Un compleanno. No, due!

Confesso che questa importante data mi stava sfuggendo, confusa tra l’ottantesimo anniversario del D Day e l’imminente matrimonio del Duca di Westminster; per fortuna il rapido giro mattutino sui social mi ha salvata. Compie oggi novant’anni il Re Emerito dei Belgi Albert II che per noi, ammettiamolo, è soprattutto il marito di Paola.

Nato il 6 giugno 1934 nello Château de Stuyvenberg a Laeken, è il figlio minore, e secondo maschio, di Leopold III – asceso al trono pochi mesi prima, alla morte del padre Albert I da cui il bambino prende il nome – e Astrid, che morirà in un tragico incidente stradale quando il piccolo ha solo 14 mesi. Il D Day ha un’importanza particolare anche per Albert, che compie dieci anni e ha gli orecchioni; in quel giorno arriva l’ordine di Himmler di deportare in Germania la famiglia reale. Il giovane principe con i suoi fratelli – l’erede al trono Baudouin e Josephine Charlotte, che sposerà il Granduca di Lussemburgo – vengono portati in una fortezza nei pressi di Dresda, e mesi dopo trasferiti in Austria; verranno liberati il 7 maggio 1945 dagli americani.

La stampa italiana inizia a interessarsi a lui nel novembre 1958, quando arriva a Roma in rappresentanza della famiglia reale per l’intronizzazione di Papa Giovanni XXIII e conosce un po’ di ragazze da marito. Si dice che all’inizio la sua attenzione venga attratta dalla bellissima Mirta Barberini Colonna di Sciarra, poi la scelta cade sull’altrettanto bella Paola Ruffo di Calabria. Le nozze, annunciate in aprile, vengono celebrate il 2 luglio 1959 a Bruxelles; dall’unione nascono tre figli, Philippe, Astrid e Laurent.

Il suo destino da spare cambia il 31 luglio 1993 quando il fratello Baudouin muore improvvisamente a 62 anni senza avere avuto eredi dalla moglie Fabiola. Il primo in ordine successione è lui, che diventa Albert II; abdicherà vent’anni dopo in favore del figlio maggiore.

Nella sua lunga vita non sono mancate crisi polemiche e qualche scandalo; alla fine degli anni ’60 il matrimonio sembra al capolinea, e la responsabilità viene attribuita a Paola, l’italienne che ha l’imperdonabile colpa di essere troppo bella e allegra per la sussiegosa corte belga. Poi si scoprirà che è lui – o almeno anche lui – ad avere avuto una lunga relazione con l’aristocratica Sybille de Selys Longchamp. Da questo amore nel 1968 nasce Delphine, che nel 2020 viene riconosciuta – un po’ controvoglia – e accettata in famiglia come quarta figlia dell’ex sovrano. Alla fine anche questo episodio contribuisce alla modernizzazione della monarchia, che era stato uno degli obiettivi del suo regno, lo è del figlio Philippe, e non ho dubbi che troverà il suo coronamento con Elisabeth, che sarà anche la prima donna in Belgio a sedere sul trono. Intanto la fanciulla per i ritratti col nonno ha riproposto un completo pantaloni già indossato, in uno dei colori di stagione, il bluette (ahimé sì, è tornato di moda).

Il re emerito ha iniziato a celebrare il compleanno martedì sera, quando insieme a parte della famiglia ha festeggiato in un ristorante di sushi di Anversa, il Roji, dividendo la festa con la figlia Astrid, che ieri ha compiuto 62 anni. L’orgoglioso proprietario, monsieur Gunter Landuyt, ha rivelato di aver ricevuto due settimane prima la richiesta di prenotazione proprio da Astrid; il ristorante è stato aperto apposta per i reali nel giorno di chiusura settimanale, ma non è stato riservato per intero, il che ha consentito ad altri avventori di fare gli auguri ai festeggiati all’arrivo della torta.

(Ph: Roji)

Che oggettivamente sembra fatta solo per lui visto che ci sono solo le candeline col numero 90. Avrebbero potuto fare come un mio cugino che, celebrando noi insieme il compleanno, ci fece mettere la somma dei nostri anni. Dunque un bel 152, e auguri doppi!.