A family Christmas

Con l’inizio di dicembre il clima natalizio raggiunge l’acme, col suo carico di buoni sentimenti dolci e untuosi come il cibo del periodo. Lady Violet non si sottrae e manifesta tutto il suo entusiasmo per il cappotto della Principessa di Galles, a Boston col marito per la consegna degli Earthshot Prize. Dopo aver meritato il mio sdegno, tacito ma non per questo meno netto, per aver attraversato in tacchi alti (e sottili!) il parquet dove i cestisti del Boston Celtics hanno affrontato e battuto i Miami Heats, ieri Catherine ha meritato il mio plauso con un bel cappotto – né cappottino né cappottone – di Alexander McQueen: color cioccolato, doppio petto, proporzioni perfette. Bella la sciarpa ton-sur-ton così come gli stivali in suede Gianvito Rossi; non so come sia davvero il completo arancio di Gabriela Hearst – pullover a collo alto e gonna – indossato sotto, ma tanto si vede poco.

Ieri però per la Royal Family era il giorno di un importante appuntamento, quello alla Royal Albert Hall per l’annuale Royal Variety Performance, cui di solito assiste qualcuno piazzato molto in alto sulla piramide reale. Quest’anno per la prima volta è toccato ai Wessex; probabile dimostrazione dei piani che ha per loro King Charles, anche se del titolo di Duchi di Edimburgo non c’è traccia. Unfotunately la graziosa Sophie è incappata in uno di quegli incidenti di stile che capitano a tutti, ma se le tue foto hanno vasta circolazione è un po’ peggio. Per lei un abito di pizzo plissé Erdem, modello bello e raffinato ma purtroppo unflattering, assai poco donante.

Per me invece Natale è anche il film che lo rappresenta; nel mio caso, essendo appassionata del genere e pure abruzzese, è senza dubbio alcuno Parenti serpenti di Monicelli. Sono dunque nella invidiabile posizione di poter allegramente bypassare il biopic, documentario, storia della buona notte o quel che è, che Netflix dedica ai Duchi di Sussex, annunciato con l’understatement che contraddistingue la coppia proprio nei giorni in cui il fratello di lui e cognato di lei, con la moglie cognata di entrambi, è negli USA, per la prima volta dal 2014.

Proprio il momento giusto per lanciare il glorioso programma, on line da giovedì 8 dicembre. Le fotografie che compaiono nel trailer – molte belle, quasi tutte in bianco e nero – raccontano la storia di un grande amore, del tipo noi due contro il resto del mondo – tipo la nazionale di Maradona – una narrazione dal tocco disneyano dove non manca neanche la foto dei parenti ingrugnati.

Britannici mediamente molto adirati per l’inopportuna – ma opportunissima – coincidenza.

Lady Violet si chiede se tutta questa attenzione sia causata dal desiderio di conoscere più profondamente la coppia o dalla coincidenza di cui sopra.

Fu vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza, tanto per citare don Alessandro Manzoni, uno che di matrimoni contrastati aveva una discreta esperienza. E li raccontava senz’altro meglio.