Le foto del giorno – 30 giugno

A un mese di distanza dalle nozze civili a Monaco – e anche a sorpresa, dato che un po’ tutti avevamo pensato ci si sarebbe limitati a quelle – Charlotte Casiraghi e Dimitri Rassam hanno fatto il bis col rito religioso. charlotte dimitri 2 wedding 2La cerimonia è stata celebrata ieri a Saint-Rémy-de-Provence dove la sposa ha vissuto da bambina dopo la tragedia della morte del padre.

In questo caso Charlotte si è rivolta a Giambattista Valli, che ha creato per lei un abito leggero e romantico, ma non particolarmente bucolico, se l’intenzione era quella di un matrimonio di tono campagnolo. Lo stile è più quello da figlia dei fiori anni ’70 – o boho chic, come si dice ora – per cui ci sta il velo corto ma non tanto l’acconciatura, un raccolto elegante e piuttosto austero, col tocco prezioso del gioiello di famiglia. charlotte dimitri 2 weddingPoco formale, ma molto bucolico e provenzale il mazzolino di spighe e lavanda tra le mani della sposa. Piuttosto informale anche l’abito dello sposo, in bianco con camicia azzurra e l’imperdonabile dettaglio della stanghetta degli occhiali che sbuca dal taschino.

Impossibile non notare che la data scelta è la stessa in cui mamma Caroline quarantuno anni fa andò all’altare con Philippe Junot; ma siamo certi che questa volta le cose andranno diversamente e gli sposi vivranno felici e contenti per sempre (o almeno per più dei due che durò quel matrimonio).

 

Il post sulle prime nozze di Caroline lo trovate qui A Royal Calendar – 28/29 giugno 1978

Il battesimo di Archie

Sabato prossimo, 6 luglio, il piccolo Archie (scusate, non ce la fo a chiamarlo anche Harrison) compirà due mesi, e sarà battezzato nella cappella privata del Castello Windsor. archieSarà un evento privato, alla presenza dei nonni, immaginiamo anche degli zii Cambridge (coi cuginetti? speriamo!), e naturalmente dei padrini, i cui nomi non sono stati resi noti. La scelta è probabilmente caduta su amici dei genitori, magari la dea del tennis, Serena Williams. Nulla si sa di una eventuale presenza della bisnonna sovrana, il cui ultimo impegno scozzese per la Holyrood Week è fissato per il 4 luglio e sabato dovrebbe essere rientrata a Windsor, ma ignoriamo se ci sarà anche lei, considerando che l’anno scorso non partecipò al battesimo di Louis. A questo punto non ci resta che aspettare pochi giorni, e speriamo di vedere finalmente Archie in tutto il suo tenero splendore, non senza avere tirato un sospiro di sollievo per aver evitato di sovrapporre la data del battesimo con quella dell’Independence Day, dato che molti rumors parlavano proprio del 4 luglio.

Le foto del giorno – 29 giugno

In attesa del battesimo di Archie, di cui non si hanno notizie certe, oggi i Duchi di Sussex sono apparsi di nuovo in pubblico a tre settimane dall’ultima uscita insieme, il Trooping the Colour. 15419854-7195915-image-a-1_1561829687950L’occasione è stata una partita di baseball, sport statunitense per eccellenza: per l’esattezza si è trattato del primo incontro di Majour League mai disputato su suolo europeo, un evento in partnership con la Invictus Games Foundation, creata da Harry per sostenere i reduci feriti in servizio. In campo due celebri squadre, talmente famose che le conosce perfino Lady Violet: New York Yankees e Boston Red Sox. 15418650-7195915-image-a-14_1561826156320C’è stato anche un momento carramba! quando la duchessa ha abbracciato con entusiasmo Mookie Betts, giocatore dei Sox; ma non c’è da pensare male, sembra che i due abbiano dei lontani legami di parentela. 15419040-7195915-image-a-21_1561826727647.jpgNon sono naturalmente mancati i regali per Archie: la maglietta col nome da entrambe le squadre, più una mini mazza rossa. 15419036-7195915-image-a-31_1561826767485.jpgIn perfetto pendant con la tshirt del marito, contrassegnata dal logo della fondazione, anche Meghan era in nero (ma firmato Stella McCartney); per una neomamma avrei forse evitato il girocollo e il cinturone, ma l’insieme è giovane e grazioso, e ottima la scelta di evitare i tacchi. 15421036-7195915-image-m-21_1561833217842.jpgTutto bene, tutto bello, ma non è che il duca alla fine s’è un po’ annoiato?15420624-7195915-image-a-11_1561832326903

A Royal Calendar – 28 giugno 1491

henry viii barberini

Hans Holbein il giovane, Ritratto di Enrico VIII. Roma, Palazzo Barberini

Nasce a Greenwich Henry, figlio del Re d’Inghilterra Henry VII (discendente dai Lancaster) e della regina Elizabeth di York. È il terzogenito dei sovrani – e il secondo maschio – dunque alla nascita lo aspetta un futuro da cadetto; ma il destino decide diversamente, il Principe di Galles Arthur muore a quindici anni e lui ne prende il posto e la moglie, salendo al trono nel 1509 come Henry VIII. Per tutto ciò che è accaduto durante la sua vita e il suo regno, pochi sovrani rinascimentali – o di qualunque altra epoca – godono della stessa popolarità: oltre ad essere l’archetipo del monarca assoluto, dell’uomo instabile e spietato, Henry dilaga in molte branche dello scibile: storia, arte, letteratura, cinema. Sterminata la bibliografia, abbondantissima la cinematografia, numerosi e variamente distribuiti i ritratti, condensare la sua vicenda in un post o due è praticamente impossibile.

Il punto però è che io ho un legame particolare con i Tudor – grazie a loro ho persino preso 30 e lode all’esame di Storia Moderna all’Università – e non vorrei che questa data passasse senza ricordarla, dunque provo a raccontarvi cinque cose del re che forse non sapete.

  1. Era alto 6 piedi e 2 pollici – circa un metro e 90 – esattamente la stessa altezza di William, Duca di Cambridge. In gioventù doveva essere bellissimo, ed era famoso per la straordinaria prestanza fisica; con l’età prese molto peso, e il girovita arrivò a misurare poco meno di un metro e mezzo, come testimoniato dalle sue armature.
  2. Può essere considerato un autore di best seller: la sua opera Defense of the Seven Sacraments, a difesa della Chiesa Cattolica contro le tesi di Lutero, ebbe 20 edizioni in tutta Europa, e considerando il livello di analfabetismo del Cinquecento è un risultato davvero notevole. L’opera guadagnò al Re il titolo di Defensor Fidei da parte di Papa Leone X; ancora oggi è uno dei titoli di Elizabeth II.
  3. A proposito di libri, il British Museum ne conserva uno dove il re registrava i rimedi con cui si curava da sé, tormentato dalla salute declinante e evidentemente non soddisfatto dei medici di corte.
  4. Autentico uomo del Rinascimento, Henry suonava e componeva musica. Nella sua collezione di strumenti musicali c’erano 78 flauti dolci, 78 traversi, cinque cornamuse e un arpicordo. A lungo gli si è attribuita la paternità della canzone popolare Greensleeves, oggi smentita; incerta anche quella di Helas Madame, suonata alla sua corte. Sono invece pochi i dubbi che sia l’autore di Pastime with Good Company, il che ne fa l’unico sovrano inglese autore di un brano proposto dai Jethro Tull.
  5. Sicuramente la caratteristica che più facilmente si ricorda della sua vita è il numero di volte che si sposò: sei. Ebbe come moglie tre Catherine, due Anne e una Jane; per ricordare il destino di ciascuna i bambini inglesi imparavano una filastrocca: Divorced, Beheaded, Died – Divorced, Beheaded, Survived (Divorziata, Decapitata, Morta – Divorziata, Decapitata, Sopravvissuta)

Le foto del giorno – 28 giugno

Non ce ne sarebbe bisogno, ma le foto di oggi contribuiscono ulteriormente a illustrare le enormi doti di empatia di Sua Maestà – esercitate senza perdere un filo di regale autorevolezza – e il perché sia oggetto di un così grande affettuoso rispetto dai suoi sudditi e non solo. La sovrana è in Scozia per la Holyrood Week, in cui si trasferisce nella residenza reale di Edimburgo, Holyroodhouse, per rafforzare il legame con la società scozzese. the queen in scotlandOggi, vestita nel più delizioso giallo primula, ha visitato la Greenfaulds High School a Cumbernauld, North Lanarkshire, non lontano da Glasgow; un istituto comprensivo che offre anche un percorso di studi in Gaelico. E in Gaelico è stata salutata dalle due studentesse che l’hanno accolta al suo arrivo. the queen in scotland 2Poi ha deliziato la signora Eileen McLoughlin, insegnante con 32 anni di carriera che oggi va in pensione, con un regalo per celebrare l’occasione. Fantastica. Naturalmente non è mancato l’omaggio floreale, offerto da uno degli studenti più giovani, che molto opportunamente si chiama Archie. Sarà stato scelto per il nome?the queen in scotland 3

La foto del giorno – 27 giugno

Considerando la temperatura ardente, e la conseguente depressione che tale condizione innesca in Lady Violet, qui si è deciso per la foto del giorno di abbandonare il serio per il faceto.

Accade che domenica scorsa Her Majesty stesse assistendo alla Royal Windsor Cup nella tribuna d’onore del Guards Polo Club, a Windsor appunto, di cui è patronessa sin dalla sua fondazione nel 1955 (e il Duca di Edimburgo ne è il presidente). Mentre si accingeva a scendere al suono delle cornamuse  ecco che una folata di vento malandrina le spinge addosso un lembo della sciarpa di chiffon indossata dall’esotico signore alle sue spalle. Questi risponde al nome di Yoshiki – a me fino a oggi lietamente ignoto – e mi si dice essere il fondatore, pianista, batterista (nonché autore di molte delle canzoni) del gruppo musicale giapponese X Japan, di cui francamente ignoravo l’esistenza. queen & yoshiki scarfImpagabile l’espressione della signora a sinistra, che è Gillian Anderson alias Dana Scully: secondo me non ha reagito così manco quando l’hanno rapita gli alieni; mentre Sua Maestà, of course, non ha fatto un plissé

Giovanotto, il mio non vuole essere un suggerimento, ma tieni presente che per molto meno Mishima ha fatto harakiri (o meglio, seppuku). https://www.youtube.com/watch?v=XsLOelAxLpw

 

Breaking News – Novità per i Duchi di Sussex

La data per il battesimo di Archie non c’è ancora, in compenso c’è la conferma ufficiale di una voce che girava da un po’: un viaggio in Africa è previsto per l’autunno. Le date non sono state ancora rese note, ma sappiamo che l’intera famigliola visiterà il Sudafrica, mentre il Duca da solo andrà anche in Angola, Malawi e Botswana, i posti del cuore per Harry, che ha fondato il suo charity Sentebale proprio per i bambini svantaggiati di questi paesi. E noi ci godremo un po’ Archie, finalmente.

Charlène ride!

Nel 1939 il famoso regista tedesco (naturalizzato statunitense) Ernst Lubitsch girò Ninotchka, commedia su una spia russa in missione che scopre lussi e piaceri dell’occidente. Protagonista era Greta Garbo e lo slogan promozionale del film fu La Garbo ride! dato che per la prima volta sullo schermo la diva svedese, abbonata a ruoli di donne sofferenti in opere drammatiche, si lasciava andare a una divertita risata nella scena in cui il partner Melvyn Douglas cade dalla sedia e scivola a terra in un ristorante. Ottant’anni dopo possiamo affermare anche noi Charlène ride! charlene greeceLa scorsa settimana la principessa consorte di Monaco è volata in Grecia per il battesimo di Leo, figlio di Christos Fiotakis, proprietario della palestra monegasca Elite Fitness e personal trainer di molti vip tra cui la stessa Charlène. La principessa è stata madrina del piccolo mentre il fratello Gareth Wittstock (il secondo da destra) è stato il padrino. charlene greece 2Per l’occasione la mise scelta è un’incredibile palandrana naturalmente firmata Akris; interpretazione moderna della dea greca? Roba da svuotare l’Olimpo più rapidamente di un fulmine scagliato da Zeus. Ora però non siamo pignoli, l’importante è che la bionda signora – nonostante il temperamento mesto aggravato da abbondante uso di botox – sia ancora capace di ridere, cosa che le accade praticamente solo quando è in compagnia di bambini, o in ambito sportivo. O lontana dal Principato.

P.S. appena visto l’abito ho pensato che sembra uscito da un incubo di Mondrian, e il pensiero è corso automaticamente a un’altra Principessa di Monaco, proprietaria di uno degli abiti più iconici degli anni ’60, la Mondrian robe. Quello però era opera del genio di Yves Saint Laurent, altro che Akris.grace mondrian

Le foto del giorno – 26 giugno

Come resistere alla tentazione di dedicare le foto del giorno alla fotografia? elizabeth photoDi ieri l’annuncio che la Regina ha conferito alla Duchessa di Cambridge il patronage della Royal Photographic Society, mantenuto dalla stessa sovrana per ben 67 anni. The Royal Photographic Society è uno dei più antichi sodalizi del mondo nel campo, fondato nel 1853 col patronage dei sovrani Victoria e Albert e l’obiettivo di promuovere la fotografia sia nei suoi aspetti scientifici sia in quelli artistici; oggi conta più di undicimila iscritti e un vasto programma di attività in patria e all’estero. kate photo 4Catherine era già Honorary Member della Society dal gennaio 2017; l’annuncio del nuovo incarico è arrivato in concomitanza con la partecipazione della duchessa a un workshop organizzato dalla Society insieme con Action for Children, altro suo patronage. L’interesse di Catherine per la fotografia è ben noto, e spesso ci ha deliziato con gli scatti dei pupi, come accade anche con Mary di Danimarca; immaginiamo che ora si impegnerà a coinvolgere sempre di più bambini e ragazzi in questa attività, con un impatto assai positivo sulla loro creatività e lo sviluppo emotivo.kate photoAbito leggero e svolazzante (dai colori invero un po’ deprimenti), classiche espadrillas Castañer con zeppa, la duchessa è apparsa di ottimo umore – alla faccia dei rumors ricorrenti di crisi coniugale – e ha dato ai giovanissimi partecipanti consigli e indicazioni. kate photo 3

Nota finale: nei primi piani molti hanno notato diversi capelli bianchi e un’evidente ricrescita, per cui mi sento di affermare due verità incontrovertibili: sì, i suoi capelli sono tinti e sì, Kate è una di noi.

 

 

Le foto del giorno – 25 giugno

La notizia del giorno per noi è senz’altro l’assegnazione all’Italia, al tandem Milano-Cortina, delle Olimpiadi invernali del 2026. victoria olympics 4La proclamazione a Losanna, dove il team dei nostri antagonisti – gli Svedesi per Stoccolma – era guidato da i futuri sovrani Victoria e Daniel (che fra sette anni magari saranno sul trono, chissà). victoria olympics 3L’entusiasmo travolgente della principessa al suo arrivo si è mutato in comprensibile delusione dopo l’annuncio del paese vincitore, ma Victoria ha preso il tutto con la solita grazia più di quanto, se la memoria non m’inganna, fece Felipe di Spagna quando seppe dell’esclusione di Madrid come sede dei giochi del 2016 (ma anche lì la reazione era comprensibile trattandosi della seconda bocciatura di fila per la capitale spagnola). victoria olympics 2Con encomiabile spirito sportivo anzi Victoria indossava gonna e borsa del più italiano dei brand, Valentino. victoria olympicsChissà se nel nostro comitato qualcuno portasse anche solo un accessorio di H&M, o magari avesse una matita dell’Ikea nel taschino.