Le foto del giorno – 29 gennaio

La vita, si sa, è strana. La morte, a volte, anche di più. Così accade che capiti di nascere Infanta di Spagna, nipote di re (Alfonso XIII), sorella di re (Juan Carlos I), zia di re (Felipe VI). E poi capiti di morire in un giorno di gennaio, che è lo stesso in cui qualche trono più in là una coppia di giovani duchi decidono di salutare nonna e babbo e andare in Canadà. ceb9526b04b6bde7e7eb8ca3c596a2edDoña Maria del Pilar Alfonsa Juana Victoria Luisa Ignacia de Todos los Santos (cioè quelli rimasti), Duchessa di Badajoz, nata a Cannes il 30 luglio 1936, era la sorella maggiore del Rey Emerito (che accompagnò in chiesa il giorno del matrimonio del nipote Felipe, inalberando un favoloso cappello fucsia). Vedova da molti anni di Luis Gómez-Acebo, da cui aveva avuto cinque figli, era una signora volitiva dal bel profilo borbonico, appassionata di sport, a lungo presidente della Federazione Equestre Internazionale e membro del Comitato Olimpico. È morta l’otto gennaio per un carcinoma intestinale contro cui lottava da un po’, e secondo il suo desiderio è stata sepolta accanto al marito nel cimitero madrileno di San Isidro. Oggi una solenne cerimonia in suo suffragio si è tenuta all’Escorial, alla presenza dei sovrani in carica e di quelli emeriti, parenti e varie teste coronate tra cui Beatrix, ex regina d’Olanda. beso-gtres-zAll’arrivo Felipe e Letizia, dopo aver salutato un assai commosso Juan Carlos, non hanno potuto o voluto fare a meno di ignorare platealmente le due sorelle di lui, Elena e Cristina. Atteggiamento previsto da molti e reso ancora più evidente dal saluto che i sovrani hanno rivolto a Beatrix, sistemata accanto alle due Infante. Forse sarebbe stato meglio trovare un’altra soluzione? presidencia-redes-zMai come in questo caso vale il detto sic transit gloria mundi.

 

 

 

Le foto del giorno – 27 agosto

Scene di famiglia in un esterno. Luchino Visconti ci perdonerà (so per certo che mi perdonerebbe) se parafrasiamo il titolo di un suo famoso film per presentare queste foto, che si riferiscono a giorni diversi ma tutte allo stesso tema: l’intervento di cardiochirurgia cui è stato sottoposto Juan Carlos sabato scorso. El Rey Emerito si sta riprendendo in maniera soddisfacente, e sta anche ricevendo le visite di figli e nipoti. Questa mattina verso le undici è arrivata la primogenita Elena accompagnata dai figli Felipe e Victoria Federica de Marichalar. elena y hijos clinicaStilosissima l’Infanta: camicia e pantaloni bianchi sotto un lungo spolverino taupe con cappello en pendant. Elena porta spesso questo modello, che trovo stia molto bene con i suoi lineamenti forti; in questo caso però confesso che il colore così diligentemente abbinato allo spolverino non mi fa impazzire, avrei preferito un semplice panama. Da tenere assolutamente d’occhio la figlia Victoria, che oltre al fisico alto e sottile sta rilevando un notevole senso dello stile.

Ieri è stata la volta della seconda figlia, l’Infanta Cristina; già considerata la pecora nera della famiglia a causa dello sciagurato scandalo Noos che ha coinvolto lei e mandato in prigione suo marito Iñaki, e di conseguenza allontanata da Palazzo, sembra stia recuperando i rapporti con la famiglia – o almeno col padre – e questa mi sembra una buona notizia. cristina y hijos clinicaNon è mai stata una donna elegante, e in versione casual/sportiva dà il suo meglio; ma è sempre stata bella, e ha evidentemente passato i suoi geni (e quelli dell’aitante marito) ai suoi figli. Eccola con Juan Valentín, Miguel e Irene – manca il maggiore, Pablo, probabilmente impegnato a Nantes (quest’anno gioca con la squadra di pallamano dell città bretone) – tutti e quattro biondissimi e bellissimi.

Domenica, a poche ore dall’intervento, Juan Carlos aveva ricevuto la visita dei sovrani Felipe e Letizia, abbinatissimi in bianco e blu, lei col tocco glam della blusa a maxi pois Carolina Herrera. felipe letizia clinicaOggi hanno replicato, e stavolta – finalmente! – hanno portato anche le figlie in visita al nonno. Supercasual la Reina, camicioni per le due ragazze (ma quello nero di Leonor veramente troppo funereo), tutte e tre calzate di sportivissime sneakers bianche. reyes y hijas clinicaQuanto al Rey, avrete notato che in entrambe le occasioni indossa mocassini senza calze; quelli blu, che sono sfoderati, vanno indossati così, ma quelli marroni no! Glieli passiamo solo per l’insieme sportivo. Ma solo stavolta.

A Royal Calendar – 22 maggio 2004

letizia boda realOtto giorni dopo i “colleghi” danesi, vanno all’altare loro: Felipe de Borbón y Grecia, erede al trono di Spagna, e Letizia Ortiz Rocasolano, giornalista televisiva rampante e divorziata. Per fortuna il primo matrimonio era stato solo civile, dunque nessun impedimento per il rito religioso nella cattedrale della Almudena. Il periodo del fidanzamento viene funestato dall’attacco terroristico alla stazione di Atocha, e in memoria delle vittime la mattina delle nozze un ufficiale dell’esercito, scortato da due militi della Guardia Real, depone al Bosque de los Ausentes, il memoriale della tragedia, una corona di fiori da parte degli sposi con la dedica Siempre en nuestra memoria, Felipe y Letizia. 

La cerimonia è fissata alle 11.00, e nel quarto d’ora precedente la famiglia reale attraversa in corteo la Plaza de Armeria, che separa la Cattedrale dal Palazzo reale. -La Infanta Cristina, la minore delle due figlie dei sovrani, indossa una abito giallo oro con pardessous in pizzo grigio – i cui trafori consentono di vedere agevolmente i numerosi difetti del sottostante vestito – con una pamela di paglia che sarebbe stata bene sulle spiagge della Versilia negli anni ’60, più scarpe di faille marrone, chissà perché. La salva dal disastro solo la sua bellezza (e quella del marito). -L’Infanta Elena, la sorella maggiore, è meno bella ma ha sposato un uomo di gran gusto, che conosce e ama la moda. La sua mise è un capolavoro di moderna Hispanidad: un completo Christian Lacroix Haute Couture in seta rosa con pizzo e ricami avorio, col tocco scenografico della lunga mantilla nera sorretta da un’altissima peineta. Se proprio vogliamo trovare un difetto, non avrei messo la collana. -Mantilla e peineta anche per la Reina Sofía, elegante in abito lungo di raso champagne con ricami ton sur ton, firmato Margarita Nuez. Accompagna lo sposo, madre e madrina de boda secondo l’uso ispanico. Lui bello come il sole ed emozionato, non sa ancora che sta per passare un antipatico quarto d’ora, perché appena entrati in chiesa su Madrid si scatena un diluvio, così forte che la sposa non riesce ad arrivare. E dunque Felipe, contrariamente a quanto accade nei matrimoni reali dove i tempi sono rigidamente organizzati, è costretto ad aspettare in piedi da solo davanti all’altare, vivendo anche lui quella  situazione che imbarazza ogni sposo. Pertegaz_letiziaE quando la sposa finalmente arriva al braccio del padre sembra davvero un po’ affogare dentro un abito che appare piuttosto pesante. Lo ha creato il decano dei couturier spagnoli, Manuel Pertegaz, che all’epoca ha 86 anni e veste Letizia con un modello in seta intessuta con un filo d’argento: gonna a trapezio caratterizzata da un ricco ricamo con simboli araldici che ne accentua la linea e prosegue a bordare lo strascico a corolla, che raggiunge i quattro metri e mezzo; il corpetto si apre in un ampio collo che resta dritto ma troppo scostato dal viso della sposa, con l’interno a sua volta ricamato, in contrasto con la relativa semplicità del resto. letizia wedding tiaraAnche i polsini sono ricamati, ma la loro lunghezza contribuisce a creare quella sensazione di un abito troppo grande per una sposa così minuta (e tanto più bassa dello sposo; Letizia porta scarpe di Pura Lopez ricoperte dello stesso tessuto dell’abito, che non hanno ancora i tacchi altissimi che le diventeranno abituali). In testa un velo triangolare in tulle di seta ricamato con spighe e i gigli dei Borbone, dono di nozze di Felipe; per fermarlo Sofía presta alla sposa la Prussian Diamond Tiara che lei stessa ha indossato per le sue nozze quarantadue anni prima. Il disegno grecizzante rimanda alla famiglia ellenica della Reina, anche se il diadema ha un’origine prussiana, essendo stato il dono di nozze del Kaiser alla figlia Victoria Louise che nel 1913 sposò Ernst August von Hannover. La figlia della coppia, Frederika, ricevette in dono la tiara per il matrimonio con Paolo di Grecia per poi donarla a sua volta alla primogenita Sofia. Un gioiello importante e ricco di simboli che secondo me non donava particolarmente alla sposa, accentuando con le sue linee geometriche la spigolosità del viso di Letizia, all’epoca dotata ancora del naso originale.

La boda real resta nella memoria anche (soprattutto?) per una serie di episodi. -Caroline de Monaco arriva in chiesa sola soletta. Che fine ha fatto il marito Ernst August? La versione ufficiale parla di un malore, voci insistenti parlano di libagioni eccessive alla cena prenuziale.  Bello il cappello, ma la giacca un po’ grande accentua il tono mesto (tutto Chanel, ça va sans dire). Wedding Of Spanish Crown Prince Felipe and Letizia OrtizClotilde Coureau è da poco entrata in casa Savoia ed è diventata mamma. In una delle prime uscite da principessa indossa un completo indefinibile per forma colore tessuto e applicazioni (quelle sulla schiena sono ali?). Peccato, avrebbe potuto distrarre l’attenzione dal suocero Vittorio Emanuele, che tira uno sganassone al cugino Amedeo d’Aosta, reo di avere avuto un posto migliore del suo (essendo cugino di Sofía viene incluso nel gruppo-famiglia), ma fondamentalmente reo di pretendere al trono d’Italia. greci boda realPacificamente parte della famiglia ovviamente i Reali di Grecia, con Marie-Chantal gloriosamente incinta che inalbera un cappello da sogno; non potendo esagerare con l’abito esagera col copricapo, brava! .A proposito di cappelli, a me piace questo (lui è uno dei principi di Bulgaria, Kubrat, con moglie Carla); la mise invece è veramente terribile. -Chi tanto e chi niente: Rania di Giordania arriva da sola, meravigliosamente vestita Givenchy. Però è in lungo e senza cappello, e tanti saluti al dress code.

La famiglia della sposa, mamma Paloma e sorelle Telma ed Erika, vanno da Felipe Varela che le veste in nuance ma tutte uguali. Temevano di non essere riconosciute? miguel bosè boda real

E sì, c’era anche lui.

La foto del giorno – 28 aprile

L’immagine di oggi mi ha sorpresa non poco, perché era molto tempo che non vedevamo entrambi i sovrani emeriti di Spagna in compagnia della figlia Cristina, e francamente pensavo che insieme non li avremmo visti più. reyes-infanta cristinaDopo il pasticciaccio brutto del caso Noos, l’Infanta Cristina è stata privata del titolo di Duchessa di Palma de Mallorca e di fatto bandita dalla corte. Mentre è noto che quella santa donna di  doña Sofía ha continuato pervicacemente (e giustamente, secondo me) a stare vicino alla figlia e ai quattro nipoti, andando spesso a trovarli a Ginevra, dove risiedono, e non facendo mai mancare il proprio sostegno, soprattutto dopo la condanna definitiva e l’incarcerazione del marito e padre, don Juan Carlos ha marcato la propria distanza da Cristina in maniera netta e piuttosto plateale. La differenza di comportamento dei due coniugi è evidente nelle fotografie scattate per celebrare gli 80 anni, che entrambi hanno compiuto lo scorso anno: solo Felipe, Elena e le loro famiglie per Juan Carlos, anche Cristina coi quattro figli per Sofía. L’occasione per questa riunione, cui hanno preso parte anche l’Infanta Elena e la madre di Iñaki Urdangarin, Claire Liebaert, è stata la partita dei quarti di finale della Coppa di Germania Juniores di pallamano che il secondogenito di Cristina, Pablo, ha giocato con la squadra tedesca TSV Hannover-Burgdorf. Eccoli quindi tutti insieme, mamma zia e nonni, con sciarpa d’ordinanza, a fare il tifo per Pablo, che speriamo caldamente dal padre abbia ereditato solo la passione per la pallamano. Che Juan Carlos stia riassaporando la gioia della famiglia? Intanto la loro presenza ha portato bene, la squadra di Pablo ha sconfitto quella avversaria, la HSG Wetzlar.

News – Diventa esecutiva la condanna di Iñaki Urdangarin

inaki condannato

Compleanno amaro per l’Infanta di Spagna Cristina. Dopo aver perso il ricorso presso la Suprema Corte, il Tribunale di Palma di Maiorca ha comunicato a suo marito Iñaki Urdangarin che ha cinque giorni di tempo per entrare in carcere di sua scelta e scontare la condanna a cinque anni e dieci mesi di reclusione. E’ l’atto finale dell’intricato affare dell’Istituto Nóos: Urdangarin avrebbe emesso false fatturazioni e stornato fondi pubblici. L’inchiesta ha toccato anche l’Infanta poi assolta.

Per cercare di limitare le ripercussioni dello scandalo sulla Casa Reale, re Felipe VI ha allontanato la coppia e l’ha privata del titolo di Duchi di Palma di Maiorca; e in merito alla condanna l’unico commento diffuso dalla Zarzuela è stato «Rispetto assoluto per l’indipendenza del potere giudiziario».

Dopo i trionfi olimpici con la Nazionale di pallamano, dopo le nozze regali, dopo la nascita di quattro splendidi figli la vita di questo bel giovanotto di origine basca che aveva aveva ammaliato la Spagna e la sua principessa ha imboccato una discesa brutta e disonorevole.

Una storia senza lieto fine.

(foto El Pais)