Le foto del giorno – Io mammeta e tu

Ieri sera i Duchi di Sussex hanno ricevuto il NAACP President Award per la loro attività umanitaria.

NAACP è un acronimo che sta per National Association for the Advancement of Colored People, si tratta dunque di un’associazione impegnata nella promozione (sociale ed economica, I presume) dei cittadini statunitensi di colore. Alla notizia del premio ho pensato che se l’attività umanitaria dei Sussex non sia ancora chiaramente definibile, sicuramente il loro matrimonio ha acceso più di un riflettore sugli Afroamericani; dunque credo che Derrick Johnson, presidente della suddetta organizzazione, ci abbia visto giusto – e anche lungo – nel conferire il premio. Se poi avesse evitato i mocassini con la staffa sotto lo smoking Mr Johnson avrebbe trionfato.

Meghan ha scelto con grande accuratezza una mise che lanciasse una serie di segnali a, affidandosi Christopher John Rogers, stilista black che veste molte signore afroamericane di successo e di potere: dalla Vice President Kamala Harris – suo il cappotto indossato dell’inaugurazione della presidenza Biden Republican chic shock e boh – Inauguration Day edition (parte prima) – all’onnipresente Oprah. Rogers è famoso per l’originale uso del colore, e in molti hanno ipotizzato che il blu scelto da Meghan e abbinato a gioielli in oro fosse un omaggio alla bandiera blu/gialla dell’Ukraina. Sia come sia, a me non piace. E qui faccio una doppia confessione: a me il blu piace poco; o meglio, sono poche tra le innumerevoli sfumature di blu a piacermi, e di quelle contenute nell’abito praticamente nessuna. La seconda è che ricordo un abito da sera in queste tonalità creato da Roberto Capucci, che probabilmente influenza il mio giudizio. Paragoni improbabili a parte, non mi sembra che l’abito la valorizzi; non mi convince il colore su di lei, e mi sembra che le schiacci il seno. Più in generale i volumi tra pettinatura a schiaffo monospalla e spacco inguinale mi lasciano assai perplessa. I Sussex hanno portato con loro la madre di lei, Doria Ragland, che Lady Violet trova assai più chic della figlia, con un impeccabile LBD (Little Black Dress, il famoso tubino nero adorato dalle nostre mamme).

Nel discorso di accettazione, Harry ha sottolineato che pur venendo da background diversi, la sua esistenza e quella della sua “incredible wife” si sono unite per una ragione: condividere una vita di servizio, con la responsabilità di affrontare l’ingiustizia, e la convinzione che le persone più trascurate sono spesso le più importanti da ascoltare. Vaste programme, avrebbe detto De Gaulle. Meghan ha affermato che questa è l’era di un movimento per la giustizia digitale – qualunque cosa sia – e per promuovere un cambiamento attivo nell’incontro tra giustizia sociale e tecnologia nascerà da una sinergia tra NAACP e a loro fondazione Archewell il NAACP-Archewell Digital Civil Rights Award. Sipario.

Breaking News! – Prese di posizione

Inutile nascondercelo, da due giorni mente cuore e attenzione sono stati distolti dalla routine e proiettati in uno scenario di guerra che impensierisce disorienta e spaventa. Questo piccolo blog ha un ruolo così marginale in questa tragedia che non è facile non solo trovare una collocazione, ma anche chiedersi se ne abbia. Qualcosa di assai interessante è però appena successo, e riguarda proprio la materia trattata da Lady Violet: i Duchi di Cambridge hanno espresso via social la loro vicinanza al popolo ucraino.

Il testo del tweet pubblicato alle 12:59 (le 13:59 in Italia) dice: Nell’ottobre 2020 abbiamo avuto il privilegio di incontrare il Presidente Zelenskyy e la First Lady, e conosciuti la loro speranza e il loro ottimismo per il futuro dell’Ukraina. Oggi siamo a fianco del Presidente e di tutti gli Ukraini che coraggiosamente combattono per quel futuro. La presenza delle iniziali W & C alla fine del messaggio indica che gli autori sono proprio loro e non lo staff.

Ieri un messaggio di solidarietà era stato diffuso anche dai Duchi di Sussex, che aveva attirato molte critiche, perché per tradizione i reali non prendono posizione politicamente. O meglio, non la prendono in generale, ma la prendono eccome quando ce n’è bisogno, ed è evidente che i Cambridge abbiano parlato di concerto con il Governo (non a caso il loro messaggio ha ricevuto il like di Ed Lewellyn, che da ieri è il nuovo ambasciatore britannico in Italia).

Quanto ai Sussex, è importante sottolineare che parlano sempre e solo titolo personale; a volte la loro combacia con la posizione britannica ufficiale, come in questo caso, a volte no. Poi probabilmente perseguono l’obiettivo di ritagliarsi un ruolo di influencer globali, ma questo francamente oggi importa il giusto, cioè niente.

Crescono le principesse

Crescono, e si mettono la giacca.

(Ph: Linda Broström/Kungl. Hovstaterna)

Oggi Estelle di Svezia, seconda nella successione dopo sua madre Victoria, compie dieci anni e si presenta agli svedesi vestita da ragazza in carriera, in total white con i capelli sciolti in una pettinatura “da grande”. La foto è stata presa nei giorni scorsi in un salone del Palazzo Reale di Stoccolma, su uno sfondo perfettamente en pendant, in bianco e oro. Un’altra fotografia mostra la festeggiata con i nonni, ma non con i genitori; la coppia ereditaria, dopo la dichiarazione a sorpresa per smentire voci di crisi e addirittura di divorzio (La calunnia è un venticello…), è comparsa invece lunedì, quando Victoria e Daniel hanno partecipato a un video incontro con la polizia con oggetto i crimini sessuali contro i bambini. Insomma, business as usual.

Business as usual anche per la Duchessa di Cambridge, impegnata in un viaggio di due giorni in Danimarca, per scambiarsi conoscenze ed esperienze sulla crescita e il benessere psicofisico dei più piccoli, materia che sta particolarmente a cuore alla duchessa. Ieri, primo giorno del breve viaggio, l’abbiamo vista in giacca rossa Zara e blusa bianca – in molti hanno sottolineato che sono i colori della bandiera danese – pantaloni neri scarpe Gianvito Rossi e microbag, visitare un certo per la salute mentale infantile a Copenaghen. Non è mancata una visita alla Lego Foundation, dove Catherine si anche infilata in uno di quegli scivoli fatti con un tubo (dove Lady Violet sarebbe rimasta incastrata senza dubbio alcuno).

Oggi, dopo aver giocato coi bambini in un asilo nel bosco, l’incontro ad Amalienborg con la Regina Margrethe II e la Principessa Ereditaria Mary. In sintesi una sovrana regnante, una consorte forse non troppo lontana dal trono e un’altra che probabilmente dovrà aspettare ancora un po’. Per una strana coincidenza i due Paesi sono gli unici in Europa su cui regnano due sovrane, ed entrambe quest’anno celebrano il loro giubileo: di platino per Elizabeth, d’oro per Margrethe.

(Ph: Keld Navntoft, Kongehuset)

In seguito Mary e Catherine hanno visitato insieme il Danner Crisis Centre, un rifugio per bambini e madri in difficoltà. Le due royal ladies sono spesso avvicinate per il loro aspetto simile, e dunque c’era una certa attesa di vederle insieme, anche perché a loro volta accomunate da un’altra coincidenza: entrambe quest’anno cambiano decennio: la prima ha compiuto cinquant’anni, l’altra quaranta.

La principessa danese ha riciclato un cappottino bianco, abbinato al total black, mentre la Duchessa di Cambridge ha optato per un cappotto grigio di Catherine Walker, il Marine, che nella linea e nei revers si ispira – direi vagamente – alle uniformi storiche della Royal Navy. Francamente preferisco Mary che evitando la tentazione della palandrana sembra anche più giovane di Catherine. La quale, tanto per cambiare, è stata subito comparata alla defunta Diana, che una volta ha indossato a sua volta un cappotto grigio con colletto di velluto nero. Magari lo scopo è anche farle un complimento, ma questo confronto continuo dev’essere veramente pesante. E si sa, la strada dell’inferno è lastricata di buone intenzioni.

Love and (royal) weddings are in the air

Sarà per la presenza di San Valentino, sarà perché è ancora freddo ma le giornate si allungano e la dolcezza della primavera inizia a sentirsi nell’aria – quest’anno in modo particolare – sarà che il marketing ha sempre bisogno di nuovi stimoli e l’altra festa di questo periodo, il carnevale, ha una natura sempre meno internazionale, in qualche modo più “domestica”, per cui meno attraente per il mercato globale, ma febbraio viene sempre più spesso identificato col mese dedicato all’amore e agli innamorati. Che nel nostro caso si trasforma naturalmente nell’attenzione per i royal wedding. Se l’anno scorso – nonostante le cautele imposte dalla pandemia – è stato piuttosto ricco, anche questo 2022 si prospetta di un certo interesse. Con sorpresa finale.

Appartiene a una famiglia reale regnante la bionda Maria Laura d’Austria-Este, figlia della Principessa Astrid del Belgio (Le foto del giorno – Evviva!); lei e il fidanzato anglo-franco-marocchino William Isvy si sposeranno a Bruxelles a luglio, un mese ricco di eventi lieti per la famiglia reale che celebra la sua festa nazionale e l’anniversario dell’ascesa al trono di Philippe, zio della sposa.

E da due famiglie regnanti viene Josef-Emanuel de Liechtenstein, figlio del principe Nikolaus, fratello minore del sovrano del Principato, Hans Adam, e di Margaretha di Lussemburgo, a sua volta sorella minore di un sovrano: il Granduca Henri. Il giovanotto sposerà il 25 marzo una fanciulla colombiana, Maria Claudia Echavarría Suárez detta Cloclo, e speriamo che vorranno regalarci molte fotografie, perché le nozze saranno celebrate nella patria della sposa, a Cartagena de Indias, luogo di grande bellezza e di immortale romanticismo letterario, grazie alla penna di Gabo, Gabriel Garcia Marquez.

(Ph: instagram@tatianamountbatten)

Un matrimonio è previsto anche nei pressi di Windsor: Lady Tatiana Mountbatten si è da poco fidanzata col suo boyfriend Alick Dru; lui è un giovane imprenditore britannico e ha chiesto la sua mano sulle nevi di Verbier, amatissime dai reali di mezzo mondo. Lei è un’amazzone che concorre nel dressage con molti altri progetti; il suo bisnonno George, secondo Marchese di Milford Haven e la Principessa Alice di Grecia, madre del Duca di Edimburgo, erano fratello e sorella.

In questo tripudio di matrimoni di sangue blu una coppia ci ha ripensato: Louis del Lussemburgo e Scarlett-Lauren Sirgue non si sposano più. Lui, terzogenito dei Granduchi, divorziato da Tessy Anthony e padre di Gabriel e Noah, ora vive a Parigi, dove ha conosciuto lei, giovane avvocatessa. Avevano annunciato il fidanzamento la scorsa primavera (Le foto il giorno – Grandi speranze) e noi già pregustavamo la grandeur della Granduchessa Maria Teresa, e invece nulla. Point de vue, che riporta la notizia, ci informa però che i due sono rimasti buoni amici, e se sono felici loro lo siamo anche noi. D’altronde, come direbbero le zie sagge, meglio ripensarci prima che dopo.

Reale pandemia

La notizia del giorno è, naturalmente, la positività al coronavirus di Her Majesty The Queen.

Che materializza un timore sepolto nel profondo da molti di noi, nei confronti della decana delle teste coronate e di tutte le persone anziane e fragili. Con l’aggravante per lei della perdita dell’adorato Philip, che l’ha colpita pesantemente, e dei recenti problemi di salute che le hanno fatto mancare molti impegni, anche quelli per più importanti, come la cerimonia al Cenotaph per Remembrance Sunday. Per tacere della notte passata tra il 19 e il 20 ottobre, passata al King Edward VII’s Hospital. Quanto alla possibile fonte del contagio c’è da segnalare – oltre all’incontro con Charles, avvenuto martedì 8, cioè 12 giorni fa – che una cospicua parte dello staff di Windsor è risultata positiva in questi giorni. Anyway, covid o no Her Majesty ha continuato a fare il suo lavoro, e nonostante la rivelazione della positività ha inviato un messaggio di congratulazioni alla squadra di curling femminile vincitrice dell’oro olimpico a Pechino.

La Regina è solo l’ultima in ordine di tempo tra le teste coronate ad aver contratto il covid; a due anni dall’inizio della pandemia proviamo a tracciare un bilancio dei contagi reali.

Limitandoci al nostro continente, le monarchie sono attualmente dodici. Una la eliminiamo subito per la sua particolare natura: il Principato di Andorra è una diarchia parlamentare con al vertice due coprincipi: il Presidente francese e il vescovo di Urgell; e comunque nessuno dei due si è contagiato. Il secondo è la Città del Vaticano, esempio di monarchia elettiva, e fortunatamente nemmeno Papa Francesco, anziano e fragile, si è contagiato.

Restano dieci monarchie ereditarie, di quelle che piacciono a noi, con Re e Regine, Principi e Principesse, corone e diademi. Sette sono regni: Belgio, Danimarca, Norvegia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Regno Unito; due Principati, Liechtenstein e Monaco; e un Granducato, il Lussemburgo. Tra i sovrani regnanti contagiati dal covid 19 ci sono Margrethe II di Danimarca (febbraio 2022), Felipe VI di Spagna (febbraio 2022), Carl Gustav XVI di Svezia (gennaio 2022), Elizabeth II del Regno Unito (febbraio 2022), Albert II de Monaco marzo (2020), Henri del Lussemburgo (gennaio 2022). Sei a quattro, una maggioranza schiacciante. Inoltre, in aggiunta al monarca, praticamente ogni famiglia reale ha registrato almeno un contagio, a partire da uno dei figli cadetti – all’epoca non ne fu rivelato il nome – dei sovrani belgi; in Danimarca la futura regina consorte Mary e prima di lei il figlio maggiore Christian; in Norvegia Ingrid Alexandra, seconda il linea di successione; Beatrix, già sovrana dei Paesi Bassi; in Svezia la Regina Consorte Silvia insieme col marito più il loro figlio Carl Philip e la moglie Sofia; nel Regno Unito il Principe di Galles – due volte – sua moglie Camilla, Sir Tim Lawrence, marito della Princess Royal; e mettiamoci pure Mr Brooksbank, suocero di Eugenie di York, che rimase in ospedale per nove settimane di cui cinque in terapia intensiva, e si è portato dietro gli strascichi della malattia fino alla morte nel novembre scorso. Insomma un bollettino di guerra, e potrei anche averne scordato qualcuno. Sembra immune solo il Liechtenstein, comunque sempre parco di informazioni.

Insomma, sarà anche un corona virus, ma sembra quasi repubblicano, e ha ampiamente dimostrato di essere assai democratico.

Breaking News! – Anche lei!

È ufficiale, anche Sua Maestà la Regina ha contratto il covid.

La sovrana, che ha ricevuto tutte e tre le dosi di vaccino (l’ultima sembra a ottobre) è risultata positiva al test, dopo che la stessa cosa era accaduta al figlio Charles – già uscito dall’isolamento – e alla nuora Camilla. Buckingham Palace ha confermato la notizia con un comunicato, riferendo che la sovrana ha leggeri sintomi simili a un raffreddore, e si aspetta di poter continuare con moderazione le proprie attività. Naturalmente resta sotto stretta osservazione da parte del suo staff medico.

La calunnia è un venticello…

Il fine settimana inizia così, con una dichiarazione di Victoria di Svezia e del marito Daniel, accompagnata da un nuovo ritratto della coppia.

(Ph: Anna Lena Ahlström/Kungl. Hovstaterna)

Il testo, sintetico ma inequivocabile, dice: È giunto alla nostra attenzione il rapido dilagare di voci che alludono negativamente alla nostra relazione privata. Si stanno diffondendo insinuazioni che parlano di tradimento e di divorzio imminente. Di norma non commentiamo voci e illazioni. Ma al fine di proteggere la nostra famiglia desideriamo rendere chiaro, una volta per tutte, che le dicerie che stanno circolando sono totalmente infondate. Victoria e Daniel

In molti, compresa Lady Violet, sono rimasti sorpresi, dato che quella tra l’erede al trono svedese e il marito è stata sempre considerata una delle unioni più solide nel panorama reale. Un grande amore non privo di contrasti, coronato il 19 giugno 2010 da un matrimonio fiabesco da cui sono nati Estelle, che mercoledì compie dieci anni, e Oscar, sei anni a marzo.

Naturalmente vale anche per loro quanto dicevamo di recente sull’Infanta Cristina e il separando marito Iñaki, che cioè le relazioni sono assai più complicate e sfaccettate della loro narrazione, ma insomma, in Svezia se volessi chiacchierare di una coppia reale guarderei altrove, che di materiale ce n’è a iosa.

Le foto del giorno – Principessa di ruolo

Premessa: le immagini di oggi sono magari un po’ meste, ma se avrete la pazienza di andare avanti scoprirete qualcosa di interessante.

Questa mattina i reali belgi si sono riuniti nella chiesa di Notre-Dame de Laeken per la tradizionale messa di suffragio in onore dei membri defunti della Famille Royale.

In prima fila a destra i sovrani emeriti Paola e Albert, al centro Re Philippe e la Regina Consorte Mathilde, a sinistra la Principessa Astrid col marito Lorenz d’Austria-Este, in lutto per la morte della madre, Margherita di Savoia-Aosta, scomparsa lo scorso 10 gennaio. Ciò che rende interessante questa occasione è la presenza della coppia alle loro spalle: la signora col cappello con veletta, è Delphine, nata da una relazione del Re Emerito Albert con Sybille de Selys Longshamps (Breaking News! – Une nouvelle princesse) che da ottobre del 2020 ha visto riconosciuta la reale paternità, e di conseguenza il diritto di entrare a far parte della famiglia come figlia minore dell’ex sovrano.

È questa la prima volta che la principessa, accompagnata dal partner Jim O’Hare (francamente non ho capito se siano sposati, e d’altra parte Delphine non è sul sito della Famille Royale), compare in una occasione ufficiale cui partecipa anche il padre. Nel luglio dello scorso anno Delphine aveva già presenziato con i fratelli alla Fête Nationale, dove si era fatta notare un originale (molto, pure troppo) completo composto da abito+coppola+mascherina di Erratum Fashion, brand belga che si ispira alla cultura africana. Sarà stato un metamessaggio di riparazione per gli orrori compiuto dall’antenato Leopoldo II in Congo?

Creazione belga anche le scarpe: un paio di Mary Jane verdi con super platform di Morobé; in definitiva una mise che sottolinea gli evidenti limiti del nazionalismo anche nella moda.

Magari Delphine deve ancora studiare un po’ da principessa, ma a me la sua eccentricità non dispiace. Paola invece, cui nella vita è toccato anche il ruolo di matrigna, continua a dimostrare tutta la sua signorilità.

Le foto del giorno – Eccola!

Ricapitolando: giovedì è stato annunciato che il Principe di Galles era risultato (di nuovo) positivo al covid, mentre la moglie era negativa. Lunedì è arrivata la notizia che Camilla ha festeggiato San Valentino onorando la formula in salute e in malattia: positiva anche lei. Ciò che sappiamo dei futuri sovrani è che sono in isolamento dove, se non ho capito male, dovrebbero rimanere 10 giorni. Non abbiamo notizie del loro stato di salute, ma essendo entrambi completamente vaccinati (e Charles anche guarito) possiamo ragionevolmente pensare che siano in buone condizioni.

Ciò che però per giorni ha impensierito è un possibile contagio di Sua Maestà, che per certo ha incontrato il figlio nella giornata di martedì 8. La Regina ha ricevuto tutte e tre le dosi di vaccino ed è costantemente monitorata, ma nulla di più è stato reso noto. Ieri però la sovrana si è mostrata ai suoi sudditi, anche se virtualmente, ricevendo le credenziali di due nuovi ambasciatori; lei a Windsor e i diplomatici a Buckingham Palace.

(Ph: Getty Images)

Oggi è andata ancora meglio: Her Majesty, che è di nuovo a Windsor dopo la breve permanenza a Sandringham, ha ricevuto in persona il Generale di Divisione Eldon Millar, nuovo Defence Services Secretary, e l’Ammiraglio James Macleod, suo predecessore. Anche oggi la sovrana aveva con sé il bastone – ma non quello appartenuto a Philip (Le foto del giorno – Partenze, arrivi e cammini) – e parlando con i due ufficiali ha fatto notare di muoversi con difficoltà: “As you can see, I can’t move” (come vedete, non riesco a muovermi). Il fatto però che l’incontro sia avvenuto dal vivo vuol dire che evidentemente non ha sviluppato la positività al virus. Sua Maestà indossava un elegante abito a disegni geometrici verdi e azzurri su fondo rosa con gonna plissé. Sulla spalla una piccola spilla composta da un zaffiro rosa acceso contornato di brillanti.

Il Generale Millar – che all’arrivo insieme con l’Ammiraglio Macleod è stato accolto dai ringhi di Candy, un dorgi, incrocio tra il bassotto e il corgi – sostituisce il collega come responsabile dei rapporti tra la Casa Reale e le Forze Armate, una sorta di interfaccia della Regina col Ministro della Difesa e con i Capi di Stato Maggiore delle diverse Armi.

Breaking News! – Colpo di scena!

Quando già ci si preparava a vedere il Platinum Jubilee macchiato dall’immagine del Duca di York alla sbarra negli Stati Uniti arriva come un fulmine dal cielo la notizia che il terzogenito di Sua Maestà avrebbe raggiunto un accordo extra giudiziale con l’accusatrice Virginia Robinson Giuffre.

L’entità della somma su cui è stato chiuso l’accordo è sconosciuta, il duca si duole della relazione con Epstein e verserà a Giuffre una “sostanziale” donazione in favore delle vittime, ma a quanto si capisce non ha ammesso la colpevolezza di abusi sessuali.

Mi chiedo se al raggiungimento dell’accordo abbia contribuito l’affaire della foto che ritraeva insieme i due contendenti, con sullo sfondo Ghislaine Maxwell. Secondo Andrew si sarebbe trattato di un fotomontaggio, visibile dal fatto che mano sul fianco della ragazza ha un aspetto innaturale. Fatto sta che a un certo punto tale foto, in possesso della Giuffre, è scomparsa. Perduta? Sottratta? Opportunamente dimenticata in vista dell’accordo? Quale sia la verità, almeno quest’anno ci sarà evitato di assistere alla trasformazione di The Crown in Law & Order; il che ovviamente non può far dimenticare un comportamento indecente se non criminale, né cancellare l’opportunità, per quanto mi riguarda, che il Duca di York si ritiri a vita privata e faccia il nonno. Anzi no, che non mi sembra un grande esempio educativo.

Ora quella santa donna di Her Majesty può respirare un po’ e godersi i festeggiamenti per i settant’anni di regno. Fino alla prossima tegola, il libro che il nipote Harry (o meglio il suo ghostwriter J.R. Moehringer) pubblicherà probabilmente in autunno rivelando tutta la verità. La sua, ovviamente. Ah, le gioie della famiglia.