Sarà che Lady Violet è innanzi tutto una zia, ma confesso che queste foto mi hanno quasi commossa. Ieri Leonor, Principessa delle Asturie ed erede al trono di Spagna, ha compiuto la sua prima visita ufficiale all’estero in solitaria.

E così è sbarcata a Lisbona, all’aeroporto militare Figo Maduro, dove ha trovato ad accoglierla il Presidente Marcelo Rebelo de Sousa. Che poi l’ha ricevuta con tutti gli onori nel palazzo di Belem, e le ha consegnato l’onorificenza di Dama di Gran Croce dell’Ordine del Cristo.

Perfetta con un bel tailleur pantaloni rosso – che alla fine è il colore della Spagna – firmato Carolina Herrera e il tocco contemporaneo e consapevole della borsa in pelle vegana (le scarpe non sono vegane ma riciclate dalla madre). D’altra parte la visita verteva su temi ecologici con particolare attenzione agli oceani, e direi che tutto è stato condotto a puntino.

Consapevole del suo ruolo, che affronta con serietà e naturalezza, è apparsa disinvolta e piena di grazia; questa ragazza è davvero incantevole oltre che assai ben educata, istruita e preparata per ciò che la aspetta.

Noto che è mancina, come William; in futuro saranno dunque almeno due i sovrani a usare la sinistra. Che non vuol dire nulla, se non che è anche questo un piccolo segno dei tempi; ancora quando Lady Violet faceva le elementari (non malignate, non un secolo fa!) c’era l’abitudine di forzare i bambini a scrivere con la destra.

Del buon lavoro che Felipe e Letizia hanno fatto con le loro figlie abbiamo detto spesso, e forse anche, parlo per me, con una certa sorpresa, visto che ho più volte pensato che la rigidità della Reina fosse eccessiva e potesse essere un problema. Ma ciò di cui mi sto rendendo conto con piacere è che Leonor sembra la sintesi perfetta tra il rigore materno e la dolcezza paterna.

A questo punto non vedo di l’ora di vedere all’opera anche le sue colleghe, secondo tutti i troni al femminile che ci aspettano ci riempiranno di gioiosa soddisfazione.
P.S. mi immagino solo io una telefonata tra Felipe che chiede a Marcelo com’è andata la niña, e quello che lo rassicura: todo bien?
