Scene da Palazzo il giorno dopo il cataclisma.
Atto primo.
Il Duca di York lascia la sua residenza – il Royal Lodge a Windsor – e raggiunge Buckingham Palace. È circa mezzogiorno.
Atto secondo.
Sbrigati gli affari correnti (e dopo un probabile incontro col Duca di York) Sua Maestà lascia Londra e torna a Windsor. È vero che si tratta di una foto istantanea, ma l’espressione è eloquente.
Atto terzo.
Sono circa le quattro del pomeriggio. La sovrana ha già lasciato Londra quando ecco arrivare a Palazzo Sarah Duchessa di York per un meeting con Andrew. Confesso che la prima reazione di Lady Violet è stata piuttosto plebea (ma che te ridi?), la seconda è: se il duca chiede consiglio alla ex moglie, che nel campo delle PR ha collezionato solo disastri, stiamo messi proprio bene; se continua così l’unico posto royal che Andrew frequenterà in futuro è il Royal Pavillon a Brighton. Come bagnino.
Speriamo che gli York si siano incontrati principalmente per trovare la soluzione migliore per il matrimonio di Beatrice, che rischia di essere un’altra delle vittime di questa storiaccia.
La promessa sposa ieri sera era col suo Edo da Annabel, club superchic di Mayfair, mentre la sorella Eugenie ha partecipato col marito Jack alla cena di Elephant Family Charity.
L’agenda della sovrana non prevedeva festeggiamenti per il settantaduesimo anniversario col principe Philip, che è a Windsor, ma il conferimento del Chatam House Prize 2019 a Sir David Attenborough e a Julian Hector, responsabile della BBC Natural History Unit. Her Majesty non ha mostrato alcun turbamento per le vicende di questi giorni – e neanche ce lo saremmo aspettato, naturalmente – ma al contrario delle due nipoti non può essere considerata una vittima, dato che le capacità ampiamente dimostrate nell’assolvimento del suo compito non trovano ahimé riscontro nella gestione della sua famiglia.
Penso che stia arrivando l’era di Charles III, o come vorrà chiamarsi.
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