Meghan 40×40

Il suo compleanno è un po’ oscurato da quello di Barack Obama, che inizia anche lui un nuovo decennio con un criticato megaparty, ma lei è la prima di quelli che per un breve istante furono i royal Fab Four a raggiungere gli anta. E com’era ampiamente prevedibile – come in fondo è giusto che sia – Meghan Duchessa di Sussex ha acceso i riflettori su di sé, in un modo che delizierà gli estimatori, perplimerà i detrattori e lascerà sostanzialmente indifferenti tutti gli altri, che immagino in abbondante maggioranza.

In un video appena pubblicato sul sito della fondazione Archewell, istituita dai Sussex per veicolare le loro campagne umanitarie e i prodotti del loro ingegno, la neoquarantenne duchessa presenta la sua nuova iniziativa: 40×40, che si pone il nobile scopo di aiutare le madri a rientrare nel mondo del lavoro, e lo fa coinvolgendo 40 personaggi di successo del suo entourage perché dedichino 40 minuti del loro tempo al progetto. Meghan duetta con una delle sue amiche, l’attrice Melissa McCarthy, che si produce in alcuni siparietti tra cui la non particolarmente originale evocazione di una English lady che sorbisce l’inevitabile tea con l’altrettanto inevitabile cavolfiore in testa.

L’attrice due volte nominata all’Oscar (Melissa, non Meghan) non riesce poi a trattenere l’ilarità quando dalla finestra sullo sfondo fa capolino il Duca di Sussex che, evidentemente preoccupato dal sembrare troppo serio ed autorevole, pensa bene di rallegrare gli spettatori con giochetti d’abilità e facce buffe. Il che ci consente almeno di dare un’occhiata alla stanza della magione di Montecito scelta da Meghan per il suo messaggio: molto bianco, dalle rose al tavolo di legno sbiancato, al grande cristallo di quarzo, molte (troppe!) copie del suo libre The Bench, una di quelle pareti in pietra piuttosto frequenti nelle case americane, in questo caso arricchita da un camino; francamente avrei evitato l’ostensione del plaid Hermès, che piazzato sullo schienale della sedia sembra messo così proprio per farlo vedere.

Total white anche per la duchessa, in quello stile effortless chic che fa tanto finto Kennedy: canottiera, un cardigan avvolgente e quella che sembra una gonna di seta, più un paio di Gianvito Rossi di suède, dotate di quei tacchi assassini che le signore Kennedy non hanno mai indossato in società, figuriamoci a casa. Al collo brillano due piccoli collier di Logan Holloway, con le costellazioni dei segni zodiacali dei due figli: Toro per Archie e Gemelli per Lili. Alle sue spalle, comodamente assiso su un cuscino en pendant, un delizioso canetto; pure lui piuttosto en pendant, ma per fortuna non più di tanto. .

Cosa pensa Lady Violet? I gesti di solidarietà sono sempre i benvenuti, anche quando venissero usati per una forma di promozione personale, che è peraltro pratica diffusissima in molti ambienti, anche squisitamente repubblicani. L’importante ovviamente è far seguire alle parole l’azione, col rispetto per le persone come stella polare, onde evitare ogni forma di condiscendente magnanimità. Il mio problema, che confesso squisitamente personale, è che io non riesco a prendere Meghan sul serio, trovo che la sua chiave comunicativa sia molto spesso forzata, probabilmente condizionata dal suo passato di attrice. Dunque mi sembra che il suo modo di porsi sia spesso “recitato”; il problema è che non è Meryl Streep.

Anyway, happy birthday a lei, auguri alle persone che ama e che la amano. E un po’ pure a noi, sperando dii non dover essere troppo a lungo spettatori di una soap opera che ha perso di interessa da un bel po’.

Qui trovate il video del progetto 40×40: https://archewell.com/40×40/

4 pensieri su “Meghan 40×40

  1. Cara Lady Violet, le mie prime impressioni così, a caldo: Meghan sta benissimo, è radiosa e ha un’aria riposata, invidiabile su una mamma di due bimbi così piccoli; Harry che fa il giocoliere mi ha fatto venire in mente una scimmietta ammaestrata; uno sfoggio di ricchezza di cattivissimo gusto, mi piace solo il cane; e c’era chi paragonava Meghan a Diana…timidissima, aristocratica, lady inglese da guanti e tè, come nell’imitazione.

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    • Mah, penso che lei abbia un obiettivo chiaro in mente, e non riguarda certo noi. Non so se sia la politica, ma certo riguarda gli USA e le possibilità che le si sono aperte nel suo Paese. Anche l’ostentazione della ricchezza, che per noi europei non è mai elegante, probabilmente ha un significato, magari dimostrare il suo successo, il livello che ha raggiunto. Il vero problema per me è lui, che non so se e come rientri davvero in questo disegno. Vedremo, ma questa messinscena a me non è piaciuta.

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  2. Veramente una messinscena,cara Lady Violet che con pacata analisi segnali che per noi europei l’ostentazione non è mai elegante.Appartengo -eh sì,orgogliosamente – al mordace popolo ‘Romano’ che convive (più o meno drammaticamente) con trenta secoli di storia sulla testa,come ognuno sa, e in cotanta eredità oltre all’ ingovernabilità,dispone di un repertorio letterario per definire situazioni simili,molto vasto e dissacrante,che lascio intuire.Provo a tradurre:è patetico già il solo credere che tale scenografia possa far breccia in chicchessia.

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    • Per noi infatti è così, ma amici che conoscono meglio la realtà americana mi dicono che ha un senso, e un suo target. A me questa modalità ricorda un po’ Evita Peron…

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