Mi è appena venuto in mente che oggi cade un anniversario tondo tondo: quarant’anni fa Caroline de Monaco sposava il comasco Stefano Casiraghi.

Matrimonio inatteso, per certi aspetti sorprendente, che raccontò al mondo che il grande amore esisteva. Sembravano invincibili, Caroline e Stefano, illuminati da una felicità talmente radiosa da farti pensare potesse un giorno toccare anche a te. Com’è finita lo sapete, non riuscirono neanche a rischiare la crisi del settimo anno. Un giorno all’improvviso cambia tutto: lui morto, lei vedova, noi scioccati dalla notizia, e dalla necessità di renderci conto che le favole forse esistono, non per tutti, ma finiscono, e quello sì per tutti. Chi tra i miei lettori all’epoca era adulto, ricorderà la tragedia, l’incredulità, il dolore che, forse perché lui era italiano, un po’ sentivamo anche nostro. E poi la sofferenza incisa sul volto di quella giovane donna, che la urlava coi lineamenti stravolti come aveva gridato la sua felicità. La malattia che la lascia calva, il lento recupero, nuovi amori, un nuovo marito, un’altra figlia. Tanti anni dopo lei è una signora agée dalla testa serenamente grigia, che sembra aver trovato pace e tranquillità nella famiglia, i quattro figli e i sette nipotini. Non so a cosa pensi oggi, ma spero che siano rimasti solo i pensieri di gioia.

Nella mia vita ci sono stati dei momenti che io chiamo “la perdita dell’innocenza” cioè quell’ingenuità infantile che si protrae nel tempo, fino a quando non interviene qualcosa a darti la sveglia. Ecco, per me la fine della storia di Caroline è Stefano è stata uno di quei momenti.
Del loro matrimonio scrissi quando il sofà di Lady Violet era aperto da poco; se volete, il post lo trovate qui: A Royal Calendar – 29 dicembre 1983