Il secondo lunedì di marzo è dedicato al Commonwealth Day Service, tradizionale appuntamento in cui ci godevamo la Royal Family in grande spolvero e qualche bella mise.
Il passato è d’obbligo, perché quest’anno si è fatto quel che si poteva, cioè non moltissimo. A partire dal Re, forzatamente assente per le ben note ragioni di salute, che non ha fatto mancare il suo discorso attraverso un video. Saranno le luci, ma sembra un po’ pallido.
A guidare la delegazione reale Queen Camilla, in cappottino turchese che annuncia la primavera (nonostante gli stivali) e cappello piumato. Presente il Principe di Galles senza consorte per le ben note vicende, poi i Duchi di Edimburgo – che Dio ce li conservi! – la Princess Royal, anche lei in solitaria, e gli inaffondabili Duchi di Gloucester.
La Queen Consort è appena rientrata da una settimana di vacanza presa per tirare il fiato. Ha ricevuto una bella dose di critiche; avrebbe forse potuto evitare di entrare nel dettaglio del viaggio anche se non oso immaginare cosa avrebbero detto se fosse scomparsa pure lei. Probabilmente qualcuno non avrà preso sul serio la sua stanchezza dopo una serie non sterminata di royal engagement, leggendola anzi come il segnale di poca empatia nei confronti dei comuni mortali che lavorano davvero. Comprendo il punto, ma mi permetto di ricordare che Camilla tra 4 mesi compirà 77 anni, età in cui i comuni cittadini tendenzialmente non lavorano più, e meno male.
William si è distinto in queste settimane per la notevole quantità di pasticci combinati da solo o con la sua gentile signora. Dell’ultimo probabilmente sapete tutto: finalmente si pubblica una foto di Catherine, coi pupi, in occasione della festa della mamma (Breaking News – Mamma Catherine) bruscamente ritirata da varie agenzie di stampa perché considerata “manipolata” a causa di alcune incongruenze, soprattutto riguardanti i bambini, cui segue messaggio della stessa Catherine che confessa di essere lei l’autrice del rozzo editing dell’immagine, il cui autore dovrebbe essere il marito.
Oggi la coppia è stata vista in auto insieme raggiungere Londra, lui per la cerimonia a Westminster Abbey, lei per un non meglio precisato appuntamento. Catherine è voltata verso il finestrino, per cui il suo viso più che vedersi si indovina. Mia personale opinione: a questo punto immagini poco chiare continuano ad aggravare la situazione invece che alleggerirla; pur comprendendo naturalmente che una persona che non sta bene non abbia voglia di farsi vedere.
I Duchi di Edimburgo diffondono una rassicurante normalità: lui ieri ha compiuto i fatidici 60, e ha ricevuto dal fratello sovrano il titolo di Cavaliere dell’Order of the Thystle, l’ordine del cardo, il più importante di Scozia. Visto che il dono dell’anno scorso era stato il titolo di Duke of Edinburgh mi domando: ma Charles farà anche regali di altro genere? Chessò un libro, un pigiama, una cravatta? Altrimenti ha trovato il modo per fare un figurone a costo zero, il furbacchione. Graziosa as usual la duchessa, con un cappotto a redingote di Suzannah London e un cappello bianco di Jane Taylor.
The Princess Royal è arrivata con un delizioso cappottino rosso a fantasia orientaleggiante, che come suo uso è un pezzo vintage. Con lei non c’è il marito Tim Laurence, ma la nuova dama di compagnia Dolly Maude.
Chiudono la fila i Duchi di Gloucester. Lui, Richard, compirà 80 anni ad agosto; per lei, Birgitte, sempre solidamente calzata negli amati stivaletti, a giugno saranno 78. Sposati da più di 50, tre figli e svariati nipoti, fanno il loro dovere di supporto alla Firm, poche chiacchiere e tutti i fatti che si può.
Fuori da Westminster un gruppo di repubblicani ha fatto un gran baccano. È vero che dalla morte di Queen Elizabeth si vedono spesso, ma è meglio iniziare a tener presente che niente è eterno.