Le foto del giorno – 30 aprile

Oggi il re di Svezia Carl Gustav compie 73 anni, e stamattina a Stoccolma è stato festeggiato con l’omaggio dei sudditi e una coreografica parata militare (potete vedere il tutto nel breve video in calce al pezzo, ma vi avviso che la marcetta in sottofondo è un po’, come dire, monotona).

cg birthday 2

(Ph. Mattias Hellström/SPA)

Il sovrano è arrivato scortato da alcuni ufficiali tra cui il figlio Carl Philip che, non so perché e non me ne vogliate, mi dà sempre più l’idea di un bagnino di Cesenatico. Il resto della famiglia reale – la regina Silvia, l’erede al trono Victoria con marito e pargoli e la principessa Sofia moglie di (senza pupi) – assisteva da un balcone di palazzo. Assente, come accade sempre più spesso, la principessa Madeleine, che evidentemente preferisce le spiagge assolate di Miami

cg birthday

(Ph. Pelle T Nilsson/SPA)

Essendo stati qui tutti ripresi a bocca semiaperta probabilmente stavano cantando l’inno nazionale, o erano in presa a una crisi mistica. In entrambi i casi è comprensibile che il piccolo Oscar non faccia nulla per nascondere il suo disappunto, mostrando il suo proverbiale broncio. Victoria e Estelle, mamma&figlia in pendant con cappottino rosa che a un certo punto si sono sfilate rivelando analogo vestitino floreale; Sofia in rosa pure lei con orecchini pendenti a boule di cui non si sentiva la necessità. La regina Silvia sempre bella nonostante un brutto lifting, o due, sempre signorile e direi professionale, non sempre riesce a mascherare l’espressione tipica della moglie di lungo di corso che ha dovuto ingoiare qualche rospo di troppo. Il re, in gioventù bello e romantico, e protagonista di una storia d’amore da sogno, mi sembra invecchiato acquisendo un’acidità boriosetta piuttosto che autorevolezza, e a dirla tutta mi ricorda sempre di più L’autunno del patriarca senza la travolgente narrazione di García Márquez. Peccato. In ogni caso, auguri!

Giappone, cala il sipario sull’era Heisei

japan abdicationAlle 17.00 ora locale (le 10.00 di questa mattina per noi) è iniziata la cerimonia di abdicazione dell’Imperatore Akihito. japan abdication 2I sovrani uscenti hanno ricevuto l’omaggio della famiglia e dei dignitari, secondo un rigido programma, con la ritualità formale che segna queste cerimonie: gli uomini in tight, le signore in lungo da giorno con cappello, come sempre si vede a Tokio in queste occasioni. Nel suo ultimo discorso il Tennō ha ringraziato i Giapponesi per il sostegno che gli hanno sempre offerto, e ha augurato loro pace e felicità. japan abdication 1Il momento più interessante, segnato dal fascino arcano delle cose ignote che tali restano, è però quello con cui tutto è cominciato: il rito celebrato al santuario Kashikodokoro, all’interno del recinto del Palazzo Imperiale, in cui Akihito ha informato gli Antenati dell’abdicazione, leggendo un documento detto otsugebumi. La lettura del documento si è ripetuta in altri due templi, in onore di altre divinità del pantheon L’imperatore in questa occasione ha indossato il sokutai, particolare costume formale di sua esclusiva prerogativa. Non perdete il video a questo link http://www.asahi.com/ajw/articles/AJ201904300034.html

Due compleanni, un anniversario e un’onorificenza tutta nuova

Otto anni fa gran parte degli occhi di royal watchers e watchers semplici erano puntati su Westminster Abbey dove si celebrava il primo royal wedding del decennio, quello tra William e Catherine; una persona che se ne intende mi ha detto che l’ottavo anniversario va sotto il nome di nozze di bronzo, informazione che vi passo con beneficio d’inventario. wc royal weddingCiò di cui oggi siamo sicuri è che i due coniugi festeggiano separati, lei a casa a Londra coi tre pupi che nel frattempo sono nati, lui a ventimila chilometri di distanza, in Nuova Zelanda. Ciò di cui siamo ragionevolmente sicuri, ma non si può mai dire, è che Baby Sussex non sia ancora arrivato/a, per cui anche negli anni futuri i festeggiamenti non dovrebbero sovrapporsi. Non so nel Regno Unito quali regole si seguano per i regali da fare nel giorno dell’anniversario di nozze – di qualunque materiale sia – ma ho il piacere di comunicarvi che Catherine oggi ne ha avuto di prestigio: Sua Maestà l’ha appena nominata Dame Grand Cross of the Royal Victorian Order (GCVO), for services to the Sovereign. Infanta-Sofia-birthdayUna giovane royal che finora è stata piuttosto sfortunata con le feste di compleanno è la prima birthday girl di oggi, l’Infanta Sofía che compie dodici anni e festeggia senza la madre, attualmente in Mozambico. E non è neanche la prima volta, perché naturalmente otto anni fa quelli che allora erano i Principi delle Asturie erano a Londra per il royal wedding, insieme con la Reina Sofía; e non mi sento di escludere altre assenze. La giovanissima Sofía, che non ha il peso di ereditare al corona e sembra avere la scanzonata disinvoltura comune a molti secondogeniti, mi dà l’impressione di essere il tipo che se la cava da sola, e sono certa che si sarà organizzata adeguatamente. Feliz cumpleaños a una fanciulla che sono certa crescendo ci darà grandi soddisfazioni. benedikteCompie gli anni oggi – per lei sono 75 – anche la principessa Benedikte di Danimarca, anche lei secondogenita dopo la regina Margrethe e prima della regina Anne-Marie di Grecia. L’unica delle tre sorelle senza trono, né come sovrana né come consorte, è vedova da due anni del tedesco principe Richard, capo della casata Sayn-Wittgenstein-Berleburg, da cui ha avuto tre figlie. Io la trovo bellissima ed elegantissima, magari in gioventù non aveva la delicata bellezza della sorella minore, ma il tempo le ha donato una notevole allure e ha rivelato tutta la sua classe, sublimata nella figura alta e sottile. Auguri anche a lei, e viva quelle nate per seconde! (come Lady Violet, l’avreste mai detto?)

Sono invece entrambi primogeniti, ed entrambi i primi a sposarsi nelle rispettive famiglie, William e Catherine, che otto anni fa fecero sognare il mondo intero. E siccome sapete tutto, avete letto tutto e sentito tutto, mi concentrerò sull’abito della sposa che è sempre uno dei protagonisti della giornata (pure più dello sposo, che comunque in questo caso con la bella giubba rossa delle Irish Guards e una quantità ancora accettabile di capelli in testa, faceva la sua figura). The wedding dress of Britain's Catherine, Duchess of Cambridge is seen as it is prepared for display at Buckingham Palace in LondonL’abito, che ho avuto occasione di vedere dal vivo nella mostra che fu organizzata a Buckingham Palace pochi mesi dopo le nozze, è senz’altro molto bello, ma manca della caratteristica che mi piacerebbe in queste occasioni: non è innovativo, non è originale (mentre quello di Eugenie, per intenderci, lo è). L’ispirazione di Sarah Burton – mente di Alexander McQueen da quando lui è morto – è vittoriana, ma sono innegabili i rimandi all’abito di Grace Kelly; il tutto è interpretato in chiave moderna, con il bustino aderente che ricorda, molto sobriamente, le guêpière tipiche della maison, chiuso da una fila interminabile di bottoncini, ben 58. Il bustino e le maniche sono in tulle di seta, ricoperti di applicazioni di pizzo di varie tipologie, con altre che decorano la gonna e lo strascico (in questo caso si tratta di pizzo Solstiss, usato anche per l’abito di Grace). Il lavoro è stato eseguito dalle ricamatrici della Royal School of Needlework, convinte di stare preparando un costume per la televisione.

La gonna in gazar di seta mi piace, bello il gioco delle pieghe sciolte dalla vita che aggiungono un po’ di volume alla figura esilissima della sposa e danno all’abito la necessaria importanza. Sono sostenute da un’intelaiatura piuttosto rigida che ha consentito all’abito di mantenere la sua forma durante tutta la giornata, che è poi quello che ci si aspetta dall’haute couture. The wedding dress of Britain's Catherine, Duchess of Cambridge is seen as it is prepared for display at Buckingham Palace in LondonÈ ancora un gioco di pieghe sul retro il punto da cui parte lo strascico, che è a mio avviso il vero punto debole, perché se vuoi dare visibilità anche alla sorella minore (e al suo derrière) dandole il ruolo di maid of honour e la cura dello strascico, questo dev’essere più lungo di due metri e 70, sennò finisce per rivelare la sottogonna (anche se capisco che lo sguardo dei più sia stato attratto da altro). Molto bello il velo, anche questo in tulle di seta (e si vede!) con piccole applicazioni solo sul bordo che gli danno un aspetto leggero e romantico. Piuttosto sorprendentemente trattandosi di un royal wedding è un velo corto; davvero chic per un matrimonio normale, in questo caso si poteva indossarne anche uno cattedrale, (così Pippa avrebbe avuto qualcosa di più acconcio da maneggiare), però la scelta è questa ed è, lei sì, davvero innovativa. Non siamo ancora alla rivoluzione di Eugenie, che il velo non l’ha proprio messo, ma siamo sulla buona strada. A questo punto fatemi aggiungere un piccolo aneddoto: visitando con Kate in anteprima la mostra, la Regina davanti al manichino senza testa ha reagito con una certa veemenza, definendolo horrible e horrid. Ma dico io, come vi viene in mente di evocare decollamenti in un palazzo reale? Non vi ha insegnato niente la storia? halo tiaraE a proposito di testa, quella di Catherine sfoggiava la meravigliosa Cartier Halo Tiara, nota anche come Scroll Tiara; un migliaio di diamanti su platino per una creazione realizzata dal celebre gioielliere francese nel 1936, commissionata dal Duca di York per sua moglie tre settimane prima di diventare King George VI. Io la trovo elegantissima ed estremamente raffinata, ma non dev’essere stata tra le preferite di nessuna delle royal ladies se la Queen Mom  l’ha indossata in pubblico una volta sola, la Regina mai e la principessa Margaret di rado. Qualche volta in più è stata vista sul capo della principessa Anne, probabilmente è considerata un gioiello più adatto alle persone più giovani. Neanche Catherine l’ha più indossata, anche perché la tiara ha fatto parte di una mostra di gioielli Cartier per lungo tempo; nelle poche occasioni finora in cui la Duchessa di Cambridge ha sfoggiato una tiara, la scelta è caduta sulla Lotus Flower o sulla Cambridge Lover’s Knot, un tempo assegnata alla suocera che non ha mai conosciuto, Diana.

A completare la mise della sposa delle décolletées ricoperte di pizzo, francamente dimenticabili (volete sapere che misura porta Catherine? 5.5 cioè 39), un bouquet piccolo e piuttosto banale, e una coppia di orecchini, dono di nozze dei genitori, in platino e diamanti con piccolo pendente a forma di ghianda, che compare nello stemma dei famiglia realizzato in vista delle nozze. Cari signori Middleton, sappiate che avete la mia stima imperitura per aver accettato con buona grazia le tre ghiande donate dal collegio araldico; in fondo poteva andare pure peggio.

Le foto del giorno – 29 aprile

Mi sono imbattuta per caso in queste immagini, mi sono piaciute tanto e ve le propongo. Come certamente saprete, la chiesa greco-ortodossa festeggia la Pasqua con una settimana di ritardo rispetto alle chiesa cattolica e a quelle protestanti, per cui quella che per noi è  Domenica in Albis per loro è Pasqua di Resurrezione. pasqua spetsesCostantino e Anne-Marie, gli ultimi sovrani sul trono di Grecia hanno preso parte alla cerimonia celebrata nella notte tra sabato e domenica nella chiesa Agios Nikolaos a Spetses, l’isola nel golfo di Egina, tra Atene e Corinto, dove nel 2010 il figlio Nikolaos ha sposato la bellissima Tatiana Blatnik, proprio in quella chiesa. Fin qui nulla di notevole, al di là delle immagini suggestive; ma a guardare meglio si notano due ospiti che proprio non ci saremmo aspettati. Li riconoscete?

Certo che sì, sono Willem-Alexander e Máxima d’Olanda che, dopo aver celebrato il Koningsdag ad Amersfoort con tutta la famiglia, sono evidentemente volati in Grecia, e il re ha concluso il suo compleanno in modo insolito quanto significativo. Considerando che lui è protestante e lei dopo il matrimonio è rimasta cattolica, celebrare insieme la Pasqua ortodossa mi sembra bellissimo. Una coppia con una marcia in più, senza dubbio. Χριστός Ανέστη! Καλό Πάσχα!

Royal chic shock e boh

Edizione piuttosto snella della nostra rubrica, ma ci sono dei capetti che non posso passare sotto silenzio!

Letizia di Spagna letizia-cervantes-2019.jpegLa Reina inizia la settimana col botto, presentandosi martedì 23 alla consegna del Premio Cervantes – andato alla poetessa uruguayana Ida Vitale – con un completo abito e cappottino Carolina Herrera, che le abbiamo visto altre volte con immutato piacere, perciò siamo disposte a perdonarle pure gli accessori pitonati. Se guardate con attenzione non solo le maniche risvoltate, ma anche il cappotto che si apre col passo e la cintura annodata dell’abito, appare evidente che il tessuto sia double, grigio e lavanda. E naturalmente Lady Violet l’indosserebbe dall’altro lato; è vero che a quel punto si abbottonerebbe a destra, ma basta lasciarlo aperto! Chic.

Due giorni dopo è la volta di altri due premi letterari, questa volta dedicati alla letteratura per l’infanzia e l’adolescenza.

E qui che fa? Si affida al sicuro rigore del bianco e nero, e poi mi piazza una canottiera tipo Intimissimi col pizzo allo scollo con cucitura in mezzo e il disegno che neanche combacia. Maestà, è vero che l’accessorio spesso fa l’abito, ma purtroppo nemmeno quelle favolose Manolo possono riscattare un top così cheap. Boh, ma solo per le scarpe.

Máxima & girls maxima and girlsIl 27 aprile è il compleanno di re Willem-Alexander e i reali olandesi, compresi fratello e cugini con rispettive consorti, hanno celebrato il Koningsdag nella città di Amersfoort. Bellissimo il clima allegro e rilassato con cui quella che sembra davvero una famiglia unita e affettuosa ha festeggiato il birthday boy, ma le mise… Máxima sceglie Natan, un completo écru con gonna pantaloni più una casacca che sembra reduce dal carnevale di Ivrea, quello dove si lanciano le arance – ed è stata colpita parecchie volte! – il tutto accessoriato con clutch e scarpe arancio, ovvio riferimento alla casa reale degli Orange, più inutili guanti (che richiedono comunque un minimo di formalità, sennò fanno tanto giorno di pulizie, soprattutto se lunghi oltre il polso) e un cappello che per forma e piazzamento evoca una parabola tv. Shock.

Le tre ragazze crescono a vista d’occhio e sembrano assai più grandi della loro età. Alexia, la rossa in rosso, quattordici anni a giugno, è chiaramente la diva di famiglia,  Ariane ne ha dodici ed è ancora la piccolina di casa, mentre l’erede al trono Catharina-Amalia, quindici anni e mezzo, ha già raggiunto il metro e 78 della mamma e potrebbe anche superarlo, però quel vestitino (e quelle scarpe) da sciuretta no dai. Non classificate, perché le ragazze devono poter sperimentare in santa pace.

Mary di Danimarca Mary-in-Dolce-Gabbana-1L’abbiamo detto che è la più chic della sua generazione? Lo ripetiamo. eccola venerdì 26 al Léonie Sonning Music Prize; personalmente non vado pazza per abiti di pizzo del genere (questo è Dolce&Gabbana) ma lei è così perfetta che riesce a riequilibrare pure il completo del marito, troppo piccolo e vagamente fosforescente (ma gli abiti da principe ereditario non si fanno più su misura?). Bellissime le scarpe Gianvito Rossi. Chic

Mathilde dei Belgi Mathilde dries van notenGiovedì 25 la regina ha consegnato il Baillet Latour Health Prize, un importante riconoscimento scientifico, che quest’anno ha premiato la ricerca cardiovascolare. Per l’occasione la mise scelta è un abitino scozzese di Dries Van Noten. L’abito mi piace, adoro ogni fantasia scozzese, lo stilista è noto per la raffinatezza delle sue creazioni; perché allora Mathilde sembra stia indossando un grembiulino da casa? Boh.

Giorno di addii

tranfert jean 2Oggi è il giorno in cui il Granduca Jean ha lasciato per sempre lo Château de Berg per il palazzo granducale, dove sarà allestita la camera ardente.

Per me però oggi è l’anniversario di una perdita dolorosa, sto uscendo per andare alla messa di suffragio, per cui facciamo così, per gli aggiornamenti vi lascio il link del sito della famiglia granducale http://www.monarchie.lu/fr/actualites/evenements/2019/04/28042019_transfert-GDJ/index.html

e quello della pagina che Wort, il giornale più diffuso nel Granducato, dedica alla giornata (nella versione francese) https://www.wort.lu/fr/luxembourg/un-premier-adieu-pour-tout-un-pays-5cc5a093da2cc1784e342fff

La foto del giorno – 28 aprile

L’immagine di oggi mi ha sorpresa non poco, perché era molto tempo che non vedevamo entrambi i sovrani emeriti di Spagna in compagnia della figlia Cristina, e francamente pensavo che insieme non li avremmo visti più. reyes-infanta cristinaDopo il pasticciaccio brutto del caso Noos, l’Infanta Cristina è stata privata del titolo di Duchessa di Palma de Mallorca e di fatto bandita dalla corte. Mentre è noto che quella santa donna di  doña Sofía ha continuato pervicacemente (e giustamente, secondo me) a stare vicino alla figlia e ai quattro nipoti, andando spesso a trovarli a Ginevra, dove risiedono, e non facendo mai mancare il proprio sostegno, soprattutto dopo la condanna definitiva e l’incarcerazione del marito e padre, don Juan Carlos ha marcato la propria distanza da Cristina in maniera netta e piuttosto plateale. La differenza di comportamento dei due coniugi è evidente nelle fotografie scattate per celebrare gli 80 anni, che entrambi hanno compiuto lo scorso anno: solo Felipe, Elena e le loro famiglie per Juan Carlos, anche Cristina coi quattro figli per Sofía. L’occasione per questa riunione, cui hanno preso parte anche l’Infanta Elena e la madre di Iñaki Urdangarin, Claire Liebaert, è stata la partita dei quarti di finale della Coppa di Germania Juniores di pallamano che il secondogenito di Cristina, Pablo, ha giocato con la squadra tedesca TSV Hannover-Burgdorf. Eccoli quindi tutti insieme, mamma zia e nonni, con sciarpa d’ordinanza, a fare il tifo per Pablo, che speriamo caldamente dal padre abbia ereditato solo la passione per la pallamano. Che Juan Carlos stia riassaporando la gioia della famiglia? Intanto la loro presenza ha portato bene, la squadra di Pablo ha sconfitto quella avversaria, la HSG Wetzlar.

La foto del giorno – 27 aprile

In attesa del fatidico aggiornamento che tutti non vediamo l’ora di ricevere da Windsor – la nascita di Baby Sussex of course – altri ce ne sono per i due importanti eventi previsti per la prossima settimana – uno triste, l’altro storico – sintetizzati dalla foto di oggi. japan luxAkihito e Michiko, in una delle ultime uscite pubbliche come imperatori del Giappone, all’ambasciata del Lussemburgo a Tokio hanno reso omaggio alla memoria del Granduca emerito Jean, scomparso martedì 23. Difficile immaginare una scena più solenne nella sua perfetta sobrietà, con i sovrani vestiti a lutto, ciascuno con dei fiori bianchi tra le mani, inchinati davanti al ritratto del defunto appoggiato su un tavolo coperto da un drappo nero. Nessun orpello, nulla a guastare la pulizia dei gesti, il cordoglio reso nel più puro stile nipponico. Immaginiamo invece che i funerali di Jean si concederanno un certo sfarzo, soprattutto se la Granduchessa nuora interverrà nell’organizzazione. La Corte ha intanto annunciato che osserverà sei settimane di lutto, come avvenne già nel 2005 per la moglie di Jean, Josephine-Charlotte. Il feretro lascerà lo Château de Berg, residenza del Granduca scomparso, domani domenica 28 alle 14.30, e in circa mezz’ora raggiungerà il Palazzo dei Granduchi dove sarà allestita la camera ardente; i cittadini potranno rendere omaggio al loro ex sovrano da lunedì pomeriggio a venerdì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 19.00. Intanto vengono organizzate le delegazioni presenti ai funerali di stato sabato mattina; dal Regno Unito in rappresentanza di Elizabeth II ci sarà Anne, the Princess Royal, che ha lavorato a lungo con Jean nel Comitato Olimpico Internazionale.

Dall’altra parte del mondo invece Akihito si prepara ad abdicare in una breve cerimonia martedì 30, rimanendo formalmente in carica fino alla mezzanotte. Da mercoledì 1 maggio il Giappone avrà un nuovo imperatore, ed entrerà in una nuova era: Reiwa “meravigliosa armonia”. Anche l’intronazione di Naruhito sarà una cerimonia breve, cui non parteciperà nessuna donna, ma in autunno è prevista una cerimonia più complessa alla presenza di tutta la famiglia e delle delegazioni straniere; nel frattempo sono arrivati a Palazzo i tre simboli del potere imperiale: la spada Kusanagi, che simboleggia il valore, la gemma Yasanaki no Magatama che rappresenta la benevolenza, e lo specchio Yata no Kagami, simbolo di saggezza. Lady Violet, che ha una passione per le culture orientali (per caso si era capito?), vi racconterà nei dettagli i due eventi, e magari vi parlerà anche della dea Amaterasu e del suo specchio simbolico.

Concludendo vi riferiamo uno strano episodio che oggi ha turbato l’olimpica serenità dei preparativi: sul banco del piccolo principe Hisahito – che dovrebbe succedere allo zio Naruhito sul trono – e sul banco accanto sono stati rinvenuti due coltelli da cucina, che sembra siano stati lasciati da un uomo di mezz’età vestito da operaio; l’aula era vuota perché in quel momento la lezione si svolgeva all’aperto, ma tanto è bastato per rafforzare la sicurezza. Speriamo sia un evento isolato e che nulla turbi la festa.

 

La foto del giorno – 26 aprile

Potrebbe Lady Violet evitare di mostrarvi questa immagine? Non potrebbe, e infatti non lo fa. the queen carnarvon funeralIeri Her Majesty ha partecipato al funerale della Contessa di Carnarvon, la cui famiglia possiede Highclere Castle, cioè il maniero diventato universalmente famoso come Downton Abbey. Nata Jean Margaret Wallop in un’importante famiglia angloamericana – il nonno paterno era l’ottavo conte di Portsmouth, mentre uno dei suoi fratelli è stato per tre volte senatore repubblicano del Wyoming – la contessa aveva sposato nel 1956 Henry Herbert, noto come Lord Porchester prima di ereditare il titolo di Lord Carnarvon alla morte del padre. La coppia è stata sempre molto legata alla sovrana, che ha tenuto a battesimo il primogenito George, oggi VIII Earl of Carnarvon (è il primo signore a sinistra). Il vecchio conte, scomparso nel 2001, era un grande appassionato ed esperto del mondo equestre e delle corse ippiche, fidatissimo consigliere della regina che lo chiamava affettuosamente Porchey.

Impeccabile as usual, Sua Maestà indossa una mise a lutto in cui il rigore del nero è alleggerito da tocchi bianchi sul soprabito dall’ampio collo asimmetrico e sul cappello. Sulla spalla sinistra troneggia una delle spille più preziose della sua collezione, la Cullinan V, indossata anche quando tenne a battesimo l’attuale Lord Carnarvon. In castigo dietro la lavagna Lady Caroline Warren, figlia della defunta, che si è presentata al funerale della madre in blu con cappello rosa (come avrete capito, è l’ultima a destra nella foto).

Se poi Lord Carnarvon vi suona familiare ma non ricordate dove l’avete già sentito vi aiutiamo noi. Probabilmente vi riferite al quinto conte, bisnonno dell’attuale, che finanziò la campagna di scavo in Egitto condotta da Howard Carter, che il 23 novembre 1922 portò alla scoperta della tomba di Tutankhamon; la sua morte improvvisa, avvenuta al Cairo pochi mesi dopo a causa di una puntura di zanzara, diede origine alla leggenda della maledizione del faraone. Il conte, appassionato di egittologia, poteva permettersi di finanziare la sua passione disponendo di un’enorme fortuna grazie al matrimonio con Almina, il cui cognome era Wombwell, ma in effetti era figlia naturale di Alfred Rothschild. E a chi si ispira il personaggio di Cora, nuora di Lady Violet Crawley? Ma ad Almina, of course! E da Downton Abbey è tutto.