Breaking News! – Un nuovo Re

Nel tradizionale discorso di capodanno, la regina Marghrethe II di Danimarca ha appena annunciato che il prossimo 14 gennaio, al compimento del suo cinquantaduesimo anno sul trono, abdicherà in favore del figlio Frederik.

(Ph: Keld Navntoft Ritzau/Scanpix)

Qualcosa mi dice che ne parleremo molto, certo che il 2024 non è ancora arrivato ed è già pieno di notizie!

Auguri, buona fine e miglior principio, e restate vicini al sofà di Lady Violet, che avremo un sacco da chiacchierare.

C’è del marcio in Danimarca?

Questa settimana è partita col botto quanto a eventi royal di alto, altissimo profilo. E mentre preparavo il post su King Charles e il Principe di Galles, che ai due lati della terra sono stati protagonisti di due eventi particolari, mentre pianificavo un ricco Royal chic shock e boh per raccontare attraverso le mise indossate la visita di stato dei sovrani spagnoli in Danimarca, arriva una notizia che rischia davvero di fare il botto, e si muove proprio sulla direttrice Madrid-Copenaghen.

Accade che la rivista spagnola Lecturas piazzi in copertina, e di conseguenza diffonda via social in tutto il globo terracqueo, una fotografia che mostra Frederik di Danimarca con una misteriosa bionda. Che è misteriosa per molti di noi, ma nei paesi iberci è ben nota: trattasi di Genoveva Casanova – un nome he sarebbe piaciuto alla divina Anna Marchesini – socialite di origine messicana che ha fatto fortuna e (almeno un) buon matrimonio con Cayetano Martínez de Irujo y Fitz-James Stuart. Che altri non è se non uno dei figli della compianta Duchessa d’Alba, cui prima del divorzio ha pure scodellato un paio di pupi. Se non ricordo male, Genoveva ebbe pure una liaison col connazionale cantante Luis Miguel (vi ricordate? Noi, ragazzi di oggi noooiii… Sanremo da qualche parte negli anni ’80), e insomma mi sembra una di quelle signore cui capita di innamorarsi solo di ricchi&famosi. Succede, soprattutto alle socialite. Ora viene fuori che Frederik avrebbe fatto un salto a Madrid, dove avrebbe incontrato quella che naturalmente è solo un’amica, la quale lo avrebbe ospitato per la notte. Ovviamente Lady Violet non ha idee in merito, ovviamente pensa che la gente che non vuole farsi beccare non esce insieme, a meno che invece dica di non volere ma voglia davvero farsi beccare; però mi permetto di dire che la tempistica è stata terribile. Di Frederik sono note passioni giovanili per biondissime fanciulle, e il matrimonio con una bruna fu accolto con divertita sorpresa; per il resto a me è sempre sembrato piuttosto distratto, certo non uno che pianifica tradimenti come se giocasse a Risiko. E la bella Mary in quei giorni dov’era? Sembra che l’incontro sia avvenuto nel breve periodo (23/25 ottobre) da lei trascorso negli USA per un incontro sul bullismo giovanile, e soprattutto per perorare la causa della Danimarca a membro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il prossimo biennio. Nazioni unite e coppie scoppiate? Vedremo, al momento alla corte danese tutto tace, mentre Genoveva si è affrettata a smentire.

Lady Violet si permette però di dare un piccolo consiglio a Sua Maestà Margrethe II: esamini la possibilità di darsi definitivamente al bricolage, lasciando trono e incombenze al figlio maggiore, che a 55 anni non sa più come impegnare il tempo e rischia qualche distrazione di troppo. Olè.

Royal chic shock e boh – Sweet November

Royal Halloween

Giuro, ho visto questa foto e mi sono chiesta se l’impareggiabile Máxima si fosse unita ai bambini a caccia di dolcetto o scherzetto. E invece no, è solo la mise scelta per uno dei suoi tanti impegni, in questo caso i trent’anni di Home-Start Nederland, programma mondiale di supporto per le famiglie, con l’obiettivo principale di assisterle nella crescita dei bambini piccoli. L’abito in tweed bianco e nero di Dolce & Gabbana (ce l’ha uguale Amal Clooney), arricchito da una grande spilla Natan, mi piace e le sta bene; il cappello è Philip Treacy e benché io ami lui e le sue creazioni in questo caso secondo me rende tutto troppo overdressed; lei è bella, anche elegante – calze lucide a parte – ma mi sembra un po’ troppo. Attendo con interesse il vostro parere, per me francamente boh. Però certo non si può dire che quando arriva lei, camminando sulle Gianvito 105 di Gianvito Rossi, non si capisca che è la regina.

Nonostante abbia annunciato da vari mesi il rientro con la famiglia nella madrepatria, la Principessa Madeleine di Svezia vive ancora negli USA, a Miami; e una foto degli O’Neal mascherati per Halloween non manca mai. Quest’anno il figlio si è messo la maschera di Scream, le due bambine non ho capito da cosa sono vestite, i genitori sembrano due cantanti country, o una cosa così. Una breve ricerca ha spiegato l’arcano: Adrienne, la piccola di casa, è Anna, la sorella della bionda Elsa nel cartone Frozen, Nicolas è l’unico che avevo indovinato, la figlia maggiore Leonore è la Barbie dell’omonimo film. I genitori invece dovrebbero essere lei Beth (con un abito Derek Lam 10 Crosby) e lui Rip della serie televisiva Yellowstone (confesso, mai vista). Boh, io invero li trovo terribili, mi assale il dubbio di essere troppo antica.

Tartan Queens

Torniamo su un terreno meno rischioso, squisitamente autunnale, e adorato da Lady Violet: il tartan. E riprendiamo da Máxima, che lo ha scelto per il Prix de Rome (nonostante il nome, è un premio olandese dedicato agli artisti, che immagino ottengano la possibilità di un periodo di studi nell’Accademia del loro Paese a Roma). L’abito è Natan, la borsa il modello Moneypenny di Sophie Habsburg. Non sono una fan di quel cappello, ma nell’insieme (come avrebbe detto mia madre) la trovo chic.

La Principessa di Galles non si è vista moltissimo nelle ultime settimane, ma il 2 novembre era in Scozia con il marito William (che ora ha raggiunto Singapore per gli Earthshot Prize). Lo scopo, conoscere iniziative dedicate ai più piccoli e alla loro salute fisica e mentale, che è il suo principale campo di interesse e di impegno. William non si è ancora convinto a indossare il kilt – prima o poi lo farà, ne sono certa – Catherine intanto ha sfoggiato una bella giacca imbottita Burberry, con simpatici pantaloni a zampetta (Mother Denim). Trovo orrendi gli scarponcini Ba&Sh, per il resto chic.

Terza royal lady, terza interpretazione del tartan; questa volta è Mary di Danimarca, che si è concessa un bagno di folla nella cittadina di Esbjerg con un giaccone reversibile di Massimo Dutti indossato dal lato scozzese (l’altro è in tinta unita navy) e completato con pantaloni ampi, dolcevita e guanti blu. Chic. Si è capito che mi piace il tartan?

Ma quanto sono carini? E come sta bene Mary col beanie di cashmere, cioè quel modello di cappello/cuffia che sta male praticamente a chiunque abbia superato l’adolescenza?

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La sera la coppia ha consegnato i premi a loro intitolati, i Kronprinsparrets Priser; la futura regina consorte di Danimarca ha scelto un abito midi di velluto blu, del brand danese Rotate, trapunto di cristalli che lo accendono come il cielo del Nord. Non mi fa impazzire, però è il suo stile ed è adatto all’occasione; ma perché il marito si è presentato con un abito da giorno, per di più marrone? Boh.

Chi si rivede!

(Ph: Fredrik Varfjell/NTB)

Nell’ultimo post (Royal chic shock e boh – Bye bye October) avevamo accennato al fatto che il Re di Norvegia era stato colpito dal covid ma si era già ripreso, ed ecco la prova: il 31 ottobre i sovrani, accompagnati dagli eredi, hanno offerto un pranzo per i 75 anni del Nordic Council, che riunisce i paesi scandinavi – Danimarca Norvegia Svezia, più Islanda e isole – per armonizzarne le politiche. Se Sonja è chic as usual in una mise bordeaux che indossa spesso, Mette-Marit è apparsa un po’ infagottata in un abito a riquadri crema e lime Dior, da cui francamente mi aspetterei qualcosa di meglio. Shock.

In serata, sotto la prima neve di Oslo, i Principi Ereditari sono arrivati all’Opera per consegnare i premi per l’Ambiente assegnati dal Nordic Council. Sotto una cappa di pelliccia su cui non mi pronuncio la principessa indossa un lungo abito a fiori (byTiMo). Mia madre aveva qualcosa del genere, ma lo portava d’estate. Mi sembra un po’ informe, pasticciato.

E visto che Haakon porta un semplice completo blu, non era meglio un abito più semplice, magari midi? Boh, ma complimenti alla signora con gli scarponi fucsia.

Il 3 novembre c’è stato il gemellaggio tra il comune di Monaco e quello ligure di Dolceacqua; dal Palais princier ci informano che la firma “avviene esattamente cinque secoli dopo il giuramento di fedeltà degli amministratori di Dolceacqua, Apricale, Isolabona e Perinaldo, ad Augustin Grimaldi, signore di Monaco e vescovo di Grasse, a Monaco, il 3 novembre 1523”. In effetti nella foto non compare nessuno dei due sindaci, Georges Marsan e Fulvio Gazzola, in compenso si può apprezzare a figura intera Charlène e il suo completo pantaloni misto cachemire firmato Chloe. Tralasciando il colore, che non deve piacere a me (e infatti non mi piace) ma non mi sembra che la valorizzi particolarmente, il taglio così over non mi convince per niente; le fa le spalle ancora più ampie e la testa ancora più piccola. Boh. Segnalo che il primo signore a sinistra, col completo che deve essersi ritirato dopo un passaggio in lavatrice, è S.E. Giulio Alaimo, il nostro ambasciatore nel Principato.

E per continuare a farci del male, ecco una immagine del pomeriggio, quando la scena si è spostata a Dolceacqua; Charlène è rimasta a casa (diamole torto…) mentre ha fatto la sua non particolarmente elegante comparsa il senatore Gasparri, ché alla fine Albert II è sempre un capo di stato straniero, e va ricevuto con una certa formalità. La prossima volta facciamo un piccolo sforzo in più, dai.

Madri e figlie

Se la notizia della settimana è senz’altro il diciottesimo compleanno della Princesa de Asturias con conseguente giuramento sulla Costituzione che ne sancisce l’assunzione ufficiale del ruolo di principessa ereditaria, quella di stile potrebbe tranquillamente essere l’abito della sorella Sofía. Che per il gran día di Leonor ha scelto un leggero capedress Erdem leggero romantico e svolazzante, ma invece che comprarlo l’ha noleggiato sulla piattaforma spagnola Borow, dimostrando così che la scelta consapevole l’attenzione allo spreco e alla sostenibilità si confermano centrali per le nuove generazioni, anche royal.

(Ph: EFE/ Jesús Diges)

Tre giorni dopo la loro madre Letizia ha partecipato al Festival cinematografico Ópera Prima a Tudela, in Navarra, dove ha consegnato alla vedova una targa in memoria di Carlos Saura. per l’occasione ha scelto il grigio, un abito Cortana con stivali alti sopra al ginocchio di Nina Ricci. A seconda delle foto, l’abito sembra a volte brutto a volte bello, quindi facciamo la media: boh.

(Ph: The Temple Church)

Chiudiamo con lei, la Princess Royal, che nei giorni scorsi ha partecipato alla Choral Evensong a Temple Church, incantevole chiesa londinese da visitare assolutamente la prossima volta che andrete a Londra, nel caso non la conosceste. Nel corso del servizio religioso, celebrato il 2 novembre, la principessa ha letto un brano della lettera ai Corinzi, lo stesso letto al funerale della defunta Regina. E lo ha fatto indossando un mantello che abbiamo spesso visto indossato da sua madre. In panno di lana nero, chiuso da un alamaro e quattro bottoni dorati, creato dalla manifattura Admiral.

Si può immaginare qualcosa di più chic?

Il caffè del lunedì – Lady Violettmeier

Secondo giorno della visita dei principi ereditari di Danimarca in India. Dopo la tappa di ieri al Taj Mahal e al Forte di Agra, oggi la missione, principalmente economica, è entrata nel vivo e Frederik e Mary hanno raggiunto New Delhi dove hanno reso omaggio alla memoria del Mahatma nel luogo dove fu cremato il suo corpo.

E qui casca l’asino, o meglio l’asina. Perché la pagina Facebook della Casa reale danese, mostrando le foto del momento, ha specificato che “quest’anno sono 70 anni da quando Mahatma Gandhi è stato assassinato”. Lady Violet ha alzato entrambe le sopracciglia: Gandhi fu ucciso il 30 gennaio 1948, dunque gli anni sono 75. Non ho resistito e l’ho fatto notare. In caso di amici avrei mandato un messaggio privato, in questo caso pubblicamente ma, spero, con garbo. Dunque l’argomento di questo primo post della settimana verte su due punti: la superficialità con cui si fanno le fanno le cose, e l’opportunità di farle notare. Partiamo dalla seconda; l’errore mi dà proprio un fastidio fisico, però evito di sottolinearlo, soprattutto sui social: non sono uno sceriffo e non conosco chi c’è dall’altra parte, magari qualcuno che ha fatto del suo meglio, e non ha altri strumenti. Nemmeno io sono immune da errori naturalmente: la fretta, il correttore, la disattenzione. Uno l’ho fatto proprio ieri, e piuttosto grosso. Per fortuna posso contare sui miei adorati lettori, che leggono con attenzione (grazie) e nel caso mi avvisano con discrezione (grazie grazie). Continuate, ve ne sarò sempre grata. Altro è l’errore da superficialità, quello proprio non lo sopporto. Qualche volta è capitato, ma per abitudine verifico tutto, e quanto più l’argomento è leggero tanto più deve essere trattato con rigore e serietà. E per questo lunedì è tutto, la predica è finita.

P.S. chi si occupa dei social per i reali danesi ha corretto, e io ho tolto il mio commento. Tutto è bene ciò che finisce bene.

Mary, fifty&fabulous

Oggi Mary, consorte del Principe Ereditario di Danimarca, compie cinquant’anni.

(Ph: Hasse Nielsen)

Si sa che festeggia in famiglia e con gli amici più stretti, dato che molte delle celebrazioni previste sono state annullate per la situazione sanitaria ancora a rischio. E per fortuna, mi permetto di dire, perché la quantità di manifestazioni previste avrebbe fatto impallidire pure quelle per Ramses II di ritorno dall’aver annientato gli Ittiti a Qadeš.

Ciò che ho apprezzato sopra ogni altra cosa è che alla principessa siano state intitolate due istituzioni scientifiche: l’ospedale di neonatologia e pediatria che aprirà nel 2025 e il nuovo centro scientifico dell’università di Copenaghen. E oggi sul Financial Times c’è una sua intervista.

Lo zoo di Copenaghen creeà in onore delle sue origini (Mary è nata in Tasmania) un giardino australiano, e la principessa è stata invitata con i figli minori, i gemelli undicenni Vincent e Josephine a dare inizio al progetto.

Non è mancato neppure lo svelamento di un nuovo ritratto della bella futura regina, realizzato dall’artista spagnolo Jesús Herrera Martínez, esposto al Museo Storico Nazionale del Castello di Frederiksborg a Hillerød nell’ambito di una mostra dall’originale titolo H.K.H. Kronprinsesse Mary 1972 – 2022.

(Ph: Mew)

Tutta la settimana è stata accompagnata da un diluvio di fotografie: Mary da sola, Mary col marito, Mary coi figli ma senza marito, Mary col marito ma senza uno dei figli, e via così. Mancava giusto la foto tutti tranne Mary, ma forse solo perché non ci hanno pensato. Siccome Lady Violet tiene ai suoi lettori ne ha scelta una sola per argomento, sennò il blog diventa un album di figurine Panini.

(Ph: Hasse Nielsen)

Si parte con il nuovo ritratto della coppia che un giorno regnerà sulla Danimarca: lui in alta uniforme lei con un abito azzurro stile Elsa di Frozen di Lasse Spangenberg Copenhagen e la meravigliosa parure di diamanti e rubini (Happy RubYear!), entrambi con la fascia azzurro chiaro dell’Ordine dell’Elefante, il più importante del Paese.

Poi, in cappottino rosa malva borchiato (e riciclato) all’inaugurazione di un’altra mostra, su Mary e le altre Principesse Ereditarie, dove la parure di rubini è esposta in tutto il suo splendore.

C’è anche il francobollo in costume tipico groenlandese, il cui ricavato andrà a sostegno di una organizzazione che assicura assistenza e sostegno a bambini e ragazzi in condizione di fragilità.

(Ph: Hasse Nielsen)

E poteva mancare il gruppo di famiglia in jeans e camicia bianca? Ovviamente no! Con la differenza che non sono scalzi, e i jeans li portano solo i ragazzi: il padre indossa pantaloni neri e Mary color cammello. Bravi! Ribellatevi al conformismo!

Immancabile il capitolo “foto originali”: Mary in tailleur pantalone di velluto viola (Temperley London), grazioso omaggio a Lady Violet,ritratta in ascensore. Sempre più in alto!

E la meglio di tutte: in abito Jenny Packham in un neoclassico bianco/nero accanto alla statua di una creatura orecchio teso ad ascoltare, non saprei, il rumore del mare? l’arrivo del nemico? il Festival di Sanremo? Se lo chiede perplessa anche lei.

A me Mary piace sempre, anche se a volte posa un po’, e non solo in foto. Però mi è piaciuta particolarmente questa mattina, quando è uscita a salutare con tre dei quattro mentre riceveva gli auguri in musica della banda militare.

Arrivederci al prossimo decennio per la prossima maratona di compleanno, ma Mary la rivedremo presto, tra un paio di settimane riceverà con la suocera Regina la Duchessa di Cambridge, che sarà in Danimarca il 22 e 23 febbraio in solitaria per promuovere il suo impegno in favore dei bambini.

Piccole principesse crescono!

Royal chic shock e boh

Che ne dite, riprendiamo la rubrica domenicale? Lady Violet è convalescente e va ancora un po’ a rilento, ma in questi giorni ci sono state occasioni interessanti che sarebbe un peccato non commentare insieme.

Gruppo di famiglia n°1

Sabato 15 maggio il quindicenne Christian di Danimarca, secondo in linea di successione dopo il padre Frederik, ha ricevuto la cresima. La cerimonia si è tenuta nella chiesa del Castello di Fredensborg, ed è stata l’occasione per vedere tutta la famiglia riunita: un’immagine veramente bellissima, col festeggiato e la sua famiglia in bianco e blu, e la nonna Margrethe in rosso. Elegantissima la sovrana in una mise color papavero che le illumina l’incarnato; che meraviglia queste signore agée vestite di colori brillanti, dovrebbero ispirare tutte le loro coetanee, tristi fidanzatine dei toni neutri. Sulla sua spalla brilla la spilla a forma di margherita che indossa in tutte le occasioni più importanti (l’aveva anche sull’abito da sposa). Chic.

Completo blu per i tre uomini di casa, tailleur pantaloni bianco per la quattordicenne Isabella, stile bon ton – gonna a pois e giacchina di tweed – per la piccola Josephine, 10 anni. Mise supersobria per Mary, che immaginiamo sia la regista di questa perfetta messa in scena: abito midi in seta a micropois firmato Iris&Ink, scarpe nude nella stessa tonalità della pelle (strategia infallibile per allungare le gambe) fascinator blu scuro, Più il tocco che dimostra come Mary abbia imparato a perfezione il linguaggio dei gioielli reali: sull’abito ha appuntato la Connaught Sapphire Brooch, una spilla composta da uno zaffiro contornato da diamanti con un piccolo festone di perle; diamanti e una perla anche nell’elemento pendente. Il gioiello fu donato alla principessa prussiana Luise Margarete in occasione delle sue nozze con Arthur, Duca di Connaught e Strathearn, settimo figlio della Regina Victoria. La loro figlia Margaret portò con sé la spilla andando sposa dell’erede al trono di Svezia, e alla sua morte prematura fu ereditata dall’unica figlia Ingrid, in seguito Regina Consorte di Danimarca e madre dell’attuale sovrana Margrethe II. Mary indossava la spilla il 21 gennaio del 2006, il giorno in cui Christian fu battezzato. Che vi devo dire, l’abito è un po’ triste e non mi fa impazzire ma tutto l’insieme, come avrebbe detto mia madre, mi è piaciuto molto. Chic.

Gruppo di famiglia n°2

Il 17 maggio Máxima d’Olanda compie cinquant’anni; nell’impossibilità di organizzare un gala comme il faut la pirotecnica sovrana si è dovuta accontentare di un concerto al Teatro Carré di Amsterdam, che sarà trasmesso in televisione. Con Máxima e Willem Alexander c’erano la ex Regina Beatrix (che dopo l’abdicazione ha ripreso il titolo di Principessa) e le tre figlie: l’erede al trono Catarina-Amalia, che a dicembre compirà 18 anni; Alexia, che ne avrà 16 il mese prossimo, e la quattordicenne Ariane. Tutte e tre altissime sembrano più grandi della loro età; come tutte le ragazze sperimentano per trovare il loro stile e perciò sospendiamo ogni giudizio; però sono certa che in futuro ci daranno grandi soddisfazioni, o almeno grande allegria. Vestite ognuna a modo suo – una fantasia oscura e un po’ punitiva per Amalia, stile gypsy per Alexia e effetto camicia da notte per Ariane – non potrebbero fornire un’immagine più diversa da quella della famiglia danese, ma in fondo è giusto che ognuno mostri le sue peculiarità.

(Ph: Patrick van Katwijk/WireImage)

La bionda regina ha scelto, come fa spesso, la creazione di uno stilista olandese, in questo caso la giovane Iris van Herpen. I cui abiti sono anche interessanti, ma rischiano di perdere molto del loro fascino quando scendono dalle passerelle. In questo caso si tratta di un fourreau color carne, ricoperto di tulle con un pattern azzurrognolo che sembra un ologramma, o un disegno in 3d.

Francamente lo trovo orrendo, o quanto meno non adatto alla gioiosa fisicità di Máxima. Nonostante l’impressionante demiparure di smeraldi, shock.

Gruppo di famiglia n°3

Martedì scorso Her Majesty accompagnata dal figlio Charles, poi relegato in postazione laterale, ha inaugurato il Parlamento. Di lei e della sua mise, elegantemente riciclata, abbiamo già parlato (Le foto del giorno – State Opening of Parliament 2021) ma c’è un dettaglio che rende la scelta di Sua Maestà teneramente significativa: l’abito a fiori grigi e gialli che completa l’insieme è stato indossato dalla sovrana nella fotografia che la ritrae con Philip per il suo novantanovesimo compleanno. Imbattibile.

La Duchessa di Cornovaglia, terzo e ultimo membro della Royal Family presente, pur rispettando il dress code che prevedeva una mise da giorno, ha scelto di vestire in bianco, colore tradizionalmente usato quando per l’occasione si indossa l’abito cerimoniale.

Bellissimo il cappello Philip Treacy, interessante il soprabito, giocato in due tonalità di bianco – la parte inferiore e una fila di rombi sono in un color ostrica, mentre la parte superiore e la fila di rombi a contrasto sono off white – anche se il tessuto piuttosto rigido non rende impeccabile il fitting. Perfetti gli accessori, rigorosamente in tinta, a partire dalle décolleté bicolori Chanel. Anche Camilla ha appreso a perfezione il linguaggio dei gioielli reali, e indossa una spilla appartenuta alla Queen Mother, un pezzo déco in cristallo di rocca circondato da diamanti, con diamante centrale; la trasparenza del cristallo di rocca rende il gioiello diverso a seconda del colore su cui viene appuntato; sul bianco è veramente favoloso. Chic.

Non è comparsa insieme alle altre, ma la Duchessa di Cambridge è sicuramente una delle royal ladies protagoniste dell’ultimo mese; per la grazia con cui ha affrontato il funerale del principe Philip, per la semplicità con cui ha festeggiato i dieci anni di matrimonio in famiglia, per il garbo e l’empatia con cui affronta i suoi impegni.

Tre giorni fa, in compagnia del marito, è stata a Wolverhampton, dove ha visitato tre organizzazioni che si occupano di bambini e ragazzi in difficoltà. Impeccabile il look da lavoro in total blue: sotto il cappotto lungo dei pantaloni ampia vita a lta (Jigsaw) e una blusa a pois con colletto smerlato (Tory Burch), che non mi fa impazzire ma almeno dà quel necessario tocco di luce. In più il dettaglio raffinato e very British della mascherina in tessuto Liberty. Chic.

Il 7 maggio aveva attirato l’attenzione di molti durante la visita al Royal London Hospital, seguita da quella all’archivio della National Portrait Gallery. In questo caso la scelta è caduta su un cappottino, della collezione 2018 di Eponine London, di un bellissimo rosso arancio foderato di blu elettrico. Si saranno ispirati al classico cappotto casentino? L’abbinamento col beige caramello spegne un po’ l’insieme, ma non mi dispiace. Deliziosa la borsa, la Nano Montreal di DeMellier. Anche questa volta chic.

Merry Christmas!

Che Natale sarebbe senza gli auguri dei regnanti e delle loro famiglie? Anche quest’anno la tradizione si è ripetuta e un bel numero di foto ha rallegrato il web; naturalmente avvantaggiati coloro dotati di bambini, che fanno sempre tenerezza e allegria. In pole position c’è senz’altro il paciocconissimo Charles del Lussemburgo, che con la sua nascita il 10 maggio ha portato luce e speranza, come tutti i piccoli nati in quest’anno complicato.

Deliziosi come sempre i Cambridge, down-to-earth il giusto – hanno posato addirittura in una legnaia – ma ben lontani dall’essere (o dal sembrare) dimessi.

Cosa che non è riuscita appieno ai reali belgi, belli e sorridenti, con la piccola Eléonore assai cresciuta, che hanno scelto un look molto sobrio, quasi impiegatizio. Non è che ci aspettassimo i maglioni con le renne, ma insomma…

Tinte neutre anche per Leonor e Sofía, ma tanto sono loro a splendere, e va bene così. La fotografia è stata scattata qualche mese fa in occasione del Premio Princesa de Asturias 2020; alle due fanciulle il compito di chiudere un anno particolarmente problematico in Spagna, che ha visto la tragedia della pandemia accompagnata dalla farsa dell’esilio volontario di Juan Carlos.

In ottimo spirito e in ottima forma Re Harald di Norvegia: si lascia alle spalle un anno piuttosto pesante per la salute, che ha impensierito non poco. Bella sempre la sua famiglia, la cui unità e solidità traspare anche dalle fotografie. E almeno Mette-Merit si è vestita di rosso!

Buone notizie anche per la salute di Christian di Danimarca che sembra non aver subito conseguenze dalla positività al covid che gli era stata riscontrata qualche settimana fa (Breaking News!).

Poi oggi è arrivata anche lei, la Christmas card dei Duchi di Sussex. Che a rigor di logica neanche era necessaria, avendo loro lasciato il Regno Unito e gli impegni da membri della Royal Family. Ma a onor del vero è cosa che fanno tutti (la Christmas card, non lasciare la Royal Family) perché proprio loro no? Invece di qualcosa di più scontato, Harry&Meghan hanno scelto di rielaborare in chiave vagamente disneyana una fotografia scattata da Doria Ragland, madre della duchessa. Purtroppo così non possiamo bearci della visione del faccino di Archie (Lady Violet pensa sia proprio questa la ragione, ma è Natale, dobbiamo essere più buoni); scopriamo però che a 19 mesi sembra già molto alto, e ha sicuramente preso la zazzera rossa da papà.

Che vi devo dire, motivazione a parte la trovo veramente, ma veramente brutta. E neanche particolarmente “furba” visto che già è scattata la (sciocca) polemica sul costo di quel cottage a misura di bambino, e sull’albero di Natale nel vaso (è stato chiarito che è un albero vero, e verrà ripiantato dopo le feste). Questa immagine però me ne ha riportato un’altra alla memoria, da cui l’avevo prontamente cancellata: il nuovo ritratto dei Granduchi Henri e Maria Teresa.

È stato realizzato dall’artista Jacques Schneider, che ha specificato trattarsi di un’opera costruita sull’evocazione di simboli e valori cari ai sovrani lussemburghesi. Pensare che una volta i regnanti venivano ritratti da Tiziano o da Velázquez, che banalità!

Miei cari lettori, direi che avremo da chiacchierare ancora a lungo sul sofà di Lady Violet. Nell’attesa, buon Natale da noi.

mde

La foto del giorno – Figaro qua Figaro là

Alla faccia nostra, ed evidentemente inconsapevole del dramma tricologico in cui si dibatte mezza Europa, il Principe Ereditario di Danimarca che fa? Va dal barbiere! E non contento posta pure sui social le foto del dopo e del prima.

Frederik, non so come dirtelo, ma preferisco di molto la versione bello dannato&scapigliato a quella tutta pettinatina stile maestro Perboni del libro Cuore.

Intanto abbiamo scoperto due cose: in Danimarca è finita la fase 1 nella gestione al Covid-19, ed evidentemente i barbieri non sono chiusi il lunedì.

Mentre lui si tagliava i capelli, sua moglie Mary, che ha il patronage dell’ufficio Regionale per l’Europa dell’OMS, ha rilasciato una dichiarazione per la Settimana Europea dell’Immunizzazione che inizia oggi – data che cade veramente all’uopo – sottolineando l’importanza delle vaccinazioni e sperando che presto anche il Covid-19 possa essere affrontato con quest’arma.

Insomma, a Copenaghen business as usual, more or less. Noi però non diciamo niente al Presidente Mattarella, la cui candida chioma deve ancora resistere indomita.

Le foto del giorno – Margrethe: ottanta voglia di festeggiar

Aprile è il più reale dei mesi, con ben quattro sovrani che compiono gli anni nel giro di una sola settimana. Se martedì 21 The Queen celebrerà i suoi gloriosi 94, e il 16 Henri Granduca del Lussemburgo raggiunge i 65, altri due girano la boa del decennio. Siamo certi che lo schivo Philippe dei Belgi, sessant’anni domani – mercoledì 15 – avrebbe celebrato comunque assai sobriamente, ma da Margrethe di Danimarca ci aspettavamo davvero gli effetti speciali per le ottanta candeline che spegnerà giovedì 16.

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(Ph. Per Morten Abrahamsen)

Poi è arrivato il Covid-19 a stravolgere i piani di tutti, e non ci resta altro che attendere per vedere cosa si inventeranno a Copenaghen per rimpiazzare gala sontuosi e bagni di folla, sicuramente previsti. Intanto sono arrivate tre nuove immagini della regina con la sua successione: il Principe Ereditario Frederik con il suo primogenito, il quattordicenne Christian.

margrethe & heirs

(Ph. Per Morten Abrahamsen)

Non tutte fotografie riuscitissime, devo dire; ritratti nel salotto rosso di Amalienborg, il futuro re è preso di sguincio e sembra sproporzionato, sarà per questo che il figlio lo guarda sornione? (confesso, ad attirare la mia attenzione è stato il quadro sulla parete di destra: una Madonna con Bambino e San Giovannino – anche se i due piccoli sembrano coetanei – sicuramente del Cinquecento italiano, di cui non sono riuscita a trovare informazioni).

margrethe & heirs 2

(Ph. Per Morten Abrahamsen)

Nella terza sembrano infilati in un ascensore (regale, eh), però si apprezzano sia il bell’abito viola della sovrana che ne sottolinea la silhouette slanciata – e ha mandato in sollucchero Lady Violet –  sia la famosa spilla a forma di margherita, indossata anche il giorno delle nozze, di cui parleremo a breve.

Intanto, se volete, potete inviare i vostri auguri sulla pagina dedicata nel sito della monarchia danese; una selezione sarà pubblicata sulle piattaforme social ufficiali http://kongehuset.dk

 

Tennō Heika Banzai! – Guests

Concludendo la settimana che ha visto Naruhito sedersi definitivamente sul Trono del Crisantemo eccoci a uno dei momenti che preferite: il commento alle mise. Grande protagonista, ve lo dico subito, il cape dress, scelto da diverse in signore in versione giorno/sera, e in diversi colori (lo si è visto anche sulla moglie del Primo Ministro della Repubblica Ceca, in bordeaux la mattina, e in bianco con mantella corta al banchetto di gala).

Il modello giusto per una cerimonia del genere, deve aver pensato Mary, futura regina consorte di Danimarca, che lo ha indossato in entrambe le occasioni, declinandolo nella palette grigio/lavanda/mauve. Più chic secondo me per la cerimonia mattutina, in abito Valentino cui ha abbinato un cappello Philip Treacy con grandi rose nelle sfumature del viola, e in contrasto il rosso dei rubini della parure che Napoleone donò a Désirée Clary (in questo caso Mary indossa bracciale più collier e orecchini, l’uno e gli altri senza pendenti). Di grande impatto la versione serale, quando l’abito assume una sfumatura tendente al mauve, scopre le spalle, e il mantello si ricopre di cristalli: una variante meno sofisticata dell’altra, ma comunque perfetta per l’occasione. Avendo Mary un gran gusto e un ottimo senso dello stile, non ha caricato il tutto con una tiara di particolare importanza scegliendo invece il piccolo diadema edoardiano, con rosette di diamanti, piccoli rubini e spinelli, con orecchini in parure, che ha acquistato da sé a un’asta nel 2012.

In un’ideale sfida tra i due brand più prestigiosi del made in Italy, altro cape dress a scatenare il delirio è quello rosa cipria – firmato Armani Privé – indossato con una semplice toque da Mathilde, Regina Consorte dei Belgi. Che per farsi perdonare tanto raffinato splendore, la sera si veste da centrino sottotorta in pizzo dorato, con un fitting la cui bruttezza è seconda solo al modello: spalle strette, scollatura indecisa e pannello a strascico che parte dalla vita, in modo da poter tranquillamente ammazzare qualunque tipo di fianco. La salva dal disastro solo l’eleganza innata e la tiara delle Nove Province, indossata nella forma più semplice, come bandeau.

Siete un po’ deluse dai diademi visti finora? Niente paura, state per rifarvi, grazie a Máxima e al suo stile flamboyante. Per la cerimonia di intronizzazione la regina ricicla la mise del Prinsjesdag 2017: un abito Natan in broccato di seta a grandi rose, in una sfumatura di grigio tendente al blu, e lo completa con un cappello en pendant, stessa nuance di colore e stessa rosa monstre, pericolosamente simile a un cavolfiore. Per la sera abito dégradé dal rosso al nero e ritorno, con ricamo a zigzag nella fascia centrale. L’avrà scelto per abbinarlo alle punte della Mellerio Ruby Tiara? Comunque sia non importa, un diadema del genere va su tutto, e sta bene con tutto.

Se però volete sapere qual è la tiara preferita da Lady Violet, state per scoprirla, non prima di aver bevuto l’amaro calice della mise del mattino. Stiamo parlando della Reina Letizia, che ha partecipato alla cerimonia di intronizzazione con un abito in satin a fiori tapisserie di Matilde Cano. L’abito appartiene alla collezione 2020, ed è in preordine sul sito a euro 339. Ora, io sono certa che su qualche sito/giornale/magazine italico abbiate letto qualcosa del tipo “Letizia incanta con l’abito low cost”, ma fatemi dire una cosa. Indossare in un’occasione del genere un abito low cost è una cafonata unica, una forma di snobismo infantile e ridicolo. Ciò detto, l’abito è discreto ma troppo lungo, per cui nel camminare la Reina continuava a dare calcetti al tessuto perché non finisse sotto le suole. A completare il tutto, i capelli schiacciati da un bandeau senza infamia e senza lode, forse ispirato da quelli resi famosi dalla Duchessa di Cambridge, 10 anni più giovane e 10 centimetri più alta, la quale ha comunque chiaro il concetto che ciò che si mette in testa deve avere sempre un po’ di volume in verticale così da slanciare la figura. L’avete vista Mary, sì? Per fortuna ci pensava il collier di diamanti della regina Victoria Eugenia, dono di nozze del marito Alfonso XIII, a risollevare il tono.

Per la sera, Letizia va sul sicuro con un Carolina Herrera shocking pink, ricamato a fiori che a molti hanno ricordato quelli del manton del Manila, lo scialle sfrangiato importato dalla Cina e diventato popolarissimo in Spagna durante il Settecento. Abito d’impatto, fitting perfettibile (guardate la piega sul pur esilissimo braccio), ma la tiara vince tutto. È la Fleur de Lys, la più importante del forziere spagnolo; anch’essa dono di dono di nozze di Alfonso XII alla moglie Vittoria Eugenia, che la indossò in quell’occasione, è riservata alla regina. I tre grandi gigli di Francia intercalati da volute e tempestati di diamanti di varie dimensioni sono uno dei simboli araldici dei Borbone;  è realizzata in platino, il che la rende ragionevolmente leggera. La tiara è chiamata anche Ansorena, dal nome dei gioiellieri madrileni che la realizzarono nel 1906.

Un po’ indecisa invece Victoria di Svezia, arrivata col padre Carl Gustav. Per la cerimonia sceglie un abito Escada blu inchiostro, che completa con un cappello Philip Treacy, in un modello simile a quello di Mary. Al gala invece si presenta con un abito in pizzo beigiarello, che tra colore e modello non le dona particolarmente. La scelta della tiara però mi commuove, è la Laurel Wreath, firmata Boucheron ed ereditata dalla prozia Lilian, protagonista di una meravigliosa storia d’amore che un giorno vi racconterò. Victoria è la sola delle royal ladies – immagino perché sarà il monarca e non la regina consorte – a indossare la fascia blu con bande rosse del Supremo Ordine del Crisantemo (come il Principe di Galles e Frederik di Danimarca). I sovrani indossano tutti il collare dell’Ordine, che è la massima onorificenza nipponica; le regine consorti portano invece la fascia gialla con bande rosse dell’Ordine della Corona Preziosa, riservato alle donne. La povera Mary di Danimarca, che al momento non ha ricevuto alcuna onorificenza giapponese, come da regola indossa quella di più alto rango del suo paese: il danese Ordine dell’Elefante (e immagino abbia scelto il colore dei suoi abiti in modo da valorizzare al massimo questa caratteristica).

I più belli, i più eleganti, i più affascinanti per Lady Violet? japan enthronement bhutanLoro: Re Jigme Khesar Namgyel Wangchuck del Bhutan e la sua Regina, Jetsun Pema.  Di giorno o di sera, nello splendore degli abiti tradizionali, lui ha charme e autorevolezza nonostante la giovane età (e i capelli impomatati), lei è di una bellezza imbarazzante, altro che principesse, duchesse e tutte le altre -esse che affollano le cronache. japan gala bhutanE poi, per la sera sono in viola!

Con mio sommo dolore non possiamo chiudere in bellezza. Forse vi sarete chiesti se ci fosse qualcuno a rappresentare l’Italia. La risposta è sì, l’incarico è stato svolto dalla seconda carica dello stato, il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. La quale al banchetto di gala il cui dress code prevedeva white tie, abito da sera, decorazioni e diademi, si è presentata in pantaloni. Questo sempre perché gli Italiani sono i più eleganti di tutti, giusto? https://twitter.com/i/status/1187034643712921601