Royal chic shock e boh

Una settimana, ben tre royal tour, che regalo per la nostra rubrica!

Rania in Giappone

Martedì 11 i sovrani hashemiti, accompagnati dal Principe Ereditario, sbarcano a Tokyo per una breve visita. Per incontrare gli Imperatori a Palazzo Rania fa una scelta molto interessante: un robe-manteau couture di Benchellal. L’uomo dietro il brand è Mohamed Benchellal, giovane couturier nato in Olanda da genitori marocchini, che declina la sua idea di stile in silhouettes di grande impatto definite da tagli scultorei. Vincitore nel 2020 del Vogue Arabia Fashion Prize, è apprezzato tanto nel mondo arabo come a Hollywood; suo il favoloso soprabito a grandi rose rosse con cui la divina Iris (Apfel) posò per la copertina di Harper’s Bazaar per i suoi 100 anni (la trovate qui: La foto del giorno – 100 Iris). Meno flamboyant, naturalmente, il capo creato per Rania; nonostante la vaga evocazione di un accappatoio lo trovo veramente notevole. A completare la mise una cintura in pelle dorata di Marni, e una delle varie borse Peekaboo Fendi di proprietà della regina. Chic. Deliziosamente fuori moda Masako, con uno dei suoi tailleur chiari, in questo caso in un tessuto bianco lucido e piuttosto rigido. Una mise che può portare solo lei, chic.

Secondo giorno, incontro con la signora Yuko Kishida, consorte del Primo Ministro. Rania deraglia verso il mondo Barbie, con un abito longuette in organza lilla pallido con fiori applicati (Zimmermann) in preoccupante abbinamento col tendaggio, più adatto a una cresimanda che a una working queen. La borsa a bauletto tondo di Gabriela Hearst e le scarpe Dior color oro rosa rendono tutto ancor più stucchevole. Shock. Non la conoscevo, ma ho trovato veramente graziosa ed elegante madame Kishida: bello il tailleur, bella la gonna morbida dalla lunghezza impeccabile, perfette le scarpe. Chic.

Terzo appuntamento: il Museo d’Arte Moderna di Tokyo. Rania ha scelto un completo pantaloni haute couture del francese Alexandre Vauthier, uno che ha studiato con Thierry Mugler, e si vede. Belle le scarpe di raso rosso (Gianvito Rossi), ma la borsa a ciondoloni – una preziosa Small Caro Dior ricamata – non si può guardare! Chic; Lady Violet apprezza molto il non affidarsi sempre alle stesse maison, sperimentando il più possibile.

Brigitte in Olanda da Máxima

Nonostante il gran desiderio di visitare il Giappone, questo è il tour che ho invidiato di più, principalmente per l’appuntamento che citeremo per ultimo. Primo incontro, Natan colpisce ancora (e affonda): Máxima si presenta in un insieme abito+turbante in seta, secondo lo stile tanto caro alla mia professoressa di chimica al liceo (ma erano gli anni ’70) e c’è pure la borsetta! Si aggiunga un cappotto giallo croco annodato in vita ed ecco a voi l’effetto uscita dalla doccia. Shock, però notate appuntato in alto sul bavero il nastrino blu dell’Ordre national du mérite; noblesse oblige. La Première Dame, il cui stile a me non piace particolarmente, vince il confronto ma non si libera dall’idea di sembrare una hostess dell’Air France. Boh.

Per la cena di gala Máxima dimostra tutto il suo amore per la teatralità: per lei un abito in una meravigliosa tonalità di rosso di Claes Iversen, che sta bene anche con la fascia scarlatta della Legion d’Onore. Brigitte risponde ribaltando il piano: abito blu notte con pennellate metalliche sul corpino. Potrebbe essere una creazione Vuitton, che veste di solito madame Macron, a me non piace particolarmente, ma approvo la scelta; non potendo indossare tiare o gioielli pari a quelli di una regina il rischio è quello di sembrare troppo semplice. Ricordo che Helietta Caracciolo, aristocratica creatrice di bijoux, raccontò che molte signore invitate al Quirinale per una cena di gala con Queen Elizabeth, fecero man bassa delle due gioie, falsissime ma di grande effetto. Qualche sovrana – mi viene in mente soprattutto Letizia – non indossa più la tiara incontrando presidenti di repubblica ed eventuali first ladies, ma non è ancora un uso diffuso. Dunque immagino che la Première Dame abbia cercato un escamotage per salvare l’onore dell’eleganza repubblicana, ma l’abito non mi convince, forse in foto non rende. Boh.

Il giorno seguente le due signore visitano Amsterdam, dedicandosi a un centro di supporto per i giovani per poi fare tappa alla casa che fu di Anne Frank. Máxima, in Natan da capo a pie’ (letterale, Natan anche le scarpe) con abito di tulle ricamato, è pronta per una cerimonia, peccato che non ci debba andare, Brigitte al contrario risicatissima in un completino stretto stretto. Per ragioni opposte le trovo shock+shock, ma vorrei attirare la vostra attenzione sulle borse che hanno in mano le signore: Chanel per Brigitte, e Sophie Habsburg per Máxima, il modello Moneypenny che sta diventando popolarissimo tra le royal ladies, e ha ancora un prezzo relativamente abbordabile. Io ve l’ho detto.

Per ultimo, l’appuntamento che tanto ho invidiato: la visita al Rijksmuseum per la mostra di Vermeer, i cui biglietti sono andati esauriti in pochi minuti. Le due signore sono in nero, colore con cui è difficile sbagliare. Máxima sempre in Natan con una mise riciclata: non mi piace alla follia ma la spilla genera un upgrade stellare. Brigitte con un little black dress che scopre il ginocchio ma non va oltre. Non voglio sapere cosa sono quelle bretellone sulle spalle, e nemmeno la visione posteriore aiuta.

Facciamo finta di non vederle e consideriamo entrambe chic. E sbirciamo i Vermeer.

Charlène a Firenze

C’è anche l’Italia questa volta, grazie alla visita a Firenze compiuta in settimana dai sovrani monegaschi, per celebrare i 160 del consolato monegasco in città. Charlène sceglie Emporio Armani: tailleur pantalone in viscosa froissé e top smanicato in crêpe de chine. Il colore, nella definizione della maison, è il rosa chiaro. Mi piace tutto molto, chic.

Sempre Emporio Armani per la visita alla fondazione Andrea Bocelli; in questo caso giubbotto e pantaloni in tessuto jacquard check sfumato, in un colore definito “tortora” che sembra tanto un grigio chiarissimo. Un po’ triste ma chic, soprattutto a confronto con le scarpine color crema su piede scuro di Veronica Bocelli. Che pazienza…

Si finisce con la cena di gala, e qui facciamo i complimenti al sindaco Nardella per la squisita cortesia con cui ha provveduto a non far sentire a disagio l’illustre ospite, indossando uno smoking dall’orlo assai peggiore di quelli cui ci ha abituato Albert. O glielo ha prestato il cugino giocatore di basket? Chissà. Charlène indossa una abito nero di Akris: bello il modello, bello il contrasto tra le paillette e il tulle di maniche e scollo, sottolineato dalla linea geometrica; forse un po’ troppo per l’occasione, ma ci accontentiamo. Chic.

Le foto del giorno – Aiko, Principessa Toshi

Martedì scorso Aiko, Principessa Toshi, unica figlia degli Imperatori del Giappone, ha compiuto vent’anni e ieri ha iniziato ufficialmente la sua vita pubblica al servizio della Corona.

Con una cerimonia dedicata a lei la fanciulla è stata presentata in società, che nel suo caso vuol dire anche incontrare le principali autorità del Paese, a partire dal Primo Ministro Fumio Kishida.

Aiko ha ricevuto le insegne dell’Ordine della Corona Preziosa, con la fascia gialla profilata di rosso, e il diadema già appartenuto alla zia Sayako Kuroda. Che ha partecipato al gran giorno della nipote, il capo coperto da un semplice cappellino, come le tocca da quando ha smesso abiti e insegne imperiali, sposando un commoner.

Insieme alla tiara, la principessa ha ricevuto orecchini di diamanti, un collier, una coppia di braccialetti. Terminata la cerimonia ha fatto visita ai nonni, l’Imperatore Emerito Akihito e la Consorte Michiko, che a causa della pandemia non aveva potuto incontrare per molti mesi.

Aiko è ora ufficialmente un membro adulto della famiglia imperiale, e con ogni probabilità la vedremo già nelle prossime cerimonie, come quelle per l’arrivo dell’anno nuovo tra cui il tradizionale Utakai Hajime, il raduno ospitato a Palazzo dall’Imperatore il 1 gennaio incentrato sulla poesia e sul suo potere.

Le foto del giorno – I vent’anni di Aiko

Oggi Aiko, unica figlia degli imperatori del Giappone, compie vent’anni e diventa maggiorenne secondo la legge del suo Paese.

Da oggi dunque la fanciulla – che studia Letteratura Giapponese alla Gakushuin University, prestigioso ateneo privato frequentato da molti membri della famiglia imperiale – potrà avere incarichi ufficiali a supporto dell’attività dei suoi genitori. Nonostante sia figlia del sovrano, come sappiamo Aiko non è nella linea di successione, che in Giappone non è aperta alle donne, e il suo ruolo istituzionale è senz’altro molto diverso da quello, ad esempio, di Catarina Amalia d’Olanda, che la settimana prossima diventerà a sua volta maggiorenne (nel suo caso a 18 anni, come è norma in Occidente) e avrà il suo posto nel Consiglio di Stato.

Domenica 5 Aiko sarà festeggiata a Palazzo, riceverà dalle mani del padre le insegne dell’Ordine della Corona Preziosa e come accade per tradizione alle principesse giapponesi anche una tiara da indossare nelle occasioni più formali. Il suo sarà però un diadema di seconda mano: quello della zia, la principessa Nori, sorella minore dell’Imperatore, che nel 2005 ha sposato un commoner, e da allora si chiama semplicemente Sayako (suo nome di nascita) Kuroda (cognome del marito).

La scelta è motivata dalla necessità di economizzare dati i tempi difficili, e sembra che la tiara sia stata comunque rimaneggiata per adattarla alla giovanissima Aiko. Creata da Mikimoto negli anni ’20 del Novecento, sembra appartenesse in origine a una principessa giapponese che aveva sposato il Principe Ereditario di Corea, Paese all’epoca assoggettato al Giappone così come la sua famiglia reale a quella imperiale nipponica.

Insomma, per la dolce Aiko niente corona, niente tiara nuova, e per di più nelle foto ufficiali del compleanno me la vestite in un modo che non riesco a definire, non si fa!

A questo punto non possiamo che augurare a questa fanciulla, che fu pure bullizzata alle elementari – tanto da dover essere ritirata da scuola per alcune settimane, e poi accompagnata dalla madre – un futuro radioso e felice, alla faccia della Imperial Household Agency e delle sue regole.

Non è un trono per donne

Nonostante in questi giorni molti occhi siano puntati sul Giappone questa notizia non ha avuto grande risalto eppure, nonostante il successo di tante atlete olimpiche, non è un bel segnale per le donne.

Il panel incaricato dal Governo di indagare la possibilità di cambiare la linea di successione al Trono del Crisantemo, ha dato parere negativo sulla possibilità di inserire anche le principesse, sostenendo la necessità di rispettare innanzi tutto storia e tradizione,

Dunque dopo l’attuale Imperatore Naruhito il suo posto non spetterà all’unica figlia Aiko, ma al fratello minore del sovrano, Fumihito Principe Akishino, e dopo di lui al figlio ora quindicenne, Hisahito.

Dato che la successione è esclusivamente maschile, aperta cioè solo ai maschi figli di maschi, al momento comprende tre persone: i già citati Fumihito e Hisahito, oltre allo zio paterno dell’Imperatore, Masahito Principe Hitachi, che avendo 85 anni difficilmente siederà sul trono.

Siccome però la natura ha un senso della giustizia non scevro da una certa perfidia, da molti anni nella famiglia imperiale nascono femmine. Per cui, se questo gruppo di esperti ha preferito lavarsi pilatescamente le mani, c’è il rischio concreto che il problema si riproponga nella prossima generazione, perché se Hisahito avesse solo figlie femmine un ripensamento sarà necessario.

Col limite di lasciare i sudditi in una sostanziale insicurezza sul futuro dell’Impero, che è esattamente quello che una monarchia non dovrebbe fare.

Finalmente il 2021!

Accompagnato come pochi altri da speranze e buoni auspici dai popoli del mondo intero, finalmente è arrivato l’attesissimo 2021. E come potremmo noi iniziarlo se non con gli auguri delle royal families? Alcune delle quali – e mi riferisco principalmente a quelle orientali – scelgono proprio il Capodanno per gli auguri al loro popolo, visto che ovviamente non celebrano il Natale.

Belli come sempre i sovrani del Bhutan con i due figli: il Principe Ereditario che compirà cinque anni in febbraio, e il piccolino, che a marzo spegnerà la prima candelina (o qualunque cosa si faccia nel regno himalajano), in posa per il mese di gennaio del calendario che viene loro dedicato ogni anno. Un paio di settimane fa la Regina Jetsun Pema ha annunciato la nascita di un’organizzazione, con linea telefonica gratuita, strutture d’accoglienza e personale specializzato, per fronteggiare l’emergenza della violenza domestica, che durante il lockdown ha assunto numeri e aspetti preoccupanti. A dimostrazione del fatto che per certe cose, purtroppo, tutto il mondo è paese.

(Ph: Imperial Household Agency via Jiji, Mainichi)

Indubbiamente meno charmant gli Imperatori del Giappone, che nel loro messaggio hanno ringraziato tutto il personale sanitario, ed espresso pensieri di solidarietà e speranza. Registrato il 28 dicembre nella residenza di Akasaka, e diffuso alle 5:30 del mattino del 1 gennaio, questo messaggio televisivo sostituisce in un sol colpo sia il tradizionale testo scritto dall’Imperatore, di norma pubblicato a capodanno, sia la cerimonia pubblica per lo scambio degli auguri. Perfettamente abbinati i sovrani, alle cui spalle spicca un bellissimo bonsai, augurio di lunga vita. E Lady Violet sempre più innamorata delle perle dell’Imperatrice.

Da questa parte del mondo, glissando sugli auguri di rami cadetti (no, non sto pensando agli esuli californiani) o di pretendenti a troni non più esistenti, anche la Regina Margrethe II rivolge ai Danesi gli auguri a capodanno piuttosto che a Natale. Auguri che quest’anno hanno un significato speciale: la sovrana, che ha compiuto ottant’anni nel 2020, ha iniziato il 2021 ricevendo la prima dose di vaccino contro il covid.

Non sappiamo ancora se la Royal Family abbia a sua volta iniziato a vaccinarsi, ma da Clarence House arriva comunque una bella notizia per iniziare l’anno. La Duchessa di Cornovaglia è un’appassionata lettrice, e senza sosta promuove la lettura: durante il lockdown ha spesso consigliato i libri che stava leggendo, consigli molto graditi da un’ampia platea. Ora è pronta per un nuovo progetto The Reading Room, una piattaforma di lettura dove offrirà consigli di stagione in stagione, con informazioni e curiosità su libri e autori; una community che gli appassionati di lettura ameranno sicuramente.

La trovate qui: https://instagram.com/duchessofcornwallsreadingroom?igshid=106vqv2uzj44p

In conclusione lasciatemi dire una cosa, che è superfluo dire a voi ma la dico lo stesso. L’account twitter di Charles e Camilla ha dovuto escludere i commenti, onde evitare la valanga di offese e cattiverie che la messa in onda di The Crown sembra aver rinfocolato. Ecco, se questa gente leggesse più libri avrebbe probabilmente un atteggiamento meno violento, magari imparerebbe qualcosa in più su ciò di cui pensa di sapere tutto, e forse vivrebbe anche meglio.

Le foto del giorno – Nuovi arrivi e compleanni

Se come Lady Violet siete rimasti piacevolmente colpiti dall’ottimo umore e dal sorriso sfolgorante mostrati da Her Majesty ieri a Windsor (in caso vi fosse sfuggito Le foto del giorno – Christmas is coming) ecco svelato l’arcano: è in arrivo il decimo pronipotino!

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la futura mamma non è la nipote Beatrice di York, neo signora Mapelli Mozzi, ma Zara Phillips. Lei il marito, l’ex capitano della nazionale di rugby Mike Tindall, hanno già due bambine: Mia, sette anni il mese prossimo, e Lena, due e mezzo. L’annuncio è stato dato durante un podcast sul rugby da un felicissimo Mike, che non ha nascosto il desiderio di un maschietto dopo due femmine, anche se nulla ha rivelato dell’ecografia appena fatta. Nulla si sa neppure sul periodo previsto per la nascita, ma considerando che tra la prima e la seconda figlia Zara ne ha persi altri due, è probabile che prima di dare l’annuncio i Tindall abbiano aspettato che la gravidanza superasse la fase delicata del primo trimestre. Nel 2021 Zara festeggerà il quarantesimo compleanno (il 15 maggio) e i dieci anni di matrimonio (il 31 luglio), e non poteva esserci regalo migliore per lei. E neanche per il futuro bisnonno Philip, che il 10 giugno girerà la boa del secolo.

Dall’altro capo del mondo festeggia oggi i 57 anni l’Imperatrice del Giappone, Masako. Lo sfondo è quello dell’anno scorso (Le foto del giorno – 10 dicembre), i cuscini dimezzati e la corbeille sul tavolo più piccola e allegra, con delicati rimandi alla blusa lilla dell’Imperatrice, elegante sfondo per le splendide perle. Nel corso della seduta fotografica (organizzata lo scorso 3 dicembre) i sovrani – forse per vivacizzare un po’ l’ambiente – hanno mostrato dei bachi da seta, quelli da cui nasce la raffinatissima seta Koishimaru, l’unica prodotta in quest’anno segnato dalla pandemia.

Se volete, c’è anche un video (in inglese) https://www.youtube.com/watch?v=VS3JUT7XeG8

Le foto del giorno – Dal Nord all’Est

Compie oggi 36 anni Sofia di Svezia.

(Ph: Victor Ericsson/Kungl. Hovstaterna)

Sofia Kristina Hellqvist è nata il 6 dicembre 1984; al termine di una relazione durata cinque anni il 13 giugno 2015 sposa Carl Philip, unico figlio maschio dei sovrani, assumendo così il titolo di Principessa di Svezia e Duchessa di Värmland, e mettendo la parola fine alle polemiche su un passato da modella e starlette televisiva. Lady Violet confessa di non subire il fascino dell’ormai blasonata fanciulla, ma questo come diciamo sempre qui importa il giusto, cioè niente. Nonostante i dubbi ladyvioleteschi, da quando è diventata una Bernadotte il comportamento di Sofia è stato inappuntabile, e ha pure sfornato in tempo record due pupi: i due bellissimi e biondissimi Alexander, quattro anni e mezzo, e Gabriel, tre. Quest’anno si è fatta apprezzare per il lavoro da volontaria ospedaliera durante la pandemia, tanto da ricevere perfino un premio, il Coronavirus Hero Award, attribuito da un’importante agenzia di marketing. L’assegnazione del premio alla volenterosa e incolpevole Sofia piuttosto che a qualcuno dei tanti professionisti che combattono il virus sul campo ha scatenato non poche critiche, e l’accusa di essere un’operazione di marketing (che sorpresa, un’agenzia di marketing fa marketing, straordinario!). Poi la poverina il covid se l’è preso anche lei, insieme col principe marito – per fortuna con sintomi lievi – ed entrambi fino a qualche giorno fa erano dati in quarantena, a casa con i bambini. Il che comunque avrà consentito a Sofia di essere festeggiata dalla sua famiglia, che alla fine è quello che conta davvero.

Quello stesso 6 dicembre 1984, mentre in Svezia nasce Sofia, bimba destinata a diventare principessa, alla Corte imperiale del Giappone si celebra un royal wedding.

Lo sposo è Norihito; suo padre è il più giovane dei fratelli dell’imperatore Hirohito, che in quel momento siede sul Trono del Crisantemo. Il trentenne giovanotto si è laureato in giurisprudenza, è andato a specializzarsi all’estero, e tornato in patria lavora come Special Consultant della Japanese Foundation, l’ente per la diffusione della cultura nipponica nel mondo. Il 23 aprile 1984 è ospite a un ricevimento all’Ambasciata del Canada, dove incontra la trentunenne Hisako Tottori. Figlia di un industriale, la brillante fanciulla ha vissuto a lungo in Inghilterra con la famiglia, è laureata in Antropologia e Archeologia a Cambridge ma lavora principalmente come interprete, dato l’inglese perfetto. In ossequio alla sobrietà giapponese le cronache non entrano nei dettagli, ma dev’essere stato un colpo di fulmine; lui le chiede di sposarlo quattro settimane dopo. In occasione del matrimonio Narihito riceve il titolo di Principe Takamado, e l’autorizzazione a fondare un nuovo ramo della famiglia imperiale.

Nascono tre figlie; i Principi Takamado viaggiano senza sosta per il mondo, in rappresentanza dell’Imperatore. Un giorno lui sta giocando a squash con l’ambasciatore canadese quando crolla a terra, fulminato da un infarto; è il 21 novembre 2002, non ha ancora compiuto 48 anni. Da allora lei ha cresciuto le figlie – la minore l’ha appena resa nonna – continua a rappresentare la Famiglia nel mondo, è presenza fissa, amabile ed elegante, ad ogni royal wedding, compleanno, anniversario. Se non si fosse capito, Lady Violet ha un debole per Hisako, Principessa Takamado; per la sua energia, il suo sorriso aperto così diverso da quello di altre signore imperiali. E poi è veramente chic!

Le foto del giorno – Un trono per due

Non ho resistito al gioco di parole col titolo di un celebre film, sempre presente nei palinsesti natalizi, a causa di una suggestiva coincidenza.

Oggi in Giappone festeggia il diciannovesimo compleanno la Principessa Aiko, unica figlia dei sovrani Naruhito e Masako. Ieri invece ne ha compiuti 55 il principe Akishino, che dell’Imperatore è il fratello minore.

La prima quest’anno si è fatta fotografare da sola, senza genitori, a sottolineare l’età ormai adulta e direi l’autonomia che ne consegue, anche se mi rendo conto che per una principessa imperiale giapponese la parola “autonomia” azzardata. Con lei Yuri, l’amato cane di famiglia, una meticcia di undici anni adottata da cucciola in un canile.

Due possibili eredi al trono, in cui quello che – secondo le nostre logica e sensibilità – viene per secondo ha definitivamente e ufficialmente preso il posto della prima. E dunque per il suo compleanno si fa ritrarre in giardino con tutta la famiglia, scelta assolutamente non casuale perché anche il figlio minore e unico maschio, il quattordicenne Hisohito, avrà un ruolo nella successione. Poi l’estetica delle immagini è sempre interessante, e a parte la piuttosto tetra palette scelta dalla famiglia, le tre signore sedute a terra con in mano una foglia secca sono veramente notevole, anche se personalmente non troverei la posa troppo benaugurante.

Piuttosto soddisfatto il festeggiato, che domenica 8 novembre è stato ufficialmente proclamato Principe Ereditario, mettendo fine alle speranze, forse solo nostre, di vedere un giorno Aiko – unica erede diretta dell’Imperatore Naruhito – regnare sul Paese. Diamo questa notizia on una certa delusione, considerando che la principessa imperiale è considerata unfit a causa del suo sesso e null’altro. Inevitabile però considerare che le situazioni, anche le più antipatiche, vanno sempre considerate nel loro contesto; le regole della successione in ogni monarchia rispecchiano la civiltà, la cultura, le credenze del popolo e non ha senso estrapolarle né, peggio, credere in improbabili modernizzazioni. Basandosi anche su considerazioni storico religiose, la Costiuzione Meiji nel diciannovesimo definì la successione secondo la legge salica, e la norma è stata confermata nella moderna Costituzione del 1947. La nascita di Aiko aveva riposto la questione, ma l’arrivo del cugino Hsohito cinque anni dopo ha assicurato due eredi maschi, dunque così è così rimarrà ancora per qualche decennio, a meno di imprevedibili sorprese.

Tutto ciò premesso, deponiamo le armi (per ora) e godiamoci lo spettacolo. Perché se è vero che Lady Violet ha una passione speciale per le monarchie orientali, è anche vero che le cerimonie nipponiche sono tanto complesse e oscure, quanto scenografiche. E quella che è andata in scena nel Palazzo Imperiale qualche settimana fa non ha certo deluso.

(Ph. Sankei News)

Rikkoshi-Senmei-no-gi, è il suo nome, “Cerimonia di Proclamazione del Principe Ereditario”; un trionfo della giapponesità (la parola esiste, ho controllato), a partire degli splendidi abiti tradizionali. Marrone, come vuole il protocollo, per l’Imperatore, arancio per il nuovo Principe Ereditario.

La parola d’ordine in questi casi per le signore è stratificazione, ma naturalmente noi riusciamo ad apprezzare solo il kimono che copre tutto il resto; molto elegante quello in bianco e verde salvia indossato dalla Principessa Ereditaria Kiko, ma naturalmente Lady Violet è impazzita per quello dall’Imperatrice Masako, bianco con dettagli glicine (se ci fate caso, nel suo caso la sovrapposizione degli abiti è più complessa, e si apprezza meglio).

In abito di corte all’occidentale per il resto della famiglia reale – in prima fila le due figlie degli Principi Ereditari, le Principesse Mako e Kako (considerando che lo loro madre si chiama Kiko, mi fanno pensare sempre alle nipoti di Paperina). Tutte signore – con la nobile eccezione del Principe Masahito, zio dell’Imperatore – che viste così in gruppo sembrano una deliziosa collezione di bamboline di biscuit.

Le foto del giorno – Coppie reali

Alla fine sono stati costretti a scusarsi; i sovrani olandesi hanno diffuso un video in cui con la necessaria contrizione parlano (in effetti parla solo lui) dell’episodio che li ha visti protagonisti nel weekend.

Venerdì Willem-Alexander e Máxima sono partiti con un aereo di stato per qualche giorno di vacanza nella villa che possiedono in Grecia. La reazione dei concittadini è stata tale da farli decidere a un precipitoso rientro il giorno dopo con un volo di linea. Va detto che pur nella stretta imposta dal covid viaggiare in Olanda è ancora permesso, ma moltissimi Olandesi hanno cancellato voli e spostamenti programmati nel timore che la situazione peggiori. I sovrani hanno dimostrato in questo caso una leggerezza e una mancanza di empatia che francamente mi hanno un po’ sorpreso, mettendo in atto comportamenti che rischiano di essere più gravi di quanto la loro stupidità lascerebbe immaginare. Direi che il Marchese del Grillo funziona solo al cinema, non è più tempo del Papa Re; speriamo che la lezioni sia servita.

Tutt’altra aria arriva dal Paese del Sol Levante; oggi l’Imperatrice Emerita compie 86 anni, e per celebrare l’occasione sono stati diffusi fotografia e video girati il 5 ottobre. Io resto sempre incantata dalla dignità, la serenità, la grazia, l’affetto composto ma profondo che comunica questa coppia. E considerando che Akihito compirà 87 anni tra due mesi, e che ha abdicato per ragioni di salute, mi sembra che tutto sommato stia abbastanza bene. Ne sono felice, e in loro onore vado a infilarmi un kimono.

Qui trovate il video, in giapponese ma comunque piacevole (immagino non abbiano mascherine perché sono nel loro giardino privato) https://www.youtube.com/watch?v=tiQumN7jXJ4&feature=emb_logo

Le foto del giorno – Distanziamento sociale

Usando un’ardita perifrasi potremmo dire che quest’anno se i sovrani regnano la pandemia governa. Come tutti, più di tutti, considerando la necessità di applicare rigidamente le direttive dei rispettivi governi, e di dare il buon esempio ai cittadini, i Royals continuano le loro attività, adeguandole e adeguandosi al tempo corrente. Alcuni si sono ammalati, come Albert de Monaco e il Principe di Galles; qualcuno è anche morto, come l’ottantaseienne Principessa Maria Teresa di Borbone Parma scomparsa a Parigi nel marzo scorso; tutti si organizzano.

Her Majesty non compare più in pubblico da febbraio, con la felice eccezione del matrimonio della nipote Beatrice, il 17 luglio, in compenso è diventata un’esperta di video call: l’ultima la settima scorsa in compagnia della nuora Sophie, prima che quest’ultima si isolasse in quarantena per essere entrata in contatto con qualcuno risultato positivo. Di altre regine e delle loro mascherine – rigorosamente chirurgica per l’algida Letizia di Spagna, abbinata alle mise per la dolce Mathilde dei Belgi – abbiamo parlato spesso, l’argomento di oggi è invece il distanziamento sociale.

I sovrani svedesi sono in procinto di visitare le 21 contee del Paese per rendersi conto degli effetti della pandemia, intanto sono andati al Teatro dell’Opera di Stoccolma per il Rigoletto; loro da soli in palco, e nel parterre altre 48 persone. Cinquanta spettatori in tutto, salutati dalla regista Birgitta Svendén che prima dello spettacolo ha spiegato come anche gli artisti in scena e i musicisti nel golfo mistico avrebbero rispettato le regole del distanziamento.

Ma se si parla di rispetto delle regole, di rigidità delle medesime, e di capacità di osservare il distanziamento nulla e nessuno batte i giapponesi. L’Imperatore Naruhito e la Consorte Masako hanno ricevuto Haruhiko Kuroda, governatore della Banca Nazionale del Giappone, per informarsi dell’impatto economico e finanziario della pandemia, e della conseguente attività della banca. Autentici protagonisti del social distancing.

E voi, vi immaginate di ricevere così il direttore della vostra banca?

Qui trovate uno spezzone della video call tra Elizabeth II, la Contessa di Wessex e medici impegnati nell’assicurare terapie oculistiche ai cittadini del Commonwealth https://twitter.com/i/status/1314676313211498499