Breaking News! Soste e traguardi

Domani è il giorno dell’apertura formale del Parlamento britannico, e per la prima volta in quasi 60 anni la Regina non sarà presente. Buckingham Palace rende noto che Sua Maestà soffre ancora di occasionali problemi di deambulazione per cui, sebbene con riluttanza, ha accolto le indicazioni dei suoi medici e ha rinunciato.

Il suo discorso – il più importante dell’anno e l’unico che non scrive lei ma il Prime Minister – verrà letto al suo posto dal Principe di Galles, che sarà accompagnato dal figlio William, Duca di Cambridge. Il primo e il secondo in linea di successione sono membri del Consiglio di Stato (in effetti sono gli unici due praticabili, ne abbiamo parlato qui I Viceré) e le autorità competenti hanno accolto la richiesta della sovrana e acconsentito alla sostituzione. Prevista anche la presenza di Camilla, Duchessa di Cornovaglia.

Nonostante questa sosta forzata, Sua Maestà ha raggiunto un altro traguardo: il suo regno ha battuto per durata quello di Johann del Liechtenstein, lungo 70 anni e 91 giorni, e ora è sul podio: la precedono le Roi Soleil, Louis XIV (72 anni e 110 giorni) e Bhumibol – Rama IX di Thailandia (70 anni e 126 giorni. Scommettiamo che tra poco sarà medaglia d’argento?

Le foto del giorno – Maundy Thursday

È il Giovedì Santo, giorno che il sovrano britannico dedica a un antico rito, la distribuzione di un obolo a cittadini anziani, per ringraziarli del lavoro svolto a fovore della comunità (qui per saperne di più La foto del giorno – 18 aprile).

La Regina, che oltre ad essere a capo della Chiesa Anglicana ha anche una fede profonda, non manca mai all’appuntamento, ma quest’anno ha dovuto rinunciare e restare a riposo, dopo aver confessato che il covid le ha lasciato un senso di malessere generale accompagnato da grande spossatezza.

L’ha impeccabilmente sostituita il Principe di Galles con la moglie Camilla, che dopo il Royal Maundy Service nella St. George’s Chapel a Windsor ha consegnato l’obolo – quest’anno costituito da monete di un conio speciale per il Platinum Jubilee – a 96 signore e 96 signori, quanti sono gli anni di vita di Sua Maestà.

Come sapete Lady Violet ama questa coppia, e dunque forse manca di obiettività, ma chiunque ricordi Charles nella sua complicata e a volte ombrosa giovinezza non può non notare che signore aperto e simpatico sia diventato.

Merito sicuramente di Camilla, il grande amore, che gli ha dato serenità e stabilità. Ma forse merito anche Diana, che ha notevolmente contribuito ad avvicinare i Reali alla gente comune.

The final farewell

Con una commozione mista a sollievo abbiamo visto la Regina arrivare a Westmister Abbey – sulle sue gambe, seppure con l’ausilio del bastone – per assistere alla solenne messa di suffragio in memoria dell’amato Philip.

(Ph: The Scotsman)

Era con lei in auto, e l’ha scortata fino al suo posto all’interno dell’abbazia, il figlio Andrew. Ci ha sorpreso la sua presenza? No, nei giorni scorsi è capitato di parlarne anche con qualcuno di voi, convenendo che sarebbe stato giusto così. Se dunque Lady Violet non è stata sorpresa dalla presenza del Duca di York, lo è stata invece alquanto dalla scelta dei colori. La Regina e le due signore che le sedevano più vicine – la figlia Anne e la nuora Camilla – erano tutte e tre in verde scuro. Più o meno quella tonalità nota come Edinburgh Green, strettamente associata al Duca di Edimburgo e intorno a lui variamente declinata, dalle livree dei suoi valletti alle sue auto, compresa la vettura usata a Windsor per trasportarne la salma il giorno del funerale (Le foto del giorno – L’addio).

Sul cappotto verde scuro la sovrana ha indossata una spilla con un profondo significato: è la Grima Ruby Brooch, creata dal gioielliere Andrew Grima con rubini incisi (di recupero) e oro giallo in un’astratta forma contemporanea, un dono che la regina ricevette dal marito nel 1966. L’italoinglese Grima era nato a Roma il 31 maggio 1921, dieci giorni esatti prima di Philip; trasferitosi nel Regno Unito con la famiglia, si era sposato anche lui nel 1947 con la giovane figlia di un gioielliere con cui aveva iniziato a lavorare, per poi rilevarne l’attività. Nel 1966 vinse – unico artigiano orafo nella storia del premio – il Duke of Edinburgh Prize for Elegant Design; e Philip volle donare alla moglie un pezzo della collezione premiata.

Si impone una riflessione: immagino quanti siano i gioielli legati al marito che Sua Maestà avrebbe potuto scegliere. Indossando questo, piuttosto che celebrare il loro legame, ha preferito rendere omaggio al marito e a ciò che lui ha realizzato nella sua vita. Così come la mise verde e la spilla colorata, certamente non da lutto, celebrano la vita di Philip, non la sua morte. E la stessa messa è una cerimonia di ringraziamento, per la sua vita e per tutti coloro che lo hanno avuto nella propria.

Sulla falsariga della sovrana, la Duchessa di Cornovaglia ha indossato orgogliosamente il badge dei Rifles – reggimento di fanteria, la cui uniforme è a sua volta nella stessa tonalità di verde, in questo caso ribattezzato Rifles green – di cui Camilla è Colonel in Chief, incarico “ereditato” dal suocero (Due giovanotti). La duchessa aveva indossato lo stesso badge anche al funerale di Philip, il 17 aprile dell’anno scorso (L’addio a Philip. Qualche dettaglio, qualche risposta.).

In questa atmosfera così densa di significati e di simboli entra a gamba tesa la Duchessa di Cambridge con una delle mise più clamorosamente sbagliate di sempre: un abito nero a pois bianchi accompagnato da un cappello da gaucho. A dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, che il nero non fa automaticamente lutto né tanto meno sobrietà. Per fortuna c’erano George e Charlotte ad attrarre l’attenzione! Louis, che non ha ancora quattro anni, è rimasto a casa, come tutti i più piccoli tra i pronipoti di Philip ed Elizabeth.

C’erano invece tre dei cinque nipoti della Princess Royal: Savannah e Isla Phillips col padre Peter, e Mia Tindall con i genitori. A casa naturalmente i figli delle principesse York, presenti con i rispettivi mariti, i due più piccoli dei Tindall e appunto Louis.

Di Archie e Lilibet neanche parlarne, come peraltro dei genitori.

Chi c’era dunque? Tutti e quattro i figli, tutti i nipoti tranne Harry e cinque dei dodici pronipoti, i più grandi. Mi è piaciuta molto la diciottenne Lady Louise – il fratello James mi piace sempre – con un vezzoso cappellino; meno sua madre Sophie Wessex, infiocchettata come un uovo di Pasqua.

C’erano alcuni dei nipoti di Philip – che avevano partecipato anche al funerale lo scorso anno – e la sua cara amica Penny Knatchbull.

Penny, elegantissima contessa Mountbatten of Burma, è stata anche l’unica presente al funerale a non essere un familiare stretto. Presente in massa la famiglia della Regina, a partire dai figli della sorella Margaret, David Lord Snowdon e Lady Sarah Chatto con marito Daniel e uno dei prestantissimi figli. Tra quelli visti da Lady Violet durante la diretta: il duca di Kent con figli e nuore ma senza moglie (che non sta benissimo e non compare in pubblico da un po’) suo fratello Michael di Kent con la moglie Marie Christine – non la mia favorita tra le royal ladies – i figli e i rispettivi coniugi. L’altro cugino, il Duca di Gloucester, con la sua simpatica moglie danese, che come si può vedere raramente azzecca un cappello.

Tra i reali stranieri sorprendentemente la Reina Letizia, col marito Felipe VI, ha indovinato il colore e si è presentata in verde scuro dalla testa ai piedi, anche se la sua perplessità sui cappelli si vede tutta; questo sembra un calamaro che l’è piombato sulla testa. Verde scuro anche per Beatrix d’Olanda, e sono certa che il suo non fosse un caso, mentre la nuora Máxima accanto a Willem-Alexander appare monumentale (non è un complimento) in abito grigio e cappa nera.

In compagnia dei mariti, Mathilde del Belgio in nero con perle, Margherita di Romania in grigio troppo perla.

E poi i sovrani di Svezia: lei in blu un po’ schiacciata dal cappello, lui che sembra quell’attore con due espressioni: col sigaro e senza il sigaro. Peccato che Carl Gustav non fumi, almeno in pubblico.

Non mancava la famiglia reale greca, cui Philip apparteneva, e in rappresentanza del Granducato, da sola, Maria Teresa, in pantaloni e senza cappello; in fondo, che sarà mai, è solo una messa solenne!.

Consentitemi a questo punto una riflessione un po’ antipatica: si dice che il funerale è l’occasione sociale perfetta, si può partecipare anche senza invito. Questo per i funerali reali non è vero, ma ci siamo capiti. Poche occasioni come i funerali, però, rivelano signorilità e classe, soprattutto nelle signore, ma non solo. Ecco, in questo caso Her Majesty, Margrethe di Danimarca, Beatrix d’Olanda, anche Anne-Marie sono anni luce avanti alle parenti acquisite, per quanto giovani belle ed eleganti queste possano essere.

E così sia.

Buone notizie

Oggi c’è un bisogno disperato di buone notizie, e Lady Violet è lieta di averne.

Benché non ci siano dichiarazioni in proposito se è vero ciò che diceva Dame Agatha (Christie), che tre indizi fanno una prova, possiamo affermare che Her Majesty non ha più covid. Primo indizio: l’attività della Royal Family è proseguita as usual; ad esempio sabato il Royal Collection Trust ha pubblicato il primo ritratto fotografico di Elizabeth da regina, realizzato esattamente 70 anni prima, a venti giorni di distanza dalla morte di George VI. E la Duchessa di Cambridge ha addirittura compiuto una visita all’estero (a Copenaghen Crescono le principesse), segno che Sua Maestà, se non già guarita, era comunque in condizioni soddisfacenti.

Secondo indizio: oggi la sovrana ha concesso udienza via video – lei a Windsor loro a Buckingham Palace – a due nuovi ambasciatori presso il Regno Unito, che le hanno presentato le loro credenziali: Sua Eccellenza Mr. Carles Jordana Madero, Ambasciatore di Andorra e Sua Eccellenza Mr. Kedella Younous Hamidi, Ambasciatore del Chad, nell’abito tradizionale del suo Paese.

Terzo indizio: non ci sono immagini ma c’è la notizia: Her Majesty ha dedicato la scorsa domenica a fare la nonna e la bisnonna: sono infatti andate a trovarla Catherine e Beatrice di York, comprese di prole. E questa secondo me è la prova regina (notate il raffinato gioco di parole!) perché difficilmente l’avrebbero messa a contatto con dei bambini, tra cui la piccola Sienna di soli cinque mesi, e d’altro canto lei doveva sentirsi abbastanza bene da vedersi intorno non uno non due non tre ma ben quattro bambini.

Anche il Principe di Galles e la moglie si sono negativizzati e hanno ripreso le loro attività: oggi hanno visitato Southend-on-Sea, presentando le Lettere Patenti che concedono alla città dell’Essex il passaggio dallo status di town a quello più importante di city.

Per oggi possiamo accontentarci.

Breaking News! – Ora tocca a lei

Quattro giorni dopo l’annuncio della positività al covid del marito Principe di Galles ora tocca a lei; oggi è la Duchessa di Cornovaglia ad essere risultata positiva al test.

Al contrario di Charles, che aveva già contratto la malattia nel marzo del 2020, per lei è la prima volta. Anche Camilla, come il marito, si trova ora in isolamento e anche lei ha ricevuto tre dosi di vaccino, dunque si spera che entrambi possano risolvere rapidamente, ma questa notizia fa crescere la preoccupazione nei confronti della Regina. Non è chiaro se nei giorni scorsi abbia incontrato la nuora, mentre è noto l’incontro col figlio nella giornata di martedì, due giorni prima che Charles risultasse positivo al test; la sovrana viene costantemente monitorata dai suoi medici, ma non è stato reso noto se abbia fatto un tampone (assai probabile) e quale ne sia stato l’esito.

Anche la famiglia imperiale giapponese è stata colpita dal coronavirus: la trentottenne principessa Yōko di Mikasa, figlia di un cugino dell’Imperatore Naruhito, è stata ricoverata in ospedale per una polmonite causata dal virus.

In compenso buone notizie arrivano dalla Danimarca, dove la Regina Margrethe II è ora negativa e col permesso dei medici è uscita dall’isolamento. Speriamo davvero che anche in Albione le cose si risolvano rapidamente e felicemente.

I Viceré

Il principe William è volato negli Emirati, in occasione del giorno che l’Expo 2020 di Dubai ha dedicato al Regno Unito, per parlare di futuro e sostenibilità.

(Ph: PA)

La sua breve assenza ha coinciso con una situazione particolare, e sollevato una questione assai interessante. Come sapete il Principe di Galles è in isolamento per essere risultato – di nuovo! – positivo al covid. Non si hanno informazioni sulle sue condizioni; considerando che Charles ha ricevuto tutte e tre le dosi di vaccino speriamo davvero che in questo caso valga il principio no news good news. Ciò che però sta preoccupando gli Inglesi è il fatto che il principe aveva incontrato la madre solo due giorni prima; Sua Maestà è stata sottoposta a un tampone il cui esito non è stato reso noto, e viene costantemente monitorata. Dunque il 10 febbraio ci si è trovati in una situazione inedita: l’erede al trono in isolamento, la sovrana forse pure, il secondo in linea di successione fuori dal Paese, il terzo minorenne..

(Ph: Ranald Mackechnie/Handout)

Proviamo a fare un po’ di chiarezza. La reggenza è regolata da una legge del 1937, il Regency Act, che George VI – appena diventato Re dopo l’abdicazione del fratello Edward VIII – volle con forza dato che la sua erede aveva solo 11 anni. Contrariamente a quanto era avvenuto in precedenza, quando il Parlamento aveva legiferato in merito a situazioni specifiche, questa legge avrebbe avuto carattere generale. Si stabilì dunque che in caso di morte o interdizione del sovrano, se l’erede fosse stato un minore, la reggenza sarebbe stata assunta dal primo maggiorenne in ordine di successione, Per fare dunque un esempio il più ipotetico possibile, se Elizabeth Charles e William oggi non ci fossero più, ad assumere la reggenza per George dovrebbe essere Harry. Anzi no, perché una delle caratteristiche del reggente è che risieda nel Regno, e Harry ormai vive in California. Dopo di lui chi c’è? Andrew, che benché ritirato dalla vita pubblica, privato dei patronages e dei titoli militari, è ancora nella linea di successione.

Esiste poi un altro ruolo, quello del Counsellor of State; si tratta di senior members della Royal Family, che il monarca delega a fare le sue veci per alcune mansioni come firmare documenti o ricevere le credenziali dai nuovi ambasciatori in caso di sua assenza o temporanea indisponibilità. Tradizionalmente i Counsellors of State sono cinque, ma dopo la morte del Principe Philip, che non è stato ancora rimpiazzato, sono rimasti in quattro, i primi quattro adulti nella linea di successione: il Principe di Galles, il Duca di Cambridge, il Duca di Sussex e il Duca di York. Se dunque accadesse che Sua Maestà e Charles fossero indisposti – temporaneamente, per carità – con William assente, per non lasciare vacante il trono neanche un istante si dovrebbe ricorrere a Harry. Che sta sempre a Montecito, quindi no. Allora, di nuovo Andrew. Peraltro neanche così il problema sarebbe risolto, perché i Counsellors of State dovrebbero operare in coppia Insomma, urge mettersi al lavoro e rifare la lista,. Lady Violet fa il tifo per la Princess Royal e il Conte di Wessex e della Princess Royal, che hanno sempre dimostrato lealtà e affidabilità. E a esaminare la possibilità che a fare parte del gruppo possa essere chiamata anche qualche consorte, che abbia dimostrando capacità e fedeltà alla causa. Fortunatamente ce n’è più di una.

Quanto al Duca di York, ha appena ricevuto due non-regali per il compleanno (compirà 62 anni il 19): il fratello maggiore gli ha ingiunto di non farsi vedere a Windsor, e il Parlamento Nordirlandese ha reso noto che quel giorno non isserà la bandiera in suo onore. Probabilmente perché l’onore non ce l’ha più.

Mentre un carissimo amico libraio, accanito lettore del blog, mi segnala che l’ultima fatica letteraria dell’ex moglie Sarah, il romanzo storico-romantico Her hearth for a compass, tradotto anche in italiano e incentrato sulla figura di una sua pro pro zia, già nella lista dei best seller del Sunday Times, continua il suo viaggio e uscirà a breve in tutto il mondo in una nuova edizione tascabile. Finirà che sarà Sarah a dover mantenere l’ex marito.

Breaking News! 1-2-3 corona!

Chiedo scusa per la foto che è un po’ datata, ma l’ho scelta perché avevo bisogno di una immagine di Charles e Felipe insieme, dato che le news riguardano entrambi.

Un comunicato ufficiale dalla Zarzuela ci ha informati ieri che Felipe VI è risultato positivo al test covid 19, dopo aver presentato sintomi lievi nella notte precedente. El Rey si trova ora in isolamento, dove resterà una settimana, come previsto dalle norme vigenti nel suo paese; la moglie Letizia e la figlia minore Sofía sono invece negative (come ricorderete la maggiore, Leonor è al momento in Galles ove prosegue i suoi studi). Naturalmente sono stati cancellati tutti gli impegni che prevedevano la presenza del sovrano, che continuerà la sua attività da remoto. Insomma, un re in smart working!

La notizia che arriva a sorpresa invece è quella che riguarda il Principe di Galles, che questa mattina è a sua volta risultato positivo al test. Ed è una notizia che disorienta un po’, dato che come si ricorderà Charles ha già avuto la malattia nel marzo 2020 (notizia particolarmente spiacevole per Lady Violet, a sua volta ammalata e guarita, ma incrociamo le dita). Il principe ieri ha partecipato con la moglie a un ricevimento al British Museum, cui erano presenti anche Priti Patel e Rishi Sunak, rispettivamente Ministra dell’Interno e Cancelliere dello Scacchiere. Mentre Camilla è fortunatamente risultata negativa, Charles è in isolamento, e ha manifestato un profondo dispiacere per non poter compiere la visita a Winchester prevista per oggi, che sarà riprogrammata così come gli impegni programmati nei prossimi giorni.

E non è finita, perché anche la Regina di Danimarca, Margrethe II, è risultata positiva al test che le è stato somministrato martedì sera, in presenza di lievi sintomi. Anche la sovrana è in isolamento, nella sua residenza di Amalienborg, e segue le indicazioni delle autorità sanitarie. La povera Margrethe ha perciò dovuto rinunciare alle vacanze invernali in Norvegia la cui partenza era prevista per ieri, e speriamo che questo sia e resti l’unico problema.

Ai tre illustri ammalati auguri di pronta guarigione (con l’auito del traduttore): mejórate pronto, get well soon, god bedring!

Mamma scrive, Charles risponde

A poche ore dalla lettera scritta da Her Majesty in occasione dei 70 anni della sua ascesa al trono, arriva la risposta del figlio Charles, il Principe di Galles.

Che, unendosi a tutti coloro che festeggiano questa straordinaria giornata, sottolinea l’eccezionale impegno profuso da Her Majesty The Queen al servizio della Nazione e del Commonwealth per sette decenni. E si dice onorato, insieme con la moglie, del desiderio della madre (definita proprio così, mother) di attribuire a Camilla il titolo di Queen Consort in riconoscimento del lavoro svolto per il Paese, e del supporto offerto alla Regina e allo stesso Charles.

L’auspicio di Her Majesty, che la Duchessa di Cornovaglia venga – quando sarà il momento – chiamata col titolo che spetta alla moglie del Re bypassando quello di Princess Consort su cui si era chiuso l’accordo in occasione delle loro nozze, è stato un vero coup de théâtre, anche se la nomina di Camilla a Royal Lady dell’Ordine della Giarrettiera (Breaking News! – La prima notizia dell’anno!) faceva prevedere qualcosa del genere.

Lady Violet confessa di ammirare The Queen oggi più che mai, non solo per il gesto in sé, ma anche per la capacità che ha avuto, compiendolo, di distogliere l’attenzione da sé e di riportarla sulla monarchia, e dunque sul Paese che essa rappresenta. Una operazione di grande intelligenza familiare e politica, e di profonda consapevolezza istituzionale che la rende ancora una volta, ancora di più, l’icona stessa della regalità.

Well done Ma’am, well done.

Breaking News! – Si fa la storia

Alla vigilia del settantesimo anniversario de suo regno, Her Majesty prende carta e penna e ringrazia i suoi sudditi, rinnovando nei loro confronti l’impegno che prese nel famoso discorso radiofonico del 1947, nel giorno del ventunesimo compleanno.

Sottolinea ancora una volta il ruolo di Philip, e poi rivela un suo auspicio. Che quando Charles sarà Re potrà contare sullo stesso supporto di cui ha goduto lei stessa per queste sette decadi

. E che a Camilla sia attribuito il titolo di Queen Consort, Regina Consorte.

Set, game, match.

Le foto del giorno – Happy Sweet Christmas

Nell’appena iniziato campionato delle Christmas card ci sono già i vincitori!

Per gli auguri di fine anno il Principe di Galles e la sua consorte Duchessa di Cornovaglia questa volta hanno scelto una foto scattata da Sam Hussein lo scorso giugno, durante la seconda giornata ad Ascot. Nessuna posa studiata, nessuna ricerca di straordinaria qualità estetica, nessuna forma di captatio benevolentiae, tentazione che immaginiamo sempre in agguato per una coppia che ancora sconta – e sempre sconterà – una storia complicata e dolorosa.

Invece si mostrano così: lui le aggiusta la mascherina, lei partecipa nonostante l’intralcio della borsetta, si capisce che non si fida completamente, come sapesse che lui è un po’ imbr… pasticcione.

La maschera e il volto: alla fine è questo mascheramento a svelarli, a rivelare l’essenza di un rapporto fatto sicuramente d’amore ma anche di amicizia e di complicità, che forse per lui sono meno scontate che per noi.

Poi c’è il rispetto delle regole, che per primo un (futuro) sovrano deve rispettare, e pure quel certo humour che in Albione non manca mai.

Insomma, una foto praticamente perfetta sotto ogni aspetto, come l’altrettanto iconicamente albionica Mary Poppins.