Matrimoni

Settembre è il classico mese dei mese dei matrimoni; i miei genitori, almeno due coppie di zii, mio fratello. la mia migliore amica scelsero tutti questo mese in cui la luce è ancora piena, la temperatura consente abiti leggeri e colorati, ma l’aria comincia ad essere più dolce, meno soffocante (speriamo!).

Agosto si è chiuso con un royal wedding piuttosto sui generis di cui arriverà a breve il post, ma oggi è un giorno un po’ così (confesso, non amo settembre e mi intristisce sempre) ed è anche l’anniversario di una tragedia che segnò profondamente il nostro Paese per cui, se volete, ecco il ricordo di un altro matrimonio.

Che non ebbe il tempo di fiorire come forse i protagonisti avrebbero voluto, o sperato, ma come il seme che finisce sotto terra qualche frutto lo ha dato.

Se volete, qui due post in memoria del generale Dalla Chiesa e di sua moglie Emanuela.

La foto del giorno – 3 settembre

Di pari passo con l’amore e la morte

Di pari passo con l’amore e la morte

Da ragazzina vidi un film, una storia d’amore e morte durante la guerra dei cento anni, con Anjelica Huston – figlia di John, che del film era regista – e Assi Dayan, figlio del generale Moshe (che invece col film non c’entrava nulla). Più della trama mi è rimasto in mente il titolo, Di pari paso con l’amore e la morte, e si è riaffacciato scrivendo queste poche righe. In questa fine estate ci sono alcuni importanti anniversari di morti reali – il 31 agosto erano 25 anni dalla scomparsa di Diana, il 14 settembre saranno 40 da quella di Grace – e c’è quello di oggi, altrettanto reale. Dove l’aggettivo reale non deriva da rex, relativo al re e a ciò che gli gira intorno ma da res, ciò che esiste davvero.

E nella nostra storia è esistito davvero il 3 settembre 1982, quando a Palermo morirono sotto i colpi di un agguato mafioso il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e sua moglie Emanuela Setti Carraro. L’agente di scorta Domenico Russo si spense giorni dopo, per le ferite riportate. I Dalla Chiesa erano a bordo dell’auto di lei, e ricordo che all’epoca molti giornali stranieri sottolinearono come il Generale avesse cercato di difendere la moglie col suo corpo. Ultimo gesto eroicamente naturale di un uomo che aveva vissuto con rigore e sobrietà un eroismo che a tutti pareva tale tranne che a lui. Mio padre lo aveva conosciuto, e ricordo durante i funerali trasmessi in televisione una lacrima che scivolava sotto i suoi occhiali e rotolava lenta sulla sua guancia. Il Generale e la crocerossina, come in un romanzo, di pari passo con l’amore e la morte. Al netto degli aspetti storici politici e criminali, tragicamente intrecciati, mi piace pensare che dopo tanti anni sia rimasta splendente la memoria di un amore. Quell’amore che abbiamo raccontato qui (La foto del giorno – 3 settembre)

Quell’estate dell’ottantadue

L’estate dell’ottantadue fu caldissima, a Catania si registrarono addirittura 46 gradi, ma Lady Violet era oscenamente giovane e in grado di sopportare qualunque temperatura. Al Quirinale c’era Pertini, Presidente amatissimo, socialista e amico di Juan Carlos, mentre il Capo del Governo era Spadolini (il Governo cadde durante quella estate – il 23 agosto – ma fu rimesso in piedi praticamente uguale).

Quella fu l’estate della vittoria ai Mondiali di Spagna, quarantadue anni dopo la precedente (in Francia nel 1938), e ventiquattro prima dell’ultima (Germania 2006), e chiunque si ricorda la corsa scatenata di Tardelli, anche chi allora non era nato. In Italia la moda andava anche meglio del calcio, anche se magari sono in meno a ricordarselo. La nostra formazione schierava Capucci Valentino Ferragamo Krizia Versace Missoni Mila Schön Coveri Genny Byblos; Giorgio Armani viene celebrato sulla copertina di Time e Gianfranco Ferré firma la più bella collezione di camicie bianche della fine del secolo.

Il primo giorno di quell’estate arriva da Londra la più bella delle notizie: la giovanissima Principessa del Galles dà alla luce il primo figlio; è un maschio e viene chiamato William Arthur Philip Louis. La successione sul trono di San Giacomo è assicurata per molti decenni a venire.

L’estate si avvia pigramente alla sua fine quando Palermo esplode. Accade quello che tutti temono da cento giorni, ma sperano di non vedere mai. Accade invece, e si porta via due vite, poi una terza. Le speranze di una città e i un Paese. E un amore. La foto del giorno – 3 settembre