonKatharine Lucy Mary Worsley nasce in un’importante famiglia dello Yorkshire ed è una discendente diretta di Oliver Cromwell. Riceve l’educazione tipica delle fanciulle del suo ceto, con un’attenzione particolare alla musica che resta la sua grande passione, tanto che ancora oggi suona pianoforte organo e violino. Conosce Edward, cugino della sovrana, mentre lui presta servizio nella base militare di Catterick; il giovanotto è già HRH The Duke of Kent, lo è diventato a soli sette anni, nel 1942, in seguito alla morte del padre. Si sposano l’otto giugno 1961 nella cattedrale di York, che torna a ospitare un royal wedding dopo 633 anni, quando Edward III si unì qui a Philippa di Hainault. La sposa indossa un elegante abito in seta operata con collo montante – un classico degli anni ’60 – e gonna balloon, creato da John Cavanagh, couturier raccomandatole dalla futura suocera Marina che le presta anche il Queen Mary’s Diamond Bandeau per fermare il velo. Le nozze passano alla storia royal anche perché fanno da scenario alla nascita dell’amore tra Juan Carlos di Borbone Spagna e Sofia di Grecia.

Ecco il video di questo royal wedding, date retta a Lady Violet, guardatelo che è un po’ lungo ma pieno di chicche. https://www.youtube.com/watch?v=wZ44_-9kjuQ

Nascono tre figli, ma la perdita del quarto getta la duchessa in una grave depressione della quale anni dopo parlerà con grande dolore e grande franchezza. Nel 1994 arriva una decisione per molti versi rivoluzionaria: è il primo membro della Royal Family a convertirsi al cattolicesimo da secoli; nel 1701 infatti era stato emanato l’Act of Settlement per assicurare il trono britannico ai soli protestanti, escludendo anche coloro che avessero contratto matrimonio con cattolici. La conversione – cui la Regina dà il proprio consenso – non ha conseguenze per il Duca di Kent nell’ordine di successione perché avvenuta dopo le nozze. Negli anni anche altri Kent si convertono: il terzogenito Nicholas si sposa addirittura in Vaticano, il primogenito e futuro duca no, ma esce dalla linea di successione al trono sposando una cattolica e rientra nel 2015 quando la disposizione viene abolita; suo figlio e una delle figlie seguono madre e nonna nella Chiesa di Roma. La successione del Ducato di Kent non è regolata dall’Act of Settlement per cui, quando un giorno il trentenne Lord Downpatrick – nipote del duca in carica – succederà a suo padre, sarà il primo cattolico a portare il titolo dai tempi della Riforma di Henry VIII.

Come tutti i senior members della Royal Family anche Katharine Kent, come preferisce essere chiamata, è patronessa di molti enti e organizzazioni – in buona parte dedicati all’infanzia e alla musica – ma da noi è conosciuta soprattutto per essere la graziosa signora bionda che fino ad alcuni anni fa premiava i vincitori del torneo di Wimbledon. E proprio a questo si riferisce la foto: è il 1993, la finale femminile è tra Steffi Graf e Jana Novotna; alla fine di un serratissimo match vince la tedesca. Al momento della premiazione Jana scoppia in lacrime sulla spalla di Katharine, che la consola: non preoccuparti, ce la farai. Ha ragione, cinque anni dopo è Jana a vincere il torneo.

La tennista cecoslovacca è morta nel 2017 a soli 49 anni, la duchessa ha ridotto molto i suoi impegni; l’abbiamo vista al royal wedding di Harry Meghan camminare con difficoltà accompagnata da un valletto, ma si è fatta comunque notare abbinando all’abito bianco e blu di Erdem un paio di candide Superga. Come sempre impeccabile nei royal duties, svolti con grazia e senza clamore, sempre fedele alla sua natura anticonformista, che le ha fatto dichiarare in un’intervista l’interesse per il rap, l’amore per Dido e la canzone preferita: Thank You.

 

 

 

La foto del giorno

Dopo una giornata passata a incontrare studentesse e giovani donne – uno degli obiettivi del viaggio riguarda proprio la promozione dell’istruzione delle ragazze per consentirne l’emancipazione – in cui i duchi hanno preferito il casual (molto molto casual), per il ricevimento serale offerto dall’ambasciatore britannico Thomas Reilly Meghan scatena l’effetto wow. sussex marocco 2Il caftano Dior in seta avorio profilato d’argento è semplicemente mozzafiato; Dior anche la clutch mentre le scarpe silver silver TBC. E indovinata anche la scelta degli orecchini, che con le loro dimensioni contenute non sporcano la pulizia dell’abito (naturalmente intendiamoci sul significato di contenute, sono sempre diamanti per settemila sterline).

Perfetta, una delle mise migliori – se non la migliore – in nove mesi da duchessa. Anzi, vi dirò, visto che lei tanto non ricicla, e dopo il parto sicuramente recupererà la linea in un battito di ciglia e vorrà sottolinearlo, se il caftano volesse passarlo a Lady Violet noi qui non ci offenderemmo.

Breaking News – Atterrati!

Finalmente, dopo l’attesa dovuta al ritardo con cui il loro aereo della Royal Air Maroc aveva raggiunto Londra, è iniziato il viaggio dei Duchi di Sussex, che sono appena sbarcati a Casablanca, ricevuti dall’ambasciatore britannico Thomas Reilly e da sua moglie. sussex maroccoA domani con gli aggiornamenti!

La foto del giorno

In vita Karl Lagerfeld aveva più volte dichiarato di non amare i funerali “processioni di lacrime e abiti neri di cattivo gusto”, e con humour nero e paradossale aveva commentato i funerali Johnny Hallyday: “Che orrore, non voglio essere seppellito. Piuttosto muoio”. Secondo la stampa francese aveva manifestato il desiderio di essere cremato e le sue ceneri, mischiate a quelle della madre e del suo grande amore Jacques de Bascher, disperse in una cerimonia privata. kl funeralNel rispetto della sua volontà la cremazione è avvenuta ieri a Nanterre, alle porte di Parigi, dove si sono riuniti gli amici e una parte importante del mondo della moda: un’affranta Caroline de Monaco con i figli Andrea e Charlotte, Inès de la Fressange, la direttrice di Vogue America Anna Wintour, la modella Natalia Vodanova, la fashion editor Carine Roitfeld, i Wertheimer, proprietari di Chanel, e Virginie Viard, che succede a Lagerfeld nella direzione creativa della maison. C’erano anche gli Arnault, a capo di LVMH, multinazionale del lusso che possiede il marchio Fendi. Non sappiamo se ci fosse l’adorata gatta Choupette, ma c’era sicuramente Sebastien Jondeau per vent’anni assistente personale e body guard. Naturalmente la gran parte dei presenti indossava Chanel per cui il defunto Karl potrà ritenersi soddisfatto: qualche lacrima c’è stata, ma “abiti neri di cattivo gusto” direi proprio di no.

P.S, Messaggio per i lettori da Lady Violet. Nel breve giro di una settimana sono scomparse tre icone che hanno influenzato in varia misura moda, stile e stili: Lee Radziwill, Karl Lagerfeld, Marella Agnelli. Dinnanzi a questa moria ci vorrebbe una redazione intera mentre io sono da sola, ma se avrete pazienza arriveranno i post anche sulle due signore. Merci.