December chic shock e boh (parte prima)

Fine d’anno col botto (ma senza botti) e l’analisi delle mise di dicembre, mese ricchissimo di eventi royal. D’altronde quando arriva Natale le occasioni per celebrare e festeggiare non mancano.

Monaco

(Ph: Eric Mathon /Palais Princier)

Si parte dal Principato, dove venerdì 9 Charlène ha presenziato al Bal de Noël della Fondazione che potta il suo nome. Tema della serata era Italia chic; nonostante ciò, la Princesse non ha onorato la moda italiana, preferendo un abito Carolina Herrera completato da un soprabito Akris. Gesto poco diplomatico, ma scelta efficace.

L’abito di tulle blu notte percorso da un getto di cristalli che parte dal fianco non solo mi sembra molto bello, ma anche une delle sue mise migliori, un modello in grado di evidenziare la semplicità quasi monacale del suo aspetto – capelli cortissimi e chiarissimi, pelle diafana, trucco lunare – senza soverchiarlo. E questa volta mi piace persino il soprabito. Chic.

Sempre blu la scelta per madre e figlia, che il 14 hanno consegnato doni natalizi ai bambini del Principato nel cortile di Palazzo, trasformato in una bizzarra banchina polare. Per la piccola Gabriella un cappotto orsetto di Emporio Armani, uno dei pochi casi in cui chi lo indossa non sembra l’orso Yogi; per Charlène una mantella aperta sui lati, uno di quei modelli che tanto le piacciono, ma che la rendono metà Lucignolo metà Star Trek. Boh.

Svezia

Saliamo verso il grande nord, terra fiabesca di creature fatate. E per uno degli eventi più importanti dell’anno – la consegna dei Premi Nobel, mica pifferi – le principesse svedesi hanno deciso di vestirsi come le protagoniste di una storia per bambini. La futura regina Victoria si lancia in una delle combo più diaboliche: rosa e celeste, abbinata protagonista di varie espressioni volte a sottolinearne l’improbabile eleganza.

(Ph: Jonathan Nackstrand/Getty Images)

Dunque svolge la fascia celeste dell’ordine dei Serafini, la più importante del Paese, su un abito rosa bubble gum della stilista svedese Camilla Thulin, corredata dalla versione celeste della pochette Knot di Bottega Veneta, amatissima e popolarissima tra le royal ladies di ogni latitudine. Per somma di sventura anche l’ordine familiare di Re Carl Gustav è montato su nastro celeste, e finisce per accentuare l’effetto Barbie. Peccato perché l’abito, realizzato artigianalmente, ha una bella costruzione e dona molto alla sua bella figura. E la tiara a sei bottoni è mozzafiato. Boh.

(Ph: Jonathan Nackstrand/Getty Images)

La cognata Sofia, che è una principessa vera ancorché acquisita, ha evidentemente deciso di ispirarsi a una principessa inventata, e capelli a parte s’è vestita da Elsa. O da fata dei ghiacci. Abito color ghiaccio (di Ida Lanto) con decorazioni color ghiaccio, sotto occhi azzurro ghiaccio. Cui si aggiunge la tiara, dono di nozze dei suoceri, evidentemente dotata di set di pietre diverse da alternare; dopo gli smeraldi e le perle oggi è la volta delle acquamarine. Color ghiaccio pure quelle.

Darling please, in un’occasione di questa importanza lascia perdere le ciocche svolazzanti (ma se ti ha scapigliata Carl Philip ti perdono, beatattè). Shock.

(Ph: Jonathan Nackstrand/Getty Images)

Concludiamo con la prima signora del regno, la regina Silvia, donna di regale bellezza dallo stile altalenante, a volte chic a volte no. Stavolta no. La superba parure napoleonica di ametiste, come potrete immaginare al vertice delle mie preferenze, è sostenuta da un abito in pizzo viola con sovragonna di taffeta. Sorry, shock.

Norvegia

Sabato 10 è stata la giornata dedicata ai Premi Nobel anche ad Oslo (la Norvegia assegna quelli per la pace), consegnati quest’anno a un attivista bielorusso, un’associazione ucraina e una russa, tutti al lavoro per la coabitazione pacifica nell’area. La cerimonia norvegese prevede che i reali non presentino i premi ma assistano solo, dunque è sempre meno sontuosa della svedese: consegna del riconoscimento nel municipio della capitale e banchetto serale. Signore in abito da giorno al mattino: per la regina Sonja tailleur blu (mi dispiace non so definirlo meglio, in ogni fotografia ha una sfumatura diversa) con pillbox in tinta e accessori neri. E la capacità di non sembrare vestita da hostess. Mette-Marit in rosso, cappottino firmato Catherine Walker e bandeau (JT Milinery) rosso natale, bellissimi. Chic + chic.

Per la sera la principessa ereditaria continua col rosso, ma sceglie un modello di autore sconosciuto che non le dona affatto ela trasforma in un giunonico pacco natalizio. Shock. La regina invece punta sul bianco, linea semplice e attenzione irresistibilmente attirata dai tre fili di smeraldi.

Per avere un’idea migliore della sua mise vi posto un suo ritratto ufficiale: la cinta dell’abito è diversa ma il look è quello: semplice, chic.

Svezia, di nuovo

(Ph: Clement Morin/Nobelstiftelsen)

Decisa sterzata verso la modernità delle royal ladies svedesi la sera seguente, domenica 11, alla cena di gala offerta dai sovrani in onore dei Premi Nobel degli ultimi tre anni, compresi i vincitori del 2020 e 2021, cui la pandemia aveva impedito di festeggiare con adeguata solennità. Ho scelto la foto dei premiati del 2021, col nostro professor Parisi in prima fila, tra il Re e il principe Carl Philip, in perfetta versione scienzato distratto, col frac evidentemente preso a prestito dal capocameriere del caffè Greco, peccato che non sia la sua taglia.

Mi piace moltissimo la flamboyante Silvia in lamé arancione riciclato, che riesce a distogliere l’attenzione perfino dall’orlo dei pantaloni del marito. L’aiutano a splendere i 500 e passa diamanti della tiara a nove punte della Regina Sofia, che la sovrana ama e indossa spesso proprio per i Nobel, per tacere dei diamantoni al collo. Non mi fa impazzire la menaudière a forma di conchiglia, ma la perfezione non è di questa terra. Chic.

Ricicla anche Victoria: l’abito Elie Saab è visto e rivisto ma sempre bellissimo, e in un colore che è tornato di gran moda. In testa la futura regina porta la tiara dalla forma di un serto d’alloro che ha ereditato dalla principessa Lilian, moglie del prozio Bertil e amata come una notte (se avete voglia di romanticismo andate a leggere la loro storia d’amore Bertil e Lilian, omnia vincit amor). Favoloso il collier di smeraldi, favoloso il sorriso, favolosa lei, chic.

Incredibile dictu mi piace anche Sofia, che per una volta non è vestita da bambolina. Per lei un originale abito dégradé dal mandarino al bianco della stilista Lilli Jahilo il cui nome è tutto un programma, è il modello Maxima! Come sempre sul capo di Sofia c’è la tiara nuziale, questa volta con le perle (avrei osato gli smeraldi) in mano la Knot Bottega Veneta in bianco, ve l’ho detto che ce l’hanno tutte! Poi certo lei non sembra convintissima, e il colore non le dona particolarmente, insomma boh.

Liechtenstein

Proprio perché siamo a Natale sono uscite anche delle foto della first lady del Liechtenstein, Sophie, mogie del reggente Alois e prima donna del Principato dalla morte della suocera. Nata principessa e duchessa in Baviera, anche Sophie segue spesso lo stile Burda ma essendo bella e dotata di naturale eleganza fa sempre la sua figura. La vediamo impegnata in un’attività non particolarmente mondana ma tipica del periodo: la visita agli ospito di residenze per anziani.

Voi come la preferite, in pullover rosso e gonna a fantasia etnica, o in blazer grigio su pantaloni neri e camicia a piccoli disegni? Io francamente boh, ma mise a parte lei mi piace molto. E se come si vocifera si è fidanzata Marie Caroline, unica femmina dei suoi quattro figli, forse l’anno nuovo ce la mostrerà negli eleganti abiti di madre della sposa, non ci resta che attendere.

Questa la prima parte, il resto nell’anno nuovo. Ci ritroviamo nel 2023!

C’è un’altra data!

L’annuncio degli eventi royal del prossimo anno ha messo il turbo, e oggi arriva una nuova data. Il royal wedding par excellence, quello di un principe ereditario si svolgerà giovedì 1 giugno. Questo è il giorno in cui Hussein bin Abdullah, Principe Ereditario di Giordania, sposerà ad Amman la fidanzata saudita Rajwa Al Saif.

Grande attesa per le mise – della sposa e naturalmente della madre dello sposo, la regina Rania – e una certa curiosità per vedere una cerimonia non cristiana. Hussein è il primo erede al trono della sua generazione a sposarsi, vedremo quanti dei suoi futuri colleghi saranno presenti. Nulla si sa invece delle nozze della sorella Iman, che ha annunciato il suo fidanzamento prima del fratello maggiore, ma naturalmente passa un po’ in secondo piano.

La prossima primavera si annuncia piena di eventi: il secondo parto di Stéphanie del Lussemburgo, che immagino avverrà prima delle nozze della cognata Alexandra fissate il 22 e il 29 aprile, e il 1 giugno il royal wedding giordano. Senza dimenticare – e come si potrebbe? – l’incoronazione di King Charles III (e Queen Camilla), il 6 maggio. Al mio segnale scatenate le agende!

Un felice, sereno, appagante, divertente, soddisfacente, anno nuovo a voi tutti.

Save the date

Inizia il conto alla rovescia: c’è la prima data per uno dei royal wedding previsti per l’anno prossimo!

(Ph: Maison du Grand-Duc/Sophie Margue)

Alexandra del Lussemburgo sposerà il fidanzato Nicolas Bagory in aprile; sabato 22 nella capitale del Granducato la coppia si unirà civilmente, una settimana dopo, il 29, verrà celebrato il matrimonio religioso nella chiesa Saint Trophyme a Bormes-les-Mimosas, in Costa Azzurra. Quello di Alexandra sarà dunque un delizioso matrimonio provenzale, che detto così sembra più piacevole di un royal wedding lussemburghese.

Non è nota la ragione di questa scelta inconsueta su cui immagino si parlerà; Lady Violet dal canto suo già pregusta un matrimonio tra i fiori selvaggi della Francia meridionale piuttosto che tra i rigidi stucchi del Lussemburgo (che romanticismo!). Non è consueta nemmeno la settimana di distanza tra le due cerimonie, ma ci siamo già scordati le nozze a puntate tra Beatrice Borromeo e Pierre Casiraghi? (se volete rinfrescarvi la memoria seguite il link A Royal Calendar – 1 agosto 2015).

Siccome a me i numeri piacciono molto, non ho potuto fare a meno di notare che l’annuncio viene dato oggi, a 39 anni di distanza dal giorno in cui Caroline de Monaco sposò Stefano Casiraghi, e che la data delle nozze religiose è la stessa scelta dagli attuali Principi di Galles, che quel giorno festeggeranno i dodici anni di matrimonio. Sempre lo stesso amore per i numeri mi aveva fatto scrivere un post dedicato a tutte le coppie che si sono sposate un 29, gruppo cui a breve si iscriveranno anche Alexandra e Nicolas. Buona lettura Quante spose il 29!

Il caffè del lunedì – Natale nella nuova era

Francamente ignoro se King Charles beva caffè, e nel caso se preferisca l’espresso o quella sbobba tremenda che noi definiamo caffè americano, la cui principale funzione, I presume, è quella di sturalavandini; in ognuno caso il caffè di oggi è dedicato a lui.

Che ieri ha finalmente tenuto il suo primo discorso di Natale, rivolto alla nazione per la prima volta novant’anni fa dal bisnonno George V e diventato tradizione. Prima solo radiofonico poi, dal 1957, via televisione per decisione della defunta Regina la cui presenza ancora aleggia sulla Royal Family. E Charles bene ha fatto a dedicare a lei il suo primo Christmas broadcast, scegliendo addirittura di registrarlo nella St. George’s Chapel, dove lei è sepolta con marito genitori e sorella. Un discorso anche interessantemente politico, non solo per la citazione del personale sanitario – impegnato in una battaglia per contratti e salari – ma soprattutto nella sua veste di capo della Chiesa d’Inghilterra, un aspetto che noi forse tendiamo a trascurare un po’ ma che penso avrà un ruolo importante nel suo regno. Che Charles sia particolarmente attento ai discorso interreligioso è noto da tempo, in questo caso ho trovato notevole, e non scontato, il riferimento anche agli atei.

Citazioni anche per i working royals, dai principi di Galles alla sorella Princess Royal a fratello e cognata Conti di Wessex. Non pervenuti l’impresentabile Andrew di York – recentemente anche bandito da Buckingham Palace, dove non potrà avere più il proprio ufficio, né ricevere ospiti – e i californiani Duchi di Sussex&Montecito.

Poi certo, a noi è mancata un po’ l’attesa per scoprire la spilla che avrebbe scelto la Regina, e la ricerca per scoprirne i significati nascosti, ma se sapremo riconoscere a King Charles il suo spazio e riconoscere il suo valore, non ci deluderà.

Oggi si festeggia santo Stefano, dunque permettetemi di rivolgere gli auguri di Lady Violet a tutte le Stefania e gli Stefano che vengono a sedersi sul sofà. Passando dal sacro al profano, vi ricordo che oggi nel Regno Unito è Boxing Day, per tradizione il giorno in cui iniziano i grandi saldi invernali; se dunque siete in Albione, o più semplicemente fate i vostri acquisti online, datevi una mossa, che le occasioni migliori spariscono presto!

Buon Natale!

Entro in punta di piedi nel vostro Natale per degli auguri speciali.

Il disegno con la renna non è opera mia – che non so disegnare – ma di un piccolo uomo che un giorno sarà Re. Il giovane George sembra davvero aver ereditato il talento artistico di nonno Charles e del bisnonno Philip, e gli orgogliosi genitori hanno scelto questa creazione del primogenito per fare gli auguri (ottima mossa, va detto).

Aspettando il primo Christmas speech di King Charles, merry Christmas!

La foto del giorno – Happy Royal Christmas

Vi distraggo un attimo dai preparativi della Vigilia per una piccola anteprima. Domani King Charles III farà il suo primo speech natalizio, che come tradizione verrà trasmesso dalla BBC e andrà online alle 15.00 (le 16.00 in Italia). Il discorso è già stato registrato, e indovinate quale luogo è stato scelto?

Non una sala di Buckingham Palace, né del castello di Windsor, né tantomeno di Sandringham. Il Re ha scelto St. George’s Chapel, dove la defunta Regina è stata sepolta accanto all’adorato marito Philip, ai genitori, alla sorella Margaret.

Ottima mossa Your Majesty, well done! Non vedo l’ora di ascoltare le sue parole.

A tutti voi, carissime e carissime, buon Natale dal sofà di Lady Violet.

La foto del giorno – Grattis!

Celebriamo la regina di Svezia, Silvia, che oggi compie 79 anni. Per lei oggi 21 salve di cannone, per tutti quelli nati a ridosso del Natale la fatidica frase ti facciamo un regalo solo ma più grande, che poi non è vero quasi mai.

(Ph: Sarà Friberg/Kungl. Hovstaterna)

Va detto che la sovrana è in buona e regale compagnia: compie oggi 89 anni Akihito, Imperatore Emerito del Giappone, e forse El Rey – Emerito pure lui – Juan Carlos ricorderà sua madre Maria Mercedes, nata in questo giorno 112 anni fa. Per tacere della ex Premiere Dame Carla Bruni Sarkozy, che oggi fa 55.

Conoscendo l’amore per il fasto delle monarchie scandinave mi aspetto grandi cose dalle celebrazioni per gli ottanta il prossimo anno, intanto non posso fare a meno di ammirare Silvia in una mise color magenta, colore dell’anno che a dire il vero lei indossa spesso da tempi non sospetti.

Il passare del tempo non ha cancellato la sua bellezza ma l’ha come congelata, appannando quella natura passionale che a me ragazzina sembrò di cogliere in quella incantevole ragazza bruna che diventava regina in un abito Dior disegnato per lei da Marc Bohan.

La foto del giorno – Un Re di valore

Pos o cash? Carta di credito o moneta? Qualunque sia la vostra preferenza, in Albione il nuovo regno ha compiuto un altro passo, e anche se i Britannici di solito usano i sistemi elettronici, la Bank of England oggi ha presentato le prime banconote col volto di King Charles III.

Sono 4 tagli da 5, 10, 20 e 50 sterline e l’impianto, col re posto di 3/4 sul lato destro, è simile a quelle precedenti, contrassegnate del viso della defunta sovrana.

Vi ricordo, nel caso aveste ancora le vecchie banconote, che sono ancora in corso e spendibili. Nel caso invece ne abbiate di un tipo fuori corso (può capitare, soprattutto se mancate dal Regno Unito da qualche anno) potete cambiarle gratuitamente alla Bank of England, a Londra, dove c’è un ufficio apposito. È anche un bel posto in Threadneedle St, accanto al vecchio Stock Exchange, un edificio che porterà dritti nei film di Mary Poppins. Lady Violet non vede l’ora di vederle. E di spenderle, ovvio.

Il caffè del lunedì – Di martedì

Di martedì non nel senso della trasmissione di Floris, ma in quello che causa giornata tra il frenetico e il delirante il caffè di ieri ve lo offro oggi (e speriamo non si sia raffreddato!)

È in fondo una piccola storia, ma volevo raccontarvela, compreso il momento imprevisto, perché secondo me svela piuttosto chiaramente che persona è Charles e che re sarà. Mercoledì scorso, 14 dicembre, King Charles ha assistito a Westmister Hall allo svelamento della piccola targa che ricorda il luogo dove il feretro di sua madre ha ricevuto per quattro giorni l’omaggio pubblico, prima dei solenni funerali di stato, secondo una prassi che risale alle esequie di King Edward VII nel 1910.

Nel salutare le persone presenti, il sovrano si è chinato a raccogliere il bastone caduto a una signora, un gesto se volete normale, ma certo non scontato.

Fermatevi quattro minuti, bevete un caffè e gustatevi questo piccolo video, poi mi direte se ne è valsa la pena. Per tutti gli estimatori, segnalo la presenza dell’equerry di Sua Maestà, il tenente Colonnello Johnny Thompson; ne parleremo ancora, stay tuned!

A Royal Calendar – 17 dicembre 2007

Nasce a Frimley, nel Surrey, James Alexander Philip Theo Mountbatten-Windsor Viscount Severn.

È il figlio minore e l’unico maschio di Edward, ultimo dei quattro figli della defunta Regina, e di sua moglie Sophie. È dunque il più giovane degli otto nipoti di Elizabeth e Philip, e quattordicesimo in linea di successione al trono britannico, dopo suo padre e prima della sorella Louise.

È anche il meno noto; i più lo hanno conosciuto quando, tenero e determinato, ha partecipato con sorella e cugini alla veglia con cui i nipoti hanno reso omaggio alla nonna scomparsa, e a molti non è sfuggito il gesto affettuoso con cui il marito di sua cugina Zara, Mike Tindall, lo ha consolato durante il funerale.

È dai gesti che lo conosciamo meglio, data la giovane età e la limitata biografia; io ad esempio rimasi deliziata dall’abbraccio riservato alla madre che aveva completato la bike challenge coprendo le 445 miglia (circa 700 chilometri) che separano Edimburgo da Londra per raccogliere fondi.

Ulteriore prova della famiglia serena e “normale” che i suoi genitori hanno saputo formare. Quando si sposarono il principe schivo e la bionda PR di origine gallese ebbero il titolo di Conti di Wessex e decisero che da figli di conti sarebbero stati trattati James e Louise, lasciando ai figli la facoltà di utilizzare HRH alla maggiore età. James porta il titolo di Visconte Severn, titolo sussidiario del padre, che allude alle origini della madre: il Severn è il fiume più lungo del Regno Unito, che nasce nel Galles e sbocca in Inghilterra.

Come la sorella, James ha un lago che porta il suo nome nella regione canadese di Manitoba. Come molti suoi coetanei ama la vita all’aria aperta ed è particolarmente abile nella pesca con la mosca. Una passione che divide con la madre – il padre non ha abbastanza pazienza – per la delizia della nonna regina che ricordava le performance di sua madre, la Queen Mom.

Al visconte pescatore gli auguri di Lady Violet; non ci deluderà.