Parte il regno di Frederik X e Mary, e parte con una visita al Parlamento.
(Ph: Ida Marie Odgaard/Ritzau Scanpix)
Alle dieci del mattino, in una Copenaghen magicamente innevata, arriva la Rolls Royce reale da cui scendono nell’ordine il Principe Ereditario Christian, il Re, la Regina. Ad attenderli trovano la ex sovrana Margrethe, la di lei sorella minore Benedikte, e il principe cadetto Joachim, che abbraccia il fratello con un calore che ci fa ben sperare per il futuro.
(Ph: Keld Navntoft, Kongehuset)
In Danimarca non è uso che il sovrano prenda la parola in Parlamento, e dunque Frederik ha affidato alla Premier Mette Fredriksen un breve messaggio di saluto; nel qualeperaltro ha usato il pluralis maiestatis, noblesse oblige!
Venendo a cose più frivole, la neoregina ha tirato fuori dall’armadio un insieme giacca+gonna del danese Ole Yde, in una elegante tonalità di blu, con un cappello della modista Susanne Juul (danese pure lei, ma sappiate che non mancava un tocco di Italia con le scarpe Gianvito Rossi). Cappello piumato più adatto a una passeggiata nella città innevata, ma va bene dai. Margrethe ha scelto in un sobrio e discreto tailleur rosa antico, mentre Benedikte ha optato per il color lampone.
(Ph: Keld Navntoft, Kongehuset)
Ci si chiedeva se Mary avrebbe indossato la catenina con la F di Frederik che le avevamo visto spesso, e non si sapeva che fine avesse fatto dopo il Genovevagate: si vede poco, ma il monile è al suo posto intorno al regal collo. Sulla spalla la regina ha appuntato la spilla Connaught con zaffiro e diamanti, ricevuta in dono dalla suocera alla nascita del primogenito Christian, ora Principe Ereditario, e indossata nelle occasioni importanti.
(Ph: Ida Marie Odgaard/Ritzau Scanpix)
Il blog The Court Jewller mi ha ricordato che il 15 gennaio è anche l’anniversario della nascita di Margaret di Connaught, nonna materna di Margrethe e Benedikte e dunque bisnonna dell’attuale sovrano, e forse per celebrare la data anche l’Emerita indossa una spilla appartenuta all’augusta antenata di cui porta il nome, e ricevuta in dono per i diciotto anni da Patricia di Connaught, sorella minore di Margaret. Benedikte indossa solo un semplice – ma consistente – filo di perle però, anche se dalle foto non si vede, è assai probabile che avesse al polso il semplice bracciale d’oro che portano tutte le discendenti in linea femminile di Margaret. Se la storia del bracciale vi interessa ditelo a Lady Violet che ve la racconta.
Sua Maestà Margrethe II ha abdicato, lunga vita a Sua Maestà Re Frederik X!
(Ph: Getty Images)
Alle 14.00 del 14, (più o meno, il momento non è stato mandato in diretta) Margrethe II – tailleurino colore ciclamino, senza l’amata spilla a forma di margherita, che ha caratterizzato tanti momenti salienti della sua vita – ha firmato i documenti e lasciato il trono al figlio Frederik pronunciando la fatidica frase Gud bevare Kongen! (Dio salvi il Re!).
(Ph: Getty Images)
Gli ha lasciato anche il posto a capotavola del Consiglio di Stato, ed è uscita di scena
Lo spettacolo era iniziato una mezzoretta prima, con la partenza dal complesso di Amalienborg, a bordo di una Rolls Royce, dei principi Ereditari Frederik e Mary. Lui in alta uniforme, lei in bianco, come avevano fatto Mathilde dei Belgi e Letizia di Spagna quando era toccato a loro. Scelta sempre convincente: non è un colore aggressivo, non fa pensare che si voglia oscurare il marito, ma si vede benissimo da lontano. L’abito è stato disegnato da Soeren Le Schmidt, ne parleremo.
(Ph: Getty Images)
Qualche istante dopo ecco Margrethe II, in carrozza, scortata da 48 cavalieri abbigliata in quelle uniformi tanto poco militaresche, tanto più anderseniane. Entusiasmo per strada alle stelle, tutti i danesi presenti a Copenaghen – ed erano veramente tanti – impazziti di gioia. Un quarto d’ora dopo il momento che Lady Violet ha trovato più emozionante: la ex regina, cui questa volta è toccata la Rolls, se ne torna a casa, mentre nel sottopancia compare la scritta: “Frederik X è il nuovo Re di Danimarca”.
(Ph: via DR TV)
Alle 15.00 in punto si apre la finestra del balcone di Christiansborg e i Danesi possono vedere per la prima volta il nuovo sovrano, commosso fino alle lacrime (questa è una delle cose che non piacciono di Frederik, la sua emotività).
(Ph: Getty Images)
Lo raggiunge la Statsminister Mette Frederiksen pronuncia un breve discorso – per me ahimè incomprensibile – e poi la formula della proclamazione: Sua Maestà Margrethe II ha abdicato, lunga vita a Sua Maestà Re Frederik X! (questa l’ho capita). Replicando l’antico gesto degli araldi, proclama rivolgendosi ai quattro angoli del regno, che ovviamente sono tre, dato che il quarto è occupato dal palazzo. Se ci pensata, pur senza il fascino della lingua latina, è simile a ciò che accade con il nuovo papa.
(Ph: Getty Images)
Esce Mary, anche lei piuttosto emozionata, seguita poco dopo dai quattro figli. È il momento che molti aspettano, e in fondo i due se la cavano bene; se non proprio complici appaiono sicuramente affettuosi, e l’emozione del momento li aiuta perché tutto sommato gli spettatori ne risultano inteneriti. Lady Violet avrebbe evitato il bacio, ma che volete, ce ne faremo una ragione.
(Ph: Gtresonline)
Per tornare ad Amalienborg sono i nuovi sovrani a salire in carrozza; e ve lo devo dire, questo uso dei simboli è una delle cose che più amo del mondo royal.
(Ph: Gtresonline)
Attraversando le strade di Copenaghen più volte è stato inquadrato questo manifesto, che usa il monogramma di Margrethe come iniziale per la parola Merci. Ê il saluto dell’ambasciata di Francia, che così ha ha anche ricordato con delicatezza il defunto consorte della ormai ex sovrana, Henrik, nato Henri de Laborde de Monpezat a Talence, vicino a Bordeaux. Bravi.
(Ph: Instagram @detdanskekongehus)
Questa la cronaca della giornata, nella sua essenziale struttura. Domani secondo round, il nuovo Re sarà in Parlamento. Io intanto vi sto preparando un post su protagonisti e comprimari, spero che gradirete.
In poco più di due ore – cioè per noi giusto il tempo di un matrimonio religioso – è stato fatto tutto. Margrethe secondo me si è già messa al tavolo del bricolage per qualche nuova creazione, e la Danimarca ha un nuovo sovrano, Frederik X, di cui è stato appena reso noto il monogramma.
E dopo la proclamazione c’è stato pure il bacio al balcone tra i nuovi sovrani, a rassicurare il popolo che tutto va bene, eventuali incidenti di percorso sono dimenticati, e una nuova era di pace (speriamo) e gloria è all’orizzonte.
In attesa che Lady Violet confezioni il post sulla giornata, ecco a voi il testo del primo discorso del Re, che ha scelto come motto Forbundne, forpligtet, for Kongeriget Danmark (Uniti, legati, al Regno di Danimarca)
“Mia madre, Sua Maestà la Regina Margrethe II. ” ha governato la Danimarca per 52 anni. Per mezzo secolo ha tenuto conto dei tempi con il nostro patrimonio condiviso come sfogo.
Sarà ricordata per sempre come una reggente oltre il normale. Mia madre è riuscita a camminare in uno con il suo regno. Oggi il trono continua.
La mia speranza è di diventare un re unificante del domani. È un compito che mi approccio da tutta la vita. È una responsabilità che mi assumo con rispetto, orgoglio e grande gioia.
È un atto che farò del mio meglio e porterò avanti la fiducia che incontro.
Avrò bisogno di tutto il supporto possibile
Dalla mia amata moglie, dalla mia famiglia, da te e da ciò che è più grande di noi. Affronto il futuro con la consapevolezza che non sono solo.
Sono le ultime ore, domani la Danimarca avrà un nuovo Re, una nuova Regina Consorte, e tante nuove pagine da scrivere che noi leggeremo insieme. Intanto l’atmosfera a Copenaghen e nel Paese intero è di una festa grande e allegra, che se Margrethe non avesse deciso di abdicare si sarebbe persa (e anche su questo prima o poi rifletteremo).
(Ph: Instagram @detdanskekongehus)
Ieri sera la capitale esplodeva di allegria col concerto in piazza organizzato dalle principali emittenti televisive DR e TV2 in onore della sovrana uscente, che si è collegata e ha ringraziato commossa: “Tusind tak af hjertet” grazie dal profondo del mio cuore. E vi prego di notare gli orecchini di Margrethe, che non ha mai applicato la regola less is more.
Per farvi capire lo spirito gioioso e divertito con cui i danesi stanno affrontando questo storico passaggio, la pagina Instagram della Casa reale ha postato un breve delizioso video con le immagini dei 52 anni di regno della sovrana. Sublime la scelta della musica di sottofondo: Cyndi Lauper e la sua Girls Just Wanna Have Fun, inno delle ragazze di tutte le età. https://www.instagram.com/reel/C2DHbkbNIld/?igsh=aDd3ZXQ2NXdwOTZu
When the working day is done, oh girls, they wanna have fun quando la giornata di lavoro è finita, le ragazze vogliono divertirsi. La perfezione.
Volendo seguire le fasi salienti della cerimonia di domani, grosso modo dalle 13.30 alle 15,30, confesso di non aver ancora trovato informazioni precise, ma sicuramente sarà possibile attraverso una di queste pagine:
Bicycle (o bicycling) monarchy, “monarchia in bicicletta” è un’espressione britannica recentemente tornata all’attenzione, dato che viene pronunciata nella più famosa serie dedicata al mondo royal attualmente in circolazione (no spoiler, ma immagino abbiate capito). Non è chiarissima l’origine, potrebbe riferirsi alla passione per le passeggiate sulle due ruote della regina Juliana d’Olanda, nonna dell’attuale sovrano, che si fermava volentieri a parlare coi sudditi. O a Re Frederik IX di Danimarca e sua moglie Ingrid, genitori di Margrethe, che nei tragici anni dell’occupazione nazista mostravano la vicinanza al popolo danese e la loro resistenza all’invasore anche percorrendo in bicicletta le vie di Copenaghen. Quale che sia la verità, il senso è chiaro: ci si riferisce a monarchie più alla mano, meno ingabbiate nella ricca formalità che caratterizza quella britannica.
Ne parlavo la sera del 31 dicembre con una carissima amica, sempre presente sul sofà, commentando la notizia dell’abdicazione. Quella sera non sapevamo ciò che oggi è stato rivelato a Berlingske, il più antico e autorevole giornale danese, e confermato dalla Casa reale: se noi abbiamo saputo ciò che stava per accadere sul trono di Danimarca mentre ci preparavamo al veglione, il protagonista dello storico cambio della guardia lo ha scoperto solo tre giorni prima. È stato infatti reso noto che Margrethe ha dato la lieta novella a entrambi i figli solo il 28 dicembre. Parte della stampa danese sostiene che la forma usata nella loro lingua, traducibile più o meno con informare della propria decisione potrebbe far pensare che l’argomento fosse già in discussione, e la regina abbia manifestato non già un’intenzione sconosciuta in famiglia, ma solo tempo e modo.
(Ph: Maja Hitij//Getty Images)
A questo punto io mi immagino Joachim e Marie pronti a tornarsene rapidamente a Washington per farsi coinvolgere il meno possibile e i principi ereditari presi in contropiede. Non sapremo mai cosa è successo davvero, Margrethe ha sempre sostenuto che come il suo modello Elizabeth non avrebbe mai abdicato, un atto che tra l’altro nella storia danese ha un solo precedente per il quale bisogna tornare indietro di quasi 900 anni, esattamente al 1146 quando Eric III detto Il Mite lasciò il trono per entrare in convento. Naturalmente la voce che gira con più insistenza è quella che la serata madrilena di Frederik con Genoveva Casanova (quel cognome…) abbia accelerato la decisione della sovrana. Quanto a me, ho manifestato all’epoca la mia perplessità per un episodio talmente rozzo da far pensare che fosse stato fatto apposta; ancora oggi mi vengono in mente solo tre ragioni: Frederik voleva forzare la decisione materna, oppure rendere evidente la fine del suo matrimonio. La terza possibilità è che il principe sia, come dire, meno sveglio di quanto sembri – che già non è tantissimo – e francamente non saprei dire cosa sia peggio. Margrethe col gran rifiuto ha fatto qualcosa che pochi si aspettavano da lei, blindando ad un tempo l’istituzione e il matrimonio. Ha anteposto – o almeno così sembra – l’istituzione ai suoi desideri, che in fondo è ciò che si aspetta da un monarca, e ne esce in maniera impeccabile, tra l’altro ritagliandosi un posto particolare nella storia . Personalmente invece penso che il nuovo Re al momento sia piuttosto indebolito da questa operazione, ma magari mi sbaglio. Vedremo se una volta asceso al trono ci sorprenderà in un senso o nell’altro; ma data la sua ben nota passione per lo sport, sicuramente continuerà ad andare in bicicletta.
Settant’anni fa, proprio in questi giorni, faceva il suo debutto sulla neonata televisione italiana una piccola rubrica: Arrivi e partenze, condotta da un giovane italo americano dal brillante avvenire, rispondente al nome di Mike Bongiorno. Ho scelto questo incipit fondamentalmente per due ragioni: la prima è che considerando l’anda e rianda di cui sono protagonisti molti reali, questa rischia di diventare anche una nostra rubrica. La seconda è che il signor Mike era nato lo stesso giorno del futuro Re Frederik, il 26 maggio. Come Lady Violet (l’autrice, il blog è nato l’undici giugno, giorno del compleanno di mio padre e pure del padre di Frederik. E qui mi fermo).
Benché la Casa reale non abbia rivelato quali reali, danesi e stranieri, saranno presenti a Copenaghen domenica, è stata confermata la presenza del principe Joachim, secondogenito di Margrethe e fratello minore del futuro re. Da questa estate il principe lavora all’ambasciata danese a Washington, e nella capitale statunitense resterà la moglie Marie con i due figli. A quanto si sa, Joachim parteciperà il giorno dopo anche alla cerimonia in Parlamento, che ratificherà il passaggio del trono, per poi tornarsene subito negli USA.
(Ph: Hanne Juul)
Anche la futura regina Mary potrà contare su un sostegno familiare: esclusa la presenza del padre, che a 82 anni probabilmente non se la sente di affrontare il lungo viaggio dall’Australia, la famiglia Donaldson sarà rappresentata dalla figlia maggiore Jane Stephens, che abbiamo incontrato di recente al gala per i diciotto anni di Christian, prossimo Principe Ereditario, di cui è stata madrina di battesimo. Sono contenta, Mary negli ultimi mesi è stata sottoposta a un forte stress, le farà bene avere vicina una persona che le è così cara.
(Ph: Ishara S. Kodikara)
Un’altra sorella su cui si può sempre contare è Anne, The Princess Royal. È sua la prima missione all’estero del 2024 di un membro della Royal Family; la principessa, accompagnata dal marito Tim Laurence, è impegnata in una visita di due giorni nello Sri Lanka, per celebrare i 75 anni di relazioni diplomatiche tra i due Paesi. Oltre all’impeccabile efficienza con cui svolge l’incarico – ogni incarico, in verità – un’altra cosa che si apprezza di lei è la semplicità che non la priva di un grammo di regalità. In questo caso ha volato commercial ha cioè usato un normale volo di linea, portandosi pure il bagaglio a mano. Tra l’altro la compagnia scelta non è la nazionale British Airways, ma la SriLankan Airlines, che si è affrettata a usare la presenza dell’augusta ospite in un messaggio pubblicitario: A service fit for a royal!
Un servizio degno di un reale! Mica pifferi (o peggio, influencer).
Il cambio della guardia sul trono di Danimarca ha sparigliato le royal carte, piazzandosi al vertice dell’attenzione, almeno in Europa. Tuttavia nel mondo (e anche nel nostro vecchio continente) succede anche altro. Vi ricordate che in questi giorni in Brunei c’è un matrimonio? (Happy New Year!) L’aitante principe Mateen sposa la bella fidanzata Anisha, che viene da una importante famiglia del Paese. Mateen è figlio della seconda moglie del sultano Hassanal Bolkiah (i genitori sono divorziati), e ha 32 anni.Non è il principe ereditario, ma è molto popolare sui social.
(Ph: Anisha Isa Kalebic)
Le celebrazioni per il matrimonio dureranno 10 giorni, e spero che qualcuno ci spieghi cosa accade, perché orientarsi mi sembra piuttosto complicato. Intanto abbiamo la prime immagini della sposa, incantevole nel tipico abito che si chiama baju kunung, realizzato in una stoffa preziosa tessuta appositamente. Le fotografie si riferiscono al rito detto Khatam Quran, la lettura dei versetti del corano insieme con la famiglia, per prepararsi al matrimonio.
Oggi è stato il giorno della consegna della dote, cerimonia presieduta da uno dei fratelli maggiori dello sposo nel palazzo Istana Nurul Iman, residenza del Sultano e sede del suo governo.
Lo so, vi state chiedendo cosa ci sia in quei contenitori ricoperti da drappi dorati… purtroppo lo ignoro anch’io, ma considerando che il Sultano è tra gli uomini più ricchi dl mondo, non credo si tratti di strofinacci per la cucina.
Abbandoniamo gli splendori orientali e dedichiamoci a un altro tipo di evento, meno sontuoso ma certo non meno prezioso.
(Ph: S.A.R. la Grand – Duchesse de Luxembourg)
Domenica i Granduchi di Lussemburgo sono diventati nonni per la settima volta; la principessa Claire, moglie del secondogenito Félix, ha dato alla luce il terzo figlio. Il piccolo – 50 cm x 3 chili e 220 – si chiama Balthazar, nome che scopriamo piuttosto gradito ai reali di secondo piano, essendo quello del figlio minore di Charlotte Casiraghi. In casa granducale sembra che nascano tutti maschi: l’unica femmina è Amalia, sorella maggiore del neonato.
(Ph: S.A.R. la Grand – Duchesse de Luxembourg)
Ora non ci resta che aspettare la prossima nascita: l’unica figlia dei Granduchi, Alexandra, che ha sposato lo scorso aprile Nicolas Bagory, ha di recente annunciato la propria gravidanza; il bebé è atteso per la primavera. E noi attendiamo lieti sul sofà.
Oggi usiamo una foto di un paio di anni fa relativa a una visita di Catherine – allora Duchessa di Cambridge – in Danimarca, per parlare delle donne del giorno.
Divenuta nel frattempo Principessa di Galles, oggi Catherine compie 42 anni e probabilmente festeggerà privatamente in famiglia, come sua abitudine. Le facciamo i nostri auguri e rimaniamo in Danimarca per i dettagli appena resi noti dalla Casa reale sull’abdicazione della regina Margrethe, che domenica renderà Mary la nuova regina consorte.
Alle 13.35 i Principi Ereditari insieme con il figlio maggiore Christian partiranno dalla residenza di Amalienborg a bordo di un’automobile, alla volta del palazzo di Christiansborg.
Due minuti dopo, alle 13.37, Margrethe lascerà Amalienborg e raggiungerà Christiansborg a bordo di un carrozza scortata da uno squadrone di Ussari a cavallo.
Alle 14.00 è fissato il Consiglio di Stato nel Palazzo di Christiansborg, cui parteciperanno Margrethe II, Frederik e Christian. Mary evidentemente aspetterà fuori, ma sarà l’ultima volta. La firma della regina sull’atto di abdicazione è l’atto che segna il passaggio dei poteri, in quel momento il Principe Ereditario diventerà Re Frederik X. La cerimonia durerà pochi minuti; alle 14.15 Margrethe rientrerà nella residenza di Amalienborg, mentre alle 14.30 i nuovi sovrani offriranno un piccolo ricevimento per selezionatissimi ospiti.
Ore 15.00 il nuovo Re uscirà sul balcone di Christiansborg, dove sarà proclamato dal Primo Ministro Mette Frederiksen, pronuncerà il suo primo discorso al Paese e rivelerà il motto che ha scelto per il suo regno.
Alle 15.10 salve di cannone saranno sparate in onore del nuovo sovrano, mentre lo stendardo reale verrà ammainato dalla residenza di Margrethe.
Ore 15.30 i nuovi sovrani rientreranno ad Amalienborg, questa volta la carrozza e la scorta degli Ussari a cavallo toccherà a loro.
Ore 17.00 ad Amalienborg le insegne reali saranno trasferite dal palazzo di Christian IX, residenza di Margrethe, a quello di Frederik VIII, residenza dei nuovi sovrani.
Il giorno dopo, lunedì 15 alle ore 10.00, i sovrani saranno in Parlamento, dove il presidente e il Primo Ministro terranno un discorso.
La domenica seguente, 21 gennaio, la famiglia reale parteciperà ad una cerimonia religiosa nella cattedrale di Aarhus.
E sarà l’inizio di una nuova era.
(penso sarà possibile seguire il tutto in streaming, stay tuned per ulteriori informazioni)
La settimana che comincia oggi si concluderà con il cambio della guardia sul trono danese. Con l’abdicazione di Margrethe II e l’inizio del regno del figlio come Frederik X sulla terra non ci sarà più una regina regnante, solo consorti; ma speriamo che prima o poi – più prima che poi – la Svezia ci faccia questo regalo.
(Ph: Dennis Stenild, Kongehuset)
Intanto oggi a Copenaghen si festeggiano questi due tipetti qua: Vincent e Josephine, i figli minori – e gemelli – dei futuri sovrani compiono oggi 13 anni e fanno il loro ingresso ufficiale nell’adolescenza; tra una settimana occuperanno il posto terzo e quarto nella successione. Lui è sempre stato bellissimo, lei è nota per il caratterino. In questo caso lui è anche più fortunato dato l’abito che gli calza a pennello; a lei hanno messo questo completo un po’ punitivo e pieno di difetti, ma adoro la spilla appuntata sul rever della giacca. Mi ricordo che quando nacquero il padre, alludendo all’uso per cui il nome dei principi di Danimarca viene rivelato al momento del battesimo, fino a quel momento si sarebbe riferito a loro chiamandoli Elvis, come il celeberrimo cantante, nato anche lui l’otto gennaio. Lady Violet avrebbe invece scelto David (Bowie), anch’egli nato nella stessa data. Può essere questo un indizio sulla personalità del futuro Re? Vedremo, finora Frederik non ha rivelato molto di sé, sono curiosa di scoprire cosa ci aspetta. Ma al momento l’interrogativo fondamentale è: come si vestirà Mary? Non vedo l’ora di scoprirlo!
Riprendiamo il discorso dove lo avevamo lasciato, a Stoccolma. Altro appuntamento legato al Nobel la sera di lunedì 11 dicembre – il ricevimento offerto dai sovrani a Palazzo Reale – altro evento di gala in abiti da gran sera e diademi.
(Ph: Svenskdam/TT)
La regina Silvia ripropone la mise indossato dieci anni fa per le nozze della figlia Madeleine. Un abito in organza di seta ricamato con Swarovski, in un colore che a me sembra azzurro ghiaccio, ma all’epoca il Palazzo definì “color giada”, e chi siamo noi per smentirli? Forse a distorcere un po’ la percezione del colore contribuisce anche la sciarpa, indubbiamente azzurra, la cui utilità francamente mi sfugge, in compenso l’abito mi convince assai. La fresca ottantenne Silvia mantiene una splendida silhouette, che viene messa in risalto più dai modelli lineari che da quelli con un volume più ampio. Gli zaffiri (e i diamanti) della parure Leuchtenberg, dono di nozze – forse da parte di Napoleone – ad Augusta di Baviera che nel 1806 andò in sposa a Eugène de Beauharnais, figlio dell’imperatrice Josephine e dunque figliastro dell’Imperatore, distraggono l’attenzione anche dalla dimenticabilissima minaudière a forma di conchiglia. Chic.
(Ph: Svenskdam/TT)
La Principessa Ereditaria Victoria sta diventando una delle più fedeli clienti di Camilla Thulin, le cui creazioni mi sembrano spesso interessanti. Per la serata Victoria ripropone una gonna a fiorellini già indossata anni fa, in questo caso abbinata a un corpetto di seta bianca che evoca la linea di una tshirt (spoiler: un supertrend di stagione, ci aspettano mesi pieni di magliette, o di mise che ad esse si ispirano). Mi piace molto, sarebbe perfetto per una serata, ma mi viene il dubbio che sia un po’ poco formale per un evento del genere, anche se la tiara Connaught, importante ma leggera grazie al disegno di archi, mi sembra ben abbinata. Chic, ma anche boh.
(Ph: Svenskdam/TT)
Non sarebbe male se l’anno nuovo ci portasse delle nuove scelte di stile da parte di alcune royal ladies tra cui Sofia, che come sapete spesso mi convince poco. Invece il 2023 per lei finisce non dico in trionfo, ma quasi; se già non mi era dispiaciuto l’abito nero indossato alla consegna dei premi Nobel, approvo incondizionatamente questo sfoggiato la sera seguente. La stilista Ida Lanto nel 2017 aveva creato per la principessa un abito in raso pesante rosso amaranto, con scollatura quadrata e spalline; lo ha poi rimaneggiato su richiesta della proprietaria, e l’effetto è molto migliorato: più elegante – e donante – la scollatura, più bella la linea della gonna. Anche la clutch è rimasta la stessa: è la Vanite di Christian Louboutin in versione silver. Brava Sofia, chic.
(Ph: Rune Hellestad/Getty Images)
Un Nobel, quello per la pace, viene consegnato in Norvegia; quest’anno l’ha vinto la cinquantunenne attivista iraniana Narges Mohammadi. Il premio è stato ritirato dai suoi due figli, i gemelli Ali e Kiana Rahmani, dato che la vincitrice è in prigione in Iran dal 2016. Consentitemi di astenermi sulla bizzarra mise della giovanissima Kiama, in compenso trovo la regina Sonja elegante as usual: gonna in seta dallo scioccante fucsia prudentemente smorzato dal corpino in velluto bordeaux (ve l’ho detto che è il colore più in voga del momento?). Molto bella anche la grande spilla; poi che vi devo dire, io la amo sempre, 86 anni di sereno splendore. Chic. La futura regina consorte Mette-Marit ha un senso dello stile tutto suo. Per la serata ha scelto un abito alla caviglia di autore sconosciuto, a righe orizzontali, abbinato a una clutch in seta rosa di Prada e scarpe Manolo Blahnik. In alcune foto la sua mise sembra bellissima, in altre così così; tutto l’insieme è un po’ boh, ma questa donna ha qualcosa di incantevole.
(Ph: RVD)
Tra i più dinamici nella fase finale del 2023 c’è senz’altro il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, che accompagnato dalla consorte Kim Keon Hee dal 21 al 23 novembre ha compiuto una visita di stato nel Regno Unito; poi è tornato in Europa il 12 e 13 dicembre per un’altra visita di stato, questa volta in Olanda (e per completezza di informazione, dal 7 al 9 novembre aveva ricevuto a Seul il presidente Mattarella). Per lo state banquet Regina la Máxima accoglie gli ospiti nel palazzo reale di Amsterdam con una una mise già vista: abito bordeaux dello stilista greco Christos Costarellos indossato durante una visita in Grecia (Royal chic shock e boh – Domenica 6 novembre). L’abito secondo me è bellissimo, a fasce alternate di pizzo e velluto in seta (ce lo ha pure Mathilde, in una tonalità ottanio; sempre bello, ma mi piace meno). Allora avevo contestato alla regina olandese di essere overdressed, con un abito importante e la sontuosa tiara Mellerio, mentre i signori erano in abito grigio. Questa volta con la stessa identica mise è perfetta, perfino con l’aggiunta della fascia rosa dell’Ordine al merito del servizio diplomatico, appena ricevuto dal presidente sudcoreano. Chic. Terrificante la first lady sembra una di quelle bambole orientali dall’espressione crudele tra l’abito rigido, i capelli che sembrano plastificati e addirittura i guanti neri. Shock.
Concludiamo con il Principato di Monaco, dove Charlène sembra aver ripreso il suo posto, e partecipa spesso e volentieri ad eventi di ogni tipo. La sera di venerdì 8 dicembre è stata la madrina del Bal de Noel, organizzato nella Salle Empire, all’Hôtel de Paris, nel corso del quale grazie a un’asta organizzata da Sotheby’s sono stati raccolti fondi per la Fondazione della principessa. Che è apparsa di buon umore in una classica mise da feste di fine anno: un abito dalla linea semplice, tutto tempestato di paillettes color platino, di DidierAngelo. La maison, composta da due stilisti – l’italo svizzero Didier e l’italospagnolo Angelo – sta crescendo nel gradimento della Princesse, che ad essa si è rivolta anche per l’abito di velluto color senape che compare sul biglietto di auguri di quest’anno (Le foto del giorno – Natale è ormai vicino). Sotto l’abito si intravvedono le Ascent 85 di Gianvito Rossi. Non particolarmente originale, ma chic.
L’anno si chiude con il discorso di auguri di Albert II, penalizzato come tutti i discorsi di capodanno dalla notizia bomba arrivata da Copenaghen. Accanto al Principe regnante, in impiegatizio vestito blu da giorno, c’è la sua consorte, in abito da sera e orecchini chandelier (io questi bizzarri abbinamenti non li capirò mai, ma è un problema mio). Anche Charlène, come Mary e Mathilde: Royal chic shock e boh – Gran finale (parte prima) sceglie il velluto bordeaux, nel suo caso Ralph Lauren. Bello, col suo fisico statuario porta sicuramente bene questi modelli, e alla fine ha detto pure sette parole, in tre lingue diverse! Ci starà diventando poliglotta? Chic e godetevi il video https://www.youtube.com/watch?v=NDhblnyRjXk
(Ph: Axel Bastello/Palais princier)
Questo è quanto, ma fatemi finire con la principessa per cui ho un debole da quando ero ragazzina, una delle due o tre signore che mi hanno fatto innamorare del mondo royal. Ormai compare poco perciò, anche se il suo non è esattamente un abito da gran sera, chiedo a lei di chiudere la nostra rassegna. Accompagnata dal fratello, la sera del 16 dicembre Caroline de Monaco ha partecipato alla première del celeberrimo musical The Phantom of the Opera », all’Opéra de Monte-Carlo con indosso un abito in velluto blu a ricami d’argento del brand londinese Seren. Somiglierà pure a una vestaglia, come ha detto qualcuno, ma io la trovo sublime. Come mi accade da quasi cinquant’anni.
Salutiamo definitivamente il 2023, pronti per tutte le novità che ci aspettano. Caro 2024, trattaci bene e non ci deludere!