Ritratti (parte prima)

La sera di domenica 18 settembre, prima di accogliere a Buckingham Palace sovrani e capi di stato che il giorno dopo avrebbero preso parte ai solenni funerali della defunta Queen Elizabeth II a Westminster Abbey, Chris Jackson fotografa i nuovi Sovrani e nuovi Principi di Galles, in quello che è il primo ritratto ufficiale della nuova Carolean Era, l’età di King Charles III.

(Ph: Chris Jackson)

Il Re, l’Erede e le due consorti sono naturalmente vestiti a lutto; elegantissimo Charles, as usual, un po’ impiegatizio William; da notare però l’orlo dei pantaloni di entrambi, ah se qualcuno dalle parti di Monaco prendesse ispirazione! Camilla ha riciclato l’abito in pizzo nero Fiona Claire Couture già indossato il 10 settembre per la proclamazione del marito (Le foto del giorno – ‘A livella). Anche Catherine ricicla la sua mise indossando il Beau Tie Coat di Catherine Walker, già scelto per il funerale del principe Philip (L’addio a Philip. Qualche dettaglio, qualche risposta.) e indossato di nuovo in versione rosso Natale per il concerto di canti tradizionali a Westminster Abbey (Le foto del giorno – Together at Christmas).

(Ph: Royal Collection Trust)

Se la prospettiva dell’immagine vi sembra un po’ strana, è perché il quadro sullo sfondo non si trova alle spalle dei quattro (eviterei di usare ancora l’espressione Fab Four, che già non ha portato granché bene, e in fondo non assicurò una unione armoniosa nemmeno agli originali); li divide una scalinata e loro sono davanti alla balaustra. La fotografia infatti è stata presa sulla Minister’s Staircase, la scalinata che sale il Prime Minister per ricevere l’incarico di formare il governo. Il ritratto raffigura il futuro re George IV quando era ancora Principe di Galles, con indosso il mantello di velluto blu dell’Order of the garter, e in mano il cappello piumato.

(Ph: Royal Collection Trust)

Autore dell’opera è John Hoppner; figlio di un medico tedesco che lavorava alla corte di George II, fu incoraggiato dal suo erede George III a studiare pittura. In seguito alla morte di Joshua Reynolds, nel 1793, divenne il principale ritrattista del Principe di Galles. Non saprei dire se l’inserimento del quadro come sfondo sia casuale, tendo a pensare di no, ma è comunque interessante. George IV, che fu reggente per il padre malato dal 1811 al 1820 (se non avete mai visto il film La pazzia di Re Giorgio ve lo consiglio) è stato spesso evocato nella prospettiva che Charles potesse a sua volta assumere la reggenza per la madre. L’epoca Regency, oltre a vedere la vittoria nelle guerre napoleoniche, fu l’età di un grande sviluppo delle arti, e del riassetto urbanistico di Londra grazie alla volontà del reggente che il grande architetto e urbanista John Nash tradusse in opera; ancora oggi una delle strade più belle e importanti della capitale britannica, Regent Street, ce lo ricorda. E intervenire nell’urbanistica della Londra contemporanea è stato sempre uno dei desideri di Charles III.

Riferimenti culturali a parte, ciò che rende questo ritratto fotografico un unicum è la posa dei protagonisti. L’impianto è classico, con i due uomini ripresi frontalmente a comunicare il loro potere, mentre le signore ai due estremi racchiudono l’immagine ammorbidendola e rendendola meno rigida nell’accenno di un movimento. Poi però il Re, che tiene la mano sinistra in tasca in un gesto che gli è abituale, con la destra cinge la vita della moglie, e lei quella di lui. Questa immagine più di tante altre racconta il rapporto che c’è tra i due, e ha superato decenni dolori e disastri: Charles e Camilla sono innanzi tutto amici e complici, un tipo di legame che spesso è più forte e duraturo dell’amore. Anche la Principessa di Galles sembra allungare un braccio dietro la schiena del marito, non saprei dire se per abbracciarlo o semplicemente per appoggiare la mano sulla balaustra. Come dimostra la posizione da calciatore schierato in attesa del calcio di punizione di William, in queste occasioni non si sa mai dove mettere le mani!

A questo punto qualcuno chiederà perché mancano i Sussex. Semplice, intanto non essendo working royal non erano presenti al ricevimento prefunerale, ma soprattutto questo ritratto non rappresenta Il re e la sua famiglia ma presente e futuro della monarchia britannica. A voler essere pignoli, manca il piccolo George, ma non era certo occasione adatta a un bambino di nove anni.

Non temete però, Harry e Meghan hanno risposto alla loro maniera; stay tuned.

4 pensieri su “Ritratti (parte prima)

  1. Sono rimasta a bocca aperta nel leggere i dettagli del quadro , complimenti per la cura dei dettagli che metti sempre in questi post. Ps. Io ho ancora in mente il Canaletto che si è visto il giorno della Proclamazione , come dire “ c’eravamo un po’ anche noi italiani “ 😂

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