Adoro le coincidenze. Cos’altro può essere se non una coincidenza il fatto che la sera di sabato 1 ottobre viene diffusa la fotografia che ritrae insieme i nuovi Sovrani e i nuovi Principi di Galles, e un paio di giorni dopo dall’entourage dei Sussex di foto ne arrivano ben due? È una coincidenza incredibile. Oppure è incredibile che sia una coincidenza, a voi l’ardua sentenza.
Entrambe le immagini sono state scattate il 5 settembre, dunque avant le déluge, prima della morte di Her Majesty. I duchi erano a Manchester per prendere parte all’One Young World summit for youth leaders; l’autore di entrambe è il fotografo e amico Misan Harriman.

Nella prima foto Meghan è ripresa di fronte e Harry di tre quarti, in pratica la soluzione contraria a quella scelta da Charles Camilla William e Catherine come esaminato nel post precedente: Ritratti (parte prima). Qui è lei in primo piano, lei il punto focale, lei a rappresentare forza e determinazione (e potere); guarda in camera decisa, le gambe leggermente divaricate a trovare stabilità ed equilibrio come i soggetti di certi quadri antichi. Anche la mise scelta contribuisce ad affermare la sua potenza: un completo rosso, il colore più potente che c’è, con pantaloni e sciarpa al collo – non annodata a fiocco, ma lasciata cadere, quasi a evocare una cravatta – firmato Another Tomorrow, brand americano con la mission di creare una moda etica e sostenibile. Anche i gioielli vanno nella stessa direzione: gli orecchini e l’anello sono di Tabayer, maison di gioie che si ispirano a forme antiche, con una valenza quasi talismanica, e soprattutto realizzate (in Italia) con materiali provenienti da fonti certificate per rifiutare lo sfruttamento dei minatori. Un piccolo dettaglio: Meghan porta l’anello all’indice, che è il dito che mostra la direzione; dunque tradizionalmente indica determinazione, decisione, perfino temerarietà. Sarà un caso che molta stampa anglosassone ha sottolineato la similitudine di un’altra donna – anch’essa americana, in grado di esercitare grande potere, almeno sul proprio uomo?

Harry, come spesso accade nei loro ritratti, è in secondo piano, anche se questa volta sfoggia un sorrisetto sornione. O imbarazzato. O entrambi. C’è poi un dettaglio veramente interessante, oserei direi quasi caravaggesco. Il suo braccio sinistro è illuminato da un raggio di luce che lo trasforma in una sorta di freccia, e porta l’occhio a notare il dettaglio della mano – con fede nuziale in bella vista – che si intreccia a quella della moglie in un gesto che ormai li contraddistingue, una sorta di marchio di fabbrica del brand Sussex.
La seconda foto è completamente diversa per l’uso del bianco e nero e per la posa dei due, di profilo, mentre guardano verso il sol dell’avvenire, o più semplicemente verso il palco su cui stano per salire. Stessa occasione, stessa mise, impatto totalmente diverso.

Meghan è sempre in primo piano (anche per una banale questione di altezza); le mani sempre intrecciate, lo sguardo tenero e fiducioso, quasi ingenuo, un po’ stile ho visto la Madonna. Un’immagine sicuramente meno audace della precedente, ma non per questo più modesta, anzi. Mi ha fatto pensare immediatamente ai ritratti di profilo delle coppie reali, così comuni e così ricchi di storia. Probabilmente anche voi state pensando al celeberrimo doppio ritratto del Duca di Urbino e di sua moglie Battista Sforza; il dittico, realizzato da Piero della Francesca intorno al 1470 – Battista morì giovanissima nel 1472 – è esposto alla Galleria degli Uffizi (dove una visita, parafrasando un famoso film, è sempre una buona idea).

Questo tipo di ritratto si afferma nel Quattrocento e ha alcun caratteri di grande interesse. La visione di profilo intanto ha il vantaggio di mettere in ombra eventuali difetti (Federico aveva perso l’occhio destro in un torneo) ma soprattutto semplifica la espressioni e annulla le emozioni, consegnando alla persona ritratta tutta la ieraticità del potere. Prende ispirazione dalla medaglistica antica, che raffigurando il monarca di profilo, più che rappresentarne i tratti somatici lo trasformava nell’essenza del potere regale. Tutti i sovrani a capo di Paesi monarchici che compaiono ancora oggi sulle monete sono ovviamente ritratti di profilo, e spesso la stessa scelta si fa per i francobolli. Chissà, magari i Sussex si sono ispirati ai nonni.

A proposito di monete, hanno iniziato a girare gli esempi delle monete di nuovo conio con King Charles III; (alcuni anche ironici, con le orecchie che sporgono). Secondo la tradizione – che vuole che ogni sovrano mostri il profilo opposto a quello del suo predecessore – mentre Elizabeth compariva mostrando il lato destro del volto, il nuovo re mostra il lato sinistro. Proprio come Harry e Meghan.
Io noto solo che sono pose rigide e innaturali, trasmettono inquietudine. Inoltre Meghan mi pare truccata in modo da sembrare più scura di quello che è in realtà. Ma forse è solo una mia impressione.
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Cara Lisa, la tonalità di pelle più ambrata l’ho notata anch’io, e non sono la sola. Non saprei dire al monento se sia solo abbronzatura o una strategia precisa, vedremo!
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Strategia precisa direi. Ha fatto lo stesso durante le apparizioni al funerale. Mi ricordo che in una foto si vede anche la differenza tra il colore del viso e quello del collo.
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Sono d’accordo con te.
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Queste coincidenze durano da prima della partenza in America della coppia di aspiranti indipendenti. Con l’unica differenza che adesso sono davvero evidenti. Ho letto molti commenti sotto queste foto e la maggior parte non mostravano proprio ammirazione, anzi! Se lo scopo è solo quello di far parlare ci sono riusciti alla grande ma se l’idea era di affascinare e mostrare potere non vedo grandi risultati. Ho notato che di solito le notizie su di loro fanno il botto per le prime ore, massimo un giorno, poi perdono effetto. Usare le foto di un evento passato da un mese o due è qualcosa che hanno già fatto in passato, per molti è quasi prevedibile. Esce una notizia dai reali inglesi? Garantito che ci sarà una replica da Montecito. In un modo o nell’altro.
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Ti confesso un certo stupore di come sia gestita male la loro comunicazione, che pure dovrebbe essere gestita da ottimi professionisti. Un mistero.
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Aggiungo una “coincidenza” appena letta: Harry e Meghan dovrebbero ricevere un premio da parte della Robert F. Kennedy dedicata in particolare ai diritti umani e all’ uguaglianza razziale, la cui presidente è Kerry Kennedy, figlia di Robert. La fondazione è collegata a Sunshine Sachs che è (o almeno è stata fino a poco fa) l’agenzia di pubbliche relazioni che cura l’immagine della coppia. E sembra che il premio sia stato “concordato” tra le parti già da marzo. Il premio verrà dato il 6 dicembre a New York. L’evento internazionale Earthshot Prize Awards si terrà sempre a New York pochi giorni prima, il 2 dicembre. E tra i sostenitori di Earthshot, fin dall’inizio, c’è la più famosa JF Kennedy, di cui è presidente onorario Caroline Kennedy. Il premio destinato ad Harry e Meghan è Ripple of Hope . Motivazione (dal sito ufficiale) “il duca e la duchessa del Sussex, hanno dimostrato un impegno permanente nel costruire comunità forti ed eque, promuovere il dialogo globale sulla salute mentale e sostenere un mondo migliore, sia online che offline. Hanno co-fondato la Archewell Foundation nel 2020 con la missione di elevare e unire le comunità.”
Qui il collegamento al sito per chi vuole leggere tutta la sdolcinata sequenza di motivazioni. https://rfkhumanrights.org/press/robert-f-kennedy-human-rights-announces-the-duke-and-duchess-of-sussex-as-recipients-of-the-2022-ripple-of-hope-award
Della serie: se gli altri hanno l’appoggio di un Kennedy allora possiamo averlo anche noi… 😳
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Aggiungo per fare una correzione. Earthshotprize verrà consegnato a Boston e non a New York. Avevo scritto con un po’ di fretta. 😂
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Errore veniale, ma francamente non conosco il reale valore di questi premi, mi sembrano cose un po’ così, che vengono distribuiti comunque all’interno dello stesso gruppo (o élite).
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