A quaranta giorni dalla scomparsa lo spirito di Karl Lagerfeld è tornato ad aleggiare sulla Salle des Étoiles dello Sporting Monte-Carlo, insieme allegra e sfolgorante nello stile Riviera immaginato da Kaiser Karl per quello che sarebbe stato il suo ultimo allestimento. Nato nel 1954, assunto a prestigioso glamour con l’arrivo di Grace, il ballo, primo grande appuntamento mondano dell’anno, dal 1999 veniva curato personalmente dalla padrona di casa Caroline con l’aiuto del genio immaginifico del suo grande amico Karl. Assente Charlène (le due cognate si sono evidentemente divise i due eventi clou del Principato, Bal de la Rose a Caroline, Bal de la Croix Rouge a Charlène), assente Stéphanie che alle serate mondane preferisce quelle circensi, c’era il ramo Hannover-Casiraghi al completo. Se il tema Riviera voleva ricordare gli anni d’oro di Monaco, quelli di Grace, a Beatrice Borromeo non sarà parso vero di dimostrare che la vera erede della divina principessa è lei. Abito Dior in tulle tortora punteggiato di strass con profonda scollatura a V, chignon alto e impalcato e il tocco fifty-glam dei guanti di raso. Ecco, i guanti mi piacciono assai, il resto – so che molti di voi non saranno d’accordo – francamente ha un po’ stufato. Elegante sicuro, ma lo chic richiede di osare un po’ di più, e imitare lo stile di qualcun altro non è proprio indice di grande personalità. Caroline invece osa pure troppo, in Chanel con una massa di rouches rosa che scappano dalla gonna ma non coprono i piedi, il tipo di abito che può portare con classe solo lei. Bellissima però la scollatura, che sottolinea il collier a tre fili di perle con broches di diamanti; è parte della parure Van Cleef&Arpels dono di nozze di Ranieri alla moglie. Così, tanto per far capire chi è la vera erede di Grace. Tra il principe Albert e il figlio Dimitri, fidanzatissimo con Charlotte, c’è la “consuocera” Carole Bouquet. Come per Caroline, l’abito non mi piace granché ma lei moltissimo, adoro queste signore over-sixty che sono state e sono ancora bellissime, hanno facce e corpi consapevoli di aver perso la freschezza giovanile, ma avendo perso nel corso degli anni cose molto più importanti – affetti, amori, amici – si godono ogni istante scoprendo gioie e vantaggi della maturità. Charlotte in Saint Laurent è splendente nonostante il top paillettato (li odiavo negli anni ’80, figuriamoci adesso). Posso fare la zia acida con lei e con la cognata Bea? Ragazze, superati i trenta, soprattutto se nel frattempo sono nati dei pupetti, bisogna considerare l’underware, che se la prima legge della terra è l’impermanenza, la seconda ahimé è la gravità. Tatiana Santo Domingo in Andrea Casiraghi ha scelto un Giambattista Valli rosso e spagnoleggiante – per altro abbinato a capigliatura opportunamente composta – che col tema Riviera non c’entra un piffero, ma siccome non mi piace quasi mai e stavolta invece sì ve la segnalo. Chiude l’allegra brigata la piccolina di casa Alexandra in un pirotecnico Sandra Mansour; è ancora nella fase anatroccolo ma il cigno sta per sbocciare.
E non andate via senza ammirare la mise en place!
(Ph. Getty Images)