Il ritorno dell’autunno nel calendario royal segna praticamente dappertutto, seppure in date diverse, la ripresa della piena attività politica con la riapertura del Parlamento. Oggi è toccato ai Paesi Bassi con il Prinsjesdag, giorno in cui davanti agli Stati Generali il monarca pronuncia il discorso programmatico per l’anno a venire. Praticamente la nostra Finanziaria, ma con moooltooo più sfarzo: signori in tight e signore in lungo da giorno, con cappello (o acconciatura) e le insegne del massimo Ordine che hanno a disposizione: quello del Leone dei Paesi Bassi per Máxima e le ragazze, quello della Casa d’Orange Per Laurentien.
Con i sovrani, come l’anno scorso (Prinsjesdag o Damiesdag?) ci sono le due figlie maggiori, oltre al principe Constantijn – fratello del re – con la moglie Laurentien. La prima notizia è che anche Catharina-Amalia ha ceduto definitivamente al fascino del capedress firmato Safiyaa. Eccola col modello Sarita: il colore le dona moltissimo e lei sta diventando uno splendore.
Poi certo il modello è molto da sera e poco da giorno (lo stesso identico abito è stato visto un paio di settimane fa addosso a Sarah di York, per una serata in Svezia), sensazione peggiorata dal sandalo che lascia il piede quasi completamente nudo; però mi piace l’idea di fermare i capelli con un cerchietto superlow cost (Bijoux Brigitte, euro 9.90).
Alexia in rosso si è infilata un abito indossato dalla madre più di vent’anni fa; a me le rosse in rosso piacciono, mi perplimono assai i capelli così phonati e cotonati, effetto cofana anni ’60.
Quasi sobria Máxima che sceglie un abito azzurro ghiaccio di Claes Iversen con calottina abbinata. Tutto sommato andava bene – e pure meglio – così, in purezza, invece è stato arricchito da un fiocco monstre. Con un’aggravante: nemmeno la regina resiste al resistibilissimo fascino dei sandali; d’altronde lei è così, prendere o lasciare, e noi prendiamo!
Abito fucsia e cappellino in tinta per Laurentien, sia mai che passi inosservata! La mise è del brand tedesco Talbot Runhof (composto da Johnny Talbot & Adrian Runhof); se almeno avessero evitato quei tocchi di pizzo… In compenso lei è l’unica delle royal ladies a portare le scarpe chiuse, e non è poco.
Insomma, se in Svezia per l’inaugurazione del Parlamento ci si veste di bianco e nero, ispirandosi ai vecchi abiti di corte (l’avevamo raccontato qui La foto del giorno – 25 settembre) in Olanda domina il colore, vincono le signore, trionfano le ragazze.
Se non ho capito male, Albert de Monaco si è piazzato a Parigi per i Giochi Olimpici e non si è mosso più, per cui a un certo punto un cedimento è comprensibile. In tribuna con la nipote Alexandra von Hannover – figlia minore della sorella Caroline – e l’aitante fidanzato Ben-Sylvester Strautmann si lascia andare a un olimpico sbadiglio.
(Ph: Laurent Zabulon/ABACAPRESS.COM)
Il terzetto stava assistendo alla finale per il terzo e quarto posto di tennis tavolo tra il team giapponese e quello francese, che ha vinto aggiudicandosi la medaglia di bronzo; evidentemente non il più appassionante dei match, o degli sport, ma il principe svolge con la consueta dedizione il ruolo di capofamiglia. Dai che è quasi finita!
(Ph: ABACAPRESS.COM)
Altro sovrano che sta seguendo con costanza i giochi dall’inizio è il Granduca del Lussemburgo; diciamo che nel suo caso la permanenza nella capitale francese offre anche la possibilità di godersi un paio di figli che vi risiedono, a partire da Alexandra, da poco mamma di Victoire. Contrariamente ai monegaschi che non si sono visti, i lussemburghesi a rotazione hanno assistito a qualche gara, e Henri ha esplicato in tutto il suo splendore il ruolo di chaperon. Ci deve aver preso gusto, tanto da replicare con i nipoti principi del Belgio, figli del cugino Philip, il cui padre era fratello minore di sua madre, Josephine Charlotte. E sembra pure quello che si diverte di più.
(Ph: RVD – Frank Ruiter)
Cambiamo decisamente argomento e andiamo in Olanda, da cui arriva una interessante notizia sulla secondogenita dei sovrani, la principessa Alexia. È appena stato reso noto che la fanciulla si è iscritta al prestigioso UCL – University College di Londra, dove studierà Scienze e Ingegneria per il Cambiamento Sociale presso la Facoltà di Ingegneria. Se vi dovessi dire che so esattamente che cosa sia mentirei, ma confesso di essere rimasta molto colpita dalla scelta, sia perché avrei pensato che lei optasse qualcosa di più frivolo, sia perché sembra un campo davvero stimolante. Brava!
(Ph: ANP)
Continuando però con la dicotomia zii-nipoti del post, ad arrivare dai Paesi Bassi è anche una notizia piuttosto spiacevole. Nei giorni scorsi il giornale AD ha riportato una storia sulla principessa Laurentien, consorte del fratello minore del re e dunque zia di Alexia, che nell’ambito delle sue attività benefiche si sarebbe resa responsabile di non meglio identificati “abusi” nei confronti di funzionari del Ministero delle Finanze nell’ambito di uno scandalo legato ad assegni familiari che va avanti già da qualche anno. Di cosa si stia parlando esattamente non è chiarissimo ma il problema è considerato addirittura un banco di prova per Dick Schoof, a capo del governo da poche settimane (Le foto del giorno – Politica e misteri), dunque non è proprio cosa da nulla. Staremo a vedere, e speriamo che si risolva rapidamente e senza gravi conseguenze. Dopodiché, se Alexia con i suoi studi acquisirà competenze in ingegneria sociale per sostenere impeccabilmente la sorella, quando toccherà a lei regnare, meglio.
Troppo lunga, troppo woke, troppo caotica, troppo poco ritmo; comunque la pensiate sulla cerimonia di inaugurazione le Olimpiadi di Parigi 2024 sono partite, e ora non resta che goderci lo spettacolo e sperare in una pioggia di medaglie. Intanto è arrivata una pioggia di fotografie, quelle che non erano disponibili ieri più molte altre. E se ieri eravate davanti a uno schermo avrete capito che la parola pioggia non è usata a caso…
Anche questa volta partiamo con noi, e se tra di voi ci fosse qualcuno che non l’ ha ancora vista ecco la fantastica immagine di Mattarella, bagnato fradicio nonostante il – o a causa del – poncho impermeabile, spettinato e assai divertito.
(Ph: Collection privée de LL.AA.RR. le Grand-Duc et la Grande-Duchesse)
Bagnato come un pulcino il Granduca del Lussemburgo sfida il maltempo ma perde un po’ del suo proverbiale aplomb (vedi nodo della cravatta) e sembra arrivato direttamente dal Nome della rosa. Accanto la moglie Maria Teresa, che è una donna di mondo e non si scompone certo per due, o duemila, gocce. In ogni caso lo spirito sembra alto.
(Ph: Collection privée de LL.AA.RR. le Grand-Duc et la Grande-Duchesse)
Prima dell’inaugurazione i Granduchi avevano salutato all’Eliseo il Presidente e la Première Dame, poi Maria Teresa, in blazer AlexanderMcQueen e pantaloni Armani ha pubblicato questa deliziosa immagine con due “colleghe”: Letizia regina di Spagna smanicata in Carolina Herrera con la borsa Dior che portava ieri e Mathilde regina dei Belgi (in Natan, ovvio).
( Ph: David Niviere/ABACAPRESS.COM)
Sotto l’acqua, ma con un certo stile, anche Los Reyes, che non hanno risparmiato applausi calorosi al loro team. A Parigi sono arrivate anche le due figlie, Leonor e Sofía, per sostenere le stelle del tennis iberico, il divino Rafa Nadal e il giovane brillantissimo Carlos Alcaraz. Ma quanto è bella questa foto?
Piuttosto asciutta – o semplicemente fotografata in un momento migliore – la Reine Mathilde in rosso, uno dei colori della bandiera, la cui grazia non viene scalfita dalla plastica trasparente dell’impermeabile. Impeccabile Roi Philippe, avremmo voluto vederlo a fine serata.
( Ph: David Niviere/ABACAPRESS.COM)
All’Eliseo i sovrani belgi si sono incontrati con i danesi; come Mathilde, il cui abito la fa sembrare in attesa, anche Mary onora i colori della bandiera del suo Paese: blusa rossa Jesper Høvring e pantaloni bianchi Andiata.
Curiosamente non ci sono immagini di Frederik e Mary sotto la pioggia, o almeno io non ne ho trovate. Per prudenza comunque Mary si è portata il suo impermeabile, che non si sa mai. E chissà se i due avranno ricordato le Olimpiadi di Sidney, dove si conobbero ventiquattro anni fa.
(Ph: David Niviere/ABACAPRESS.COM)
Chi non si è certo preoccupato del diluvio, nonostante no dovrebbe essere abituato, dato che come dice la canzone It never rains in Montecarlo, sono i principi di Monaco, che si sono portati anche i figli gemelli Jacques e Gabriella. La bimba non è sembrata condividere l’entusiasmo dei genitori e ha spesso mostrato un notevole broncio; lui in blazer blu sembra si sia scambiato il ruolo col padre.
( Ph: David Niviere/ABACAPRESS.COM)
In tribuna a sostenere la loro squadra anche i sovrani nederlandesi; lui aveva partecipato alla cena al Louvre, lei invece si è vista direttamente all’inaugurazione.
(Ph: David Niviere/ABACAPRESS.COM)
Willem-Alexander e Máxima sono accompagnati dalle due figlie maggiori Catharina-Amali e Alexia; la famiglia resterà a Parigi fino al 30 luglio.
E se a questo punto vi state chiedendo dove siano finiti gli altri, confermo di non aver visto né i reali norvegesi né gli svedesi. Quanto al Regno Unito, è arrivato in rappresentanza il neo Prime Minister Sir Keir Starmer. Che dopo aver salutato i Macron all’Eliseo ha raggiunto la tribuna, opportunamente dotato di impermeabile proprio.
Il Prinsjesdag, che si è tenuto oggi nei Paesi Bassi, se tradotto alla lettera sarebbe il giorno del piccolo principe; è invece di fatto il Giorno del bilancio: il terzo martedì di settembre il monarca inaugura la nuova sessione del Parlamento, leggendo il discorso programmatico per l’anno entrante.
Il dress code prevede che i signori di Casa Reale – in questo caso il Re e il fratello minore – indossino il tight con gilet grigio, su cui Willem-Alexander porta le insegne dell’Ordine Militare dei Cavalieri di Guglielmo, mentre Constantijn il bottone della Gran Croce dell’Ordine del Leone dei Paesi Bassi.
Le signore sono – dovrebbero essere – in lungo da giorno con cappello (più nastro e stella dell’ordine cavalleresco) per cui negli anni ne abbiamo viste di ogni, ma stavolta si sono quasi superate, accaparrandosi tutta l’attenzione almeno di quanti non siano strettamente interessanti alla politica olandese (anche perché comunque si vota a breve, dunque poi si vedrà). Máxima parte col botto: una creazione di Claes Iversen: completo blusa e pantaloni ampi rosa – è o non è l’anno di Barbie? – sotto un soprabito smerlato, in seta, caratterizzato da una fantasia a grandi fiori dipinti a mano e poi stampati in digitale sul tessuto.
Per mantenere il low profile la regina si è piazzata in capo un fiore grande come un gran cavolfiore, in un marroncino coordinato al soprabito, realizzato appositamente per lei da Berry Rutjes. Capisco che sia il problema minore, ma oltre al non essere adeguatamente formali molti pantaloni se ci si siede fanno le grinze. Non ci resta che ridere.
La primogenita e futura regina Catharina-Amalia sceglie un abito Safiyaa in una tonalità di blu che le sta benissimo, ma il fitting è terribile. Il drappeggio obliquo dona alla principessa, ma la parte superiore non la abbraccia adeguatamente: le spalle sono troppo strette e la scollatura si apre col movimento, mettendo esageratamente in vista il florido décolleté. Interessante l’abbinamento con accessori beige: in testa un copricapo in seta già visto sulla madre. Si può fare meglio.Provaci ancora Cat.
Le figlie dei sovrani crescono, quest’anno partecipa anche la diciottenne Alexia, che spesso gioca a fare un po’ la diva: in questo caso grazie all’abito in jersey stretch color magenta di Zhivago con mantellina, un po’ troppo aderente sul popò e dalla lunghezza eccessiva. In testa un’acconciatura floreale presa dall’armadio materno e rimaneggiata per lei. Molto carina, molto giovane, un po’ pasticciata ma simpatica. Funny girl.
La grande sorpresa quest’anno è arrivata dalla principessa Laurentien, moglie di Constantijn, donna molto graziosa e piacevole, finora decisamente non nota per la propria eleganza. Ebbene, questa volta ha davvero indovinato: non male l’abito realizzato in cady elasticizzato di Hardies, maison che veste molte signore olandesi. I quattro bottoni sulle spalle costituiscono il punto focale, e accolgono pure a perfezione la fascia dell’Ordine della Casa d’Orange. In testa un fascinator realizzato espressamente a mano da Evelien Gentis-Smit di Eudia, utilizzando tessuto e bottone dell’abito. Avrei evitato la collana, lasciando emergere la linea del modello, e pure la pochette di paglia, però brava! Mai dire mai.
Arriva l’estate e arrivano puntuali le foto della famiglia reale olandese. Quest’anno scattate a Zuiderstrand, la spiaggia dell’Aja battuta dal vento che scompiglia artisticamente i capelli delle signore, un po’ meno artisticamente quelli del re.
Tutti e cinque hanno scelto mise casual, con le figlie vestite più da grandi della madre, che bambineggia un po’ in completino di sangallo (ToryBurch) e fermaglio in testa. La secondogenita (e neodiciottenne) Alexia si distingue dalle sorelle, riaffermando la sua natura di aspirante modella/femme fatale. In compenso il re riesce a dare una certa dignità alla giacca azzurra, nipote di quelle tremende color carta da zucchero che impazzavano negli anni ’70 (prima o poi parleremo di come il carta da zucchero e il ruggine abbiano infestato quel decennio).
E a proposito di passato, chi ricorda Willem-Alexander come un giovanotto pacioccone, non particolarmente affascinante – i capelli a elmetto biondo fragola avevano la loro responsabilità – e secondo i rumors appassionato cultore di birre non può non apprezzare l’uomo solido e affettuoso che è diventato, a dimostrazione che trovare la (o il) partner giusto nella vita non è indispensabile, ma aiuta.
Beato tra le donne, innamorato e fiero delle sue figlie, forse consapevole di essere la parentesi azzurra in una dinastia che da quasi un secolo e mezzo predilige la guida femminile: Wilhelmina, Juliana e Beatrix prima di lui, Catharina-Amalia dopo. Con le due sorelle minori che già dichiarano la loro intenzione di essere di supporto alla futura regina, quando sarà.
Le figlie crescono, le mamme imbiancano (ma anche no), le geometrie familiari si ridisegnano, e questa è la mia foto preferita: ragazze al centro, genitori ai lati. Senza dimenticare uno dei protagonisti della giornata: Mambo, il barboncino toy della regina
Mambo, kom hierl! Che ai cinofili più cinefili (e viceversa) tra voi non può non ricordare il celeberrimo Marcello, come here! con cui Anita Ekberg a mollo nella fontana di Trevi chiamava a sé Marcello (Mastroianni) nella Dolce Vita. Per godervi la regina che riacchiappa il cane, e curiosare un pochino in questa famiglia, non vi resta che dare un’occhiata al video. https://www.rtlnieuws.nl/nieuws/video/video/5393619/koninklijke-hond-mambo-steelt-show-tijdens-fotomoment-oranjes
Oggi ben due principesse hanno festeggiato la conclusione dell’anno scolastico, e lo hanno fatto nello stesso posto: il St Donat’s Castle a Llantwit Major, in Galles. Entrambe le fanciulle, Leonor Princesa de Asturias e Alexia dei Paesi Bassi, hanno frequentato per due anni il liceo internazionale UWC Atlantic College.
Coetanee – compiranno a breve 18 anni – hanno completato il ciclo di studi, e sono pronte a ricevere il loro diploma; nell’attesa dell’esito degli esami, oggi hanno partecipato alla cerimonia di saluto per gli studenti del loro corso. Con Leonor c’era tutta la famigliola, papà mamma e sorella: molto allegri si sono concessi foto e selfie.
Per una volta più sobri gli olandesi, che hanno diffuso una sola fotografia con la diplomanda e i suoi genitori. Mancavano le due sorelle, ma sappiamo che la piccola di casa, Ariane, è pronta per fare la stessa esperienza. La sede scelta per lei però è quella di Duino, vicino Trieste: si prevede dunque un incremento dei viaggi dei sovrani nel Bel Paese. Con cui hanno un legame antico, dato che la famiglia reale olandese ha passato molte estati nella villa dell’Argentario, L’Elefante Felice.
Insomma, le figlie crescono, la mamme imbiancano, le royal watcher non ne parliamo!
L’Epifania tutte le feste si porta via, e con esse le mise che hanno infiammato il dicembre reale. Ma udite udite, data l’abbondanza degli eventi vi aspetta anche una terza parte!
Regno Unito
Primo appuntamento natalizio della Royal Family il concerto Together at Christmas, organizzato per il secondo anno consecutivo a Westminster Abbey dalla Principessa di Galles. La serata avrebbe potuto chiamarsi anche “festival del bordeaux”, colore ampiamente preferito in varie sfumature dalle signore presenti.
Compresa l’adorabile Charlotte,en pendant con la madre (e la cravatta del padre). La padrona di casa si infila in un lungo coat dress – quel capo che le nostre madri chiamavano robe-manteau – di Eponine London color burgundy con accessori in tinta e orecchini supercheap (di Accessorize)in tinta pure quelli. Catherine ha un fisico che le permette praticamente tutto, ma questi modelli così stretti e lunghi a me non piacciono. Sono consapevole che l’estetica della nostra cultura prediliga le forme sottili e allungate, ma quando si veste così mi fa pensare a un tubetto di mascara, quindi boh.
(Ph: Getty Images)
Stesso colore per la sorella Pippa Matthews che, meno legata al protocollo, fa spesso scelte più interessanti. Per lei un cappotto di Karen Millen in una tonalità definita fig, fico, ma non chiedetemi perché. Il modello è a doppio petto con baschina in vita e nasce piuttosto aderente ma devo dire che a me piace di più l’indosso oversize di Pippa. Chic.
(Ph: Kirsty O’Connor – Pool/Getty Images)
Stesso brand, Karen Millen, stesso tessuto (italiano, in lana), il cappotto di Zara Tindell è invece definito merlot e francamente non saprei dire se sono davvero nuance diverse o cambiano in nomi per non farci appisolare. Anyway, la sportiva Zara, amazzone e pure un po’ cavallona, ha scelto un doppiopetto semplice e chic. Ci piace.
(Ph: Getty Images)
Scelgono il bianco due delle signore più importanti del regno, Her Majesty The Queen Consort e la cognata Contessa di Wessex. Camilla indossa un cappotto color panna della maison preferita, Fiona Clare Couture, con accessori neri, tra cui la clutch Tosca di Launer, brand very British (ma i modelli hanno quasi tutti nomi italiani, di solito legati alla lirica) divenuto famoso per firmare le borse della defunta Regina. Sotto si intravvede un abito maculato, ormai considerato un neutro buono per tutte le stagioni; non la più classica delle mise natalizie, ma chic. Menzione speciale per la splendida spilla déco di topazi brown e diamanti appartenuta alla Queen Mother.
(Ph: Chris Jackson/Getty Images)
Sophie ricicla un cappotto doppiopetto Max Mara – che è un investimento e quindi va sfruttato – su un abito di maglia (Reiss). Il total white è interrotto dagli accessori: stivali color caramello e la Lunatic clutch firmata Sophie von Habsburg. Quando ero ragazzina mi capitò di leggere su un giornale una fase che suonava più o meno così: una bella donna bionda in bianco vince sempre. Sono ancora assai d’accordo. Chic.
(Ph: Chris Jackson/Getty Images)
Le sorelle York si sono date ai quadri (ma non quelli della galleria diretta da Eugenie!). Beatrice è una di quelle creature cui il matrimonio dona: è più bella, più elegante, più consapevole. Bellissimo il cappotto di Temperley London a riquadri bianchi e grigi; nonostante il cappotto sia chiaro e fermato da una cinta – una combinazione ad alto rischio – e Beatrice non sia particolarmente alta, trovo che le stia benissimo. Chic.
(Ph: Chris Jackson/Getty Images)
Purtroppo non mi suscita lo stesso entusiasmo la sorella Eugenie; anche per lei un modello a vestaglia, in un tessuto plaid compreso di orlo sfrangiato. Nonostante il cappotto sia Max Mara, non fa una gran figura e non le dona affatto. Perché a volte conviene evitare come la peste i riquadri così grandi, peggio se fermati in vita. Va detto poi che a guardare la sua figura arrotondata e la cintura annodata in alto la principessa sembra incinta. Dunque my dear riguardati e non ti raffreddare, che all’eleganza pensiamo un’altra volta. Sorry, shock.
Non mancavano le signore in verde: Carole Middleton ha una bella figura e un certo stile, e il cappotto a redingote (di Hobbs London, più British di così non si può) le sta molto bene, oltre a mantenerla comodamente in quel low profile che si è data qualche mese e qualche gaffe dopo il royal wedding della figlia. Chic.
(Ph: James Whatling)
Last but not least, la Duchessa di Gloucester. Moglie di un cugino della defunta Regina, la signora è di origine danese; a me è simpatica e mi sembra una donna in gamba, ma diciamo che riunisce in sé la summa di quel certo cattivo gusto anglosassone. Il soprabito di velluto è passabile ancorché datato, ma lo stivaletto mozzacaviglia… Mettiamola così: poteva andare peggio, poteva piovere. E lei si sarebbe messa le galosce. Shock.
Madre e figlie
Quanto ci siamo lamentati delle royal Christmas card con fotografie che sprizzano poca atmosfera natalizia? Bene, nei Paesi Bassi ci hanno ascoltato ed ecco a voi gli Orange in tutto il loro festivo splendore, compreso canetto, dall’espressione a dire il vero piuttosto perplessa. Dopo aver notato che William-Alexander si sta imbelloccendo (mai dire mai!) passiamo ad ammirare le signore e il loro amore per il mopnospalla. Lo indossano le due figlie minori: Missoni a pois per la quindicenne Ariane, nero e drammatico (Zara) per la diciassettenne Alexia. Essendo le fanciulle ancora minorenni le guardiamo con simpatia ma non le giudichiamo; Lady Violet però ama sempre osservare le sperimentazioni delle giovanissime. Monospalla anche per la Regina: un Elie Saab in tulle plissé color argento nuovo di zecca. L’abito mi sembra bello, un po’ eccessivo per l’occasione; bizzarri gli accessori: al collo quello che sembra il favoloso bandeau di diamanti grossi come nocciole della regina Emma, trisavola del sovrano, in braccio il delizioso cagnolino, ma fargli un bagnetto pareva brutto? Boh. Aspettiamo un indosso che valorizzi di più quel bell’abito, siamo certi che Máxima non ci deluderà.
Accanto al padre l’erede al trono Catharina-Amalia, che ha dovuto lasciare la residenza universitaria ad Amsterdam a causa di minacce di rapimento e aggressione. La fanciulla mi sembra dotata di carattere e sicuramente saprà affrontare e superare il momento difficile. A diciannove anni sta ancora cercando il suo stile, com’è giusto che sia, coniugando età struttura fisica e titolo. A me l’abito Asos piace, mi piace che sia semplice e in un bel verde bosco di Natale, mi piace come le sta e mi piace che non abbia imitato la scelta frufru di madre e sorelle. Chic di incoraggiamento.
E in Belgio…
Può mancare il rosso a Natale? Che domande, e infatti per il tradizionale concerto natalizio a Palazzo reale la Reine Mathilde sfodera un vestitone scarlatto percorso da un filo di lamé oro, naturalmente firmato Natan. Collo alto, maniche a 3/4, gonna a campana ed ecco la bella sovrana trasformata in una cloche de Noël.
Un giorno qualcuno studierà l’incredibile abilità di Edouard Vermeulen, lo stilista della maison, nel creare abiti così poco valorizzanti. E non è per Mathilde, splendida cinquantenne con quattro figli; se guardate la foto dalla sfilata l’abito è brutto pure su una filiforme modella adolescente. Shock.
Insieme con i sovrani sono il principe Laurent, fratello minore del Re, con la simpatica moglie Claire, che dev’essere la donna più paziente dell’universo. Per lei un completino begiarello senza lode ma con un po’ d’infamia, da segretaria quasi perfetta. Lei mi piace tanto, ma raramente indovina una mise. Shock.
Assente il primo dei figli maschi, Gabriel, ma presenti entrambe le fanciulle: la piccola Eléonore, quattrodici anni, sceglie Diane von Furstenberg ma abbonda un po’ con la stoffa fiorata, però è così carina che le si perdona tutto. E alzi la mano chi non ha pensato alla faccia di Miranda Priestly mentre sussurra: floral? for Christmas? groundbreaking!
Adoro la sorella maggiore ed erede al trono Elisabeth in Diane von Furstenberg pure lei (ma che differenza!) color blue royale – noblesse oblige – collo montante, maniche accennate, e un lungo drappeggio laterale che si apre in un lungo spacco. Non è natalizio, non è classico, non è già visto, non è troppo serio, praticamente perfetto. Chic.
Finisce l’estate, riprendono le normali attività e due giovani principesse europee, una delle quali destinata al trono, stanno per ritrovarsi compagne di scuola.
Alexia, secondogenita dei sovrani d’Olanda ha compiuto sedici anni in giugno, Leonor, Principessa delle Asturie e futura Regina di Spagna li compirà in ottobre; entrambe sono partite alla volta dello UWC Atlantic College, prestigiosissimo liceo internazionale in Galles dove, come prima di loro la Duchessa di Brabante Elisabeth, futura Regina dei Belgi, completeranno gli studi superiori.
Leonor – maglietta marinara a righe bianche e blu, jeans e Superga bianche – è arrivata all’aeroporto con tutta la famiglia, e questa volta e mascherine hanno avuto le doppia funzione di proteggere El Rey e la sua famiglia dal contagio e celare la commozione dell’arrivederci.
Dopo aver abbracciato il tenerissimo Felipe,
Letizia, comprensibilmente più emozionata e meno algida del solito,
e la sorella Sofía, che sta per sperimentare gioie e dolori della vita da figlia unica,
la dolce Leonor si è avviata verso questa nuova, importante esperienza.
Molto meno emotiva la partenza di Alexia, fotografata da sola davanti al portone di casa, con un bel giaccone a scacchettoni da taglialegna e i jeans strappati da bad girl. Ma si sa, i secondogeniti – come Lady Violet – sono sempre più easy.
Che ne dite, riprendiamo la rubrica domenicale? Lady Violet è convalescente e va ancora un po’ a rilento, ma in questi giorni ci sono state occasioni interessanti che sarebbe un peccato non commentare insieme.
Gruppo di famiglia n°1
Sabato 15 maggio il quindicenne Christian di Danimarca, secondo in linea di successione dopo il padre Frederik, ha ricevuto la cresima. La cerimonia si è tenuta nella chiesa del Castello di Fredensborg, ed è stata l’occasione per vedere tutta la famiglia riunita: un’immagine veramente bellissima, col festeggiato e la sua famiglia in bianco e blu, e la nonna Margrethe in rosso. Elegantissima la sovrana in una mise color papavero che le illumina l’incarnato; che meraviglia queste signore agée vestite di colori brillanti, dovrebbero ispirare tutte le loro coetanee, tristi fidanzatine dei toni neutri. Sulla sua spalla brilla la spilla a forma di margherita che indossa in tutte le occasioni più importanti (l’aveva anche sull’abito da sposa). Chic.
Completo blu per i tre uomini di casa, tailleur pantaloni bianco per la quattordicenne Isabella, stile bon ton – gonna a pois e giacchina di tweed – per la piccola Josephine, 10 anni. Mise supersobria per Mary, che immaginiamo sia la regista di questa perfetta messa in scena: abito midi in seta a micropois firmato Iris&Ink, scarpe nude nella stessa tonalità della pelle (strategia infallibile per allungare le gambe) fascinator blu scuro, Più il tocco che dimostra come Mary abbia imparato a perfezione il linguaggio dei gioielli reali: sull’abito ha appuntato la Connaught Sapphire Brooch, una spilla composta da uno zaffiro contornato da diamanti con un piccolo festone di perle; diamanti e una perla anche nell’elemento pendente. Il gioiello fu donato alla principessa prussiana Luise Margarete in occasione delle sue nozze con Arthur, Duca di Connaught e Strathearn, settimo figlio della Regina Victoria. La loro figlia Margaret portò con sé la spilla andando sposa dell’erede al trono di Svezia, e alla sua morte prematura fu ereditata dall’unica figlia Ingrid, in seguito Regina Consorte di Danimarca e madre dell’attuale sovrana Margrethe II. Mary indossava la spilla il 21 gennaio del 2006, il giorno in cui Christian fu battezzato. Che vi devo dire, l’abito è un po’ triste e non mi fa impazzire ma tutto l’insieme, come avrebbe detto mia madre, mi è piaciuto molto. Chic.
Gruppo di famiglia n°2
Il 17 maggio Máxima d’Olanda compie cinquant’anni; nell’impossibilità di organizzare un gala comme il faut la pirotecnica sovrana si è dovuta accontentare di un concerto al Teatro Carré di Amsterdam, che sarà trasmesso in televisione. Con Máxima e Willem Alexander c’erano la ex Regina Beatrix (che dopo l’abdicazione ha ripreso il titolo di Principessa) e le tre figlie: l’erede al trono Catarina-Amalia, che a dicembre compirà 18 anni; Alexia, che ne avrà 16 il mese prossimo, e la quattordicenne Ariane. Tutte e tre altissime sembrano più grandi della loro età; come tutte le ragazze sperimentano per trovare il loro stile e perciò sospendiamo ogni giudizio; però sono certa che in futuro ci daranno grandi soddisfazioni, o almeno grande allegria. Vestite ognuna a modo suo – una fantasia oscura e un po’ punitiva per Amalia, stile gypsy per Alexia e effetto camicia da notte per Ariane – non potrebbero fornire un’immagine più diversa da quella della famiglia danese, ma in fondo è giusto che ognuno mostri le sue peculiarità.
(Ph: Patrick van Katwijk/WireImage)
La bionda regina ha scelto, come fa spesso, la creazione di uno stilista olandese, in questo caso la giovane Iris van Herpen. I cui abiti sono anche interessanti, ma rischiano di perdere molto del loro fascino quando scendono dalle passerelle. In questo caso si tratta di un fourreau color carne, ricoperto di tulle con un pattern azzurrognolo che sembra un ologramma, o un disegno in 3d.
Francamente lo trovo orrendo, o quanto meno non adatto alla gioiosa fisicità di Máxima. Nonostante l’impressionante demiparure di smeraldi, shock.
Gruppo di famiglia n°3
Martedì scorso Her Majesty accompagnata dal figlio Charles, poi relegato in postazione laterale, ha inaugurato il Parlamento. Di lei e della sua mise, elegantemente riciclata, abbiamo già parlato (Le foto del giorno – State Opening of Parliament 2021) ma c’è un dettaglio che rende la scelta di Sua Maestà teneramente significativa: l’abito a fiori grigi e gialli che completa l’insieme è stato indossato dalla sovrana nella fotografia che la ritrae con Philip per il suo novantanovesimo compleanno. Imbattibile.
La Duchessa di Cornovaglia, terzo e ultimo membro della Royal Family presente, pur rispettando il dress code che prevedeva una mise da giorno, ha scelto di vestire in bianco, colore tradizionalmente usato quando per l’occasione si indossa l’abito cerimoniale.
Bellissimo il cappello Philip Treacy, interessante il soprabito, giocato in due tonalità di bianco – la parte inferiore e una fila di rombi sono in un color ostrica, mentre la parte superiore e la fila di rombi a contrasto sono off white – anche se il tessuto piuttosto rigido non rende impeccabile il fitting. Perfetti gli accessori, rigorosamente in tinta, a partire dalle décolleté bicolori Chanel. Anche Camilla ha appreso a perfezione il linguaggio dei gioielli reali, e indossa una spilla appartenuta alla Queen Mother, un pezzo déco in cristallo di rocca circondato da diamanti, con diamante centrale; la trasparenza del cristallo di rocca rende il gioiello diverso a seconda del colore su cui viene appuntato; sul bianco è veramente favoloso. Chic.
Non è comparsa insieme alle altre, ma la Duchessa di Cambridge è sicuramente una delle royal ladies protagoniste dell’ultimo mese; per la grazia con cui ha affrontato il funerale del principe Philip, per la semplicità con cui ha festeggiato i dieci anni di matrimonio in famiglia, per il garbo e l’empatia con cui affronta i suoi impegni.
Tre giorni fa, in compagnia del marito, è stata a Wolverhampton, dove ha visitato tre organizzazioni che si occupano di bambini e ragazzi in difficoltà. Impeccabile il look da lavoro in total blue: sotto il cappotto lungo dei pantaloni ampia vita a lta (Jigsaw) e una blusa a pois con colletto smerlato (Tory Burch), che non mi fa impazzire ma almeno dà quel necessario tocco di luce. In più il dettaglio raffinato e very British della mascherina in tessuto Liberty. Chic.
Il 7 maggio aveva attirato l’attenzione di molti durante la visita al Royal London Hospital, seguita da quella all’archivio della National Portrait Gallery. In questo caso la scelta è caduta su un cappottino, della collezione 2018 di Eponine London, di un bellissimo rosso arancio foderato di blu elettrico. Si saranno ispirati al classico cappotto casentino? L’abbinamento col beige caramello spegne un po’ l’insieme, ma non mi dispiace. Deliziosa la borsa, la Nano Montreal di DeMellier. Anche questa volta chic.
No, non parliamo di Ol’ga Maša e Irina, le protagoniste del dramma di Čechov, ma di Catharina-Amalia, Alexia e Ariane, le tre figlie adolescenti dei sovrani olandesi, di cui oggi sono stati diffusi i nuovi ritratti.
(Ph: RVD – Martijn Beekman)
L’erede al trono, la Prinses van Oranje, succederà al padre sul trono; nel frattempo ha raggiunto e superato la madre in altezza, e svetta oltre il metro e ottanta. Il prossimo 7 dicembre compirà 17 anni, e dunque penso che la vedremo sempre più spesso. A me piace molto, trovo abbia un viso davvero interessante: delle tre è naturalmente quella più esposta alla pressione per il suo ruolo, ma negli ancora rari video di famiglia ho avuto l’impressione di una giovane donna natura e disinvolta. Vive con genitori e sorelle nel palazzo Huis ten Bosch a L’Aia, e frequenta il Christelijk Gymnasium Sorghvliet. Ama andare a cavallo, l’hockey e il pianoforte.
(Ph: RVD – Martijn Beekman)
Alexia è la secondogenita e la seconda anche in linea di successione, ha quindici anni e sembra determinata a diventare la star di famiglia; che soffra un po’ della sindrome del figlio di mezzo? Volendo evitare la psicoanalisi da salotto – nel caso di Lady Violet, da sofà – tralascerei ogni interpretazione che non sia ciò che raccontano le foto: una graziosissima fanciulla che sta per sbocciare ma come spesso accade a quell’età si vede già grande, evidentemente affascinata dalla moda e dal glamour. La principessa frequenta la stessa scuola della sorella maggiore, e secondo il sito della Casa Real ha anche gli stessi hobby, il che presenta innegabili aspetti di praticità.
(Ph: RVD – Martijn Beekman)
Ariane è la piccola di casa, ha tredici anni e può lasciare alle sorelle maggiori l’incombenza di essere la più brava o la più bella, perciò sorride beata rivelando quello che è un vero must per ogni tredicenne del mondo occidentale: l’apparecchio per i denti. Non solo frequenta anche lei la stessa scuola delle sorelle, ma ha anche gli stessi hobby, cui fortunatamente aggiunge il disegno, il che allontana l’ipotesi di una scarsa fantasia dei genitori, o di una certa pigrizia dei compilatori del sito.
Se queste fotografie hanno un che di familiare la ragione è presto detta: sono state fatte a luglio, durante la tradizionale seduta fotografica con cui la famiglia reale olandese si congeda prima delle vacanze estive. Infatti Catharina-Amalia indossa il camicione azzurro di Self-Portrait e Ariane quello bianco di Maje visti in quella occasione (Royal chic shock e boh). Alexia invece si è cambiata, come conviene a una it girl, sostituendo una mise più formale a quella casual firmata Tommy Hilfinger.