Royal chic shock e boh – Sayōnara giugno

Settimana ricca di eventi royal quella che si chiude oggi, su cui troneggia (ovvio, sennò che royal sarebbe) la visita ufficiale degli Imperatori del Giappone del Regno Unito. Naruhito e Masako sono arrivati qualche giorno prima per impegni privati, poi martedì sono stati ricevuta in pompa magna da Charles, Camilla e William, che è andato a prenderli all’hotel dove alloggiavano (il Claridge’s a Mayfair).

Signori in thight e signore in bianco. Invero l’imperatrice ha indossato mise candide durante tutto il viaggio; nel suo dress code mi oriento pochino, ma sappiamo che Masako è sottoposta al rigidissimo controllo dell’Agenzia Imperiale che decide tutto, non solo il modello ma anche la lunghezza dei suoi abiti (e non escludo che nell’orlo ci siano i piombini).Lei di suo ci mette la sua grazia, la sua dolcezza, la sua cultura, ma insomma non è che si possano fare miracoli.

In questo caso la meschina indossa un completo composto da soprabito di pizzo bianco stile prima comunione su un tailleur con gonna midi a sirena con dettagli dello stesso pizzo, che decora anche il cappello. Faccio difficoltà a trovare le parole. Shock.

Camilla in robe manteau – questo veramente bello, di Anna Valentine come la borsa – e l’elegante cappello con dettagli neri che avevamo ammirato il mese scorso durante uno dei garden party (Royal chic shock e boh – Special edition (parte seconda) naturalmente opera di Philip Treacy. Mi sembra di vedere qualche imperfezione nell’orlo, ma chic.

Signore in bianco anche la sera, quando però possono godere dello splendore delle pietre preziose che mettono tutto sotto un’altra luce. Camilla, in abito Fiona Clare, inalbera la Burmese Ruby Tiara: pietre che vengono dalla Birmania – dono di nozze del popolo birmano a Elizabeth, che negli anni ’70 commissionò la tiara a Garrard – ma disposte in una foggia che evoca la bandiera nipponica, Ottima mossa, chic. Molto interessante anche la scelta dell’Imperatrice, che sfoggia la tiara imperiale del crisantemo, fiore simbolo del Paese e della Corona, come fece la suocera quando accompagnò il marito in visita ufficiale nel Regno Unito, nel 1998. Anche quest’abito è di pizzo ma l’effetto finale è assai più convincente, chic.

Fermatevi un istante, e ammirate le rivière di diamanti al collo delle due sovrane.

In bianco anche la Duchessa di Gloucester, che ha riproposto l’abito indossato lo scorso anno all’incoronazione (Coronation attire, gli abiti dell’incoronazione – Ladies) e ha fatto bene: ci era piaciuto allora e ci piace forse ancora di più oggi, quasi un robe manteau impreziosito dai bottoni gioiello (letteralmente, sono spille floreali di brillanti). Sul capo della duchessa un’importante diadema, la Cartier Indian Tiara, eredità della suocera Alice. Brava, chic.

(Ph: Aaron Chown/Getty Images)

L’unica a distinguersi per il colore, un verde bosco piuttosto invernale, la Duchessa di Edimburgo. Per lei un abito in seta della sua maison del cuore, Suzannah London con clutch argento di Anya Hindmarch, e soprattutto la Lotus Flower Tiara direttamente dallo scrigno reale, gentile prestito della cognata Camilla. È la prima volta che Sophie la indossa e devo dire che mi convince, la delicata struttura della tiara si sposa bene con i suoi lineamenti fini. Semplice, chic.

Prima di tornare in patria, venerdì, la coppia imperiale ha visitato Oxford, dove in gioventù hanno studiato entrambi i sovrani. Masako, che ha ricevuto una laurea honoris causa, questa volta mi è piaciuta. Se la gonna dritta ha la solita lunghezza poco donante la giacca ha una bella linea, anche vagamente orientale. Chic, e sayōnara.

(Ph: Éric Mathon/Palais princier)

Di bianco vestita anche Charlène, che giovedì, col marito Albert, ha presentato la squadra olimpica monegasca, composta da cinque atleti. Incolpevolmente vestiti coi colori della bandiera, sembrano usciti da Irma la dolce, rappresentazione naif di una certa idea della Francia. Con l’entusiasta partecipazione del sovrano, che in queste occasioni non si risparmia. Al confronto la sobria Princesse, nel suo completo pantaloni Emporio Armani con slingback Gianvito Rossi, fa un figurone. Chic.

Ancora bianco per la tshirt di Letizia, che giovedì con Felipe ha ricevuto alla Zarzuela Charles H. Rivkin, presidente di Motion Picture Association; i sovrani hanno poi ospitato la riunione della commissione della Fundación Princesa de Girona. Ora, sappiamo che la Reina ha problemi ai piedi per cui indossa scarpe e sandali flat, ma questi, insieme alla tshirt – pure molto di moda e in seta (Adolfo Dominguez) – sono veramente troppo informali, più da caffè al mare che da impegni reali. Molto bella la gonna plissé di Hugo Boss, ma non basta. Boh.

(Ph: SIP/Claude Piscitelli)

Puntano invece sul colore le signore del Granducato di Lussemburgo, che domenica scorso ha celebrato la Fête nationale. La giornata è iniziata con la cerimonia ufficiale seguita dalla parata militare, con la partecipazione della famiglia quasi al completo (manca solo Claire, moglie del principe Félix). Maria Teresa si rivolge a Natan (e come ti bagli…) che la drappeggia in un incubo di mussola mauve: abito e mantello fermato sulla spalla sinistra, come un pallio nella Roma antica. No dai, shock. Natan firma anche l’abito color fiordaliso di Stéphanie, anche questo dotato di inutile drappo, Ma perché? Boh, ma mi piacciono le scarpe.

(Ph:Maison du Grand-Duc / Kary Barthelmey )

Le celebrazioni si concludono col Te Deum in cattedrale; Félix se l’è squaglita ma restano tutti gli altri, compreso il giovane Sébastien cui tira il bottone della giacca; mon cher, basta che sbottoni e risolvi il problema. Semplice ed elegante la neomama Alexandra con un abito dalla delicata fantasia verde e crema, con accessori in tinta (la clutch è Dior), chic. Per una volta che Stéphanie aveva quasi indovinato la mise, ha pensato bene di cambiarsi ricorrendo di nuovo a Natan, col solito drappo/mantello, che non sarebbe neanche brutto ma è indossato male un po’ troppo corto e con l’orlo sbilenco. Simpatico il cappello, di Sylvia Martinez, tremende le open toe color crema, neanche tanto adatte all’occasione. Shock.

(Ph: Maison du Grand-Duc/Patricia Pitsch)

I festeggiamenti si sono conclusi con due garden party nello Château de Berg, uno il martedì e uno il giovedì. Per il primo, Maria Teresa opta per Oscar de la Renta scegliendo un maxidress in popeline di cotone a fiori con cardigan abbinato. Non abbiamo foto a figura intera dunque non possiamo apprezzare appieno il modello, ma anche se non dovesse slanciarla particolarmente a me piace, lei porta bene queste cose, e per un pomeriggio in giardino mi sembra adatto. Abbastanza chic. Stéphanie sceglie i volant e Carolina Herrera, ma tra il modello, il colore e la sua acconciatura l’effetto camicia da notte c’è tutto. Boh, ma almeno ha evitato il mollettone di plastica.

(Ph: Maison du Grand-Duc/Kary Barthelmey)

Ultimo appuntamento giovedì 27; Maria Teresa indovinate? Torna su Natan che la veste di un rosa intenso da vera Barbie di mezz’età, e non resiste alla tentazione dell’ennesima mantellina che stavolta per forma, lunghezza e colore sembra proprio quella del coiffeur. Shock, e attenzione a questi tessuti scivolosi: evidenziano anche i difetti che non ci sono. Sorprendentemente non mi dispiace Stéphanie, in un maxidress arancio con fantasia floreale nei toni del crema e del viola, adatto alla sua età e all’occasione. Non proprio chic ma quasi.

Caro giugno sayōnara, ci si vede l’anno prossimo.

Breaking News – Victoire!

La aspettavamo, un po’ ci speravamo, lei è arrivata, ed è femmina!

Oggi a Parigi è nata la primogenita della principessa Alexandra di Lussemburgo e del marito Nicolas Bagory. Nulla sappiamo della bimba se non che sia lei sia la sua mamma stanno bene, e non è poco. La piccola è l’ottava nipotina dei granduchi, ma solo la seconda femmina; non oso immaginare l’allegria di Maria Teresa e la commozione Henri. La neonata si chiama Victoire, mi piace anche il nome!

Le foto del giorno – Giorni lieti e ripetuti

Oggi è una giornata strana, dovunque mi giri mi imbatto in qualcuno che compie gli anni (auguri a tutti). E dato che c’è anche un compleanno reale festeggiamolo!

(Ph: Maison du Grand-Duc/Sophie Margue)

The birthday girl è Alexandra di Lussemburgo, nata il 16 febbraio 1991, che di anni, beata lei, ne compie 33. La fanciulla è la quarta figlia – e l’unica femmina – dei Granduchi Henri e Maria Teresa. Vive a Parigi col marito francese Nicolas Bagory, sposato lo scorso aprile; la coppia è in attesa del primo bebè che dovrebbe nascere “in primavera”, oriente temporale piuttosto ampio per cui non resta che aspettare anche a noi. Voi mi direte che nella foto non si vede il pancino, come mai? Semplice, la foto è riciclata, essendo stata usata pari pari per il compleanno di due anni fa, E siccome allora era il 2022 e si era in piena pandemia, probabilmente si trattava già allora di un riciclo, visto che nel precedente ottobre erano stati diffusi i ritratti dei figli dei granduchi con l’eccezione dell’erede, e quella di Alexandra era questa qui (lo trovate ancora sul sito). Non si dica che Lady Violet non fa giornalismo d’inchiesta!

(Ph: Maison du Grand-Duc/Sophie Margue)

Tra due giorni sarà la principessa ereditaria Stéphanie a compiere gli anni, e per lei saranno 40 tondi tondi, le toccherà un ritratto nuovo? Vediamo! Poi se vi devo dire, forse la fotografia di Alexandra che continuo ad amare di più è questa, bambina al mare con suo padre.

(Ph: Collections photographiques de la Maison grand-ducale de Luxembourg)

Alexandra è nata due giorni dopo il decimo anniversario di nozze dei genitori; a me piacciono questi arrivi in concomitanza con altre ricorrenze, mi sembra quasi che i piccoli vogliano festeggiare anche loro. Nella famiglia di Alexandra, ad esempio, il fratello minore Sébastien è nato il 16 aprile 1992, giorno in cui il padre, l’attuale Granduca Henri, compiva 37 anni; data la folla di compleanni lussemburghesi in primavera il suo bebè farà a sua volta qualche bella sorpresa? Sarebbe simpatico, e magari l’ottavo nipotino dei granduchi sarà una nipotina. Speriamo che sia femmina, sarebbe la seconda contro sei maschi! .

Ma quanto erano belli quel giorno i futuri nonni, e quanto fu romantico il loro matrimonio? Se avete voglia di ricordarlo, il post lo lo trovate qui: A Royal Calendar – 14 febbraio 1981

Royal chic shock e boh – Royal wedding edition

Finisce aprile e porta con sé il matrimonio tra Alexandra di Lussemburgo e Nicolas Bagory. Cerimonia doppia, in due date diverse e addirittura due Paesi diversi; il Granducato di lei e la Francia di lui.

La sposa

Tutti si aspettavano di vedere la sposa con uno degli splendidi abiti di pizzo di Elie Saab dato che il couturier libanese aveva già vestito le cognate Stéphanie e Claire per le loro nozze. Alexandra fa giustamente a modo suo, sceglie Saab ma lascia da parte il pizzo in favore di un abito in satin duchesse, adattando un modello haute couture della collezione autunno inverno. L’originale ha una gonna più ampia e scenografica, che dà al tutto una proporzione diversa, anche se non sarebbe stato adatto a un matrimonio in campagna, però il modello così non mi convince.

Oltre tutto non le dona particolarmente; quei nodi dovrebbero scolpire la silhouette, invece finiscono per appesantirla. Insomma, non sembra fatto per lei, che è il peggio si possa dire di un abito couture. Graziosa l’acconciatura, che ricorda un famoso ritratto dell’imperatrice Sissi, con fiorellini tra i capelli. Il velo, trattenuto dalla tiara Chaumet con i soli diamanti, sarebbe doppio ma quello ricamato con perline e piccoli cristalli risalta poco visibile. Un grande boh.

(Ph: Maison du Grand-Duc/Sophie Margue)

Per le nozze civili Alexandra indossa i pantaloni, scelta più unica che rara per un royal wedding; prima di lei lo aveva fatto Charléne (Le foto del giorno – Dove eravamo rimasti) ma in quel caso i pantaloni Chanel erano così ampi e leggeri da sembrare una gonna. La sposa è bianco, anche questa scelta non scontata per le cerimonie civili: pantaloni e blusa Natan con una cappa Valentino. Mi piace l’idea, la cappa è molto bella ed è dello stesso identico bianco del completo pantaloni, anche questo particolare non scontato.

(Ph: Maison du Grand-Duc/Sophie Margue)

L’insieme blusa e pantaloni però, ahimé, non le dona molto, complice anche il migliorabile underwear, Vergogna eterna a chi le ha combinato i capelli in un modo che – forse la lacca, forse la pioggia sottile – non sembrano proprio freschi di shampo. Ma un’aggiustata prima delle foto ufficiali? Boh.

La madre della sposa

Lo so che state aspettando i commenti su Maria Teresa, vi conosco mascherine! Ebbene, anche lei fa l’inconsueta scelta dei pantaloni, ma fosse solo quello… Per la cerimonia religiosa come sua figlia si rivolge a Elie Saab, ma non sceglie uno di quegli abiti – magari di pizzo, magari ricamati, magari in un’elegante tonalità neutra – che pure ha indossato spesso e con successo. Stavolta no, stavolta riscopre le sue origini latinoamericane e al braccio del fratello dello sposo si presenta così: tuta nera monospalla, la scollatura sottolineata da una fascia di taffetà verde smeraldo, che forma un enorme fiore (o cavolfiore?) e poi scivola creando una sorta di stola utilizzata per coprire il braccio e la spalla nature. Non manca il tocco fetish del capello corto pettinato indietro e laccatissimo. Una Carmen Miranda senza l’ananas in testa. Shock, ma complimenti per l’audacia. Fatemi aggiungere una cosa: quelle piegazze sui pantaloni non si possono guardare; il gusto è sempre soggettivo ma l’impeccabilità dovrebbe essere scontata, soprattutto a quel livello sociale (ed economico).

Anyway, Maria Teresa sceglie i pantaloni anche per il matrimonio civile, e anche questa volta il couturier è lo stesso della figlia: Natan. Total pink in una sfumatura che cambia a seconda della luce, e blusa petalosa, piena di elementi svolazzanti. A parte tutto, lo scollo così ammazza quasi ogni collo, sicuramente il suo. A completare la mise, indossa a mo’ di stola una sciarpetta in un colorino aranciato che nulla ha a che fare col resto. Shock.

Le cognate

(Ph: Robin Utrecht/ABACAPRESS.COM)

Benché Stéphanie non possa essere considerata una donna elegante, in questo caso non si può prescindere dal fatto che ha appena partorito, dunque le dedicheremo un occhio di riguardo. Per queste nozze opta sempre per il blu: blu notte per il cape dress della maison francese Paule Ka indossato per la cerimonia religiosa. L’abito è bello, e le sta anche bene, però. Però è un abito da sera, con tutto lo chiffon e gli sbrilluccichi non si può portare né a un matrimonio né di pomeriggio. Né men che meno a un matrimonio di pomeriggio. E poi, perché così corto? Boh.

(Ph: Dana Press/Bestimage)

Ancora blu, ma nella tonalità royal, per l’abito (Emporio Armani)indossato il giorno delle nozze civili. Da chemisier a vestaglietta è un attimo; magari, anche qui, sarebbe stato meglio allungare un po’ l’orlo. Bene la pochette solidale, che non sarà bellissima ma almeno è “buona”, però non basta. Shock.

(Ph: Robin Utrecht/ABACAPRESS.COM)

Claire ha praticamente tutto: bellezza, altezza, marito innamorato e aristocratico, famiglia d’origine molto benestante; l’unica cosa che le manca è lo chic. Per la cerimonia religiosa sceglie un abito di Zahir Murad rosso (colore sconsigliato per i matrimoni) con le spalle totalmente scoperte (non adatto a cerimonie in chiesa) in un leggerissimo chiffon percorso ricamato con cristalli (da sera, non da pomeriggio). Insomma, ne avesse indovinata una. Per di più, nemmeno le dona troppo, shock.

(Ph: Dana Press/Bestimage)

La settimana scorsa si era presentata con un vestitone giallo di Diane von Fursteberg, il modello Gigi in cotone con inserti di pizzo, molto adatto a giardinaggio e gite fuori porta. Inutilmente chic le scarpe Dior modello J’Adore. Che vi devo dire, almeno è coerente, non ci prende mai; shock.

La made dello sposo

Dopo aver definitivamente compreso che questa signora è la madre di Nicolas, e che probabilmente è vedova, passiamo alla sua mise scelta per la cerimonia religiosa, quando ha accompagnato il figlio all’altare. Madame Bagory indossa un abito in pizzo color crema foderato di azzurro. Non mi piace particolarmente, il celestino così è una scelta banalotta, ma fatemi dire una cosa: alla fine è l’unica ad avere (quasi) indovinato cosa indossare a un matrimonio in lungo, di pomeriggio, in Provenza. Avrei però evitato quella pettinatura da adolescente, boh.

Questa foto, scattata subito dopo il matrimonio civile all’hôtel de ville di Lussemburgo, è l’unico dove si vede bene la sua mise. Molti di noi sono cresciuti con l’idea dello chic francese; questo è vero per l’haute couture, o per le parigine, ma le signore della provincia francese tanto chic non sono. Questo abito sembra fatto dalla sartina sotto casa; francamente lo trovo terribile, sarebbe stato meglio senza quella sopragonna e senza le maniche listate a lutto. Shock, per tacere del bianco usato così abbondantemente. Ma a questo dedicheremo magari un post a parte.

Gli sposi!

Eccoli! Monsieur et Madame Bagory all’uscita dalla chiesa. Con una sorpresa: l’abito della sposa è davvero Elie Saab, anche se non uno di quei modelli romantici in pizzo tanto amati (ma anche tanto visti).

(Ph: Marc Wilwert/Wort)

La tiara invece è proprio quella, la Chaumet, ma senza le perle. L’abito si vede pochino, è caratterizzato da un incrocio geometrico che un po’ mi perplime, vedremo meglio. Vi prego osservare, prima a sinistra, Maria Teresa versione Caraibi. Si preannuncia un Royal chic shock e boh particolarmente gustoso, à bientôt!

La prima foto della sposa

Il matrimonio religioso tra Alexandra di Lussemburgo e Nicolas Bagory era fissato per oggi pomeriggio alle 16.00 nella chiesa di Saint Trophyme a Bormes-les-Mimosas in Provenza. Qualche anteprima è disponibile sul sito di Wort, il più diffuso quotidiano del Granducato, da cui arriva anche la prima foto della sposa.

(Ph: Liz Mikos/Wort)

Chi si aspettava – o sperava – un abito Elie Saab, couturier molto amato dalle signore della famiglia, è destinato a rimanere deluso, ma non mettiamo limiti alla provvidenza e attendiamo pazientemente di poter vedere meglio sposa e invitate. Che da quanto visto finora dovrebbero essere in lungo, con Stéphanie in blu notte, Claire in rosso e la madre dello sposo in azzurro cielo. La madre della sposa invece è in pantaloni, vedrete! Intanto abbiamo scoperto la tiara scelta da Alexandra: mi sembra proprio la Chaumet con perle, che la fanciulla ha già indossato in precedenza. A più tardi, e speriamo di non dover attendere troppo.

Il caffè del lunedì – Tre matrimoni e un errore

Oggi è lunedì in mezzo a un ponte piuttosto lunghetto, dunque il caffè si può prendere con calma.

Il primo dei tre matrimoni è quello appena celebrato in Lussemburgo, che ha perplesso molti di noi per una semplicità che sfiorava la sciatteria. Perplessità che non ha naturalmente risparmiato le mise delle signore presenti, per cui vi annuncio un Royal chic shock e boh appositamente dedicato, che comprenderà anche la cerimonia religiosa di sabato. Miglioreranno tono e stile? Non ci resta che attendere. Allo stesso matrimonio appartiene anche l’errore, che non è della famiglia granducale ma di Lady Violet. Perché osservando sposi e famiglia raggiungere il municipio, e poi venire via a cerimonia avvenuta, ho notato che il corteo veniva chiuso da una coppia di mezz’età che ho presunto essere i genitori dello sposo, visto anche un certo disorientamento e qualche imbarazzo.

Nella fotografia li vedete alle spalle di Felix e Claire, e davanti ai due ufficiali in uniforme: la signora castana in blu e il signore di profilo. Sennonché, nella pur generale parsimonia delle fotografie che ritraggono i Bagory, ce n’è qualcuna con una signora che evidentemente è la madre dello sposo, il quale ha probabilmente perso il padre.

Per cui chiedo venia, correggo il testo del post che contiene l’errore, ma il dubbio rimane: chi sono quei due? Con un’affezionata lettrice del blog abbiamo ipotizzato che fossero due imbucati, o magari due che avevano sbagliato matrimonio, il che giustificherebbe le esitazioni… Scherzi a parte, Lady Violet ha scatenato uno dei suoi segugi, ma se qualcuno di voi avesse notizie ce le dia!

Secondo matrimonio, più vicino a noi e moooltooo più chic; nel fine settimana si sono sposati a Venezia Viola Arrivabene Valenti Gonzaga e Charlie Siem, violinista di fama mondiale – suona un Guarneri del Gesù del 1735 – che per di più è figlio di un miliardario norvegese. Madre della sposa è Bianca di Savoia, figlia del defunto Duca d’Aosta, Amedeo, e della sua prima moglie Claudia di Francia. Viola lavora nella moda con sua sorella Vera, del cui matrimonio avrei dovuto parlarvi già un anno e mezzo e fa. Non perdete le speranze, a un certo punto faremo una serie sui matrimoni vintage; intanto Vera sta diventando mamma.

Il terzo matrimonio deve ancora essere celebrato, ma già si profila come uno dei grandi eventi della stagione. Hugh Grosvenor VII Duca di Westminster, trentaduenne con un patrimonio di una decina di miliardi di sterline, si è fidanzato con Olivia Henson, sua girlfriend da un paio d’anni. Il giovanotto ha ereditato titolo e patrimonio alla morte del padre, ucciso da un infarto nel 2016. Non è un reale in senso stretto, anche se sua madre è imparentata con la famiglia imperiale russa e, cosa per me ancora più interessante, discende direttamente da Aleksandr Puškin. Hugh è anche uno dei padrini di battesimo del principe George, per cui questo matrimonio promette bene assai. E non vi dico le tiare di famiglia…

Scene da un matrimonio, atto primo

Sposa bagnata sposa fortunata! Si sarà consolata così Alexandra di Lussemburgo, che ha sposato oggi civilmente il fidanzato Nicolas Bagory?

(Ph: Dana Press/Bestimage)

Alle 15.03 gli sposi insieme sono usciti dal palazzo granducale e sotto un cielo denso di nuvole grigie hanno attraversato Place Guillaume II per raggiungere l’hôtel de Ville. La diretta su Instagram, dal funzionamento decisamente migliorabile, ha mostrato il piccolo corteo: avanti gli sposi, lui in blu con cravatta azzurra, lei in pantaloni, definitivamente sdoganati per le nozze. Bianchi, naturalmente: pantaloni di cady ampi a vita alta, completati da una blusa nello stesso tessuto e una fusciacca, più una cappa di Valentino a proteggere la sposa dal tempo incerto. All’andata Alexandra tiene in mano una clutch Chanel, poi compare con due differenti bouquet, uno di mughetti e uno con le peonie, che non saprei dire quando ha impugnato, retti da due bambine. La signora in lilla è Lydie Polfer, sindaco della capitale lussemburghese, che ha officiato il matrimonio.

Pantaloni anche per la madre Maria Teresa, in un colore che a seconda della luce appare a volte rosa a volte fucsia a volte corallo, abbinati a una blusa in tinta addobbata con fiori svolazzanti, che non mi sembra ne migliorino l’aspetto (Natan, temo). In mano – o sulle spalle – una stola aranciata.

Bleu royale – fatemelo dire, uno dei colori più sopravvalutati di sempre – per la neomamma Stéphanie in Emporio Armani, con una pochette etnica che con la sua mise sta come il proverbiale cavolo a merenda, ma ha almeno il merito di essere un prodotto solidale: il brand turco Turquoise Tassel impiega donne in difficoltà, cui offre una speranza attraverso il lavoro.

(Ph: Dana Press/Bestimage)

Conclude il poker di donne del Granducato Claire, consorte di Felix, secondogenito dei granduchi e fratello maggiore della sposa. Per lei un abito color senape di Diane von Furstenberg; una mise in linea col suo stile, che la fa sembrare sempre pronta per una sagra.

(Ph: Dana Press/Bestimage)

Per ultima una coppia di mezz’età, probabilmente i genitori dello sposo, tutto sommato piuttosto spaesati. Per tutti bagnetto di pubblico, non numerosissimo ma caloroso.

(Ph: MGD/K.Barthelmey, S.Margue)

La cerimonia è stata tenuta giustamente riservata, poi sposi sono usciti, attesi sulla scala del municipio da alcuni ragazzi incaricati di lanciare petali di rose (o riso, o entrambi). I quali si erano appena resi protagonisti di un inatteso siparietto: vista la pioggia che si stava intensificando, sono stati raggiunti dal personale del municipio che voleva coprirli con orrendi impermeabili trasparenti. Rifiutata con sdegno l’offerta, i ragazzi hanno portato a termine l’importante incarico con impeccabile precisione, bravi! Poi il gruppo si è un po’ sciolto, ogni coppia andava per fatti suoi a salutare i presenti; sarebbe stato meglio se i Granduchi invece che stringere mani si fossero preoccupati degli ormai consuoceri. Prima di rientrare a Palazzo, dove questa sera è previsto un ricevimento, Nicolas e Alexandra hanno fatto una sosta nella vicina cattedrale di Notre-Dame.

(Ph: MGD/S.Margue)

A sabato per il secondo atto, la cerimonia religiosa.

Il caffè del lunedì – Dolori e gioie

Questo lunedì è iniziato prestissimo e con un po’ di tristezza, perché mi è tornato in mente che proprio il 20 febbraio dello scorso anno arrivava la notizia che Her Majesty era risultata positiva al covid (Breaking News! – Anche lei!). E molti di noi, partire da me, avevano iniziato a realizzare che prima o poi l’avremmo persa, magari dopo i festeggiamenti per il Platinum Jubilee, come infatti è accaduto. Ora, mentre pian piano una giornata molto pesante si avvia a conclusione, leggo una notizia che mi regala un po’ di allegria. A due mesi dalle nozze di Alexandra, unica figlia femmina dei Granduchi di Lussemburgo, la Cour granducale ha reso nota la scaletta per sabato 22 aprile, giorno delle nozze civili della principessa con Nicolas Bagory.

I cittadini del Granducato sono invitati ad affollare la Place Guillaume, al centro della capitale, per festeggiare gli sposi che arriveranno con le loro famiglie alle ore 15.00. La cerimonia nuziale è prevista alle 15:30 all’Hôtel de Ville, proprio sulla piazza; qui Nicolas e Alexandra, ormai marito e moglie, saluteranno la folla alle ore 16.00, per poi raggiungere il Palazzo attraverso la rue de la Reine. Dove alle 18.00 famiglie, ospiti e autorità lussemburghesi parteciperanno ad un ricevimento. La coppia si sposerà con rito religioso una settimana dopo, il 29 aprile, in Francia. E chissà se Alexandra sarà già diventata di nuovo zia del bebè atteso dalla cognata Stéphanie. In primavera nasceranno tanti piccoli royal o giù di lì, e non solo in Lussemburgo; nel Regno Unito è atteso il secondogenito di Eugenie di York e Jack Brooksbank, a Monaco la bimba di Louis e Marie Ducruet, e forse – non c’è ancora la conferma ufficiale – anche Charlotte Casiraghi è incinta, per la terza volta.

In fondo non è questa la vita? Nascita e morte, arrivi e partenze, gioia e dolore. A voi non resta che decidere se prendere un altro caffè o, data l’ora, un tea o magari una bella tisana.

Save the date

Inizia il conto alla rovescia: c’è la prima data per uno dei royal wedding previsti per l’anno prossimo!

(Ph: Maison du Grand-Duc/Sophie Margue)

Alexandra del Lussemburgo sposerà il fidanzato Nicolas Bagory in aprile; sabato 22 nella capitale del Granducato la coppia si unirà civilmente, una settimana dopo, il 29, verrà celebrato il matrimonio religioso nella chiesa Saint Trophyme a Bormes-les-Mimosas, in Costa Azzurra. Quello di Alexandra sarà dunque un delizioso matrimonio provenzale, che detto così sembra più piacevole di un royal wedding lussemburghese.

Non è nota la ragione di questa scelta inconsueta su cui immagino si parlerà; Lady Violet dal canto suo già pregusta un matrimonio tra i fiori selvaggi della Francia meridionale piuttosto che tra i rigidi stucchi del Lussemburgo (che romanticismo!). Non è consueta nemmeno la settimana di distanza tra le due cerimonie, ma ci siamo già scordati le nozze a puntate tra Beatrice Borromeo e Pierre Casiraghi? (se volete rinfrescarvi la memoria seguite il link A Royal Calendar – 1 agosto 2015).

Siccome a me i numeri piacciono molto, non ho potuto fare a meno di notare che l’annuncio viene dato oggi, a 39 anni di distanza dal giorno in cui Caroline de Monaco sposò Stefano Casiraghi, e che la data delle nozze religiose è la stessa scelta dagli attuali Principi di Galles, che quel giorno festeggeranno i dodici anni di matrimonio. Sempre lo stesso amore per i numeri mi aveva fatto scrivere un post dedicato a tutte le coppie che si sono sposate un 29, gruppo cui a breve si iscriveranno anche Alexandra e Nicolas. Buona lettura Quante spose il 29!