La foto del giorno – Con il nastro rosa

…Con la mia cassa ancora con il nastro rosa
E non vorrei aver sbagliato la mia spesa
O la mia sposa…

(Ph. Foto: Victor Ericsson/Kungl. Hovstaterna)

I lettori ultracinquantenni e gli appassionati avranno riconosciuto un frammento del testo di Con il nastro rosa, celebre canzone di Battisti-Mogol dall’album Una giornata uggiosa del 1980.

Vi chiederete cosa c’entra con la foto, in effetti nulla, ma volevo attirare la vostra attenzione sul nastrino rosa che Victoria di Svezia ha appuntato su una blusa, rosa anche questa. Il mese di ottobre che si affaccia è ancora una volta dedicato alla prevenzione del tumore al seno; la futura regina di Svezia sostiene da alcuni anni la campagna pink ribbon, finalizzata alla sensibilizzazione e alla raccolta fondi. Lady Violet, come probabilmente tutti voi, ha conosciuto molte donne che si sono ammalate di cancro al seno. Alcune non ci sono più, molte altre sono guarite, e la percentuale delle guarigioni aumenta di anno in anno. La prevenzione è fondamentale, i controlli sono decisivi. Fatelo, facciamolo, ricordatelo alle donne che amate.

Questo post è dedicato a di Donatella e Paki, mai dimenticate.

Realtà, finzione, narrazione

Domani sera, mercoledì 30, il programma Ulisse di Alberto Angela sarà dedicato a LEI, Her Majesty Queen Elizabeth II (RAI Uno, ore 21.25). Il 15 novembre invece l’appuntamento è con Netflix per la quarta, attesissima stagione di The Crown. Al centro della narrazione sarà il matrimonio dei Principi di Galles, e da ciò che si è visto nel trailer Emma Corrin, che interpreta Diana, indosserà una fedele riproduzione dell’iconico wedding dress di Lady Di.

Nel frattempo voci danno sua Maestà infuriata con lo staff di Sandringham, che si rifiuterebbe di sottoporsi alle rigide norme anti-covid; lavorando per due ultranovantenni il personale dovrebbe restare lontano dalla propria famiglia per quattro settimane. Per la prima volta dopo 33 anni si prospetta dunque per la Regina un Natale a Windsor con qualche membro della famiglia; pochi, se entrerà in vigore la regola del sei che limita a tale numero i partecipanti a un party, anche domestico. I Sussex possono dunque starsene tranquilli nella magione californiana. Harry&Meghan si sono affrettati a smentire le voci girate ieri, che li volevano protagonisti di una specie di reality; francamente ne saremmo sollevati anche se molti, me compresa, dubitano che Netflix abbia sborsato una cifra così alta solo per una serie di programmi prodotti dalla coppia, senza nulla di più personale. Staremo a vedere, la situazione è in costate evoluzione per cui notizie e voci si alternano freneticamente. È certa invece l’imminente uscita di Battle of Brothers (in vendita dal 15 ottobre), dello storico e biografo reale Robert Lacey, che promette di rivelare tutti i retroscena dell’ormai celebre Sandringham Summit, in cui si decisero i termini dell’uscita dalla scena reale di Sussex.

Breaking news!

Quando la realtà supera la fantasia. Avete presente il favoloso regalo che il piccolo George di Cambridge ha ricevuto in regalo qualche giorno fa da Sir David Attenborough? Il dente fossile di squalo della specie estinta Carcharocles megalodon rinvenuto dal celebre naturalista a Malta negli anni ’60? (Le foto del giorno – Natura in blu)?

Ebbene, il Governo maltese ne chiede la restituzione. Il Ministro della Cultura Jose Herrera ha dichiarato che il reperto dovrebbe essere esposto in un museo del suo Paese, e ha promesso di avviare rapidamente le pratiche per la restituzione. Va ricordato che Malta è stata colonia britannica fino al 1964, e per i successivi dieci anni Elizabeth II ha continuato ad esserne Capo di Stato, è dunque probabile che all’epoca del rinvenimento portare nel Regno Unito un reperto fossile non avesse conseguenze. D’altra parte i Britanniic hanno una lunga consuetudine in tal senso; basti pensare ai celebri Elgin Marbles, che altro non sono se non buona parte della decorazione del Partenone. Acquistati in loco da Lord Elgin all’inizio dell’Ottocento, quando Atene faceva parte dell’Impero Ottomano, i Marmi (esposti al Britih Museum) sono da decenni al centro di una querelle col Governo Greco che ne chiede, finora senza successo, la restituzione.

Lady Violet trova francamente odiosa l’idea di togliere un regalo a un bambino, ancorché futuro re, ma probabilmente a La Valletta pensano di poter usare la popolarità planetaria della Royal Family per promuovere il territorio. Comprensibile, ma molto antipatico. D’altronde si dirà che dall’altra sponda dell’Atlantico – anzi, da quella del Pacifico – c’è già qualcuno impegnato nell’autopromozione grazie alla popolarità della Royal Family, ed è proprio da lì che oggi arriva una notizia francamente sconcertante. Il ricchissimo accordo concluso con Netflix dai Duchi di Sussex comprenderebbe anche una sorta di reality show, con le telecamere a seguire la coppia per tre mesi. Pensavo fosse Obama, invece era Kardashian.

Le foto del giorno – Natura in blu

Come si fa a non amarli?

Giovedì pomeriggio Sir David Attenborough è andato a presentare il suo ultimo film A Life on our Planet al Duca di Cambridge, e i due, opportunamente avvolti in plaid dall’elegante tartan, si sono goduti la proiezione allestita non già banalmente in un cinema ma nel giardino di Kensington Palace. La produzione aveva dotato i due di sedia da regista coi rispettivi nomi, che Wills e Sir David si sono scambiati, prontamente fotografati dalla duchessa.

Il duca di Cambridge ha spesso confidato il suo profondo amore per l’ambiente e la sua tutela, che la paternità ha trasformato in impegno. E proprio i suoi tre pargoli sono stati i grandi protagonisti dell’incontro; appassionati anche loro, secondo mamma Catherine, di natura e di tutto ciò che la racconta, a partire dai film documentari del grande regista.

Tutti vestiti coordinati in una serie di sfumature di blu, compreso Attenborough, belli da sembrare finti, divertiti e a proprio agio, quanto possono esserlo bambini di quell’età con un estraneo. Il quale però li ha conquistati con un dono veramente leggendario: il dente fossile di uno squalo rinvenuto durante un viaggio a Malta alla fine degli anni ’60.

Lo squalo apparteneva alla specie, ora estinta, dei Carcharocles megalodon; “megalodon” in greco antico significa appunto “grande dente” caratteristica dell’enorme animale che misurava una decina di metri. Non immaginate anche voi George portare a scuola il dentone per la felicità dei compagni di classe (e l’orgoglio di nonno Charles)? Il titolare del regalo, il settenne erede dell’erede dell’erede, ormai ha conquistato i pantaloni lunghi cui abbina la regina del tempo libero maschile, la camicia button down (cioè quella col colletto fermato da due bottoncini).

Il piccolo Louis ha ereditato dal fratello maggiore camicia a quadretti, polo melange, e calzoncini; Lady Violet adora il dettaglio dei calzettoni che non raggiungono il ginocchio, tormento di ogni pupetto/a dotato/a di polpaccetti torniti (sì, è autobiografico). Casual chic per Charlotte (in Zara) e per la mamma, con uno chemisier in denim di Gabriela Hearst, dal bel modello che evoca gli anni ’50 (ma non fatevi confondere dall’apparente semplicità, è un capo made n Italy che costa quasi 1500 euro).

Come si fa a non amarli?

Le foto del giorno – A very royal wedding dress

Le due principesse York hanno deciso di regalarci un weekend pieno di sorprese, e dopo la gioia dell’annuncio della gravidanza di Eugenie (Breaking News!) ora abbiamo anche il piacere di vedere nei dettagli l’abito da sposa di Beatrice, finora noto solo da poche foto. Da ieri, e fino al 22 novembre, l’abito è esposto a Windsor Castle, e la nostra curiosità può essere soddisfatta.

Eccolo qui in tutto il suo splendore! La prima considerazione è che il bel modello di Norman Hartnell risulta penalizzato dalla fascia all’orlo – che sembra di un tessuto francamente diverso ed è anche molto alta – anche se immagino non si potesse fare diversamente dato che, a parte la lunghezza, in tanti anni il tessuto ripiegato all’orlo può rovinarsi molto. Perfette invece le scarpine Valentino, la cui lavorazione diamantée rimanda alla decorazione dell’abito.

Un po’ datata (giustamente) ma molto interessante la decorazione, quasi un’armatura per una giovane regina: sottili, luminose catene d’oro punteggiate di cristalli, che terminano in elementi romboidali come quelli che sottolineano la scollatura a fascia. Bellissimo il bouquet, che così colorato alleggerisce l’importanza dell’abito; grande, ma non tanto da evocare un cespuglio (ricordo come un incubo quello di Mathilde), e molto più originale del solito risicato mazzolino di mughetti.

Questa immagine mostra bene l’intervento sartoriale per adattare il modello a Beatrice e trasformare una robe de gala in abito da sposa. Volendo inserire il corpetto, si potevano proprio eliminare le spalline, usandole per il polsino della manichina; così evoca davvero un dirndl tirolese.

In definitiva, dopo aver visto i dettagli, Lady Violet conferma la sua opinione : anche se per adattare l’abito si sono fatte scelte opinabili, il suo significato simbolico lo ha già consegnato alla storia.

Breaking News!

Giusto un pio di giorni fa discutevamo sulle rotondità di Eugenie di York, e oggi è arrivata la conferma ufficiale: i signori Brooksbank diventeranno genitori all’inizio del 2021!

Il bimbo o la bimba sarà il pronipote numero 9 per Her Majesty e il Principe Philip, il primo nipotino per il Duca di York e per la sua ex moglie. Lady Violet vota femmina, è felicissima per tutta la famiglia e non vede l’ora di vedere Sarah nonna.

Le foto del giorno – Sorelle, cugine, cognate

Con la Regina e il Principe Consorte sempre in quarantena volontaria a causa dell’età (nel Regno Unito la situazione sanitaria si sta facendo di nuovo seria) per fortuna le nipoti della coppia, dirette o acquisite, forniscono abbastanza materiale per le chiacchiere sul sofà di Lady Violet. La quale in questi giorni desidererebbe assai un viaggetto in Albione, prima meta Windsor Castle dove da giovedì 24 fino al 22 novembre sarà esposto l’abito da sposa di Beatrice. Senza la Fringe Tiara di nonna, ma con le scarpette firmate Valentino.

Seguendo la classica tradizione della Royal Family, anche per i signori Mapelli Mozzi è stata creata una piccola linea di oggetti commemorativi.

La classica mug, un portapillole, la tovaglietta da tè, e poi una confezione di shortbread (gli squisiti biscottini al burro scozzesi,) un sacchetto di tartufi alla fragola, una decorazione natalizia che riproduce la rosa bianca di York e una il cardo scozzese, il cui legame con gli sposi francamente mi sfugge (in fondo il link al royal collection shop, dove potrete vedere tutto e volendo anche acquistare).

Deliziosa la decorazione della mug: oltre a data e luogo inseriti in un ovale dorato, ci sono le iniziali degli sposi all’interno di una ghirlanda di fiori: rose, mughetti, il cardo di Scozia, trattenuti dalla rosa di York. E se sopra la B di Beatrice c’è ovviamente una corona, la E di Edoardo è coronata da un’ape, che non è il simbolo della sua casata ma il nomignolo della moglie.

Anche la sorella minore di Beatrice, Eugenie, ha destato l’attenzione dei royal watchers quando qualche giorno fa è stata fotografata per le strade di Nottingh Hill con un’amica. Ora tutti si chiedono se le forme arrotondate sotto l’abito a fiori siano l’indizio dell’arrivo di un bebè. Nel caso, Lady Violet vota femmina, ma pensa che comunque sarà un gran giorno quando le giovani donne potranno mettere su qualche chilo senza che si pensi automaticamente a una gravidanza. Materia di una delle tre domande (quando ti laurei? quando ti sposi? quando fai un bambino?) da non fare. Mai.

Chi bambini ne ha già, come la cugina acquisita Catherine, è in questo periodo particolarmente impegnata, sia coi suoi sia con quelli altrui. Se la settimana scorsa è stata fotografata col piccolo Louis a passeggio lungo il Tamigi per mostrare al pupo le barche, ieri ha incontrato a Battersea Park genitori e figli di varie associazioni, per uno scambio di opinioni ed esperienze in questi tempi di covid.

Tshirt bianca (il Nadalia top di Ralph Lauren), pantaloni low cost Marks&Spencer e un paio di candide Superga, la duchessa ha al collo una catenina d’oro con tre piccoli ciondoli, su ciascuno dei quali è incisa una lettera, l’iniziale del nome dei figli G,C, L. Semplice e chic.

Sicuramente meno semplice ma altrettanto chic la cognata Meghan, che dalle rive del Pacifico è apparsa insieme al marito durante lo speciale televisivo Time100 che celebra le cento personalità più influenti dell’anno. Ciò di cui si parla dopo questa apparizione non è però la sua mise – camicia in seta cioccolato Victoria Beckham, pantaloni neri, décolletées Manolo e bracciale Cartier – ma il fatto che durante il loro intervento i Duchi di Sussex abbiano preso decisamente posizione sulle prossime presidenziali, contro Trump e a favore di Biden. Un comportamento che ha fatto storcere il naso a molti sudditi di Sua Maestà, avvezzi alla tradizionale neutralità della Royal Family. Dato che Lady Violet è nella mailing list del Partito Democratico USA, sarete tempestivamente avvisati se arriveranno inviti al voto da parte loro.

https://www.royalcollectionshop.co.uk/chinaware/collection/princess-beatrice-and-mr-edoardo-mapelli-mozzi-royal-wedding.html

La foto del giorno – Glorious Margrethe

Ecco il nuovo ritratto ufficiale di Sua Maestà Margrethe II, che opportunamente inserito in apposita cornice in quercia danese, con una corona sulla sommità, sostituirà negli uffici pubblici in patria e all’estero quello esposto attualmente, che risale al 2012. La fotografia è stata scattata questa estate da Per Morten Abrahamsen nel Castello di Fredensborg, per celebrare l’ottantesimo compleanno della sovrana.

Ora, Lady Violet non è esperta di fotografia, ma il tutto ha un aspetto vagamente inquietante, e la splendente sovrana finisce per evocare la letteraria regina Gertrude, madre di Amleto. Mentre spero che a nessuno l’abito turquoise abbia ricordato Elisa di Frozen. L’abito, dunque; il modello sobrio e austero in velluto trasforma l’alta e sottile Margrethe in una statua, o meglio una colonna, la colonna su cui poggia il regno. Se non fosse per quel colore così disneyano (confesso, lo detesto), che tra l’altro non esalta il delicato celeste della fascia dell’Ordine dell’Elefante, il più importante del Paese. Sul capo della regina brilla la Pearl Poiré Tiara, un gioiello che risale lungo il ramo prussiano degli antenati fino a Friedrich Wilhelm III di Prussia, che la volle come dono di nozze alla figlia Louise, trisavola della sovrana. Il diadema è costituito da archi di diamanti da cui pendono grosse perle a forma di pera; negli anni è stata assemblata un’intera parure composta da orecchini, spilla e un importante collier realizzati dal disegno molto simile. La parure è riservata alla Regina – che infatti la indossa spesso nelle occasioni ufficiali più importanti – non è una sua proprietà personale, ma appartiene al Danish Royal Property Trust, e non può essere venduta. Vedremo come e quando la indosserà la bella Mary, una volta che il marito Frederik sarà Re.

Le foto del giorno – Il battesimo di Charles

Festa grande ieri nel Granducato per il battesimo dell’erede dell’erede. In tempi normali questo probabilmente sarebbe stato l’incipit al post, ma stavolta le cose sono un po’ diverse.

Perché il piccolo Charles è stato davvero battezzato ieri, a quattro mesi dalla nascita, ma alla presenza dei familiari più stretti, una cerimonia riservata che non si è tenuta neanche nella capitale, ma nell’abbazia di Saint Maurice de Clervaux, nel profondo nord del paese. Non saprei dire se il dress code prevedesse il giallo, sfoggiato in varie tonalità dalle signore (e signorina) della Famille grand-ducale.

Con l’eccezion di Maria Teresa, ma si sa lei è the one and only. Per cui ha optato per un tailleur pantaloni bianco che ne sottolinea la linea molto assottigliata ma è un po’ troppo informale per l’evento, abbinato a una blusa di raso color pesca. Bello il suo taglio di capelli, peccato che il lifting le abbia stravolto i lineamenti; speriamo che si assesti un po’.

Mamma Stéphanie ha scelto un bellissimo tono di giallo mandarino per un abito senza maniche che non le dona molto, e in generale sembra piuttosto stanca e decisamente più grande dei suoi 36 anni.

Padrino del pupo lo zio paterno Louis (senza i figli Gabriel e Noah nati dall’ormai finito matrimonio con Tessy Antony), madrina la zia materna Gaëlle, che è una religiosa; curiosamente, tra le varie fotografie della cerimonia manca quella con i padrini, si vede che non usa più.

Dei fratelli di papà Guillaume c’erano anche Félix – con la moglie Claire e i figli Amalia e Liam – e l’infortunato Sébastien; mancava l’unica sorella Alexandra.

Al completo la famiglia de Lannoy: c’erano sia i quattro fratelli sia le tre sorelle di mamma Stéphanie, accompagnati da coniugi e figli. Tra loro, gli unici due esemplari di signore dotate di acconciatura, in effetti due bandeau. Lady Violet si permette di ricordare a Madame la Comtesse de Lannoy che passati i 50 sarebbe meglio evitare i cerchietti infiorati, meglio regalarli alle figlie adolescenti.

Le bomboniere!

A Royal Calendar – A Greek royal wedding

Il 18 settembre è l’anniversario di matrimonio della migliore amica di Lady Violet (si, era la testimone e sì, portava il cappello) ma le nozze di cui parliamo oggi non sono quelle.

Il 18 settembre 1964 il giovane Re Costantino II di Grecia sposa ad Atene la giovanissima Anne-Marie, la minore delle tre figlie dei sovrani danesi. Lo sposo ha 24 anni, la sposa appena 18, e il loro è veramente un amore da fiaba. Si sono conosciuti cinque anni prima durante una visita ufficiale dei genitori di lui, Paolo e Federica, nel paese di lei. Non saprei dire se la scintilla scoccò allora, ma certo è difficile non pensare a un altro incontro tra due adolescenti come questi: la tredicenne Elizabeth e il diciottenne Philip (vi ricordate la prima foto che li ritrae insieme? Something old, something new, something borrowed, something blue).

Anne-Marie va a scuola, Costantino partecipa alle Olimpiadi di Roma, e vince pure la medaglia d’oro nella vela; l’anno seguente i due si rivedono, e lui informa i genitori di aver trovato la donna della sua vita. La Il 14 maggio 1962 sua sorella Sofia sposa Juan Carlos de Borbon, e tra le otto damigelle ci sono anche Anne-Marie e sua sorella Benedikte; è in questa occasione che l’amore tra i due giovanissimi principi diventa evidente a tutti.

Costantino fa la sua proposta durante l’estate, e Anne-Marie naturalmente dice sì. Il padre di lei interviene cercando di temperare tanto giovanile ardore e detta le sue condizioni: le nozze ci saranno, ma non prima del 1965, dopo che la figlia avrà completato i suoi studi.

Il fidanzamento viene annunciato a Copenaghen il 23 gennaio 1963, e Anne-Marie riceve un anello composto da due zaffiri ovali circondati di diamanti e disposti orizzontalmente.

Lo zaffiro, simbolo di purezza, onestà e fedeltà, è spesso usata per gli anelli di fidanzamento (molto prima che Diana sfiggiasse il suo) ed è la pietra di elezione della famiglia regale greca, in quanto in abbinamento col diamante rappresenta i colori della bandiera.

Il matrimonio è ancora molto lontano quando Re Pavlos di Grecia muore; è il 6 marzo 1964, Costantino è Re degli Elleni. La fragile monarchia greca è nelle mani di un sovrano di ventitre anni, e la presenza al suo fianco di una moglie sarebbe quanto mai opportuna; Costantino ora può trattare col futuro suocero Frederik da pari a pari, da Re a Re, e il matrimonio viene fissato dopo sei mesi di lutto, il minimo accettabile.

Il 10 settembre i sovrani danesi offrono a Copenaghen un farewell dinner in onore degli sposi, poi si parte per la Grecia. Il 18 settembre Atene è affollata di teste coronate come un vivente almanacco del Gotha; in fondo non capita spesso che si sposi un sovrano regnante. La sposa arriva all’altare al braccio del padre; indossa un abito del couturier di fiducia di sua madre, il danese Jørgen Bender. Un modello classico in satin bianco, dalla linea pulita tipica degli anni ’60: scollatura a barchetta, maniche 3/4, cintura alta e il dettaglio della gonna sovrapposta che resta appena aperta, da cui parte il lungo strascico. In mano porta un bouquet di mughetti allegramente disordinato.

Il capo è coperto da un velo di famiglia, quello in pizzo irlandese già indossato dalla nonna materna Margaret di Connaught – che lo ricevette in dono per le sue nozze col futuro Re di Svezia, nel 1905 – e dalla madre Ingrid. Se il velo è già una tradizione familiare, col diadema che lo trattiene ne nasce un’altra. Sulla testa di Anne Marie brilla la Khedive Tiara, un gioiello che ha una bella storia; forse la conoscete già, ma ve la racconto lo stesso.

Torniamo al 1905; nel mese di gennaio i Duchi di Connaught e Strathearn – lui era Arthur, settimo dei nove figli di Queen Victoria – si imbarcano per una crociera nel Mediterraneo e sul Nilo, sperando di poter portare a casa un genero. Le loro due figlie, Margaret e Patricia, sono considerate le più belle principesse della loro generazione, e uno sposo dotato di trono non dovrebbe essere un miraggio. In quei giorni il nipote del Re di Svezia è a Capri in visita alla madre quando riceve l’invito per un ballo con le ragazze Connaught, e incuriosito dalla loro fama decide di partecipare. Si pensa a lui per Patricia, ma appena Gustav Adolf incontra Margaret se ne innamora, ricambiato; si fidanzano prestissimo e si sposano il 15 giugno a Windsor. In ricordo di questo amore nato all’ombra delle Piramidi il Khedive d’Egitto fa realizzare da Cartier una tiara a volute in diamanti quale dono per la sposa. Margaret muore a soli 38 anni per un’infezione contratta durante la sesta gravidanza, e la tiara viene ereditata dall’unica figlia femmina, Ingrid. Che se la porta in Danimarca quando sposa il Principe Ereditario Frederik, anche se non la indossa per le nozze. La presta alla figlia Anne-Marie il giorno del suo matrimonio e poi alle altre figlie Margrethe e Benedikte. È nata la tradizione delle spose che vanno all’altare con la Tiara del Khedive, riservata però alle sole discendenti dirette di Ingrid. Dopo le tre principesse danesi, l’hanno indossata Alexia di Grecia, figlia di Anne-Marie, Alexandra e Nathalie zu Sayn-Wittgenstein-Berleburg, figlie di Benedikte.

Vedremo se Theodora, la figlia degli ex sovrani degli Elleni il cui matrimonio è stato annunciato e poi rimandato causa covid, sceglierà di proseguire la tradizione.