Ci pensa mammà

La regina dell’estate è lei, Camilla di Borbone Due Sicilie née Crociani, una di quelle donne che ti distraggono con il leggiadro aspetto bambolabionda e piazzano tutti i colpi che vogliono. Ora, Madame – o meglio Sua Altezza Reale la Duchessa di Castro – ha due figliuole, bionde e belline, beneducate e istruite, praticamente mogli ideali per molti, soprattutto se questi molti hanno/avranno ruoli socioeconomici di primo piano.

(Ph: Instagram @camilladebourbon)

Magari è solo una piccola malizia estiva quella che legge nella sua chiamiamola dinamicità degli inviti anche un progetto a lungo termine per la realizzazione delle sue creature, sta di fatto che la cronaca rosa abbonda di foto dal ritiro tropezienne dei Borbone, di cui peraltro la stessa Camilla è generosa dispensatrice attraverso il suo account Instragram, da seguire assolutamente. Le immagini più recenti ritraggono la famiglia con ospiti illustri: Laurent e Claire del Belgio con i tre figli. Distogliendo la nostra attenzione dalle impressionanti margheritone in materiale indefinibile che segnano l’ingresso della maison, dedichiamola alle due coppie che sorridono all’obiettivo. I due signori gemelli diversi in pantaloni bianchi e camicia blu, le due signore con mise agli antipodi: la principessa belga semplicissima ed elegante in palette neutra, l’italiana tutta in tiro in un completo stile Raffaella Carrà degli anni d’oro, coi pantaloni a zampetta a celare la probabile presenza di supertacchi.

(Ph: Instagram @camilladebourbon)

Stessa differenza tra i ragazzi – o meglio le ragazze – con Louise francescana in camicione e sandali flat e le due Marie tirate a lucido e pronte per una serata; Maria Carolina addirittura in miniabito sbrilluccicoso da disco anni ’80.

(Ph: Instagram @camilladebourbon)

Tra tutte, la foto che preferisco è l’ultima, caratterizzata da un interessante metamessaggio: Camilla e Laurent al centro in primo piano, fiancheggiati dai figli; i rispettivi coniugi in seconda fila quasi in castigo, col Duca di Castro che si sforza con poco successo di fingere indifferenza, mentre la principessa belga sorride serenamente, probabilmente lieta di aver piazzato anche se per poco l’ingombrante marito.

(Ph: Instagram @camilladebourbon)

A questo punto un solo interrogativo si muove pigro nella testa di Lady Violet: ma le principesse di Borbone girano in casa con la borsetta come The Queen buonanima? Brave, puntare in alto, sempre.

Le foto di oggi, cioè di ieri – Sangue blu, sangue color carbone

Le foto che vi propongo si riferiscono a ieri, ma le ho viste tardi, e volevo avere il tempo per scrivere qualcosa di adeguato. Ieri era l’otto agosto, giornata lieta per vari aspetti – uno per tutto il compleanno di Beatrice di York – ma che a me riserva sempre almeno qualche minuto di riflessione.

L’otto agosto 1956 avvenne la più grave sciagura mineraria belga, a Marcinelle. Morirono 262 minatori, duecentosessantadue. 136 erano italiani, e di questi 60 abruzzesi, come me. Erano in Belgio per sfamare sé stessi e le loro famiglie, certo, ma anche per tutti noialtri Italiani. Nel decennio 1946/56 più di 140mila nostri connazionali andarono a lavorare nelle miniere belghe, protagonisti di un accordo tra Italia e Belgio che prevedeva l’invio di forza lavoro in cambio di carbone, di cui noi eravamo privi e ci serviva per rilanciare il Paese dopo la guerra: 200 chili di carbone al giorno per ogni minatore (sì, anche noi siamo emigrati, fenomeno come si vede assai complesso e dai contorni non sempre chiari ai più).

Per quei 60 miei corregionali, e anche per ragioni familiari su cui ora non mi dilungherò, penso che nelle mie vene scorra sicuramente un po’ di carbone (sarà per quello che ho sempre caldo?), per cui ho accolto con una certa commozione queste immagini, che mostrano la Reina Paola, l’italienne, presente alla cerimonia commemorativa insieme col ministro degli Esteri Tajani.

La Regina Emerita era accompagnata da due cavalieri d’eccezione, due splendidi ragazzi: i nipoti Nicolas (con gli occhiali) e Aymeric, figli del terzogenito principe Laurent. Anche se non si direbbe i due giovanotti sono gemelli; anche loro fanno parte del nutrito gruppo di principi che quest’anno compiono diciotto anni, nel loro caso, il 13 dicembre. È il primo evento ufficiale per i due principi, una scelta splendida e non solo per il sangue italiano che scorre nelle loro vene.

Il luogo della tragedia, il Bois du Cazier, è nel Patrimonio Mondiale UNESCO. La memoria è importante, la memoria è fondamentale per costruire giorni nuovi, ed è giusto che i giovani ne siano protagonisti.