Breaking News – Mamma Catherine

Oggi il Regno Unito – e vari altri Paesi, principalmente non cattolici – celebra la festa della mamma, il Mother’s Day, ed ecco la foto che aspettavamo, speravamo, e temevamo di non vedere.

(Ph: The Prince of Wales)

Catherine è ritratta in giardino circondata dai suoi tre pargoli in una foto scattata dal marito all’inizio di questa settimana, in quello che dev’essere l’esterno di Adelaide Cottage, nel vasto parco di Windsor, dove la famiglia risiede.

Lo scatto è accompagnato da un messaggio: “Thank you for your kind wishes and continued support over the last two months. Wishing everyone a Happy Mother’s Day. C” (Grazie per i gentili auguri e il supporto costante durante gli ultimi due mesi. Con gli auguri a tutti per una felice festa della mamma). Il messaggio si conclude con la C di Catherine, a indicare che lo invia lei personalmente.

E buona domenica.

Christmas in Sandringham

La mattina di Natale è andata in scena la classica promenade della Royal Family, capitanata dai sovrani, alla volta della St. Mary Magdalene’s Church per la funzione religiosa. Sicuramente avrete visto un po’ di foto, ma avete colto tutti i dettagli? Lady Violet è qui per questo!

L’ospite inatteso

(Ph: Stephen Lock / i-Images)

Per la prima volta dopo più di trent’anni nel gruppo è comparsa Sarah Ferguson, ex moglie del Duca di York (anche lui presente), madre delle sue figlie Beatrice e Eugenie, nonché nonna dei piccoli August Sienna ed Ernest. La fiammeggiante Sarah potrebbe aver goduto di una sorta di “perdono reale” da parte dell’ex cognato, ma sicuramente ha il suo peso il fatto che la defunta Queen, prima del trapasso, abbia stabilito per la ex nuora, quando sarà, la possibilità di essere sepolta tra i reali a Frogmore, dopo un funerale a Windsor. Di verde vestita, allegramente scombinata as usual, con un cappotto di Holland Cooper che sarebbe anche bello se fosse della sua misura, stivaletti e calze velate – per carità date delle calze opache a questa donna! – le chiome rosse abbondantemente sparse sulla schiena e trattenute a stento da un cerchietto ricoperto da quelle che sembrano piume di pavone. La nota che più mi è piaciuta: la spilla alberello appuntata sul cappotto, ma in generale in quell’orgia di verde l’effetto albero di Natale c’era tutto.

In alto le penne!

(Ph: Shutterstock)

La stagione c’è, un inverno che sembra ancora autunno, l’ambientazione – la campagna inglese – pure, e così diverse royal ladies si sono buttate su un grande classico: il cappello piumato. Se il cerchietto di Sarah si ispirava alla coda di un pavone, sul basco di Queen Camilla, creazione del fido Philip Treacy, si era inalberata una snella penna che avrebbe fatto la felicità di Robin Hood

Leziosetto il cappellino della Principessa di Galles, in uno dei suoi colori-feticcio, il bluette (ve lo dico, è uno dei colori dei prossimo mesi. Ancora). Creazione della modista Juliette Botterill, è il modello Bow & Arrow; e sentendo il nome, senza averlo osservato con attenzione, Lady Violet è stata scossa da un brivido di perplessità. Perché se arrow vuol dire indubbiamente “freccia”, bow ha più di un significato, a partire da “arco”. Per un attimo mi sono dunque immaginata Catherine con la testa addobbata da arco e frecce, novella Pocahontas. Poi ho guardato meglio, verificando che il termine bow in questo caso si riferisce al fiocco. Meno male!

Converrete con me che la palma – anzi la penna – del più clamoroso cappello piumato va questa volta senza dubbio alla Princess Royal, che ha sfoggiato un modello maschile con falda rialzata e ricoperta di piume. Cappello già indossato in precedenza, di sicuro al battesimo della nipotina Lena Tindall nel 2019. Bruttarello anzichenò, ma chi potrebbe indossare una cosa del genere senza perdere un grammo del suo aplomb?

Regali di Natale

Che cosa avevano in comune con Anne e il marito Tim Laurence altri membri della Royal Family, come Lady Louise Windsor, figlia dei Duchi di Edimburgo?

O il Conte di Snowdon, figlio della principessa Margaret e di Tony Armstrong-Jones, o ancora il prestante Samuel Chatto, nipote del conte in quanto figlio della sorella Lady Sarah, discreta e legatissima alla zia Elizabeth?

(Ph: Getty Images)

Esatto, la sciarpa! Probabile dono del re ai familiari, è la Highgrove Heritage Scarf realizzata in lana merino ultrafine da Johnston of Elgin, che spesso collabora col sovrano per le attività solidali e di promozione dell’artigianato. Il disegno, ovviamente esclusivo, si rifà alla fantasia Principe di Galles inventata dal trisavolo dell’attuale sovrano, colui che sarebbe diventato King Edward VII. Se desiderate introdurre nel vostro abbigliamento un tocco royal, la sciarpa è in vendita a 115 sterline nello shop di Highgrove, ma se la volete dovete aspettare la fine di aprile, dato che è in preordine. In compenso avrete la soddisfazione di contribuire a una buona causa: il ricavato serve a finanziare i progetti della fondazione creata da Charles quando era ancora soltanto l’erede. https://www.highgrovegardens.com/collections/clothing-and-accessories/products/highgrove-heritage-scarf

Love is all around

(Ph: Mark Cuthbert)

A Natale forse non siamo tutti più buoni, ma sicuramente più pronti a intenerirci davanti a qualcosa di particolarmente grazioso. Impossibile non notare la deliziosa Mia Tindall, 10 anni il 17 gennaio, tenere per mano il cuginetto Louis, che di anni ad aprile ne compie 6. Adorabili.

(Ph: Splash)

Ancora più bello l’abbraccio che suo padre Mike riserva al fratello maggiore di Louis, George. Un attimo fermato dalle telecamere quasi per sbaglio. Il Grinch direbbe che l’operazione famiglia unita aperta e uguale a tutte le altre procede con successo.

Dulcis in fundo…

Sì, c’era anche Lui, come avrebbe potuto mancare? Il Tenente Colonnello Jonathan Thompson detto Johnny, fido scudiero di Sua Maestà. Questa volta in borghese (posso dire? lo preferisco nella scenografica uniforme del 5th Battalion Royal Regiment of Scotland), chiude con discrezione il corteo reale. Per la gioia dei vostri occhietti vi informo che il baldo ufficiale ha accompagnato il sovrano anche alla messa della vigilia; stesso abito, diversa cravatta.

(Ph: PA)

E chissà se a un certo punto gli sarà stato concesso di raggiungere la sua famiglia e festeggiare anche con il suo bimbo.

Le foto del giorno – Arrivano gli auguri di Natale

La Royal Family ha appena rivelato le fotografie che compaiono quest’anno sui tradizionali biglietti per gli auguri di fine anno. I Wales scelgono il bianco e nero e l’esperienza di Josh Shinner, fotografo che viene dallo Yorkshire e si è costruito una solida cartiera nella capitale specializzandosi nei ritratti e nella fotografia di moda. I suoi scatti sono comparsi su Vogue ed Esquire, il New York Times e il Wall Street Journal. Ha fotografato Vanessa Kirby, Sam Smith e Alexa Chung, tanto per citare giovani e famosi che conosce perfino Lady Violet.

(Ph: Josh Shinner)

Posso dire? Non mi piace. Visto e rivisto il bianco e nero, stravisto il gruppo di famiglia tutti in jeans e camicia bianca, ci mancava che fossero a piedi nudi e l’avevamo fatta completa. Per tacere dello sfondo, ma che è flanella? Brutto brutto. Il mio preferito è George, con un’espressione seria e intensa, un po’ malinconica. Per il resto amen, e Merry Christmas.

Quanto ai sovrani, hanno scelto una delle foto dell’incoronazione del 6 maggio, scattata da Hugo Burnand. È un’immagine piuttosto “pesante” ma non penso che si potesse fare molto di diverso, e la scelta mi sembra assai ragionevole. In conclusione che dire, non vedo l’ora di vedere i biglietti dell’anno prossimo!

Il caffè del lunedì – Talis pater

Prima osservazione della giornata, e dunque della settimana: King Charles si sta trasformando in suo padre.

Sabato scorso, durante il suo primo Trooping the Colour da Re, spesso mi è capitato di guardarlo e di avere l’impressione di vedere Prince Philip.

Voi mi direte: va bene, ma con quella cofana in testa chiunque si somiglierebbe! Sì e no, perché il progressivo processo di somiglianza mi sembra si stia intensificando. Ed è interessante, perché invece i due nei loro anni giovanili non si somigliavano affatto. In molti l’avevamo notato anche di recente, ad esempio in questa foto scattata a maggio al Chelsea Flower Show.

Meraviglie della genetica! Continuando con le similitudini familiari, a molti l’abitino indossato da Charlotte ha ricordato la fase marinière della nonna Diana che, divenuta giovanissima Principessa del Galles, attraversò una fase collettoni+fiocchi.

Devo dire che non sono convintissima, abbiamo più volte sottolineato come Diana nella sua breve ma intensa vita abbia indossato di tutto, qualunque modello e qualunque colore, dunque sono certa che anche nel vostro armadio ci sia qualcosa che ricordi una sua mise; spero però non queste…

(Ph: Getty Images)

Appartenendo alla stessa generazione della principessa scomparsa, Lady Violet può comunque rassicurarvi: questi modelli non andavano di moda neanche all’inizio degli anni ’80. Quanto all’abitino di Charlotte, qualcuno ha avanzato l’ipotesi che si tratti di quello indossato sotto il mantello all’incoronazione di nonno Charles, cui sarebbe stata apportata qualche modifica. Personalmente non lo credo: ciò che viene indossato in eventi di quella importanza viene conservato ed entra a far parte della Storia.

Più probabile che Catherine abbia trovato ispirazione in famiglia per vestire i due figli maschi, come già fatto in altre occasioni. Sabato i due principini mi hanno ricordato questa simpatica immagine di padre e zio bambini: George ha un completo invece che blazer con pantaloni grigi, mentre Louis ripropone esattamente lo stesso look di zio Harry. Mocassini compresi, mentre il fratello maggiore indossa – correttamente e impeccabilmente – un paio di Oxford. Unica differenza le cravatte: allora grigie, oggi rosse, probabile riferimento alla Union Jack, la bandiera del regno.

Molti notano le similitudini tra le due coppie di fratelli: Louis sembra avere la stessa simpatia, la stessa energia dello zio. Speriamo che crescendo mantenga la leggerezza senza le ombre, la spontaneità senza gli eccessi; e che la solidità della sua famiglia possa sostenerlo senza soffocarlo.

La foto del giorno – Cavalli e segugi

Oggi si celebra il Trooping the Colour, il compleanno ufficiale del monarca britannico.

Per la prima volta il protagonista è King Charles III, e per la prima volta da decenni il sovrano prende parte al corteo a cavallo e non in carrozza; era il 1986 quando la sessantenne Queen Elizabeth per l’ultima volta partecipò in sella all’amato Burmese. A scortare il Re cavalcano con lui il Principe di Galles, la Princess Royal e il Duca di Edimburgo, mentre nella prima carrozza siedono la Regina (in rosso), la Principessa di Galles (in verde) e i suoi tre figli.

Tra novità e conferme, i cavalli sono inequivocabilmente protagonisti anche quest’anno!

Stay tuned per gli approfondimenti.

La foto del giorno, anzi il video

Dedicate cinque minuti di questo sabato piovoso di primavera alla visione del video sul weekend dell’incoronazione appena pubblicato dai Principi di Galles.

Approfittate dell’occasione per notare qualche dettaglio che magari vi era sfuggito, per sbirciare un po’ dietro le quinte (si intravvede qualcosa della loro residenza di Kensington Palace). Ma soprattutto regalatevi la possibilità di dare un’occhiata alla monarchia britannica come sarà negli anni a venire, con un vestito moderno, sempre pop, molto cool, ancora più glamour, e non piuttosto cinematografico,. A me il video è piaciuto, l’ho trovato divertente e soprattutto istruttivo, spero che anche voi possiate gradirlo. Loro sono pronti, anzi già in cammino.

Trovate il video intero qui https://t.co/qesQ6ICcuj

Coronation attire, gli abiti dell’incoronazione – Gentlemen

Premessa: cose così le fanno solo loro, e solo loro le sanno fare. Avvertenza: vi aspettano diversi post sull’incoronazione, perché gli spunti sono tanti, il materiale tantissimo e il tempo poco; d’altra parte, quando ci ricapita? Iniziamo dunque, esaminando gli abiti indossati dai signori della Royal Family, re in testa.

E cominciamo proprio dalla testa, anzi ancora più su, dalla corona. O meglio dalle corone, perché sabato ne abbiamo viste tre. Al momento dell’incoronazione sul capo di Charles è stata posta la St. Edward’s Crown, poi sostituita dalla Imperial State Crown. La prima, usata esclusivamente per le incoronazioni -la rivedremo in testa a William – risale alla metà del XVII secolo, la seconda, che invece compare anche in altre cerimonie come l’annuale apertura del Parlamento, è stata realizzata nel 1937 per l’incoronazione di George VI.

(Ph: AFP

La terza è quella posta sul capo di Camilla, già usata nel 1911 per l’incoronazione di Queen Mary. In tutti e tre i casi le corone sono state adattate alle nuove teste che avrebbero cinto, e come potete immaginare i berretti di velluto viola sono stati sostituiti. Sapete chi ha lavorato per riadattare questi storici pezzi insieme ai gioiellieri Mark Appleby e Martin Swift di Mappin and Webb? Lady Violet è qui per rivelarvelo. È stato Philip Treacy, re dei cappellai britannici, autore di quasi tutti i copricapi della nuova regina e anche di quelli di molte signore presenti. Treacy ha lavorato in collaborazione anche con Ede and Ravenscroft, il più antico laboratorio di sartoria del regno (fondato nel 1689), specializzato in abiti cerimoniali, che ha creato la tunica indossata dal re (e vari altri capi).

Contrariamente a quanto si pensava non ha indossato l’uniforme militare; come previsto, Charles non è apparso in polpe, con calzoni al ginocchio e calze di seta come il nonno George VI. Ma alla giubba indossata dal nonno nel 1937 è ispirata la casacca color cremisi con dettagli dorati che abbiamo solo intravisto, indossata su pantaloni dell’alta uniforme della Royal Navy che hanno anch’essi banda dorata sul lato esterno. La tunica è realizzata con il raso usato per i mantelli dell’Order of the Bath, una scelta interessante visto che il “bagno” cui si riferisce il nome dell’ordine è quello cui in epoca medioevale si sottoponevano per purificarsi coloro che stavano per essere creati cavalieri. Sotto, una camicia in seta con colletto alla coreana realizzata da Turnbull & Asser, camiciai di fiducia. Ai piedi un paio di scarpe in vernice nera con grossa fibbia dorata realizzate da Gaziano&Garling; effetto finale un po’ Gianduia (il personaggio della commedia dell’arte) ma vestirsi da incoronando non dev’essere facile.

All’arrivo a Westminster Abbey il re indossava un mantello di velluto cremisi, detto Robe of State, che è lo stesso indossato dal nonno George VI.

Una volta incoronato il sovrano ha indossato un’altra tunica; uguale il modello, diverso il colore. In questo caso viola, in accordo con il viola del secondo mantello, detto detto Robe of Estate; anche questo indossato nel 1937 dal nonno. Il re del riciclo!

Quando sono apparsi i primi working royals con i mantelli degli ordini cui appartengono l’ho trovata una mossa geniale: ha dato al tutto un tocco veramente royal, distinguendo nel contempo chi lo indossava, e dunque sarebbe stato anche sul balcone, e chi no. Andrew il mantello sì (concessione del fratello, perché la madre glielo aveva vietato), ma balcone no. Mantello sì ma balcone no anche per Michael di Kent, però lui è il classico cugino che si invita a pranzo quando si scopre che sennò si è in 13 a tavola. William, l’unico a giurare inginocchiandosi davanti al Re, ha indossato dunque il mantello in velluto di seta blu dell’Order of the Garther con il collare fermato dai fiocchi di seta bianca; sotto l’alta uniforme delle Irish Guards, come già al suo matrimonio.

I due fratelli del Re, Edward Duca di Edimburgo e Andrew Duca di York erano vestiti allo stesso modo: sotto il tight, sopra il mantello dell’Order of the Garter. E qui finisce la somiglianza, perché come sappiamo uno fa parte del gruppo A, l’altro del gruppo B.

A indossare il collare e la stella dell’Order of Garter erano anche due ex Primi Ministri, entrambi cavalieri dell’ordine: John  Major e Tony Blair (che proprio il 6 maggio ha compiuto 70 anni).

Morning suit senza mantello – altrimenti gli sarebbe toccato quello del Royal Victorian Order, unico cui appartiene – per il Duca di Sussex, che indossava un tight di Dior, come si è affrettata a farci sapere la maison. Non saprei dire se gli sia stato offerto o lo abbia acquistato, è pratica comune delle maison postare le fotografie di reali che indossano le proprie creazioni, e i reali di solito pagano tutto. Ma le condizioni dell’abito, con una quantità di pieghe indecente, non mi sembra un’ottima pubblicità. A meno che non sia una citazione dell’abito della nubenda di Diana, la sposa più stazzonata della storia.

Come suo padre anche il principe George, secondo in linea di successione, ha avuto un ruolo speciale: è stato uno dei quattro paggi d’onore del nonno. Per lui e i suoi colleghi una lunga giubba scarlatta con polsi di velluto blu, camicia in seta bianca, panciotto dorato e lunghi pantaloni neri con banda, dorata pure quella. È una uniforme creata durante il regno dei Queen Elizabeth, e rimodernata per l’occasione. Last but not least l’adorabile Louis, per la prima volta impegnato in una occasione ufficiale. Per lui una tunica Hainsworth Garter Blue Doeskin con piccoli ricami in nero al collo, alle maniche e sul davanti; i pantaloni neri con banda blu e soprattutto lunghi, mai visti su di lui in occasioni formali. Sembra che la Duchessa di Edimburgo Sophie abbia manifestato a Catherine il suo stupore mentre la famiglia era schierata sul balcone di Buckingham Palace. Ma con tutte le smorfie, gli sbadigli, i balletti, non è certo per i pantaloni che ricorderemo Louis all’incoronazione!

La pratica rende perfetti

Chiunque abbia partecipato a una manifestazione come una parata militare (ok. immagino che tra voi non siano tantissimi) sa che perché tutto funzioni a puntino c’è bisogno di provare parecchio, e la prova finale è sempre in strada, sul luogo previsto per la manifestazione. Lady Violet partecipò in gioventù a una parata per la festa della Repubblica nel gruppo delle Infermiere Volontarie di Croce Rossa; fu un’esperienza molto divertente, a tratti surreale. La prova per le via della città si fa naturalmente di notte, ed ecco cosa succedeva nel centro di Londra alcune ore fa.

(Ph: James Manning/PA Wire)

Al centro della scena l’imponente, ingombrante e assai poco maneggevole Gold State Coach che verrà usata dopo l’incoronazione, quando Charles e Camilla torneranno a Buckingham Palace; per raggiungere Westminster Abbey i sovrani saliranno invece sulla Diamond Jubilee State Coach.

(Ph: Getty Images)

Realizzata in Australia per celebrare i 60 anni di regno di Queen Elizabeth è molto più confortevole dell’altra, con aria condizionata, finestrini elettrici, e un ottimo sistema di ammortizzazione (viaggiare in carrozza non è così piacevole come si potrebbe pensare, c’è bisogno di una certa pratica e di uno stomaco di ferro). La decorazione usa il linguaggio dei simboli ma con una certa sobrietà: sul tetto troneggia – mai termine fu più adatto – una corona intagliata nel legno di quercia della HMS Victory, vascello protagonista della battaglia di Trafalgar, che riportò in patria il corpo di Nelson. All’interno sono inseriti frammenti di materiali diversi dalla più disparata provenienza ma particolarmente significativi per la storia britannica; c’è anche un pezzetto del melo grazie al quale Sir Isaac Newton scoprì la legge di gravità (l’albero esiste ancora e si trova nel giardino di Woolsthorpe Manor, la sua residenza nel Lincolnshire).

(Ph: HM Queen Elizabeth II)

Il corteo reale partirà da Buckingham Palace alle 10.20 (11.20 in Italia), la cerimonia di incoronazione inizierà alle 11.00 (mezzogiorno da noi) e durerà un paio d’ore, poi King Charles III e Queen Camilla faranno il tragitto inverso, questa volta a bordo della Gold State Coach. La carrozza era stata commissionata per matrimonio e incoronazione di King George III, nel 1761, ma fu terminata solo l’anno seguente, per cui fece il suo debutto nel 1762, il giorno dell’opening of Parliament. A partire da quella di William IV nel 1831 è stata usata per tutte le incoronazioni.

Realizzata in legno ricoperto di foglia d’oro è caratterizzata da una ricchissima decorazione, opera di un team di artisti che spesso lavoravano insieme: il progetto è dell’architetto William Chambers, i pannelli dipinti con soggetti mitologici del pittore fiorentino Giovanni Battista Cipriani mentre le sculture di Joseph Wilton. Sul tetto della carrozza tre cherubini, simbolo di Inghilterra, Scozia e Irlanda, reggono alcune delle insegne regali (in inglese Regalia) usate durante l’incoronazione, compresa la St. Edward’s Crown. Accanto a ciascuna delle quattro ruote c’è la statua di un tritone, simbolo del potere imperiale del Paese, ottenuto grazie al dominio dei mari. I due tritoni davanti soffiano nella buccina, la conchiglia usata come tromba che è uno dei loro attributi, i due sul lato posteriore della carrozza reggono il tridente, come Poseidone.

A causa del suo peso – 4 tonnellate – ha bisogno di essere trainata da otto cavalli, e può comunque marciare solo a passo d’uomo.

La State Jubilee di tonnellate ne pesa 2,75, ed è trainata da 6 cavalli; in entrambi i casi saranno impiegati quelli della razza Windsor Grey. I cavalli viaggiano a coppie, ciascuna con un solo conducente, che monta il cavallo di sinistra. Credo che qualcuno me ne avesse chiesto la ragione durante i funerali di Her Majesty, ma nella frenesia del momento forse non ho risposto. La presenza di un postiglione solo per ogni coppia di cavalli è legata alla tradizione militare, soprattutto all’artiglieria a cavallo, quando uno dei due animali trasportava l’uomo e l’altro il materiale. Ovviamente il cavaliere è a sinistra perché è da quel lato che si monta in sella.

(Ph: James Whatling)

Soldati, cavalli e cavalieri non sono i soli a dover provare; oggi è toccato anche alla royal family: a Westminster Abbey sono arrivati il Re, i Principi di Galles con i tre figli (e l’espressione di Charlotte è tutto un programma). Non mancava la Regina con i suoi nipoti, che avranno il ruolo di paggi e reggeranno il suo manto, incarico che George svolgerà per il nonno.

(Ph: PA)

Il conto alla rovescia corre…

Le foto del giorno – Louis & Co

Piccolo post diviso in due parti.

Parte prima: oggi Louis di Galles compie cinque anni. Il piccolo di William e Catherine, il cui nome completo è Louis Arthur Charles, è nato a Londra alle 11.01 del mattino del 23 aprile, che è il giorno di San Giorgio patrono dell’Inghilterra, e dunque anche onomastico del fratello maggiore, se i Britannici festeggiassero gli onomastici. Bellissimo, simpaticissimo, non sappiamo se crescendo soffrirà il suo ruolo di eventuale rimpiazzo (in seconda) dell’erede al trono, ma se dovessi dire ora, ho l’impressione che troverà comunque il modo di divertirsi.

(Ph: Millie Pilkington)

Com’è tradizione ieri sera, poco prima di mezzanotte, i suoi genitori hanno diffuso due nuovi ritratti. Presi sempre ad Anmer Hall, residenza della famiglia nella campagna del Norfolk, ma non dalla madre, fotografa semiufficiale della Royal Family, bensì da Millie Pilkington, professionista assai popolare nella buona società britannica, gettonatissima per matrimoni e ritratti infantili.

(Ph: Millie Pilkington)

La stessa Catherine compare in uno degli scatti, mentre spinge la carriola su cui troneggia – almeno qui! – il figlio. E se non mi sbaglio, pure in questo caso la futura regina indossa il prezioso anello di fidanzamento. Non potendo dire molto del festeggiato, a causa della biografia ovviamente smilza, alcuni si sono dilettati ad analizzare il pullover di Louis, un modello fair isle di Lallie London, brand di abiti per bambine e bambini chic, fondato da Alice Avenel. Amica dai tempi della scuola di Catherine, che col marito William partecipò al matrimonio di Alice col banchiere francese Gerard Avenel, nel 2012. Se il pullover vi piace, potete prenotarlo sul sito dato che è andato sold out. Insomma Louis, se anche non dovesse mai vedere il trono, ha già un posto sicuro da influencer.

Parte seconda: ora farò una cosa che non andrebbe fatta, dividerò cioè l’attenzione dovuta al festeggiato di oggi con altri bambini. Che sono suoi cugini, e dato che li vediamo di rado Louis mi scuserà se dedichiamo uno spazietto anche a loro.

(Ph: Instagram @princesseugenie)

Ecco a voi in visita allo zoo di Londra August Brooksbank e Sienna Mapelli Mozzi, figli delle due sorelle York, e dunque nipotini dello sciagurato Andrew e della sua ex Sarah, i cui geni sono evidenti nella sfumatura rossa dei capelli di entrambi i pupi. Sienna ha 19 mesi, e finora non è comparsa in pubblico (in effetti qualche sua foto gira, ma Lady Violet preferisce non pubblicare immagini di bimbi non autorizzate dai genitori); August di mesi ne ha 26, e si prepara a diventare fratello maggiore. Abbiamo già avuto il piacere di vederlo qualche volta, ad esempio lo scorso anno, durante i festeggiamenti per il Platinum Jubilee della bisnonna. Con Lili Sussex, nata anche lei nel 2021, sono i pronipoti più giovani della Regina, e gli ultimi che lei ha conosciuto. Come Lili e il fratello Archie nemmeno loro compaiono nella fotografia scattata la scorsa estate a Balmoral e pubblicata l’altro ieri dai Wales per ricordare quello che sarebbe stato il novantasettesimo compleanno di Her Majesty (La foto del giorno – Gone but not forgotten) il che ha fatto storcere qualche nasino, e ipotizzare qualche manovrina per escludere i bimbi Sussex (e dunque i loro genitori). Direi che la situazione è già spiacevolmente complessa senza aggiungerci ulteriori complottismi da salotto.

(Ph: Instagram @princesseugenie)

È necessario che vi dica quanto mi piace questa foto? August e papà Jack passeggiano in campagna, in compagnia di un corgi, immagino uno dei due ultimi compagni di Queen Elizabeth, adottati dopo la sua scomparsa da Andrew e Sarah. Entrambe le fotografie sono state pubblicate da Eugenie in occasione della Giornata Mondiale della Terra, e io le trovo deliziose.

La foto del giorno – Gone but not forgotten

Scomparsa ma non dimenticata, per tutti sempre e solo The Queen, la Regina.

Oggi avrebbe compiuto 97 anni, invece questo è il primo compleanno senza di lei. Ricordata ovunque dalla Family e da quella grande famiglia composta da tutti coloro che l’hanno ammirata, apprezzata, guardata con simpatia o perfino – uso una parola forte – amata. Tanti gli omaggi pubblici e privati, ma il più bello è quello che le ha fatto Catherine, Principessa di Galles dal giorno in cui lei ha chiuso gli occhi. Fotografia scattata a Balmoral questa estate quando ormai, ora lo sappiamo, la vita si contava in giorni, in ore.

(Ph: HRH The Princess of Wales)

Elizabeth è seduta al centro di un divano capitonné verde salvia; alla sua destra Mia Tindall tiene in braccio il fratellino Lucas (sono la prima e il terzo figlio di Zara); alla sua sinistra Savannah, figlia di Peter Phillips. Nella fila dietro ci sono Lena, seconda figlia dei Tindall, i principi George e Charlotte, Isla Phillips, sorella minore di Savannah, e il principino Louis. In ultima fila Lady Louise e il fratello James, figli di Edward e Sophie, ora Duchi di Edimburgo.

Al momento della sua scomparsa la Regina aveva 8 nipoti e 12 pronipoti; nella foto sono presenti solo i due nipoti più giovani – con James che come tutti gli adolescenti vorrebbe essere altrove – mentre tra i pronipoti mancano Archie e Lili, figli di Harry e Meghan, August, il bambino di Eugenie di York, e Sienna, la bimba di sua sorella Beatrice.

(Ph: Annie Leibovitz/Getty Images)

Alzi la mano chi di voi non ha ripensato a quest’altra foto, scattata da Annie Leibovitz per i 90 anni della sovrana; era il 2016, e i pronipoti allora erano solo cinque, tra cui la deliziosa Mia Tindall, che si era appropriata della borsa di nonna.

O magari a questa – sempre scattata da Catherine – con l’amato Philip e il piccolo Louis sulle ginocchia.

(Ph: HRH The Duchess of Cambridge)

E l’eleganza della gonna scozzese, quella sì eterna davvero.