Breaking News – Victoire!

La aspettavamo, un po’ ci speravamo, lei è arrivata, ed è femmina!

Oggi a Parigi è nata la primogenita della principessa Alexandra di Lussemburgo e del marito Nicolas Bagory. Nulla sappiamo della bimba se non che sia lei sia la sua mamma stanno bene, e non è poco. La piccola è l’ottava nipotina dei granduchi, ma solo la seconda femmina; non oso immaginare l’allegria di Maria Teresa e la commozione Henri. La neonata si chiama Victoire, mi piace anche il nome!

La foto del giorno – Vent’anni dopo

I sovrani di Danimarca sono imbarcati sul vascello reale Dannebrog alla volta di Oslo, per la seconda visita ufficiale del loro regno. Oggi però per Frederik e Mary è anche un giorno speciale, il ventesimo anniversario di matrimonio.

Matrimonio che fino a un po’ di tempo fa sembrava solido, oggi forse un po’ meno, ma insomma troveranno il loro equilibrio se ancora non l’hanno fatto. In attesa degli splendori del tour Norvegese – che tiara avrà scelto la neoregina? – l’anniversario è celebrato con questa foto piacevolmente informale: abbracciati, sorridenti, vestiti con lo stesso piumino. Poi, siccome a noi interessano sempre i dettagli, il fatto che lei porti gli occhiali scuri, sicuramente giustificati dalla luce del nord, tende ad allontanarla un po’. D’altra parte anche quel 14 maggio 2004 non mancarono dettagli particolari, dalle lacrime di Frederik all’arrivo della sua sposa, che videro tutti, a quello che non vide nessuno: la fede nuziale della madre, morta qualche anno prima, che Mary volle cucita all’altezza del cuore.

Auguri alle Loro Maestà, e fateci sognare ancora come vent’anni fa.

La foto del giorno – Grattis!

Compie oggi 45 anni – come passa il tempo! – Carl Philip, principe di Svezia e duca di Värmland. Dato che non sempre prestiamo attenzione ai cadetti, oggi dedichiamogli qualche riga e qualche minuto; anche perché a dirla tutta lui non era nato cadetto, ma principe ereditario.

(Ph: H.K.H. Prinsessan Sofia)

Quando vede la luce, il 13 maggio 1979 a Stoccolma, Carl Philip Edmund Bertil è il secondogenito dei sovrani Carl Gustaf e Silvia, già genitori di Victoria; ma la successione al trono di Svezia è regolata dalla legge agnatica, che dà la preferenza ai maschi rispetto alle femmine, indipendentemente dall’ordine di nascita. Come suo padre, divenuto re nonostante fosse nato dopo ben quattro principesse, sembra che il destino del piccolo sia il trono, ma il parlamento decide diversamente: il 1 gennaio 1980 viene introdotto il principio di primogenitura assoluta, Victoria diventa principessa ereditaria e Carl Philip viene retrocesso; ha sette mesi e mezzo, un record. Privato di onori e oneri, la sua formazione non è diversa da quella di tanti suoi pari: buone scuole in patria, addestramento militare – per lui nella Regia Marina – qualche esperienza di studio e lavoro all’estero. Appassionato di design, segue i corsi della prestigiosa Rhode Island School of Design a Providence, un posto che Lady Violet conosce, da visitatrice, piuttosto bene, e dove ha studiato anche uno dei suoi miti: il grande creatore di bijoux Kenneth Jay Lane (se no lo conoscete leggete qui Jackie, Kenneth e la collana dei sogni). È stato, secondo me suo malgrado, uno dei principi azzurri della sua generazione: sicuramente bellino, ha preso dalla madre i colori ambrati, accesi da un sorriso simpatico, fortunatamente ben lontano dall’imbambolata fissità paterna. Nel capitolo fidanzate compare praticamente solo Emma Pernald, graziosa brunetta con cui il principe ha diviso una decina d’anni, dai 20 ai 30. Poi è arrivata sulla scena Sofia Hellqvist, e non ce n’è stato più per nessuna. Anzi, sembra che la povera Emma abbia dovuto accogliere col sorriso sulle labbra le dichiarazioni del suo ex, che alla vigilia delle nozze con Sofia (A Royal Calendar – 13 giugno 2015) dichiarava di non aver mai veramente amato prima dell’incontro fatale. Che carino… Il matrimonio, arricchito da tre figli – Alexander Gabriel e Julian – sembra solido e felice, e la coppia ben assortita. La foto che celebra questo compleanno è stata scattata proprio da Sofia, probabilmente appassionata di fotografia come molti royal nati o acquisiti. Il principe è ripreso nella natura che tanto ama e dove trascorre parecchio del suo tempo libero. Tutto bene, benissimo, ma quando ce lo leviamo il cappellino con la visiera sulla nuca come un adolescente nella Chicago di trent’anni fa? In ogni caso, auguri!

P.S. Carl Philip compare anche nella prima serie di Giovedì gnocchi (La foto del giorno limited edition – giovedì gnocchi!), scelta dettata dalla ragione più che dal cuore.

Royal chic shock e boh – Special edition (parte prima)

Torniamo a fare quattro chiacchiere sul sofà? Riprendiamo con la nostra rubrica di stile, e per festeggiare il superamento di un momento difficile ve la propongo eccezionalmente in due parti, che ne dite?

La prima parte la dedichiamo alle due visite di stato di questa settimana, che hanno interessato la Scandinavia. Il primo viaggio ufficiale da sovrani di Danimarca Frederik e Mary lo fanno lunedì 6 e martedì 7 nella vicina Svezia, restando in qualche modo in famiglia: Re Carl Gustaf e la Regina Emerita Margrethe sono cugini di primo grado; inoltre la principessa ereditaria di Svezia è madrina di battesimo di Christian, primogenito della coppia danese, che ha ricambiato con i due figli di Victoria: Mary madrina di Estelle, Frederik padrino di Oscar. Sarà pure una riunione di famiglia, ma sempre di famiglia reale si tratta, dunque con un certo apparato, comprese le mise delle signore, che per un verso o per l’altro non ci deluderanno.

Mary indossa per l’ennesima volta l’abito avorio del brand danese MKDT Studio, che le abbiamo visto spesso e in varie versioni (ci era piaciuta tanto questa: Royal chic shock e boh – Ottobre, si riparte!). Qui lo abbina al blu: una mantella – scelta interessante ma non semplicissima da gestire, soprattutto col vento – le classiche Gianvito 105 di Gianvito Rossi e soprattutto un copricapo con un enorme fiocco, molto anni ’80 ma senza lo spirito scanzonato dell’epoca. Un modello della britannica Jane Taylor, che ha pensato bene di chiamarlo Cybele. La quale era una delle incarnazioni della Grande Madre, dea bella e terribile, solitamente rappresentata turrita, cioè con un copricapo a forma di torre, che mai e poi mai si sarebbe messa un fiocco in testa. Ve lo dico, Mary in versione regine mi sta perplimendo assai e questo caso non fa eccezione. Boh. Anche la bella Silvia ripropone una mise già indossata: abito in una fantasia pied-de-poul rosa e gialla, ripresa nei revers e nei polsini del soprabito shocking pink, a sua volta en pendant col pillbox che fa tanto Jackie. Dato che la regina ha indossato questo completino durante una visita in Giordania il 15 novembre 2022, e il primo trailer del film Barbie è uscito un mese dopo, possiamo affermare senza tema di smentita che la vera Barbie è lei. Boh.

La principessa ereditaria Victoria indossa sempre il più bello degli accessori, il suo meraviglioso sorriso. E meno male, perché la sua mise… Una creazione di Christer Lindarw dalle proporzioni tutte sbagliate: abito troppo lungo per essere midi e troppo corto per essere lungo, un soprabito 7/8 quasi 8/9 e come se non bastasse pure un fiorone stilizzato piazzato sulla capoccetta. Perfino la clutch, che non è di Bottega Veneta ma del brand danese Abro, sembra avere una misura strana. Shock.

(Ph: Dana Press/Bestimage)

Sceglie il bianco anche Sofia, nel suo caso un abito di Veronica Virta tutto abbottonato davanti che sarebbe interessante se non fosse interpretato nel solito stile un po’ lolita un po’ infermiera sexy. Boh. La foto di gruppo in interno vi consente di vedere meglio l’abito di Victoria, ma non credo sia un vantaggio. Alla fine quella che mi piace di più è Estelle, nell’abitino rosa frufru di By Malina.

La sera è il momento dello state banquet; Silvia cala la carta Leuchtenberg, parure di diamanti e zaffiri di grande bellezza, sicuramente una delle più preziose del forziere Bernadotte. Interessante l’abbinamento con il verde scuro dell’abito di pizzo, un modello della fida maison tedesca Georg et Arend molto adatto alla sovrana ottantenne che infatti lo indossa assai spesso nelle serate di gala. Certo uno stile un po’ démodé, ma non si può non ammirare il modo in cui la scollatura accoglie l’importante collier. Menzione d’onore per la borsetta vintage Ferragamo, chic. Continua la mia perplessità nei confronti di Mary; già principessa e ora regina del riuso, propone l’ennesima versione della gonna in seta pesante beige dorato di Jesper Høvring cui questa volta è stato abbinato un corpetto di tulle ricamato. A parte le maniche dall’incerto aspetto, a parte il ricamo asimmetrico, il mio dubbio è proprio sul modello dell’abito. Personalmente penso che quando si indossa una quantità di decorazioni così importanti per numero valore e significato, sia meglio qualcosa dalla linea più pulita. Nello specifico Mary porta: fascia e placca dello svedese Ordine dei Serafini, placca del danese Ordine dell’elefante, ordine familiare reale di Frederik X, più vari pezzi della parure di rubini: diadema collier, orecchini (piccoli, ce n’è anche un paio più grande) spilla bracciale. Insomma boh. Scontato l’omaggio alla regina consorte Ingrid, nonna di Frederik nata principessa di Svezia e precedente proprietaria della parure di rubini – lasciata espressamente alla fanciulla che avrebbe sposato il nipote – ma se vi aspettavate di vedere uno dei diademi riservati alla sovrana, cui ha finalmente diritto, tenete presente che molti di tali gioielli non possono lasciare il suolo danese, dunque per ammirarli dobbiamo aspettare che i neosovrani inizino a ricevere.

Banalotta Victoria in azzurro ghiaccio, altra creazione di Christer Lindarw, arricchita da un pannello fluttuante che parte dalla spalla sinistra, ma nelle foto non si vede granché. Mi piace invece la clutch di Gucci, ma in generale boh. Però lo vogliamo dire? Sotto gli archi leggeri e i diamanti danzanti della tiara Connaught che indossa la futura regina alla fine è bello tutto.

Stessa tonalità di colore per Sofia, che si rinfila nel suo abito da principessa dei ghiacci di Ida Lanto, già indossato per la cerimonia dei Nobel 2022 (December chic shock e boh (parte seconda). Sui capelli sciolti da bambola la consorte di Carl Philip porta come quasi sempre la sua tiara nuziale, questa volta arricchita da topazi blu. Questo gioco di cambiare le pietre a seconda della mise è piuttosto divertente, ma il resto è veramente too much, shock.

(Ph: Henric Wauge/Swedish Press Agency)

Il secondo giorno come da tradizione è dedicato a vistare istituzioni benefiche e culturali, e culmina col pranzo offerto a ospiti e padroni di casa dal sindaco di Stoccolma. Mary ripropone l’abito in crêpe de chine scarlatto Raquel Diniz – stilista brasiliana d’origine e italiana d’adozione – già indossato in occasioni simili (News – visita di stato francese in Danimarca) con scarpe in tinta – le solite Gianvito 105, ne ha una collezione – sotto una cappa cammello Oscar de la Renta che riprende il colore della borsa di Anya Hindmarch. Abbinatissima, diligentemente elegante, ma nessun guizzo a parte la spilla. Comunque chic.

Silvia sceglie un tailleur bouclé verde menta, colore che le dona molto, ma c’è qualcosa che non mi convince: forse avrei allungato di un dito la gonna, e quella blusa di raso pasticcia un po’ il tutto. La mantella bianca non aggiunge né toglie nulla. Boh.

Al lunch in municipio sono presenti anche i principi; Victoria in rosa shocking replica l’abito Roland Mouret indossato per il ricevimento a Buckingham Palace il giorno prima dell’incoronazione di King Charles III (Royal chic shock e boh – Pre Coronation party). Gli accessori di quel colore (scarpe Gianvito Rossi borsa Abro) non mi fanno impazzire, ma mi piace molto. Chic.

Sofia questa volta preferisce la sicurezza della lunghezza midi, l’abito Lilli Jahilo è sempre del genere che piace a lei, che non si capisce dove comincia e dove finisce. Nella foto è penalizzata dalla presenza della signora che la precede, vestita in un colore simile che fa un po’ effetto collegio. Peraltro la tuta della signora è bruttarella e totalmente inadatta, ma la borsa giallo uovo è, forse suo malgrado, trendissima. Insomma, boh.

Stessi giorni, stessa area geografica, i sovrani di Norvegia accolgono la signora Maia Sandu, primo Presidente della Moldavia a  compiere un viaggio ufficiale nel Paese scandinavo. Elegante Madame la Présidente con un tailleur grigio perla, forse la gonna è un filino lunga ma questa signora ha qualcosa che manca a molti politici, un alone di autorevolezza mista a un’allure che la rende, tra le altre cose, anche chic. La regina Sonja dimostra ancora una volta il suo gusto sicuro con un completo color ciclamino di Rena Lange, completato da un pillbox in una sfumatura leggermente diversa, che richiama il profilo della giacca e il fiore. Chic! La principessa ereditaria Mette Marit sceglie una giacca nera con gonna avorio a ruota e un cappello di paglia calato sugli occhi che penso non piacerà a tutti, ma trovo sottolinei in qualche modo quella forma di delicato candore che mantiene anche a cinquant’anni. Boh, ma vederla in salute è sempre una gioia. Menzione d’onore per la principessa Astrid, sorella del sovrano: 92 anni, qualche problema di deambulazione che la costringe sulla sedia a rotelle, e un delizioso chemisier in seta Polo Ralph Lauren bianco e azzurro. La adoro, chic.

(Ph: Kimm Saatvedt, Det kongelige hoff)

Per il banchetto di gala la signora Sandu opta per il bianco e nero, gonna e una blusa che sembra ispirata alla tradizione del suo Paese. Mi piace moltissimo, chic. La regina non si sforza piùdi tanto, ma l’insieme perle+grigio perla farebbe felice pure il nostro king Giorgio. Chic. La nuora Mette Marit si butta sul floreale (sì in primavera), un abito Carolina Herrera la cui leggerezza viene inutilmente appesantita dalla decorazione sulle spalle. Perdonatemi, ma quando l’ho vista ho pensato a Valeria Marina. Shock stellare.

Il secondo giorno lo stile tende a precipitare: Maia Sandu tira fuori dall’armadio della nonna – o forse di mia nonna, dove c’era sicuro – un cappottino nero triste triste, col collettino di velluto, un po’ punitivo, ma perché? Boh. Al colore ci pensa Mette Marit, che abbina la bella giacca rossa Dior a una gonna palandrana bianca senza forma né speranza. Shock.

La visita si chiude con la mostra dell’artista moldava Valeria Duca, che risiede in Norvegia. Très chic la Presidente, in completo pantaloni di raso nero; deliziosa Mette Marit con un abito giallo intenso, che vi ricordo essere uno dei grandi trend di stagione (e non è vero che sta bene a poche). Chic anche lei.

Siete pronti per la seconda parte? Mi raccomando non perdetevela!

Nine!

Nono compleanno per l’unica figlia dei Principi di Galles, Charlotte Elizabeth Diana, nata il due maggio 2015 alle 08.34 al londinese St. Mary’s Hospital, come padre zio e fratelli.

Per lei una foto in giardino scattata dalla madre Catherine, non sappiamo esattamente quando, but who cares? Minigonna jeans e cardigan colore lampone – sì, è lo stesso della foto incriminata per la festa della mamma – del brand francese Cyrillus, una it-girl in erba non priva di innocente spontaneità.

E a proposito di erba, la stampa britannica sottolinea la posizione appoggiata a un arbusto di clematide della specie montana Elizabeth. Un omaggio alla bisnonna? Come sia, mi piace molto l’inserimento di questo fiore, popolarissimo in evoca vittoriana, che gli Inglesi chiamano traveller’s joy la gioia del viaggiatore, un pensiero delizioso per un compleanno.

Buon viaggio, bimba.

Trent’anni

Sarà che per me è un periodo così, sarà che più invecchio più mi è insopportabile la sofferenza – e ancora più la morte – dei giovani, compresi quelli che erano giovani quando lo ero anch’io, sarà che oggi sono 30 anni, e mi sembra che il ricordo si stia sfilacciando, ma non riesco a smettere di pensare a lui.

Vi ripropongo il post scritto cinque anni fa: A Royal Calendar – 1 maggio 1994

E lo so che oggi il celebra il lavoro, se ne denuncia la mancanza, e si urlano le tante tragiche morti legate a questo mondo. Ma in fondo, fatte salve le enormi differenze di privilegio sociale ed economico, non fu una morte sul lavoro anche la sua?

We’re back!

Oggi His Majesty King Charles III, ammalato di cancro in via di guarigione, è uscito in pubblico – forse anche per zittire le voci che la settimana scorsa lo volevano gravissimo – visitando alcuni compagni di sventura in terapia in centri specializzati.

Sorridendo, incoraggiando, stringendo mani, mostrandosi.

Per un’interessante coincidenza oggi anche Lady Violet, dopo un mesetto di ricovero (26 giorni, per l’esattezza) è uscita. Nel suo caso soltanto per tornare a casa dall’ospedale, stanca ma determinata.

Pronti a tornare a sedervi sul sofà? Qualche giorno di riposo e si riapre!

E grazie 💜

La foto del giorno – Per voi 💜

Cate amiche e cari amici, vi dedico ciò che vedo dalla mia finestra dell’ospedale Santo Spirito a Roma, il più antico del mondo.

Sono stata ricoverata d’urgenza il 4 aprile per una diverticolite – a che livelli può arrivare la devozione per la Royal Family! – complicata da altro. La situazione è complessa ma in via di miglioramento. Grazie per tutti i pensieri che avete avuto per me, grazie dei messaggi che leggo ma cui non sempre posso rispondere. Grazie e a presto! 💜

Buona Pasqua!

Cari amici di Lady Violet, forse qualcuno di voi si sarà chiesto come mai oggi sul sofà non abbiamo parlato della funzione di Pasqua a Windsor, che ha visto King Charles sostenere il suo primo impegno in pubblico dalla rivelazione della malattia che lo affligge. La verità è piuttosto banale, Lady Violet è a letto con la febbre (poca) e una fastidiosa nausea (molta). Per cui se dovessi scegliere un royal che mi rappresenti oggi sceglierei il Re di Svezia, Carl XVI Gustaf, che ha pensato bene di fare gli auguri ai suoi concittadini con questa amena fotografia.

Ecco, al momento ho la stessa espressione nauseata, ma nel mio caso dipende da un virus…

Scherzi a parte, spero che abbiate trascorso una Pasqua serena, e che abbiate gustato un buon pranzetto, almeno voi.

A domani, spero, sul nostro sofà.

Le foto del giorno – Un insolito Maundy Thursday

Anche se quest’anno faccio fatica a percepire lo spirito pasquale, ormai ci siamo. Oggi è il Giovedì Santo, e se per noi è il giorno dei Sepolcri e della Messa in Coena Domini con la lavanda dei piedi, che il Papa celebra dalla casa circondariale femminile di Rebibbia, nel Regno Unito è il giorno del Maundy Service. Il sovrano, o chi per lui – in questo caso la Queen Consort – dopo la funzione in una delle cattedrali del Paese – quest’anno Worcester – consegna il tradizionale obolo.

Tante monete quanti sono gli anni del monarca ad altrettante donne e altrettanti uomini, che si siano distinti nel servizio alla comunità, secondo un rito la cui prima testimonianza risale al 1213, ma è probabilmente molto più antico.

(Ph: Getty Images)

Date le condizioni di salute di King Charles, che fa il possibile ma non è in grado di fare tutto, quest’anno ci ha pensato Camilla, uno dei pilastri su cui si sta reggendo la monarchia (e chi l’avrebbe mai detto). Per lei una sinfonia di tinte neutre, dagli eleganti stivali di camoscio beige al cappello Hobbs che le abbiamo visto tante volte, passando per il cappotto avorio della fida Fiona Clare, anche lui ben noto, col tocco vezzoso di una coppia di spille a fiore appuntate sul colletto, che arrivano direttamente dalla collezione personale della defunta Queen Elizabeth

Il re, molto dispiaciuto per non poter intervenire di persona, non ha comunque fatto mancare la sua presenza né le sue parole. Nel corso della cerimonia è stato trasmesso un suo messaggio. registrato a casa (il sovrano oggi è stato visto in auto per le strade di Londra, immagino per qualche impegno legato alla sua condizione). Anche lui, come a Roma il Papa, ha parlato della necessità di mettersi al servizio del prossimo.

Il tocco di Charles non è mancato in un altro dettaglio: su sua richiesta i mazzolini di fiori donati nel corso della cerimonia sono stati realizzati dai fioristi della cattedrale insieme con il team reale, in maniera sostenibile, utilizzando artigiani e prodotti locali.

Ma quanto sta bene Camilla in bianco?