Il caffè del lunedì – Cinque compleanni più uno

Altissima densità di royal compleanni nel weekend appena passato: ben tre monarchi più due altezze reali, curiosamente figli di due dei tre sovrani festeggiati, peraltro cugini tra loro. Più un’outsider, che scoprirete continuando a leggere. Procediamo in ordine rigidamente cronologico: sabato 15 Philippe, Rei dei Belgi, ha compiuto 63 anni; il primogenito di Albert II e Paola è nato a Bruxelles il 15 aprile 1960, nove mesi e tredici giorni dopo il matrimonio dei suoi genitori. Quest’anno festeggerà anche i dieci anni sul trono, è infatti divenuto re nel luglio 2013, in conseguenza dell’abdicazione di suo padre. Philippe è appena rientrato da un breve viaggio nella Guyana francese, dove insieme col figlio Gabriel ha assistito al lancio della sonda JUICE per l’esplorazione del pianeta Giove e dove probabilmente è stata scattata questa fotografia. Anche se in effetti quello che ospita la base dell’ESA, l’ente spaziale europeo cui appartiene il progetto, è un paese caraibico direi che lo sfondo esotico ha quell’aria stile la mia Africa, che dona quasi a tutti. Impagabile l’humour belga che accompagna la foto: “c’è un compleanno nell’aria”. Spazio-aria, irresistibile.

(Ph: Frédéric Andrieu)

Domenica ha compiuto 83 anni Margrethe II di Danimarca, reduce da un importante intervento alla schiena, che non si è negata i festeggiamenti e i bagni di folla che tanto ama. Al posto del tristanzuolo ritratto scattato per l’occasione, pubblichiamo con piacere la foto che la mostra al balcone del palazzo di Amalienborg, mentre riceve l’omaggio dei Danesi circondata da tutti e otto i nipoti. Dati gli ultimi eventi e le polemiche che ne sono inevitabilmente seguite, mi sembra una scena bella assai.

(Ph: Billed Bladet)

Un giorno due compleanni alla corte lussemburghese: il Granduca Henri – che di Roi Philippe è cugino primo – ha compiuto ieri 68 anni, e il minore dei suoi figli, il principe Sébastien, 31. Lo sappiamo, il Granducato si prepara al matrimonio di Alexandra, unica figlia e unica sorella dei festeggiati, per cui la giornata di domenica è dedicata a loro, ma poi tutti pronti per le nozze. Alexandra sposerà il fidanzato Nicolas Bagory con due cerimonie: quella civile sabato alle 15:30 all’Hôtel de Ville de Luxembourg mentre quella religiosa sarà celebrata il sabato seguente, il 29 (che è anche il dodicesimo anniversario dei Principi di Galles) in Provenza. E sono certa che molte lettrici non aspettino che di vedere l’elegante padre accompagnare la figlia all’altare. Trattenete l’ansia, che ormai manca pochissimo!

L’ultimo compleanno reale è quello della deliziosa Eléonore, ultima dei quattro figli dei sovrani belgi, Philippe e Mathilde. La fanciulla compie 15 anni, e sta fiorendo sotto i nostri occhi, circostanza che intenerisce il cuore di Lady Violet, zia di due ragazze più grandi ma ugualmente deliziose. Studentessa del Collegio del Sacro Cuore, scuola cattolica di Tervuren, Eléonore suona il violino e pratica vari sport, tra cui l’aïkido. Durante la pandemia – come altri reali – si è impegnata telefonando alle persone sole e preparando dolci per chi era in difficoltà. Posa nel parco del palazzo di Laeken con una camicia di Zara che le sta una meraviglia. E sì, direi che tra le nipoti è quella che somiglia di più a nonna Paola, nei lineamenti e nel modo di porsi.

L’outsider è una signora che non è membro di una famiglia reale, ma ha rapporti talmente stretti con la Royal Family da essere stata una dei trenta invitati a partecipare alle esequie di Prince Philip, celebrate esattamente due anni fa, il 17 aprile 2021.

Tra i compleanni di ieri c’è anche il suo, Penelope Knatchbull, nata a Londra il 16 aprile 1953 da Marian e Reginald Eastwood, macellaio che aveva fatto fortuna (molta) con la catena di ristoranti Angus Steakhouse. Ottimi studi, tra cui la London School of Economics, poi il 20 ottobre 1979 il matrimonio con Norton Knatchbull, pronipote di Queen Victoria e nipote di Lord Mountbatten, scomparso nell’attentato dell’IRA solo due mesi premi con la nonna paterna e un fratellino dello sposo. Best man il Principe di Galles, cugino in secondo grado di Norton. La coppia fissa la residenza a Broadlands, residenza palladiana nell’Hampshire dove la Regina e Philip trascorsero parte della luna di miele. Nascono tre figli: prima Nicholas, poi Alexandra – tenuti a battesimo rispettivamente da Charles e Diana – e infine Leonora. Una vita dorata cui non mancano tragedie e drammi: a cinque anni la figlia minore muore per un tumore infantile mentre il figlio maggiore crescendo ha seri problemi di tossicodipendenza, tanto che il padre minaccia di diseredarlo. Infine la ciliegina sulla torta: il marito la lascia dopo trent’anni di matrimonio e va a vivere alle Bahamas con un’altra donna. Lei riesce a tenere tutto sotto controllo; non abbandona la residenza avita – anzi, sostituisce il marito negli incarichi legati al suo rango – anche perché nel parco è sepolta la sua bambina.

(Ph: Antony Jones/Getty Images)

Può sempre contare sull’amicizia e il supporto reale; la sua amicizia con Philip fa nascere rumors e pettegolezzi, sempre smontati dalla vicinanza che la regina in persona dimostra a Penny. Nei circoli reali la chiamano “and also”, cioè e anche, perché viene sempre aggiunta agli inviti fatti dalla Royal Family:…and also Penny. Ieri questa elegante signora ha compiuto settant’anni, che le auguriamo pieni di serenità; vedremo tra pochi giorni se comparirà tra gli invitati all’incoronazione di Charles e Camilla, cui parteciperanno reali, aristocratici, autorità… and also Penny?

Domenica di Carnevale

Quest’anno il Re di Svezia Carl XVI Gustav celebra i cinquant’anni sul trono, e pensando alle mascherine che in questi giorni colorano le strade dedichiamo a lui il post di oggi. Sia chiaro, Lady Violet non vuole suggerire una certa qualità carnascialesca nel regno scandinavo, ma parlarvi (o ricordarvi) di un altro anniversario in terra svedese, che fu festeggiato en travesti.

Giugno 2001, i sovrani sono sposati da 25 anni e decidono di marcare le nozze d’argento con un gran ricevimento in costume nel cinquecentesco castello di Gripsholm. Costume forse rinascimentale, almeno a guardare loro; poi, come sempre accade alle feste mascherate, ognuno s’è vestito come voleva, e qualcuno si è vestito come sempre.

Bella Silvia in viola, colore che indossa spesso e le dona molto; deliziose le figlie Victoria e Madeleine; manca il figlio Carl Philip (si sarà vergognato?) in compenso c’è Lilian, vedova dello zio Bertil (qui la loro storia Bertil e Lilian, omnia vincit amor). Lei non rispetta il dress code e indossa un normale abito da sera, ma a 85 anni si può questo e altro. In definitiva il più convinto mi sembra il servitore.

Non conosco abbastanza la cultura svedese per decifrare l’abbigliamento del re, ma quella parrucca farebbe invidia pure a Benny&Bjorn degli ABBA.

Rinascimento danese

La golden age della Danimarca coincide col regno di Cristiano IV; il Rinascimento danese che risale al Seicento (cioè più o meno un secolo dopo il nostro). A questo rinascimento si ispirano evidentemente Margrethe di Danimarca e il marito Henrik; data la passione della regina, che spesso si diletta nella creazione di costumi per il teatro, immagino che anche questi siano opera sua. Henrik ci aggiunge quel tocco di goliardia che è stato uno dei suoi tratti più simpatici.

I mantellati

La famiglia reale norvegese fa quello che molti di noi fanno in questi casi: tira fuori un mantello (o un tabarro, per i più eleganti un domino) se lo piazza su qualcosa a caso, e pedalare. Quella che sembra osare di più è Mette-Marit, che un paio di mesi dopo sposerà il principe ereditario Haakon. La più simpatica Märtha Louise, che col mantellaccio e i capelli corti sembra una merry girl appena uscita dalla foresta di Sherwood.

Su il cappello!

In borghese col cappello in divisa avrebbe detto Totò, e alcuni giovani invitati fanno proprio questa scelta. Modesto Albert de Monaco, con cappetta di cammello e cappello en pendant, più paggio che principe. Willem-Alexander, allora erede al trono dei Paesi Bassi, accanto a una insolitamente sobria Máxima, sfoggia un cappello da moschettiere giallorosso per la felicità dei tifosi romanisti. Clamoroso il fratello minore Constantijn, che oltre al cappello deve aver rubato il cappotto di astrakan a mammà, e ci ha piazzato sotto un paio di stivaloni che mai il raffinato Aramis avrebbe calzato. Total Orange per la moglie Laurentien, con un marito combinato così che ci puoi abbinare?

Io non ci volevo venire

Inequivocabile l’espressione dei cognati Costantino di Grecia e Richard zu Sayn-Wittgenstein-Berleburg che accompagnano le mogli danesi Anne Marie e Benedikte. Loro vere principesse delle fiabe, i mariti in smoking senza fronzoli; anzi l’ex re degli Elleni si è portato pure il trench, che non si sa mai. Faccia di circostanza per il trentatreenne Principe delle Asturie, che proprio non ci voleva venire.

Un po’ così

Indecisi i principi ereditari di Jugoslavia: lui classico in smoking, lei improbabile attempata creatura di Botticelli con tanto di coroncina di fiori. Smoking anche per Henri di Lussemburgo, accompagnato dalla moglie Maria Teresa, meno flamboyante del solito e quasi sobria, non fosse per il fioccone piazzato proprio lì.

I miei preferiti

Non li conosco ma li trovo perfetti. Ti arriva un invito a cui non puoi dire di no. C’è un dress code che non sai come rispettare (e forse non vuoi spendere per qualcosa che non indosserai più). Ed ecco l’idea! Abiti da sera classici su cui piazzare una bella gorgiera e voilà il gioco è fatto. Le gorgiere fanno la loro comparsa nel XVI con una funzione precisa: intercettare i pidocchi che cadendo dalla testa rischiavano di annidarsi nei voluminosi abiti dell’epoca. Spero che in questo caso siano state scelte con un criterio puramente estetico.

Tra tre anni Carl Gustav e Silvia festeggeranno le nozze d’oro, dite che ci dobbiamo preoccupare?

Gli sposi di San Valentino

Oggi, giorno dedicato a San Valentino e agli innamorati, c’è una coppia reale che festeggia l’anniversario di matrimonio. Era infatti il 14 febbraio 1981 quando Henri, erede al trono del Lussemburgo, impalmava la cubana Maria Teresa Mestre y Batista, sua compagna di studi all’università di Ginevra.

(Ph: Maison du Grand-Duc/Sophie Margue)

Alto, biondo, elegante ma un po’ rigido lui, piccolina, bruna e graziosa lei, che solo più tardi avrebbe rivelato un temperamento di fuoco. Un matrimonio d’amore, una favola perfetta per far sognare, se non fosse stato presto oscurato dalla notizia che molti aspettavano: il fidanzamento del Principe di Galles, che cinque giorni dopo annunciò al mondo che avrebbe sposato la giovanissima Lady Diana Spencer.

Eletti dunque a regal patroni della festa degli innamorati, i granduchi non si sottraggono e ogni anno ci propongono nuovi ritratti in coppia. Quest’anno c’è la versione da giornoe quella da gran sera; nella prima Henri è in abito scuro e cravatta azzurrina e Maria Teresa in completo pantaloni blu elegante ma non particolarmente donante; attenzione agli orecchini, che hanno due grandi perle in colori diversi: grigia all’orecchio destro, bianca a sinistra anche se la fotografia non rende merito. Lei è in splendida forma, lui è sempre un bell’uomo ma guardandolo Lady Violet non può fare a meno di pensare al museo dello stoccafisso, visto in Norvegia tanti anni fa.

(Ph: Maison du Grand-Duc/Sophie Margue)

I due ritratti in tenuta di gala sono stati fatti venti giorni fa in occasione del ricevimento offerto dai sovrani al Governo e alle autorità del Paese. Lui in alta uniforme fa sempre la sua figura, lei con un cape dress che ha il pregio di allungarne la figura. L’abito è una creazione del brand tedesco Talbot Runhof (i cognomi dei due designer); il tessuto – sembra un maculato opaco/lucido – è francamente terribile, ma almeno sta bene col giallo oro della fascia dell’ordine del Leone d’oro di Nassau.

(Ph: Maison du Grand-Duc/Sophie Margue)

Anche in questo caso Maria Teresa indossa alle orecchie delle splendide perle, abbinate ad uno dei suoi diademi preferiti, la tiara che la suocera Josephine Charlotte ricevette come dono di nozze dalla Société Générale, con la sua elegante forma a volute e il grande diamante centrale, che supera gli otto carati.

Questo è un periodo di festa per il Granducato; tra due giorni il compleanno della figlia Alexandra, che andrà sposa a fine aprile; il 18 quello della granduchessa ereditaria Stéphanie, che in primavera partorirà per la seconda volta. Love is in the air!

Se non siete ancora soddisfatti, qui trovate la più bella storia d’amore reale: Bertil e Lilian, omnia vincit amor

e qui il matrimonio reale più romantico; Harald e Sonja, una favola a lieto fine (parte prima) Harald e Sonja, una favola a lieto fine (parte seconda)

Chi va e chi viene

Sembra che il Duca di York sia intenzionato ad andare alla solenne messa in suffragio del Principe Philip, martedì prossimo a Westminster Abbey.

(Ph: Steve Parsons – WPA Pool/Getty Images)

È materia delicata, ma a me sembra difficile impedire a un figlio di partecipare a una cerimonia in memoria del padre, anche se non l’ha esattamente onorato col suo comportamento. La cerimonia avrà sicuramente una valenza pubblica, ma ne ha una familiare ugualmente importante. In ogni caso sarebbe la sua uscita definitiva dalla scena pubblica, visto che è certa la sua assenza alle celebrazioni del Platinum Jubilee, compreso l’affaccio dal balcone di Buckingham Palace dopo il Trooping the Colour, cui di solito partecipano anche i cugini di centesimo grado. Anyway vedremo, ormai manca poco.

(Ph: Jørgen Gomnæs – Det kongelige hoff)

Verrà in Italia la regina Sonja di Norvegia. La Regina Consorte il 21 aprile sarà a Venezia per l’inaugurazione di The Sámi Pavilion alla Biennale. Sámi è il nome del popolo che noi con una certa approssimazione chiamiamo Lappone, insediato in un territorio compreso tra Norvegia Finlandia e Svezia. Difficile trovare un’ambasciatrice migliore della Regina Consorte, il cui amore per l’arte e la cultura è ben noto e l’impegno in questi capi una costante della sua attività. Non può invece andare da nessuna parte il consorte Harald V, appena risultato positivo al test covid. E non manca una certa apprensione per l’ottantacinquenne sovrano, la cui salute da alcuni anni va declinano. Con lui i regnanti europei contagiati salgono a otto, si salvano solo Willem-Alexander d’Olanda e Hans Adam del Liechtenstein.

(Ph: Maison du Grand-Duc / Emanuele Scorcelletti)

È arrivata a 66 anni – li compie oggi – la Granduchessa Maria Teresa di Lussemburgo, che ha scelto per l’occasione la foto che compare sulla copertina di Luxembourg Féminin. In gran forma, liftata e filtrata a modino, indossa un’allegra giacca tapisserie. Maria Teresa è molto attiva nella difesa della condizione femminile, e Dio sa se ce n’è bisogno, ora ancor più del solito, dato che le donne in guerra sono spesso un preciso obiettivo. Suo marito Henri non festeggia con lei: è andato a Dubai, dove ha visitato il padiglione lussemburghese; dopo 41 anni di matrimonio, cinque figli e altrettanti nipoti ci sta, e poi il dovere viene prima di tutto. Magari festeggeranno insieme il compleanno di lui, il 16 aprile. Magari.

Quando c’è la salute…

Speravo di poter iniziare l’anno trattando argomenti più leggeri – non temete, arriveranno – ma la cronaca ci costringe a continuare a confrontarci con questioni di salute, in particolare col coronavirus. Che non sembra rispettare – e perché dovrebbe? – le teste coronate. Giunge da Stoccolma la notizia che Re Carl Gustav e la Regina Silvia sono entrambi positivi al covid. La coppia ha ricevuto tre dosi di vaccino, e manifesta sintomi minimi, ma è naturalmente in isolamento e segue il protocollo sanitario del Paese

Non è tutto: anche Henri, Granduca del Lussemburgo, si trova nella stessa condizione: positivo, tre dosi di vaccino, sintomi leggeri ed isolamento. Se non mi sbaglio si tratta dei primi sovrani in carica colpiti dopo Albert de Monaco, e vanno ad aggiungersi al nutrito gruppo di reali contagiati nel corso di questi mesi: il Principe di Galles e Sir Tim Lawrence, marito della Princess Royal, nel Regno Unito; la Principessa Beatrix, ex sovrana dei Paesi Bassi; Mary di Danimarca e prima di lei il figlio Christian; Ingrid Alexandra di Norvegia. Prima dei sovrani, in Svezia erano risultati positivi anche il Principe Carl Philip e la moglie Sofia, che all’epoca era anche incinta del terzo figlio Julian, nato poi senza problemi. E speriamo di finirla qua, per tutti.

A proposto di salute, nulla si sa delle reali condizioni di Charlène de Monaco, ricoverata con ogni probabilità in una clinica svizzera, l’esclusiva Kusnacht Practice a Zollikon sul lago di Zurigo. Dal Palazzo giungono voci di un miglioramento che farebbe ben sperare in una guarigione però è ancora lontana. In compenso vari organi di stampa assicurano che la principessa ha ricevuto la visita dei figli, i gemellini Jacques e Gabriella, e come date si parla del 23 dicembre e del 2 gennaio.

Per la salute mentale della principessa spero però che le creature abbiano evitato di mostrarle la recente foto che li ritrae con i fratellastri. Jazmin Grace ha ventinove anni ed è nata da una relazione di Albert con l’americana Tamara Rotolo; il padre l’ha riconosciuta nel 2005, dopo la morte del padre Rainier, che era contrario. La fanciulla, che vorrebbe fare l’attrice come la nonna, frequenta spesso il Principato e sembra avere un’ottima relazione con tutta la famiglia.

Diversa la situazione di Alexandre, nato nel 2003 dalla ex hostess del Togo Nicole Coste, da molti indicata come il grande amore di Albert. A quanto si sa i rapporti tra lei e Charlène sarebbero pessimi, con reciproche accuse, sgarbi e dispetti. Una situazione assai spiacevole – eufemismo – peggiorata dal fatto che questa estate, mentre Charlène era in Sudafrica, Nicole e suo figlio presenziavano al Gala della Croix Rouge (Senza Charlène). Se per Alexandre era la prima volta, sua madre ha invece partecipato altre volte, ma certo in assenza della consorte ufficiale la cosa è un po’ diversa.

Una situazione in continua evoluzione -e di non semplice soluzione – ma mi viene da pensare che spesso gli uomini fanno più danni dei virus.

Le foto del giorno – Quarant’anni insieme

Oggi è San Valentino, festa degli innamorati e di tutti quelli che si vogliono bene.

Per i sovrani lussemburghesi è un giorno speciale, e quest’anno lo è un po’ di più: oggi festeggiano le nozze di rubino (di smeraldo nei paesi francofoni), essendo andati all’altare il 14 febbraio 1981. Un amore nato, secondo quanto si racconta, all’uscita della messa un giorno del 1976 a  Cologny, paesino nei pressi di Ginevra.

All’epoca Henri ha 21 anni e studia all’Institut des Hautes Etudes Internationales, Maria Teresa di anni ne ha 20, studia nello stesso istituto e vive a Ginevra con la famiglia, che ha abbandonato la natia Cuba all’arrivo di Fidel Castro. Dal giorno di quel coup de foudre di anni ne sono passati 45, in cui la coppia non si è fatta mancare nulla: cinque figli, cinque nipoti, l’ostilità della madre di lui, il caratteraccio di lei, qualche scivolone di entrambi.

Oggi sono due splendidi sessantenni, lui mantiene la bella figura e il fascino un po’ ingessato di sempre, lei ha riacquistato (pure troppo) quella freschezza che negli anni si era un po’ appannata. Per celebrare l’importante data, ecco i loro nuovi ritratti; la storia del loro bel matrimonio la trovate qui A Royal Calendar – 14 febbraio 1981

Buon San Valentino a tutti, e se siete soli ricordate le parole del divino Oscar: innamorarsi di se stessi è l’inizio di un idillio che dura tutta la vita.

Ah, les vacances!

Qualcuno forse avrà notato il low profile tenuto ultimamente dai sovrani olandesi; anche la loro Christmas card è stata diffusa senza particolare enfasi il 24, quasi fuori tempo massimo.

Per i loro auguri Willem-Alexander e Máxima hanno scelto una foto con le tre figlie, affacciati a un balcone della loro residenza, il palazzo Huis ten Bosch a L’Aja. La fotografia risale al 27 aprile scorso, giorno del cinquantatreesimo compleanno del Re; in quella data avrebbe dovuto essere celebrata anche la festa nazionale, ma a causa della pandemia ogni festeggiamento era stato annullato.

L’immagine è sicuramente poco natalizia, il glicine in fiore splendido, ma non è questo il punto; sembra infatti che ai sovrani non sia ancora stata del tutto perdonata l’intemerata di ottobre quando, mentre il Governo invitava gli Olandesi a rimanere a casa, loro pensarono bene di partire per un weekend nellaloro villa in Grecia, Seguì valanga di polemiche, precipitoso rientro in patria e pubbliche scuse televisive con facce opportunamente contrite (Le foto del giorno – Coppie reali). Willem-Alexander e Máxima erano già stati criticati in precedenza per l’atteggiamento non abbastanza rigoroso in merito alla pandemia; in agosto pubblicarono su Instagram una fotografia in compagnia di un ristoratore di Mykonos, in assenza di mascherine e di stanziamento. Decisamente la Grecia non porta loro troppa fortuna.

Non va meglio nel vicino Lussemburgo, dove a essere oggetto di serrate critiche sono i Granduchi Henri e Maria Teresa, che hanno trascorso le feste di fine anno a Biarritz, cittadina basca della Francia atlantica, dove hanno un buen retro. Non che abbiano commesso qualcosa di strettamente irregolare, ma non hanno dato il buon esempio, cosa che dei sovrani proprio non possono permettersi. Somma caduta di stile, la legge che stabiliva le nuove restrizioni dovute al covid è stata controfirmata dal sovrano proprio nell’appartamento-vista-mare di Biarritz, quelle horreur! Ci è voluto l’intervento di Xavier Bettel, Primo Ministro del Granducato, per cercare di metterci un’elegante pezza. Ah, les vacances!

Merry Christmas!

Che Natale sarebbe senza gli auguri dei regnanti e delle loro famiglie? Anche quest’anno la tradizione si è ripetuta e un bel numero di foto ha rallegrato il web; naturalmente avvantaggiati coloro dotati di bambini, che fanno sempre tenerezza e allegria. In pole position c’è senz’altro il paciocconissimo Charles del Lussemburgo, che con la sua nascita il 10 maggio ha portato luce e speranza, come tutti i piccoli nati in quest’anno complicato.

Deliziosi come sempre i Cambridge, down-to-earth il giusto – hanno posato addirittura in una legnaia – ma ben lontani dall’essere (o dal sembrare) dimessi.

Cosa che non è riuscita appieno ai reali belgi, belli e sorridenti, con la piccola Eléonore assai cresciuta, che hanno scelto un look molto sobrio, quasi impiegatizio. Non è che ci aspettassimo i maglioni con le renne, ma insomma…

Tinte neutre anche per Leonor e Sofía, ma tanto sono loro a splendere, e va bene così. La fotografia è stata scattata qualche mese fa in occasione del Premio Princesa de Asturias 2020; alle due fanciulle il compito di chiudere un anno particolarmente problematico in Spagna, che ha visto la tragedia della pandemia accompagnata dalla farsa dell’esilio volontario di Juan Carlos.

In ottimo spirito e in ottima forma Re Harald di Norvegia: si lascia alle spalle un anno piuttosto pesante per la salute, che ha impensierito non poco. Bella sempre la sua famiglia, la cui unità e solidità traspare anche dalle fotografie. E almeno Mette-Merit si è vestita di rosso!

Buone notizie anche per la salute di Christian di Danimarca che sembra non aver subito conseguenze dalla positività al covid che gli era stata riscontrata qualche settimana fa (Breaking News!).

Poi oggi è arrivata anche lei, la Christmas card dei Duchi di Sussex. Che a rigor di logica neanche era necessaria, avendo loro lasciato il Regno Unito e gli impegni da membri della Royal Family. Ma a onor del vero è cosa che fanno tutti (la Christmas card, non lasciare la Royal Family) perché proprio loro no? Invece di qualcosa di più scontato, Harry&Meghan hanno scelto di rielaborare in chiave vagamente disneyana una fotografia scattata da Doria Ragland, madre della duchessa. Purtroppo così non possiamo bearci della visione del faccino di Archie (Lady Violet pensa sia proprio questa la ragione, ma è Natale, dobbiamo essere più buoni); scopriamo però che a 19 mesi sembra già molto alto, e ha sicuramente preso la zazzera rossa da papà.

Che vi devo dire, motivazione a parte la trovo veramente, ma veramente brutta. E neanche particolarmente “furba” visto che già è scattata la (sciocca) polemica sul costo di quel cottage a misura di bambino, e sull’albero di Natale nel vaso (è stato chiarito che è un albero vero, e verrà ripiantato dopo le feste). Questa immagine però me ne ha riportato un’altra alla memoria, da cui l’avevo prontamente cancellata: il nuovo ritratto dei Granduchi Henri e Maria Teresa.

È stato realizzato dall’artista Jacques Schneider, che ha specificato trattarsi di un’opera costruita sull’evocazione di simboli e valori cari ai sovrani lussemburghesi. Pensare che una volta i regnanti venivano ritratti da Tiziano o da Velázquez, che banalità!

Miei cari lettori, direi che avremo da chiacchierare ancora a lungo sul sofà di Lady Violet. Nell’attesa, buon Natale da noi.

mde

Le foto del giorno – Fior di bambini

La trasmissione del documentario Prince William: A Planet For Us All su ITV Television è stata l’occasione non solo per conoscere in maniera ancor più approfondita l’impegno per l’ambiente del Duca di Cambridge, ma anche per scoprire altre deliziose immagini dei suoi bambini.

Rigorosamente in tema George, impugnata una pala, è impegnato a lavorare la terra di un’aiuola rialzata. Charlotte si dedica al travaso di una piantina fiorita (o vuole strangolarla?) mentre il piccolo Louis è dispensato dal lavoro e gioca con sabbia e secchiello sulla spiaggia.

Impeccabile l’abbigliamento dei tre principini: green on green il maggiore, gonna tartan più wellies – gli stivali in gomma da pioggia tipicamente britannici – per Lottie, e maglietta a righe da perfetto marinaretto per il piccolino.

Al di qua dalla Manica invece il protagonista è lui, il più piccolo tra tutti i royal babies, che a neanche cinque mesi fa già una notevole vita di società.

Ieri è stato l’ospite d’onore al roseto dello Château de Munsbach, dove a lui è stata dedicata una nuova rosa, battezzata Prince Charles de Luxembourg. La tradizione di dare ad alcune rose il nome di membri della famiglia regnante risale al 1891, un’epoca in cui il Granducato era soprannominato “Pays des Roses”, notizia totalmente nuova per Lady Violet, e forse anche per voi.

Immagino che il sorriso adorabile e le buffe espressioni di questo delizioso pupetto abbiano incantato tutti, presenti e sudditi, finendo per distrarli dall’anniversario di ieri: i venti anni di regno del Granduca Henri, celebrati assai sobriamente. Che è in fondo il destino dei nonni, con o senza trono.

Le foto del giorno – Il battesimo di Charles

Festa grande ieri nel Granducato per il battesimo dell’erede dell’erede. In tempi normali questo probabilmente sarebbe stato l’incipit al post, ma stavolta le cose sono un po’ diverse.

Perché il piccolo Charles è stato davvero battezzato ieri, a quattro mesi dalla nascita, ma alla presenza dei familiari più stretti, una cerimonia riservata che non si è tenuta neanche nella capitale, ma nell’abbazia di Saint Maurice de Clervaux, nel profondo nord del paese. Non saprei dire se il dress code prevedesse il giallo, sfoggiato in varie tonalità dalle signore (e signorina) della Famille grand-ducale.

Con l’eccezion di Maria Teresa, ma si sa lei è the one and only. Per cui ha optato per un tailleur pantaloni bianco che ne sottolinea la linea molto assottigliata ma è un po’ troppo informale per l’evento, abbinato a una blusa di raso color pesca. Bello il suo taglio di capelli, peccato che il lifting le abbia stravolto i lineamenti; speriamo che si assesti un po’.

Mamma Stéphanie ha scelto un bellissimo tono di giallo mandarino per un abito senza maniche che non le dona molto, e in generale sembra piuttosto stanca e decisamente più grande dei suoi 36 anni.

Padrino del pupo lo zio paterno Louis (senza i figli Gabriel e Noah nati dall’ormai finito matrimonio con Tessy Antony), madrina la zia materna Gaëlle, che è una religiosa; curiosamente, tra le varie fotografie della cerimonia manca quella con i padrini, si vede che non usa più.

Dei fratelli di papà Guillaume c’erano anche Félix – con la moglie Claire e i figli Amalia e Liam – e l’infortunato Sébastien; mancava l’unica sorella Alexandra.

Al completo la famiglia de Lannoy: c’erano sia i quattro fratelli sia le tre sorelle di mamma Stéphanie, accompagnati da coniugi e figli. Tra loro, gli unici due esemplari di signore dotate di acconciatura, in effetti due bandeau. Lady Violet si permette di ricordare a Madame la Comtesse de Lannoy che passati i 50 sarebbe meglio evitare i cerchietti infiorati, meglio regalarli alle figlie adolescenti.

Le bomboniere!