Le foto del giorno – Assenze

Questa mattina una pletora di teste coronate si è riunita nella St. George’s Chapel a Windsor per partecipare alla funzione in memoria di Costantino di Grecia. L’ex sovrano degli Elleni è scomparso il 10 gennaio 2023 e la cerimonia avrebbe dovuto tenersi un mese fa, nell’ambito delle celebrazioni per il primo anniversario. Poi è successo quello che è successo, e si è scelta la data odierna.

(Ph: PA)

Presente la vedova Anne-Marie e i cinque figli con rispettivi coniugi; le due sorelle Sofia Regina Emerita di Spagna e Irene, più due cognati: Benedikte di Danimarca e Juan Carlos. Nipotame vario: dai figli del Diadoco Pavlos ai sovrani di Spagna, Felipe e Letizia, alle di lui sorelle, le Infante Elena e Cristina (col figlio Juan) ai figli di Benedikte. C’era la ex regina di Giordania Noor – arrivata con Kiril di Bulgaria – e i cognati Hassan bin Talal con la consorte Sarvath, che spesso rappresentano la famiglia all’estero. Presenti anche i principi ereditari dell’inesistente regno di Yugoslavia; anche loro partecipano spesso a questi eventi ma in questo caso non potevano mancare; se non ricordo male lei è greca, e sono sicura che Costantino fu best man alle loro nozze, celebrate nella chiesa ortodossa di Londra nel 1985. C’era l’ex Prime Minister John Major e l’ex campione di F1 Jackie Stewart; lo so, molti ex, come accade spesso nel declino della vita. Diversamente da quanto mi aspettassi quasi nessuna signora era in nero, ma ne parleremo.

(Ph. Gtresonline)

Nutrito e sorprendente il drappello della Royal Family, capitanato dalla Queen Consort; assente il re – è stato visto rientrare in auto nella residenza londinese di Clarence House, il che mi fa pensare che fosse impegnato con una terapia o un controllo medico – presente la Princess Royal col marito. C’era il Duca di York, arrivato con la ex moglie Sarah, e la figlia Beatrice col marito Edoardo. E poi i Duchi di Gloucester, e i Kent, e i Tindall, e i Chatto, e i Knatchbull, e… e basta. Il Principe di Galles, che dal defunto era stato tenuto a battesimo, questa mattina ha fatto sapere che non sarebbe andato per “personal reasons”, motivi personali, pur rassicurando che la convalescenza della moglie procede bene. Continua dunque la totale assenza di notizie; sperando naturalmente che il principe sia stato impossibilitato da qualcosa di poco grave ma molto disturbante (mal di pancia?), io continuo a pensare che questa strategia comunicativa sia incomprensibile e potenzialmente disastrosa.

Amen. Anzi ἀμήν.

Christmas in Sandringham

La mattina di Natale è andata in scena la classica promenade della Royal Family, capitanata dai sovrani, alla volta della St. Mary Magdalene’s Church per la funzione religiosa. Sicuramente avrete visto un po’ di foto, ma avete colto tutti i dettagli? Lady Violet è qui per questo!

L’ospite inatteso

(Ph: Stephen Lock / i-Images)

Per la prima volta dopo più di trent’anni nel gruppo è comparsa Sarah Ferguson, ex moglie del Duca di York (anche lui presente), madre delle sue figlie Beatrice e Eugenie, nonché nonna dei piccoli August Sienna ed Ernest. La fiammeggiante Sarah potrebbe aver goduto di una sorta di “perdono reale” da parte dell’ex cognato, ma sicuramente ha il suo peso il fatto che la defunta Queen, prima del trapasso, abbia stabilito per la ex nuora, quando sarà, la possibilità di essere sepolta tra i reali a Frogmore, dopo un funerale a Windsor. Di verde vestita, allegramente scombinata as usual, con un cappotto di Holland Cooper che sarebbe anche bello se fosse della sua misura, stivaletti e calze velate – per carità date delle calze opache a questa donna! – le chiome rosse abbondantemente sparse sulla schiena e trattenute a stento da un cerchietto ricoperto da quelle che sembrano piume di pavone. La nota che più mi è piaciuta: la spilla alberello appuntata sul cappotto, ma in generale in quell’orgia di verde l’effetto albero di Natale c’era tutto.

In alto le penne!

(Ph: Shutterstock)

La stagione c’è, un inverno che sembra ancora autunno, l’ambientazione – la campagna inglese – pure, e così diverse royal ladies si sono buttate su un grande classico: il cappello piumato. Se il cerchietto di Sarah si ispirava alla coda di un pavone, sul basco di Queen Camilla, creazione del fido Philip Treacy, si era inalberata una snella penna che avrebbe fatto la felicità di Robin Hood

Leziosetto il cappellino della Principessa di Galles, in uno dei suoi colori-feticcio, il bluette (ve lo dico, è uno dei colori dei prossimo mesi. Ancora). Creazione della modista Juliette Botterill, è il modello Bow & Arrow; e sentendo il nome, senza averlo osservato con attenzione, Lady Violet è stata scossa da un brivido di perplessità. Perché se arrow vuol dire indubbiamente “freccia”, bow ha più di un significato, a partire da “arco”. Per un attimo mi sono dunque immaginata Catherine con la testa addobbata da arco e frecce, novella Pocahontas. Poi ho guardato meglio, verificando che il termine bow in questo caso si riferisce al fiocco. Meno male!

Converrete con me che la palma – anzi la penna – del più clamoroso cappello piumato va questa volta senza dubbio alla Princess Royal, che ha sfoggiato un modello maschile con falda rialzata e ricoperta di piume. Cappello già indossato in precedenza, di sicuro al battesimo della nipotina Lena Tindall nel 2019. Bruttarello anzichenò, ma chi potrebbe indossare una cosa del genere senza perdere un grammo del suo aplomb?

Regali di Natale

Che cosa avevano in comune con Anne e il marito Tim Laurence altri membri della Royal Family, come Lady Louise Windsor, figlia dei Duchi di Edimburgo?

O il Conte di Snowdon, figlio della principessa Margaret e di Tony Armstrong-Jones, o ancora il prestante Samuel Chatto, nipote del conte in quanto figlio della sorella Lady Sarah, discreta e legatissima alla zia Elizabeth?

(Ph: Getty Images)

Esatto, la sciarpa! Probabile dono del re ai familiari, è la Highgrove Heritage Scarf realizzata in lana merino ultrafine da Johnston of Elgin, che spesso collabora col sovrano per le attività solidali e di promozione dell’artigianato. Il disegno, ovviamente esclusivo, si rifà alla fantasia Principe di Galles inventata dal trisavolo dell’attuale sovrano, colui che sarebbe diventato King Edward VII. Se desiderate introdurre nel vostro abbigliamento un tocco royal, la sciarpa è in vendita a 115 sterline nello shop di Highgrove, ma se la volete dovete aspettare la fine di aprile, dato che è in preordine. In compenso avrete la soddisfazione di contribuire a una buona causa: il ricavato serve a finanziare i progetti della fondazione creata da Charles quando era ancora soltanto l’erede. https://www.highgrovegardens.com/collections/clothing-and-accessories/products/highgrove-heritage-scarf

Love is all around

(Ph: Mark Cuthbert)

A Natale forse non siamo tutti più buoni, ma sicuramente più pronti a intenerirci davanti a qualcosa di particolarmente grazioso. Impossibile non notare la deliziosa Mia Tindall, 10 anni il 17 gennaio, tenere per mano il cuginetto Louis, che di anni ad aprile ne compie 6. Adorabili.

(Ph: Splash)

Ancora più bello l’abbraccio che suo padre Mike riserva al fratello maggiore di Louis, George. Un attimo fermato dalle telecamere quasi per sbaglio. Il Grinch direbbe che l’operazione famiglia unita aperta e uguale a tutte le altre procede con successo.

Dulcis in fundo…

Sì, c’era anche Lui, come avrebbe potuto mancare? Il Tenente Colonnello Jonathan Thompson detto Johnny, fido scudiero di Sua Maestà. Questa volta in borghese (posso dire? lo preferisco nella scenografica uniforme del 5th Battalion Royal Regiment of Scotland), chiude con discrezione il corteo reale. Per la gioia dei vostri occhietti vi informo che il baldo ufficiale ha accompagnato il sovrano anche alla messa della vigilia; stesso abito, diversa cravatta.

(Ph: PA)

E chissà se a un certo punto gli sarà stato concesso di raggiungere la sua famiglia e festeggiare anche con il suo bimbo.

Happy BeaDay

Oggi Beatrice di York compie 35 anni; la prima figlia di Andrew e Sarah è nata infatti lunedì 8 agosto 1988, cioè 8/8/88 alle ore 8:18 del pomeriggio; una data in cui trionfa il numero che per molte culture è segno di grande fortuna.

(Ph: Instagram @edomapellimozzi)

Non saprei dire se la fanciulla sia stata davvero così fortunata, fino a qualche anno fa avrei avuto qualche dubbio; da un po’ penso invece che una certa fortuna l’abbia cercata e trovata. Un bel marito che mi sembra la supporti senza prevaricarla, la maternità di sangue e quella di cuore, per come ha saputo accogliere Wolfie, nato da una precedente relazione del consorte. Uno stile sempre più piacevole, e anche la frequente presenza negli appuntamenti reali di più alto profilo, a partire dai royal wedding.

Oggi mi aspettavo una certa quantità di auguri pubblici, che però non ci sono stati. Né dai sovrani, che mi sembra abbiano ristretto anche questo aspetto ai working royals, ma nemmeno dal marito Edo, che una ventina di giorni fa aveva, con la foto che vedete in alto, celebrato la moglie e il loro amore, nel terzo anniversario di matrimonio; e nemmeno dalla sorella Eugenie, che sarà alle prese col secondo pupo.

(Ph: Instagram @sarahferguson)

Per fortuna la mamma è sempre la mamma, e in serata Sarah, che affronta la convalescenza con la forza e lo humour che le sono propri, celebra con queste due deliziose foto la sua primogenita, dicendole: you’ll always be my girl.

(Ph: Instagram @sarahferguson)

Sarai sempre la mia bambina.

Le foto del giorno – Ascot!

E finalmente ad Ascot, nel quarto giorno di gare – l’ultimo pienamente mondano, il sabato di solito partecipano solo i veri appassionati – arrivano i Principi di Galles, accompagnati dai cugini Beatrice di York e Edo Mapelli Mozzi.

Va detto anche che questi giorni sono densissimi di eventi per la Royal Family e i Galles in particolare: sabato Trooping the Colour, domenica festa del papà, lunedì giornata dedicata all’Ordine della giarrettiera, mercoledì compleanno di William, per cui la presenza all’evento ippico più chic e famoso dell’universo, iniziato martedì, dev’essere stata incastrata con attenta abilità. Catherine quest’anno ha lasciato perdere fantasie minute e tonalità pastello e ha osato il total red; analizzeremo la sua mise nella nostra rubrica domenicale, intanto godiamoci l’energia del colore, in contrasto con la delicatezza del pizzo scelto da Bea.

I sovrani sono stati presenti tutti i giorni – e Camilla ha sfoggiato dei cappelli veramente notevoli – ma insomma, mentiremmo se dicessimo che la mancanza dell’adorata Queen Elizabeth non si sia sentita.

Quanto a Lady Violet, riflettevo che lo scorso anno sarei dovuta andare ad Ascot anch’io – il giovedì, per il Ladies Day – invece sono finita in ospedale. Quest’anno è rimasto solo un pio desiderio, in compenso ho fatto ben due giri in carro attrezzi in ventiquattr’ore. Che dire, confidiamo nell’anno prossimo. Però quando ho visto questa foto ho pensato che l’espressione di Re Regina e Duchessa fosse indirizzata a me in questo periodo, invero piuttosto lunghetto.

Una delle ragioni per cui mi sarebbe piaciuto andare era vedere per l’ultima volta competere il mitico Frankie Dettori, uno dei più famosi e quotati fantini al mondo. Nato a Milano nel 1970, nome di battesimo Lanfranco, figlio dell’altrettanto celebre Gianfranco Dettori da Serramanna, Sud Sardegna, vera gloria dell’Italia nel mondo. Frankie, dal canto suo, ha festeggiato allegramente l’ennesima vittoria stampando un sonoro bacio sulla guancia di Queen Camilla.

In fondo cos’è un bacio se non lo spazio rosa tra Royal e Ascot?

Va in scena il royal wedding – Gli invitati

Dopo gli sposi e la cerimonia che li ha uniti in questa straordinaria giornata, ecco gli ospiti di particolare importanza, il cui arrivo alle nozze abbiamo potuto apprezzare grazie alla perfetta organizzazione e all’accoglienza che i sovrani hanno riservato ad ognuno. Un affascinante mix di Oriente e Occidente, di favolose toilettes e abiti già visti, di costumi tradizionali e creazioni couture. E pure qualche incidente, per fortuna solo sfiorato: con la Principessa Muna, seconda moglie del defunto Re Hussein e madre dell’attuale sovrano, sono arrivate le figlie gemelle, Aisha e Zein.

Zein, la signora bruna coi capelli corti, indossa un abito verde bosco di Carolina Herrera con borsetta Bulgari mentre la sorella Aisha, la signora bionda, ha scelto un elegante abito beige di Reem Acra. Che oplà, poche ore dopo è comparso uguale uguale addosso a Beatrice di York. Per fortuna che era la cena di gala e Aisha si era cambiata! Va detto che l’abito sta molto bene a entrambe, nonostante tra le due royal ladies ci siano ben vent’anni di differenza, 55 contro 35. La sintesi tra Oriente e Occidente è compiuta.

Della mise serale di Beatrice parleremo prossimamente, per la cerimonia Mrs Mapellli Mozzi aveva scelto un’altra toilette che a me è piaciuta molto: un abito di Needle & Thread, in polyestere riciclato come le paillettes che lo decorano; il riciclo è ormai la nuova frontiera del lusso. Il modello è caratterizzato da una morbida linea ad A che Beatrice ha reso più aderente con una cintura nera, en pendant col fiocco che trattiene i capelli. Rispettato il dress code: abito scuro per gli uomini e lungo da giorno per le signore, senza tiara (ma non temete, più tardi c’è stato spazio anche per loro).

La presenza di Edo e Bea è stata un po’ una sorpresa, data la partecipazione – confermata a poche ore dal matrimonio – dei Principi di Galles in rappresentanza della Corona. Grande attesa per vedere Catherine all’opera sullo scenario internazionale nel suo nuovo ruolo, e soprattutto per vederla abbigliata per l’occasione. Non ha deluso, anzi ha messo a segno pure un bel colpo, scegliendo lo stesso couturier che firmava l’abito della sposa, Elie Saab. Abito rosa antico (molto antico) collo alto, maniche lunghe, linea flou. Il ricamo è molto raffinato, lei è sicuramente bella, gli orecchini sono tanto ma non stonano, non si è messa nemmeno un fiocco in testa, come hanno fatto altre, ma se dovessi dirvi che mi ha conquistata mentirei. Un incanto che non mi ha catturata.

Molto interessante per me osservare gli ospiti mediorientali: donne in generale molto belle e molto curate (a volte troppo) alcune vestite all’occidentale altre secondo la tradizione, altre ancora mischiando gli stili. Ad esempio, ho trovato elegante la Principessa Basma bint Talal, zia del sovrano. Per noi tanto oro indossato di pomeriggio sarebbe troppo, ma l’abito è molto bello e lei, compagna di studi di Anne The Princess Royal porta assai bene i suoi 72 anni.

Ugualmente interessanti le interazioni, tenendo naturalmente presente che non conosciamo tutti e ignoriamo la profondità dei rapporti; ho notato ad esempio i signori sauditi non baciare la regina, né le signore il re; e colpisce il fatto che praticamente nessuno fa il curtsy ai sovrani. Rimedia Mary di Danimarca, che si produce come sempre in una riverenza profondissima, pure troppo. La principessa danese, accompagnata dal marito con la sua tradizionale andatura caracollante (mi aspetto sempre che affibbi qualche pacca sulle spalla, e raramente resto delusa) ha riproposto un abito Erdem, francamente non il mio preferito, peggiorato dal fiocco azzurro tra i capelli, da attempata adolescente; la salvano le scarpe, che qui non si vedono ma sono le celeberrime Hangisi di Manolo Blahnik, rese immortali dalla Carrie Bradshaw di Sex and the city.

Dalla Scandinavia con furore altri due eredi al trono: il povero Haakon di Norvegia giunto, come annunciato, solo soletto e dunque passato praticamente inosservato. Victoria di Svezia in un maxi dress a fiorellini del brand svedese byMalina all’occorrenza utilizzabile anche come camicia da notte.

Altra coppia di eredi che stiamo vedendo spesso sono Alois e Sophie del Liechtenstein; come i sovrani giordani, stanno per festeggiare i trent’anni di matrimonio (il 3 luglio). Lei mi piace moltissimo anche in questa sobria versione in pizzo blu – l’abito è il modello Julianna di Diane von Furstenberg – arricchita dagli zaffiri di famiglia, E che falcata!

Presente anche qualche erede al trono non ancora accoppiato e dunque in compagnia del genitore sovrano come la duchessa di Brabante scortata dal padre, Roi Philippe. La deliziosa fanciulla sembra aver ereditato la passione per i cape dress della madre, ma il suo, di Essentiel Antwerp, ha il pregio di essere più allegro e leggero, meno matronale. In mano Elisabeth ha una clutch di Armani, modello La Prima, altro must di famiglia.

(Ph: Patrick Van Katwijk/Getty Images)

Nonostante la sua presenza fosse stata annunciata, non s’è vista un’altra giovane erede al trono: Catharina-Amalia farà la sua comparsa solo al ricevimento serale lasciando la cerimonia nuziale ai genitori. Máxima ripropone un abito di Luisa Beccaria, che addosso a lei perde l’eleganza rarefatta e romantica del brand per assumere un’aria quasi flamenca; non mi ha convinta. Non so se fosse successo qualcosa, ma i sovrani mi sembravano piuttosto immusoniti, e c’è stato anche un siparietto al momento di salutare Abdullah II che dal basso del suo metro e 60 (più o meno) si è alzato sulle punte dei piedi ridendo davanti all’altissima e sempre taccatissima Máxima.

Oltre alla coppia olandese, e il già citato Philippe dei Belgi, presenti in ordine sparso altri sovrani, regnanti o emeriti: visto e riconosciuto il sultano malese con la moglie e il sultano del Brunei accompagnato da uno dei figli minori, Abdul Mateen. Non è l’erede al trono – ma mai dire mai – però il giovinotto, invero piuttosto belloccio, è una mezza star di Instagram (che insomma, puoi essere pure un principe ereditario, ma se non regni sui social non sei nessuno).

Accompagnata non dal marito ma da una delle di lui sorelle, la principessa (il titolo è Ashi) Euphelma, ecco Jetsun Pema Regina del Bhutan. E sorpresa! Abbiamo scoperto un colore che non le dona tanto. Siamo innamorati da sempre della love story tra i sovrani, che ha portato il Re a rinunciare alla poligamia dedicandosi solo a lei, ma la tradizione del Paese è diversa. Il Quarto Re Drago, padre dell’attuale monarca, ha sposato quattro donne: Euphelma e il Re hanno in comune il padre ma madre diversa. Però le quattro mogli sono sorelle tra loro, dunque i vari figli nati sono fratelli e cugini. Non bastasse, Euphelma ha sposato un fratello minore della Regina. Anche le signore del Bhutan sono interessate alla moda, e per questo matrimonio hanno abbinato agli abiti tradizionali due clutch firmatissime: Louboutin per la regina, Dior per la principessa.

(Ph: Patrick Van Katwijk/Getty Images)

Entrata super scenografica per la Sheikha Moza bint Nasser, madre dell’emiro del Qatar. Il suo lungo soprabito rosa e nero, ispirato alla secessione viennese – in particolare all’architetto Josef Hoffman – mi ricordava qualcosa, e infatti ecco qui Valentino collezione haute couture autunno inverno 1989 https://www.youtube.com/watch?v=X65UeiSOXlA

Valentino vintage (ne ha una vera collezione) anche per la Reina Emerita Sofía, giunta a rappresentare la Spagna in compagnia dell’acciaccatissimo Juan Carlos, proveniente però da Abu Dhabi, dove ormai risiede. L’abito rosa a balze è stato indossato dalla Reina per i 60 anni di Carl Gustav di Svezia, nel 2006; la spilla invece fu vista la prima volta al battesimo del figlio Felipe, 55 anni fa.

Nessun Grimaldi presente per Monaco, qualcuno ha inviato anche membri di secondo piano; gesto non particolarmente rispettoso, trattandosi del matrimonio di futuri sovrani, ma tant’è. Dal Lussemburgo c’era il minore dei figli dei Granduchi Sébastien; dal Giappone è arrivata Hisako, Principessa Takamado – il marito, scomparso vent’anni fa, era cugino dell’Imperatore Emerito Akihito – con la maggiore delle figlie, Tsuguko. La Principessa Takamado è una donna di grande cultura e dinamismo, sicuramente la più “moderna” delle molte principesse giapponesi. Poi certo, questo damascato blu è un po’ fuori moda, ma non è facile vestire in uno stile così diverso dal proprio. E vi prego di notare la clutch a forma di civetta della figlia.

Ultime degli ospiti ad arrivare Jill Biden con la figlia Ashley, cui chiederei: se il dress code prevede il lungo, perché midi? La First Lady invece rispetta le regole: Reem Acra anche per lei – la stilista libanese è piuttosto popolare negli USA – un caftano color ostrica non particolarmente donante.

Nell’attesa di parlarvi della cena di gala mi è venuta un’idea: che ne dite di sfruttare le tantissime immagini delle signore giordane, più che per ammirane le mise per cercare di definire le intricate parentele all’interno della famiglia reale? Palesatevi!

Le foto del giorno – Una questione di scarpe

Prostrati al bacio della sacra pantofola è una frase che ripetevamo a casa da ragazzini, e mi ha sempre affascinata. Ora mi prostro davvero chiedendo perdono, ma mi ronza in testa da quando ho visto queste immagini. Andiamo con ordine. Dicevamo ieri (La tisana del lunedì – Rosa tra le rose) che questa è la settimana del Chelsea Flower Show, riservato da oggi a giovedì esclusivamente ai membri di RHS – Royal Horticultural Society – che organizza la manifestazione, mentre venerdì e sabato è aperto a tutti.

Ieri invece è stato il giorno dedicato esclusivamente agli inviti dei personaggi più prestigiosi del regno, a partire dalla Royal Family. Se la giornata si era aperta con la Principessa di Galles ospite del Children Picnic, nel pomeriggio è stato il momento dei sovrani. Il povero Charles avrà dovuto dimostrarsi entusiasta del ritratto in bronzo, ma essendo uomo di mondo si sarà comportato comme il faut, come sempre del resto.

Queen Camilla sembra avere inaugurato una nuova fase fashion: il vestitino abbinato al soggetto della visita; se l’altro giorno indossava una mise decorata a penne per inaugurare una biblioteca (Le foto del giorno – La sovrana lettrice), questa poteva scegliere meglio di una fantasia fiorata? E anche se Miranda Priestly avrebbe arricciato il nasino esclamando avanguardia pura who cares?

Oltre ai sovrani il drappello reale era piuttosto nutrito: Beatricea di York col marito Edo, Fiona Ogilvy con padre e nonna (Alexandra di Kent) e pure le nipoti gemelle della defunta Diana, Amelia e Eliza.

Mentre queste giovani fanciulle hanno lasciato nell’armadio gli stiletti ma hanno comunque scelto delle scarpine (quelle di Bea sono chiaramente Chanel) le signore più autorevoli e pure più agées hanno fatto una scelta diversa. Come la Duchessa di Gloucester, le cui scarpine, in accoppiata con quelle della regina – sono pure dello stesso brand, Eliot Zed, assai noto per calzature comfort – l’osservazione hanno evocato la frase dell’incipit.

Ora diciamocelo, entrambe le signore hanno superato i 70, al Chelsea Flower Show le scarpe comode sono d’obbligo perché l’area è vasta e le cose da vedere tante. Però, però, si ripresenta la riflessione fatta qualche post fa, sull’età dei working royals e l’effetto che questo fa.

È Pasqua

Oggi è Pasqua, e sullo scenario royal questo di solito vuol dire due cose: la messa nella cattedrale di Palma de Mallorca per la famiglia reale spagnola e la funzione nella St George’s Chapel a Windsor per la Royal Family.

Dimenticate la prima: quest’anno i sovrani sono rimasti a Madrid, e ieri sera sono stati visti con le figlie Leonor e Sofía per le vie di Chinchón, nei pressi della capitale, dove da 60 anni si svolge una sacra rappresentazione (di solito preferisco non pubblicare foto con bambini, ma questa è stata postata sull’account Twitter della Casa Real). A inizio della settimana El Rey, da solo, era volato a Palma a visitare la madre, che se n’è andata alle Baleari con la sorella Irene di Grecia. L’infanta Elena invece è volata ad Abu Dhabi per trascorrere la Pasqua col padre, El Rey Emerito Juan Carlos, e il figlio Felipe de Marichalar, che si è trasferito negli Emirati da un paio di mesi. Insomma, tutti separati appassionatamente.

Rispettata invece la tradizione oltremanica, considerando che oggi è un giorno veramente speciale: la prima Pasqua del regno di Charles III, che è anche il Capo della Chiesa Anglicana e questa mattina ha partecipato alla funzione pasquale a Windsor. Con lui Queen Camilla, i Wales con tutti e tre i figli, compreso Louis e le sue smorfie irresistibili, e praticamente tutta la Royal Family con l’eccezione di Lady Louise Windsor, figlia dei Duchi di Edimburgo.

Presente la duchessa Sophie, in una mise un po’ troppo pesante per l’occasione: cappotto color lampone Catherine Walker, stivaloni di suède e cappello Philip Treacy. Anche la borsa di Sophie Habsurg, rigida e un po’ troppo grande, contribuisce a creare un’idea di pesantezza.

Non mancano Eugenie col suo delizioso pancione avvolto in un abito Whistles, né la sobrietà quasi monacale di Beatrice (in Emilia Wickstead) in stridente contrasto con l’allegria un po’ caciarona dei Tindall, con Zara accollatissima e scosciatissima in shocking (molto) pink (Jane Atelier).

Le signore più importanti del regno scelgono una nuance simile: la Principessa di Galles tira fuori dall’armadio il cappotto blu – all’epoca definito sapphire, zaffiro – creato per lei da Catherine Walker e già indossato l’anno scorso per il Commonwealth Day; allora manifestai alcune perplessità che mi restano tutte, aggravate dal nuovo pillbox di Lock & Co. piazzato in testa come un tegame.

Con l’aggravante della recidiva: Catherine possiede questo cappello anche in verde e lo ha indossato per la parata di San Patrizio del 2022. Sia il cappotto sia il cappello sono stati oggetto dei nostri commenti nello stesso post, questo: Royal chic shock e boh – Ricominciamo.

Ladies&Gentlemen attenti al dettaglio: per la prima volta da quando Catherine è entrata nella Royal Family dodici anni fa le vediamo le unghie smaltate di rosso invece del solito pallido nude. Senza essere melodrammatici, qualcosa che si avvicina molto a una rivoluzione.

I sovrani ci perdoneranno se di loro parliamo per ultimi, ma meritano particolare attenzione perché per loro questo è un giorno speciale: non solo Pasqua, ma anche anniversario di matrimonio, il diciottesimo.

Sarà per questo che Camilla ha scelto una mise creata da Anna Valentine, che con la socia di allora, Antonia Robinson, creò entrambi gli abiti indossati quel giorno, per la cerimonia civile e la benedizione religiosa (A Royal Calendar – 9 aprile 2005)? In testa, come allora, una creazione di Philip Treacy, che resta il suo modista di fiducia (anche se in questo caso non mi convince). Sulla spalla brilla una spilla di diamanti dal grande valore simbolico: un nodo, evidente allusione a unione, legame, unità. Non solo, questa è la spilla indossata da Camilla esattamente sette mesi fa, il 9 settembre, rientrando a Londra il giorno dopo quello della morte di Queen Elizabeth. La sua prima spilla da regina; ah, la forza dei simboli!

A questo punto forse vi chiederete come mai alle spalle di Charles e Camilla, accanto alla Princess Royal, ci sia non il marito Tim Laurence (lo si vede un po’ più indietro) ma il Duca di York, ormai bandito dalle prime file, e pure dalle seconde. Immagino che la risposta sia nella data: il 9 aprile è anche il giorno in cui due anni fa se ne andò Philip, The Duke of Edinburgh. E Lady Violet pensa non sia un caso che Anne abbia scelto per la sua mise il bianco, il più primaverile dei colori associati al lutto, pur abbinandolo al blu. Piccoli segni, grandi significati.

Le foto del giorno – Together at Christmas

Oggi pomeriggio la Duchessa di Cambridge apre ufficialmente la stagione delle feste ospitando Together at Christmas un carol service, cioè un concerto di canti natalizi, a Westminster Abbey.

E come volete vestirvi per un’occasione così natalizia se non di rosso?

Detto, fatto. Catherine è arrivata tutta di rosso dalla testa ai piedi, scortata dal marito William con cravatta en pendant. Il cappottino con grande fiocco è una creazione Catherine Walker, il modello Beau Tie, cui la duchessa ha abbinato scarpine scarlatte Gianvito Rossi e una piccola clutch Miu Miu.

Se vi piace il modello del cappotto sappiate che Catherine ne ha un altro, uguale tranne che per il colore, e state per scoprire di averlo già visto: era quello nero indossato il 17 aprile scorso al funerale del Principe Philip.

A completare la mise un paio di orecchini zaffiri e diamanti, che magari non saranno particolarmente natalizi, ma appartenevano alla Queen Mom, e scusate se è poco.

La duchessa, che compirà quarant’anni tra un mese, è apparsa raggiante, forse anche per la presenza e il supporto della sua famiglia: i Middleton sono spesso presenti accanto a Catherine, con la discrezione e l’understatement che sono diventati la loro apprezzatissima cifra.

Quanto al coté royal, c’erano Sophie di Wessex, in inconsueti pantaloni bianchi, le due sorelle York con Edo ma senza Jack, i Tindall.

Christmas is coming!

Le foto del giorno – Madri padri e figlie

Oggi è il 12 ottobre, e in Spagna è la Fiesta Nacional, celebrata in Plaza de Lima dalla tradizionale cerimonia con l’omaggio alla bandiera e la parata militare, cui hanno presenziato i sovrani, che poi hanno offerto l’altrettanto tradizionale ricevimento a Palazzo per autorità e personalità di spicco.

Al loro fianco solo la figlia minore Sofía; per la prima volta da quando Felipe è salito al trono manca l’erede Leonor, che studia in Galles, e forse rivedremo in patria a fine mese, in occasione del sedicesimo compleanno. Oggi ci dedichiamo all’Infanta, che con un inedito – almeno per l’occasione – abitino in stile boho cattura l’attenzione dei più pur trovandosi tra il fascinoso papà, quest’anno con l’uniforme dell’Esercito (da comandante in capo delle Forze Armate Felipe indossa a rotazione le uniforme delle diverse Armi) e la madre Letizia, impeccabile as usual.

Per la mise di Letizia vi rimando alla nostra rubrica domenicale, mentre vi dico subito Sofía mi piace da pazzi. Note di costume a parte, ciò che vale davvero la pena di notare è il posto assegnato alla fanciulla, a destra del padre, mentre la madre è alla sua sinistra. Questo potrebbe preannunciare un ruolo di rilievo anche per Sofía nelle Casa Real. Non ci resta che attendere!

Altro regno, altra coppia madre-figlia. Accompagnandosi con un inedito bastoncino – che tiene graziosamente in mano più che appoggiarvisi – Sua Maestà oggi ha partecipato a Westminster Abbey alla cerimonia per i 100 anni della Royal British Legion. Nata nel primo dopoguerra a sostegno delle Forze Armate, ha come simbolo il poppy, il papavero rosso che i Britannici indossano nei primo giorni di novembre in ricordo e onore dei caduti.

Siccome non è ancora il momento, Her Majesty ha appuntato sulla spalla “solo” una spilla: la Queen Mary Russian Brooch, che la nonna ricevette come dono di nozze dalla Imperatrice Madre Marija Fëdorovna di Russia, nata Dagmar di Danimarca e dunque sorella della suocera, la Regina Alexandra. Un semplice disegno geometrico fa da base a due grandi pietre carré, un diamante e uno zaffiro, che illuminano il cappotto blu di Stewart Parvin abbinato a un cappello Rachel Trevor Morgan.

Insieme c’è Anne, la Princess Royal, di viola vestita, che dalla morte del padre sei mesi fa è sempre più vicina e affettuosa con la madre.

Restiamo nella capitale britannica per le prime foto della piccola Sienna, che lunedì compirà il primo mese di vita. La bambina non è ancora stata presentata ufficialmente in società, dunque per ora dobbiamo accontentarci di immaginarla – bellissima, come dice nonna Sarah – nel suo carrozzino. Con cui Edoardo e Beatrice sono spesso stati visti passeggiare intorno a St James’ Palace, dove risiedono. Delle varie immagini che circolano ho scelto questa, così abbiamo la possibilità di conoscere i nonni paterni della bambina, i genitori di Edo: la madre Nikki, col pullover a righe, e il padre, il famoso Conte Alessandro Mapelli Mozzi.

Che diciamolo, non è affatto male.

A proposito di Sienna

La bimba di Beatrice di York e Edo Mapelli Mozzi oggi compie due settimane, e ieri finalmente abbiamo scoperto il suo nome: Sienna Elizabeth.

Lady Violet mentirebbe se negasse una certa perplessità per la scelta; il nome ha subito evocato Sienna Miller, attrice deliziosa ma di non luminosissima carriera (e ve lo dico, pure un wrestler che mi era capitato di vedere facendo zapping a New York). Ma in fondo, who cares? Nemmeno Lady Violet è esclusivo, essedo ad esempio il nome d’arte di una cantante, né aristocratica e nemmeno British: la fiorentina Francesca Messina, assunta una ventina d’anni fa a moderata fama, credo mai più ripetuta.

La ragione della mia perplessità sta nel fatto che Sienna è diventato un nome molto popolare nei Paesi di lingua inglese, ma è un po’ middle class, e da Bea&Edo mi sarei aspettata qualcosa di più, come dire, arstoesotico. Un nome ispirato dalle origini italiche di lui, magari uno di quelli di derivazione romana – Lavina, Ottavia – che restano più o meno invariati in lingua inglese.

(Ph: Instagram @Sarah Ferguson)

Tutto ciò premesso, una breve ricerche sula stampa britannica – Hellomagazine, nello specifico – ha fornito una spiegazione piuttosto verosimile, sicuramente interessante, suggerita dal solito amico che non viene menzionato: la coppia voleva davvero un nome di ispirazione italiana, ma che iniziasse con la lettera S, come nonna Sarah. La scelta sarebbe caduta su Sienna sia perché evoca la città toscana, -che però anche nella lingua di Shakespeare mantiene la n singola – sia perché è il termine che oltremanica identifica la terra di Siena, pigmento rosso intenso come i capelli della nonna, della mamma e sembra anche della piccina. Che a questo punto non vediamo l’ora di vedere!

Nota a margine, non c’entra nulla con l’Italia, col nome della bimba né coi suoi capelli, ma finora ogni messaggio diffuso, compreso l’annuncio ufficiale i Buckingham Palace, citano il figlio di primo letto di Edo, il piccolo Christopher detto Woolfie, e lo lodano come fratello maggiore, e questo mi sembra davvero importante e bello assai.