Breaking News – Mamma Catherine

Oggi il Regno Unito – e vari altri Paesi, principalmente non cattolici – celebra la festa della mamma, il Mother’s Day, ed ecco la foto che aspettavamo, speravamo, e temevamo di non vedere.

(Ph: The Prince of Wales)

Catherine è ritratta in giardino circondata dai suoi tre pargoli in una foto scattata dal marito all’inizio di questa settimana, in quello che dev’essere l’esterno di Adelaide Cottage, nel vasto parco di Windsor, dove la famiglia risiede.

Lo scatto è accompagnato da un messaggio: “Thank you for your kind wishes and continued support over the last two months. Wishing everyone a Happy Mother’s Day. C” (Grazie per i gentili auguri e il supporto costante durante gli ultimi due mesi. Con gli auguri a tutti per una felice festa della mamma). Il messaggio si conclude con la C di Catherine, a indicare che lo invia lei personalmente.

E buona domenica.

Breaking News – C’è la foto

Lady Violet non la pubblicherà, dato che la Principessa di Galles ha espressamente chiesto il rispetto della privacy, ma c’è una foto che la ritrae questa mattina Windsor.

Catherine è in un’auto guidata dalla madre Carole, ha i capelli sciolti e occhiali scuri a schermarle gli occhi, mimetizzando in parte il volto che non ha nulla di diverso dal solito. Speriamo che lo scatto, opera di paparazzi non britannici, interrompa il delirio di questo gioco chiamato “dov’è Kate?” che impazza da giorni. O magari è stata fatta filtrare proprio per questo, secondo quanto insegnava il famoso politico sul pensar male. Noi pensiamo benissimo, speriamo che la principessa recuperi presto e totalmente, e Lady Violet possa tornare a disquisire allegramente di argomenti più leggeri.

Le foto del giorno – Si torna al lavoro

Ecco le foto che aspettavamo di vedere da qualche settimana: dopo l’intervento chirurgico della moglie, dopo il trattamento sanitario del padre, dopo l’annuncio del cancro scoperto durante il suddetto trattamento, il Principe di Galles è ricomparso in pubblico.

Oggi a Windsor William, in uniforme della RAF, ha distribuito medaglie (una gli è anche caduta) e onorificenze varie in una delle tradizionali cerimonie di investiture. Mai vicino al trono come oggi, il principe è apparso sorridente, e ha accettato con garbo gli auguri di buona salute per i suoi cari che molti dei presenti gli hanno rivolto; però non ha accennato alla malattia paterna, come qualcuno si aspettava.

Non ha incontrato il fratello Harry, che dopo aver incontrato brevemente il re – sembra fosse presente anche la regina – si è trattenuto in patria per circa ventiquattro ore ed è già ripartito alla volta della California.

Intanto un altro piccolo velo è caduto: il proverbiale riserbo che circonda la relazione tra sovrano e Prime Minister ha concesso una piccola apertura e oggi Buckingham Palace e Downing Street hanno rilasciato un comunicato congiunto informando che nell’immediato futuro l’udienza settimanale nella quale Rishi Sunak informa Chalres delle cose del governo avverrà via telefono.

In serata il principe è ospite di un gala benefico in favore di London’s Air Ambulance Charity, di cui ha il patronage. Eccolo in un fermo immagine in versione articolo il con Tom Cruise. Anche in questa occasione William ha ringraziato per la gentilezza e l’affetto dimostrati verso la sua famiglia. E coraggio, che domani è sempre un altro giorno.

Una piccola storia di Natale

Arriva da Windsor la più tenera, dolce, bella storia natalizia di quest’anno.

Il 7 dicembre il Re registra il suo secondo Christmas speech, al termine del quale un coro di giovanissimi esegue una popolare canzone di Natale,While Shepherds Watched Their Flocks by Night. È il Bexley Music Junior Choir, assai rinomato per l’impegno di avvicinare i più piccoli alla musica. Tra i coristi c’è Olivia Taylor, una bimba di sette anni affetta da un tumore cerebrale che l’ha resa cieca quando aveva solo 17 mesi. Queen Camilla viene a sapere di Olivia e decide di invitarla a per l’afternoon tea con i genitori e la sorellina Imogen.

È così che la piccola viene ricevuta con tutti gli onori al castello di Windsor, e la regina in persona le serve il tè. Olivia ha con sé l’orsacchiotto Corrie, che la accompagna sempre, anche durante esami e terapie; e pure per lui c’è un posto a tavola, e addirittura un biscotto col suo nome (credetemi, gli Inglesi per queste cose sono imbattibili). Per le due bambine c’è poi un regalo davvero regale: due nuovi peluche, non orsetti ma corgi of course.

(Ph: Jonathan Brady/PA

Oltre a conversare amabilmente con l’illustre padrona di casa, che l’ha trovata deliziosamente chatty, chiacchierona, Olivia ha potuto toccare ogni cosa presente nella sala, e giocare con le repliche delle regalie della recente incoronazione. La storia è stata resa nota solo ieri, e magari vi è capitato, o vi capiterà, di vedere altre immagini di questo speciale afternoon tea: non potrete fare a meno di notare come in ognuna la bimba rida allegramente.

Perché, come ricorda in una breve intervista la madre Liz, la disabilità, la malattia, non è ciò che definisce una persona, è solo un aspetto della meravigliosa complessità umana. Olivia è una bambina con una condizione particolare, ma non è quella condizione, non è quel corpo, è anche quello, ma è molto altro: un carattere aperto e affettuoso, un temperamento gioioso, una bella voce,

E questa riflessione può essere un piccolo regalo di Natale per noi.

Le foto del giorno – Feste di famiglia

Il Natale, si sa, è la festa della famiglia per definizione, e le riunioni con i parenti sono d’obbligo in questi giorni. Qualcuno però ha più ragioni per festeggiare, e mentre aspettiamo di vedere come la famiglia reale svedese celebrerà gli 80 anni della regina Silvia, cha li compie sabato 23, oggi è la volta di quella spagnola.

Gira infatti la boa dei 60 la Infanta Elena, primogenita di Juan Carlos e Sofía, che alle due è uscita dal suo ufficio alla Fundación Mapfre, dove lavora da anni come responsabile di progetti socioculturali, e ha raggiunto il ristorante Pabù nel centro di Madrid per festeggiare in famiglia, a cominciare dai figli Felipe e Victoria de Marichalar.

Presenti entrambi i genitori – il padre è rientrato apposta da Abu Dhabi, e non saprei dire se si tratterrà per tutto il periodo di festa – la sorella Cristina con tre dei suoi quattro figli, la zia materna Irene di Grecia e quella paterna Margarita col marito Carlos Zurita; c’erano anche le cugine Alexia di Grecia e Simoneta Gomez Acebo.

Per ultimi, e non era scontato data la tegola che è piombata loro addosso, sono arrivati i sovrani Felipe e Letizia, molto sorridenti e all’apparenza rilassati.

Di ottimo umore il Rey Emerito, che non ha nascosto una certa soddisfazione per i saluti festosi che ha ricevuto. Per ora ho poche informazioni e qualche sensazione, quando mi sarò chiarita le idee sicuramente torneremo a parlare di ciò che accade a palacio Real.

Intanto feliz cumpleaños alla Infanta, che i 60 sono i nuovi 40. Più o meno.

Al di là della Manica invece oggi è il giorno del pranzo per gli auguri che riunisce la versione estesa della Royal Family con zii cugini e nipoti di vario grado, organizzata tradizionalmente il mercoledì che precede il Natale. Prima di trasferirsi a Sandringham i sovrani hanno invitato al castello di Windsor anche i rami collaterali, che non saranno presenti alle celebrazioni nella residenza del Norfolk.

(Ph: Bruce Bennett via Daily Mail)

A mangiare il tacchino si siedono di solito alcune decine di ospiti (al pranzo del 2021, poi saltato causa pandemia, la defunta Regina ne aveva invitati 50), tra cui i Duchi di Edimburgo con la ventenne figlia Louise, e la Princess Royal col marito, fotografati a bordo di un’altra auto. E merry Christmas.

Vestiti per le feste

Superata la prima – spero ultima – influenza della stagione proviamo a recuperare un po’ del tempo perduto; e abbiamo la fortuna di poterlo davvero in grande stile.

(Ph: Heiko Junge/NTB)

Con una premessa: chiediamo scusa alle due birthday girl di questi giorni – Catharina-Amalia d’Olanda (in nero) compie oggi 20 anni, mente Sofia di Svezia (in rosa) ieri ne ha festeggiati 39 – ma quest’anno a loro tocca solo una veloce citazione, che facciamo con i ritratti pubblicati dalle rispettive Case reali.

Andiamocene a Oslo, dal Principe Sverre Magnus, che domenica 3 ha raggiunto la maggiore età. Figlio minore dei Principi Ereditari, al contrario di quanto avvenne a suo padre, anche lui nato dopo una femmina, non scavalcherà la sorella nell’ordine di successione rimanendo il cadetto – qualcuno direbbe lo spare – condizione in fondo non priva di vantaggi, a saperli cogliere. Come predetto da Lady Violet (non è che ci volesse molto) il simpatico biondissimo pacioccone si sta trasformando in un vero e proprio Prince Charming, un principe azzurro come i suoi occhi, presi da mammà. Il giovanotto è stato festeggiato con la necessaria formalità con un pranzo ufficiale a Palazzo venerdì 1 dicembre.

(Ph: Heiko Junge/NTB)

La famiglia reale, con la sola eccezione del Re, è apparsa vestita con il bunad, il costume tradizionale del Paese, e proprio un bunad è stato il regalo che i sovrani hanno fatto al nipote. Non è certo la prima volta che li vediamo in abiti tradizionali: li indossano molto spesso – sempre il 17 maggio, giorno della festa nazionale – e c’è ragione precisa, legata alla storia della Norvegia. Dopo essere stata per secoli poco più di una provincia – parte dell’Unione di Kalmar con Danimarca e Svezia dalla fine del quattordicesimo secolo, e del Regno di Danimarca dal 1536 – nel 1814, in conseguenza delle guerre napoleoniche forma un regno con la Svezia, per poi diventare indipendente nel 1905. Da allora diventa fondamentale sottolineare l’identità norvegese, e lo si fa ricorrendo a ogni aspetto della cultura nazionale. Il bunad è parte di questo processo; oggi se ne contano circa 450 modelli diversi, e praticamente ogni villaggio ha un dettaglio unico che lo caratterizza nel ricamo; per fare un esempio quello dell’arcipelago artico delle isole Svalbard è ricamato con i fiori locali e la sagoma degli iceberg.

(Ph: Terje Pedersen/NTB)

Sverre Magnus ha ricevuto un modello dell’antica contea di Telemark risalente al 1870, e durante il suo discorso la nonna Sonja ha raccontato quanto sia stato interessante per lei e Harald seguire le scelte fatte dal ragazzo per far realizzare un abito che lo rappresentasse. La regina ha rivelato anche un piccolo segreto: negli anni scorsi, quando si è trattato di realizzare il bunad per le nipoti, lei ha ricamato per loro una piccola borsa da abbinare; nel dubbio di come poter personalizzare il costume dell’unico nipote maschio, è stato lui ha suggerire l’aggiunta di una taschina interna.

(Ph: Terje Pedersen/NTB)

Sonja è la figlia di quello che all’epoca era il principale commerciante di tessuti e confezioni di Oslo, ha un diploma in sartoria e nel tentativo di allontanarla da Harald all’inizio della loro relazione, considerata non opportuna, fu mandata all’estero a studiare fashion design. La regina ha sottolineato l’amore del nipote per la tecnologia e in particolare la fotografia; qualcun altro invece ha indicato a Lady Violet la somiglianza crescente tra il biondo Sverre Magnus e lo zio Espen Høiby, fratello maggiore della madre Mette-Marit.

Vi dirò, la cosa si fa interessante.

Cambiamo scenario e famiglia reale, ma restiamo nell’ambito dei costumi particolari, se non proprio tradizionali. Una delle iniziative più note e importanti di Charles, nei lunghissimi anni da Principe di Galles, è stata l’istituzione del Prince’s Trust, organizzazione benefica molto ben strutturata deputata alla raccolta di fondi da impiegare principalmente nella formazioni di giovani svantaggiati. Ora che è Re, è stata annunciata la trasformazione in King’s Fund, ma in attesa del cambiamento l’attività non si ferma e l’ultima iniziativa ha un che di sublime. Assecondando l’idea di alcuni studenti, King Charles ha messo a disposizione dei parati che ornavano Buckingham Palace e Windsor, con cui sono stati realizzati dei kimono messi all’asta per raccogliere fondi.

(Ph: Jane Barlow/PA)

Con grande disappunto di Lady Violet i capi così realizzati sono andati immediatamente sold out, ma è ormai incontrovertibile che il kimono sia da considerarsi un must di ogni guardaroba. A questo punto I have a dream, ho un sogno, che qualcuno venga a commentare una mia mise chiedendomi ‘spiritosamente’ se mi sia vestita con una tenda, in modo tale da poter rispondere: sì, ma di Buckigham Palace! Altro che Scarlett O’Hara… Non ci resta che sperare in una seconda edizione, dopo tutto domani è un altro giorno.

Le foto del giorno – Colori reali

Greige

(Ph: Linda Broström/Kungl. Hovstaterna)

In una settimana Victoria di Svezia e il marito Daniel festeggiano il compleanno di entrambi i figli. Il 23 febbraio la primogenita (e futura regina) Estelle ha compiuto 11 anni, oggi il piccolo di casa, Oscar, ne compie 7. Come da tradizione, il loro compleanno è stato marcato da un ritratto fotografico.

Estelle ormai preadolescente, capelli lunghi sguardo serio ed espressione enigmatica, pronta ad aprirsi in una di quelle belle risate per cui è famosa. Non vi sfuggirà la gonna pied-de-coq, fantasia di cui abbiamo parlato di recente (Royal chic shok e boh).

(Ph: Linda Broström/Kungl. Hovstaterna)

Oscar, capelli impomatati e divisi da una bella riga secondo lo stile paterno, accenna un sorriso sdentato mentre coccola il cane di famiglia, Rio, incrocio tra un Cavalier King e un barboncino.

(Ph: Linda Broström/Kungl. Hovstaterna)

Dalla foto che ritrae insieme sorella e fratello è evidente che i ritratti siano stati scattati in un’unica seduta fotografica: ottimizzare evidentemente è la parola d’ordine. Questa scelta mi ha fatto ripensare a mia madre la quale, dato che mio fratello e io festeggiamo il compleanno a due settimana di distanza, aveva preso l’abitudine di fare una festa unica, un anno il giorno del suo compleanno, un anno quello del mio. Per fortuna, nonostante fossero la sua passione, non ha mai osato vestirci nelle tonalità del greige, che è tanto chic nelle mise di Armani, ma un po’ triste per i giovanissimi. Però l’espressione scanzonata di Oscar nella foto con la sorella è tutto un programma: non vi ricorda Danny Zuko di Grease?

Rosso e verde

Il colore non manca a Windsor, dove i principi ereditari (di Norvegia) sono stati ricevuti dai principi ereditari (del Regno Unito),.Al blu degli abiti dei signori fanno da contraltare le tonalità vibranti delle mise delle signore. Rosso scarlatto per Mette Marit, uno dei colori che le sta meglio e che porta più volentieri. Verde per il diligente completo di Catherine, scelto forse perché l’incontro era su tematiche green. Ma perché tutti e quattro in posa così? Sembrano una barriera di calciatori.

Ginger

Ed ecco la ragione di questo post! Carnevale è appena passato, e non sono mancate le maschere ispirate al mondo royal. Più che a regine e principesse delle fiabe, molte bimbe si sono vestite come la defunta Queen Elizabeth: colori pastello, cappellino e corgi di peluche, qualcuna perfino scortata da una (o due) grenadier guard. Questo però non l’avevamo mai visto: un piccolo gingerhead per celebrare il World Book Day, la giornata internazionale del libro. Game set match.

I migliori amici di una regina

Mi avete segnalato il sito di un famoso magazine che racconta come i due corgi di Sua Maestà sarebbero rimasti con lei, sul suo letto, vegliandola fino all’ultimo istante. La notizia è attribuita a “fonti ufficiali di palazzo” senza ovviamente dire quali; io però non ho trovato nulla. Va detto che lo stesso articolo è così credibile da situare il trapasso della sovrana “la notte dell’8 settembre”; non è tuttavia la scarsa accuratezza di certa stampa l’argomento di questo post.

(Ph: REUTERS/Peter Nicholls/Pool)

Non saprei dire se le due bestiole fossero davvero piazzate sul letto regale nel momento del passaggio; è possibile e dipende anche da come sia giunta la fine (se fosse stata necessaria un’assistenza medica costante dubito che avrebbe potuto consentirne la presenza anche perché i corgi, soprattutto al cambio di stagione, perdono i peli a ciocche). L’argomento del post sono loro, i corgi, e il legame con la loro augusta padrona, tanto forte e particolare che ormai la razza è universalmente nota come “i cani della regina”. Per la storia dei corgi reali vi rimando a questo link: Dog save the Queen!; mentre vi rassicuro sulla sorte dei due cagnolini che hanno assistito al passaggio del feretro a Windsor: sono stati adottati dal Duca di York, che li aveva donati alla madre (se poi non vi sentiste particolarmente rassicurati, considerate che anche dagli York abbonda la servitù dunque, se non proprio Andrew con le sue manine o Sarah che con lui abita da divorziati in casa, qualcuno che porta fuori le creature, le sfama e le disseta, ci sarà).

Nella sua lunga vita la regina ha avuto una trentina di corgi, tutti discendenti dalla capostipite Susan, arrivata in dono per i suoi diciotto anni. Col passare degli anni la linea di sangue dei Windsor Corgi si è estinta; alla sovrana era rimasta solo Candy, una dorgi (un incrocio, generato dall’amore clandestino tra un corgi e Pumpkin, bassotto della principessa Margaret), che è morta questa estate alla bella età di 18 anni; un altro dolore per Sua Maestà. Invecchiando Queen Elizabeth aveva deciso di non continuare con l’allevamento né sostituire i cani alla loro morte, ma poi il figlio Andrew ha cercato di addolcirle la vedovanza donandole Fergus e Muick (chiamato così dal Loch Muick, lago scozzese all’interno dell’area di Balmoral); il primo è moto dopo pochi mesi, ed è stato sostituito da Sandy.

Il legame tra il monarca e il cane è lungo e profondo; la storia dell’arte è piena di ritratti reali in cui l’uno accompagnano l’altro. E forse qualcuno ricorderà nel 2005 i funerali di un altro sovrano, Rainier III de Monaco, del cui corteo funebre faceva parte l’amato Odin.

(Ph: AP/Lionel Cironneau,Pool)

E i cani della regina? Ormai bisogna registrare l’avanzamento di carriera dei Jack Russell. Come Beth e Bluebell, i due esemplari che Camilla ha adottato dal Battersea Dog and Cats Home, il canile londinese di cui ha il patronage (La foto del giorno – Special preview)

The (once) Fab Four

Mentre il feretro di Queen Elizabeth lascia per sempre Balmoral alla volta di Edimburgo, noi facciamo brevemente il punto sulle ultime ventiquattr’ore. Nonostante l’importanza della cerimonia con cui sabato mattina Charles è diventato King Charles III, ciò di cui tutti hanno finito per parlare è rappresentato in questa foto: i due figli del nuovo sovrano e le loro mogli nuovamente insieme, a Windsor.

(Ph: Chris Jackson/Getty Images)

Le due coppie sono uscite dai cancelli del maniero per salutare i presenti e ammirare i fiori lasciati in omaggio alla regina scomparsa. Catherine, neo Principessa di Galles, dritta come un fuso e affilata come un rasoio, procede con passo da bersagliere. La cognata Meghan, che rimane Duchessa di Sussex – e rimane overseas, come ha amabilmente sottolineato il suocero nel suo discorso – appare meno sicura, infagottata nel vestitone nero. Non è strano, in fondo l’una è nel suo ambiente, l’altra no. Tra loro i rispettivi mariti, vicini e distanti. Bravi, un gesto che andava compiuto, anche se non credo che cambi qualcosa, almeno per il momento. Confesso che guardandoli più che i Fab Four mi vengono in mente i Neri per caso.

(Ph: Jonathan Brady/POOL/AFP/ Getty Images)

Come di diceva, l’evento clou della giornata è stata la proclamazione del nuovo Re in una cerimonia dal sapore antico per la prima volta trasmessa in televisione. King Charles non ha nascosto né l’emozione né la tensione, evidenti soprattutto al momento della firma, ostacolata dall’improvvida presenza di un paio di oggetti da scrittoio che hanno impavidamente sfidato le ire reali. D’altronde il primo discorso del sovrano ha fatto cadere il velo di impeccabile, algido controllo che era stato la cifra della monarchia britannica finora. Bisogna marcare da subito le differenze col monarca precedente, e la comunicazione è il primo passo; non credo che si tornerà indietro.

(Ph: Victoria Jones/PA)

King Charles ha anche mostrato per la prima volta – in forma di spilla appuntata sulla cravatta – il suo monogramma, che reca l’iniziale del nome intrecciata alla R di Rex, in latino. Lo vedremo presto sostituire ER (Elizabeth Regina) su passaporti, banconote, monete, francobolli, cassette postali, alcune livree e uniformi.

(Ph: Jeff J Mitchell/Getty Images)

Stessa evidente commozione a Balmoral, dove la sorella e i fratelli del re, con coniugi e figli, hanno partecipato ad una funzione privata nella vicina Crathie Kirk fermandosi poi a salutare e a ringraziare i presenti per la vicinanza, il rispetto, l’affetto, i fiori. Mai li avevamo visti manifestare così apertamente le proprie emozioni; commossa la solitamente controllata Anne, contrito l’arrogante Andrew – molto affettuoso con le figlie – angosciato il tenero Edward, sconvolta la moglie Sophie. Guardate il video; vederli allontanarsi insieme, abbracciati (minuto 3’30) è davvero toccante. https://videos.dailymail.co.uk/video/mol/2022/09/10/2970358429742485038/480x270_MP4_2970358429742485038.mp4

Confermate data e ora dei solenni funerali di stato di Queen Elizabeth II; saranno celebrati lunedì 19 alle 11:00 (le 12:00 in Italia) a Westminster Abbey, alla presenza dei potenti della terra.

Il calendario completo lo trovate qui: The day after

Le foto del giorno – Maundy Thursday

È il Giovedì Santo, giorno che il sovrano britannico dedica a un antico rito, la distribuzione di un obolo a cittadini anziani, per ringraziarli del lavoro svolto a fovore della comunità (qui per saperne di più La foto del giorno – 18 aprile).

La Regina, che oltre ad essere a capo della Chiesa Anglicana ha anche una fede profonda, non manca mai all’appuntamento, ma quest’anno ha dovuto rinunciare e restare a riposo, dopo aver confessato che il covid le ha lasciato un senso di malessere generale accompagnato da grande spossatezza.

L’ha impeccabilmente sostituita il Principe di Galles con la moglie Camilla, che dopo il Royal Maundy Service nella St. George’s Chapel a Windsor ha consegnato l’obolo – quest’anno costituito da monete di un conio speciale per il Platinum Jubilee – a 96 signore e 96 signori, quanti sono gli anni di vita di Sua Maestà.

Come sapete Lady Violet ama questa coppia, e dunque forse manca di obiettività, ma chiunque ricordi Charles nella sua complicata e a volte ombrosa giovinezza non può non notare che signore aperto e simpatico sia diventato.

Merito sicuramente di Camilla, il grande amore, che gli ha dato serenità e stabilità. Ma forse merito anche Diana, che ha notevolmente contribuito ad avvicinare i Reali alla gente comune.