Breaking News – L’incontro

Oggi King Charles, nella residenza londinese di Clarence House, ha ricevuto per un tea il figlio minore Harry, con cui non aveva contatti da un anno e mezzo.

(Ph: BBC)

Si è trattato di un incontro breve, 55 minuti, che nelle speranze dovrebbero esser serviti a iniziare a riallacciare i rapporti. Cosa che il sovrano ha spesso affermato di desiderare, mentre per il fratello William la materia è al momento off-limits. Harry aveva visitato il padre dopo la notizia della malattia che lo aveva colpito; da allora è rientrato in patria più di una volta – sempre da solo – senza però mai incontrare i membri preminenti della Royal Family. Anche le telefonate sono state evitate, dato che lo staff di Buckingham Palace teme che il figlio possa rivelare le conversazioni col padre.

Harry è nel Regno Unito per il suo impegno in attività benefiche mentre il sovrano è ancora a Balmoral ma è rientrato oggi per le terapie cui si sta sottoponendo. Occasione perfetta che è stata giustamente sfruttata, poi si vedrà.

Breaking News – Sorpresa!

Attenzione! Red alert! L’account X (che una volta si chiamava Twitter) dei Principi di Galles ha appena rituittato gli auguri di buon compleanno fatti pubblicamente ad Harry da Buckingham Palace!

Certo, mi direte che non si sono sprecati ma insomma, considerando la freddezza tra i due fratelli osservata appena due settimane fa, alla cerimonia in memoria dello zio Lord Robert Fellowes (Breaking News – Divisi, as usual) non era scontato.

La cosa si fa interessante! L’autunno promette senz’altro bene, e non perché è la stagione preferita di Lady Violet.

Happy birthday Harry.

Happy birthday Harry!

Oggi Prince Harry The Duke of Sussex entra negli anta, e contrariamente a quanto da molti ipotizzato (Lady Violet invece dubbi ne aveva pochi) da Buckingham Palace sono arrivati gli auguri, accompagnati da una bella fotografia del festeggiato.

Henry Charles Albert David nasce a Londra, al St. Mary’s Hospital di Paddington, come il fratello, i nipoti e qualche cugino. Sin dalla nascita la stampa si accanisce sul rapporto padre/figlio, rivelando che Charles avrebbe voluto una femmina, e che rimase perplesso davanti ai capelli rossi, più Spencer che Windsor. La testa rossa è anche alla base di uno dei più odiosi pettegolezzi che girano da quattro decenni, che cioè il piccolo principe fosse figlio naturale dell’irrimediabilmente rosso Maggiore Hewitt, istruttore di equitazione di Diana poi promosso dall’infelice principessa a più personale e intimo incarico. La storia, scandagliata in ogni più piccolo dettaglio, rivela che la relazione tra Diana e il maggiore iniziò ben dopo la nascita di Harry, dopo la quale si manifestò la prima grave crisi nel matrimonio dei Principi di Galles. Harry era veramente troppo piccolo quando perse la madre, e nonostante tutti i tentativi di proteggerlo messi in atto dal padre adolescenza e giovinezza non sono state semplici. Probabilmente la vita militare è ciò che gli si confaceva di più, sicuramente una delle cose che ha amato di più. Abbondantemente superati i trent’anni ha incontrato quella che sembrerebbe la donna della sua vita, Meghan, con la quale, nonostante le origini che più diverse non si potrebbe, ha notevoli punti di contatto, a partire da una famiglia di provenienza, diciamo così, complicata. Con lei ha deciso di lasciare Londra e approdare in California; il timing, e non per colpa loro, è stato francamente disastroso: prima la pandemia, che ne ha limitato fortemente le eventuali attività, poi la morte di Queen Elizabeth e infine la doppia malattia che all’inizio di quest’anno ha colpito King Charles e Catherine; situazioni queste ultime che avrebbero dato ai Sussex quella visibilità e quella autorevolezza a lungo cercate. Come sapete non sono particolarmente appassionata alle attività di Harry&Meghan, che in genere non mi sembrano particolarmente interessanti, Invictus Games a parte, il progetto cui Harry probabilmente tiene di più, sicuramente quello che lo rappresenta meglio. Oggi il principe festeggerà in famiglia, con i suoi bimbi Archie e Lili che ha spesso definito come il più bel dono che la vita gli ha fatto. A Natale la famigliola è stata invitata dallo zio Charles Spencer; accetteranno l’invito e passeranno le feste di fine anno nel Regno Unito? Vedremo, intanto auguri a questo splendido quarantenne.

P.S. oggi è un giorno ad alto tasso di royal compleanni: la Reina Letizia compie 52 anni e Daniel, consorte di Victoria di Svezia, ne compie 51. Mi perdoneranno se li cito solo en passant, ma i compleanni a cifra tonda hanno sempre la precedenza!

Breaking News – Divisi, as usual

La stampa britannica informa che alla fine il principe Harry è volato (“in segreto”) dalla California al Regno Unito per partecipare alla cerimonia in memoria dello zio Lord Robert Fellowes, marito della zia materna Jane, sorella di Diana, ma lui e il fratello si sono ignorati.

Lord Fellowes è deceduto a 82 anni lo scorso 29 luglio. Figlio di un ufficiale delle Scots Guards, sua madre era imparentata con Sarah Ferguson. Dopo gli studi ad Eton iniziò la carriera bancaria, per poi entrare al servizio della Regina, di cui fu a lungo Segretario Privato e, dopo la morte della cognata Diana, consigliere personale. Nel 1977 aveva sposato a Westminster Abbey Lady Cinthia Jane Spencer, ed è stato sempre una figura di riferimento in famiglia.

(Ph: Getty Images)

La presenza di Harry non era affatto scontata – anzi, in molti la escludevano proprio – ma se qualcuno pensava che l’incontro tra i due fratelli, alla vigilia dell’anniversario della scomparsa della madre, potesse favorire un riavvicinamento è rimasto deluso. Secondo chi era presente nella trecentesca chiesa di St Mary’s Church a Snettisham, nel Norfolk, i figli di Charles sono rimasti lontani e non si sono parlati. Amen.

Le foto del giorno – In maniche di camicia

In questo weekend di mezz’agosto le attività royal sono ancora ridotte, ma qualcosa si muove in un’area del mondo dove i reali compaiono saltuariamente, e spesso in vacanza: i Caraibi. Impegno ufficiale per El Rey Felipe VI, che ha raggiunto la Repubblica Dominicana per l’insediamento del Presidente Luis Abinader, rieletto per un secondo mandato.

El Rey e il Presidente indossano la guayabera, la tipica giacca/camicia percorsa da gruppi di piccole pieghe, con due o quattro tasche. Molto diffusa nell’area si trova anche dall’altra parte del mondo, in Paesi in cui è stata forte l’influenza iberica, come le Filippine. Felipe, il cui ruolo istituzionale lo tiene in stretto contatto con le ex colonie – nel viaggio è accompagnato dalla Ministra para Iberoamérica y el Caribe y el Español en el Mundo – in estate indossa spesso la guayabera, che ha in diversi colori, e si capisce perché: pur avendo la leggerezza e la comodità di una camicia è meno informale e può avere anche più o meno la funzione di una giacca. Poi tanto, lo vogliamo dire? A lui sta bene praticamente tutto.

Questa camicia porta con sé anche dei ricordi dolceamari: un fratello di mia madre, lo zio Nicola, emigrò in Venezuela alla fine degli anni ’50, sposò una splendida signora di origine india, la zia Irania, con cui ha avuto tre figli e ne ha adottato un quarto. Quando tornava in Italia indossava portava con sé una collezione di guayabera, e mia madre lo guardava sempre piuttosto perplessa; magari, se avesse potuto vedere El Rey, si sarebbe convinta.

Comunque non preoccupatevi, ci sono stati anche momenti in abiti più formali.

Per una visita di quattro giorni sono ai Caraibi – per l’esattezza in Colombia – Harry e Meghan di Sussex, invitati da Francia Márquez, Vice Presidente del Paese per un confronto sulla lotta al cyberbullismo, materia in cui i duchi si stanno impegnando con la loro fondazione Archewell.

Harry non indossa nulla di particolarmente esotico ma giacca e pantaloni beige, che hanno sostituito il completo blu con cui è stato fotografato all’arrivo. Unica concessione l’assenza di calzino, che alla fine con quei mocassini si comprende. Un giorno qualcuno approfondirà la passione dei due figli dello scicchissimo Charles per le scarpe casual scamosciate, meglio se brutte. E chissà che alla fine non diventi un argomento per tornare a parlarsi. Nel frattempo lo vogliamo dire che il consorte della Vice Presidente, primo a sinistra, è il più chic di tutti? Quanto a Meghan, ha scelto correttamente una creazione della stilista colombiana Johanna Ortiz; non mi piace ma non importa.

Maniche di camicia semplici invece per Hans Adam II del Liechtenstein, che il giorno di Ferragosto ha celebrato la festa nazionale. Devo dire che è una di quelle che mi piace di più, una sorta di grande picnic in cui il sovrano e la sua famiglia incontrano i concittadini.

In effetti il sovrano la giacca ce l’aveva, evidentemente l’ha rimossa per il caldo, e anche se togliersi la giacca non è un gesto che amo particolarmente (ma soffrendo molto le alte temperature capisco perfettamente), in questo caso mi sembra fatto comunque con la signorilità che contraddistingue Hans Adam. Che in poco più di due anni ha perso la moglie e il figlio Constantin, deceduto lo scorso dicembre ad appena 51 anni; devo dire che vedere la famiglia così sorridente – con i principi ereditari e i loro primi due figli – fa bene al cuore, camicia o non camicia.

Keep calm and carry on

Le ultime notizie da Londra: alle 15.35 King Charles, accompagnato dalla moglie Camilla, ha lasciato la residenza di Clarence House e raggiunto in auto il vicino Buckingham Palace; da qui un elicottero ha portato la coppia a Sandringham.

L’ambiente quieto del Norfolk consentirà al re maggiore tranquillità in questa prima fase, nella quale continuerà ad occuparsi degli affari di stato dalla sua residenza; per vederlo di nuovo condurre qualche impegno in pubblico ci vorrà qualche mese.

Alle 14.45 il sovrano aveva ricevuto la visita del figlio Harry appena arrivato, da solo, dalla California dove vive.

Detto questo, sediamoci sul sofà e facciamo due chiacchiere; vorrei proporvi qualche riflessione sulla situazione, e anche sul modo con cui affronteremo le prossime settimane.

Innanzi tutto evitiamo di piangere il morto prima del tempo, che speriamo sia mooolto lungo. Lo so, le persone meno giovani – e mi ci metto anch’io – a sentire la parola cancro vanno in panico, ricordando quando era una condanna quasi definitiva. Non è più così. La ricerca, la prevenzione, le terapie lo hanno reso una malattia quasi sempre curabile, molto spesso guaribile. Oggi ci sono moltissimi trattamenti che consentono la remissione completa, o sono in grado di controllare la malattia con successo. So che anche alcuni di voi stanno attraversando questa fase, e sono certa che le cose andranno sempre meglio.

Secondo, non consideriamo valida a prescindere la nostra esperienza; tutti ci siamo passati con parenti amici e persone care, ma la parola cancro comprende una quantità di forme diverse, di diversa gravità, che rispondono diversamente a terapie aggiornate di continuo. Per cui inutile pensare allo zio che aveva, forse, la stessa cosa e come andò a finire allora. In questo caso poi noi non sappiamo quale sia l’organo colpito, né quali siano le reali condizioni del re, dunque è veramente un’attività superflua quanto ansiogena.

Terzo, non misuriamo tutto col nostro metro: anche se ormai lo stile dei reali si è molto semplificato, e conducono una vita molto più simile alle nostre di quanto avvenisse in passato, sempre di capi di stato si tratta, che devono tenere presenti anche aspetti che noi trascureremmo. Esempio: molti si sono sorpresi che all’annuncio dei primi problemi di salute di Charles e Catherine Harry non si sia affrettato a raggiungere Londra; oggi che è arrivato altrettanti si chiedono se questo arrivo precipitoso non sottintenda una situazione grave. Voglio dire che a volte le cose sono più semplici di come sembrano, altre invece devono tenere conto di cose che noi non considereremmo.

E già che parliamo di Harry, non sono al momento previsti incontri tra i due fratelli. Né si sa quanto il Duca di Sussex resterà nella madrepatria, mentre William domani riapparirà in pubblico in due appuntamenti che erano stati già annunciati.

Quanto al re, io sono abbastanza tranquilla: è con la sua roccia.

Ancora auguri

Ma in questa atmosfera natalizia tutta zucchero e cannella, un momento Grinch ce lo vogliamo mettere? Io un post lo faccio, e lo dedico alle Christmas card, ma quelle che non ti aspetti. Andiamo per ordine.

Christmas card vorrei ma non posso

(Ph: Instagram @mariechantal22)

La categoria “vorrei ma non posso” è, inutile negarlo, una delle più diffuse tra i quasi 8 miliardi che popolano questo pianeta, e anche assolutamente trasversale. Se le famiglie regnanti hanno ovviamente la necessità di inviare o ricambiare gli auguri a una pletora di istituzioni e persone a vario titolo coinvolte nelle attività del regno, quelli che non regnano più – o che magari non hanno mai regnato – sarebbero forse più eleganti a mantenere un profilo un pochino più basso. Questa riflessione mi è stata stimolata dalla Christmas card di Pavlos e Marie Chantal di Greci, eterni eredi di un trono che non c’è, come l’isola di Peter Pan. Con l’aggravante che gran parte del popolo greco è fieramente determinato a negare alla royal family anche i titoli di cortesia: sotto i post che li riguardano state certi di trovare sempre commenti sul fatto che la Grecia è una repubblica e i titoli reali non hanno alcuna ragion d’essere.

(Ph: Instagram @mariechantal22)

E ci aggiungerei anche che sembra proprio che nessuno dei cinque figli del Diadoco parli la meravigliosa lingua greca, il che ovviamente non può essere elemento gradito agli Elleni. Insomma il tutto suona un po’ come una non necessaria ostentazione. Intendiamoci, non sono i soli, certe abitudini sono frequenti anche tra i commoner; ricordo una coppia che definiva “residenza estiva” la casetta al mare in una popolare cittadina adriatica. Più tardi ho conosciuto una signora che pretendeva dalla segretaria del marito di rinviare un banalissimo appuntamento “per precedenti impegni istituzionali”. La signora lavorava come sportellista alle Poste. A questo punto manifesto la mia delusione nei confronti dei Duchi di Castro, Borbone due Sicilie, che ci stanno lasciando a bocca asciutta; non si fa così, alla loro Christmas card tenevo proprio!

Christmas card i furbetti del bigliettino

(Ph: Archewell)

Discorso un po’ diverso per i Sussex, dei qualche circola lo screenshot di quello che deve essere un biglietto virtuale inviato per posta elettronica. Harry e Meghan vi appaiono sorridenti e trionfanti nella serata conclusiva degli Invictus Games, senza dubbio il loro maggior successo dell’anno. Gli auguri sono anche a nome di Archewell, la loro fondazione attualmente in non calmissime acque, ed è naturalmente corretto, addirittura opportuno, che si ringraziano tutti colori che hanno collaborato e hanno mostrato il loro supporto. Il che ha comunque il vantaggio di far girare la loro Christmas card, non proprio royal ma quasi. Ottima mossa.

Christmas card non soffro di cervicale

(Ph: Jane Barlow via dailymail.co.uk)

Quest’anno Edward e Sophie, già Conti di Wessex, sono (finalmente) diventati Duchi di Edimburgo, e sul loro biglietto di auguri, pubblicato da Richard Eden del Daily Mail, hanno messo una foto presa il giorno in cui è stata resa nota l’assegnazione del nuovo titolo. I neoduchi erano nella capitale scozzese e stavano assistendo al concerto di un coro ucraino; immagino la performance li abbia deliziati a tal punto da essersi trasformata in una esperienza quasi mistica. Io non ho capito come è composto il biglietto – di solito sono cartoncini doppi, ma se in apertura c’è il loro stilizzatissimo monogramma, e su una faccia c’è la foto di cui sopra, su un’altra troneggia una doppia fotografia che li ritrae impegnati in una delle loro tante attività al servizio della Firm.

(Ph: via dailymail.co.uk)

Insomma, più un curriculum con foto che un biglietto di auguri, ma loro ci sono simpatici e li perdoniamo.

Christmas card qui comando io

(Ph: Reliant Motor Club/Facebook)

Inviato – e dunque rivelato – tra i primi, se non addirittura per primo, il biglietto della Princess Royal. Lei elegantemente abbigliata in un poco natalizio bianco e blu, il marito Tim discreto e rassicurante come sempre, i due sono seduti davanti a uno splendido camino, esempio di coppia solida che divide tutto. Cioè, quasi, perché il biglietto lo firma solo lei. In effetti sembra che lui firmi i biglietti inviati agli amici e ai famigli, questo, ricevuto (e immediatamente reso pubblico) dal Reliant Motor Club, è a nome della sola Anne. E ci siamo capiti.

Christmas card sorpresa!

Che cosa c’è di più tenero di tre bambini? Tre bambini e un cane! E se il cane è un corgi non ce n’è più per nessuno. I tre giovincelli, Umberto, Amedeo e Isabella di Savoia Aosta, sono i figli di Aimone e Olga di Grecia (notare le iniziali di tutti e cinque che punteggiano il cartoncino). Alla morte del padre Amedeo, il 1 giugno 2021, Aimone gli è subentrato in una serie di ruoli, tra cui quello di pretendente all’inesistente trono d’Italia. Tralasciando le beghe dinastiche savoiarde, non vi sorprenderà sapere che Lady Violet e Purple hanno scelto la loro Christmas card preferita. E magari l’anno prossimo la facciamo pure noi.

Intanto salutiamo il ritorno del Sol Invictus, coraggio, la ruota gira!

Invictus birthdays

Oggi è il 15 settembre, giorno ricchissimo di royal compleanni.

Nella più assoluta discrezione, come da tradizione, la Reina Letizia compie oggi 51 anni. Per lei una giornata senza impegni ufficiali, e magari un weekend da trascorrere con le persone che ama. In assenza di un ritratto pubblicato all’uopo, anche qui secondo tradizione, Lady Violet ha scelto una foto scattata lunedì durante la visita a una scuola in Galizia per l’apertura del nuovo anno scolastico. Letizia è una di quelle donne che invecchia con grazia: mi sembra che sia più rilassata e stia perdendo un po’ di quella rigidità che l’ha contraddistinta a lungo. E anche se non mi azzarderei a parlare di simpatia mi sembra che gestisca in modo più empatico il rapporto con le persone, soprattutto i cittadini che accolgono festosi i sovrani. Quanto al suo stile, non abbiamo che conferme; delizioso anche questo look, che fa tanto Francia anni ’60. ¡Feliz cumpleaños!

(Ph: Clément Morin/Kungl. Hovstaterna)

Lui oggi compie cinquant’anni, e dovrebbe essere il protagonista della giornata. Invece gli capita di essere nato il giorno in cui il Re di Svezia, suo suocero, è asceso al trono. Questo, se da una parte gli dà un’aura quasi da predestinato, dall’altra finisce per metterlo in secondo piano, o terzo, o quarto… È la dura vita dei principi consorti, magari tra dieci anni la moglie sarà regina e lui potrà festeggiare come si deve il nuovo traguardo, intanto fa quello che deve, sostiene la principessa ereditaria con ammirevole solidità. Olof Daniel Westling è nato il 15 settembre 1973 alle 06.54 a Örebro; per il mezzo secolo gli è toccato un nuovo ritratto, ma va detto che essendo egli sempre uguale, avrebbero potuto riciclarne uno vecchio. Potranno comunque usare questo per i prossimi 10 anni, a meno di un crollo improvviso e secondo me improbabile; alla fine sempre di un ex personal trainer si tratta, e la salute, dopo aver superato gravi problemi culminati in un trapianto di rene, probabilmente richiede una certa diciamo così manutenzione. Grattis!

Last but not least, anzi, il Duca di Sussex, che compie oggi 39 anni festeggiato dai partecipanti agli Invictus Games, attualmente in corso a Düsseldorf. Spero che abbiate visto un po’ delle tante fotografie che circolano (e che non riesco a postarvi, questa settimana tanto materiale e poco tempo), è veramente una bellissima festa, di sport di energia di speranza e positività. Penso che gli Invictus Games siano la cosa migliore che abbia fatto Harry nella sua vita pubblica, la cosa che lo rappresenta di più, lo racconta meglio e probabilmente gli regala una particolare soddisfazione. A festeggiare con lui non ci sono i bambini ma c’è Meghan, che a sua volta in queste occasioni dà il meglio di sé. La Duchessa, forse memore delle critiche che le sue toilettes firmatissime avevano raccolto nella scorsa edizione, ha puntato tutto sullo street fashion: abiti di brand alla portata dei più, senza dimenticare qualche dettaglio high fashion tipo le ballerine Chanel della foto. Meghan ha indossato più di una volta gli shorts, che personalmente non amo in contesti urbani superata l’adolescenza, a meno di avere gambe spettacolari (ma non mi convincono neanche in quel caso).

Tanto per rassicurarvi, i titoli della stampa italiana, britannica e internazionale, non si sono smentiti: si va da Harry agli Invictus Games senza Meghan a Meghan agli Invictus Games senza la fede nuziale. Io tutt’al più avrei titolato Harry agli Invictus Games senza capelli: direi che limitarci al dramma tricologico basta e avanza, e sarebbe pure un punto di contatto col fratello, chissà. Happy birthday! a lui e complimenti al nostro team, al momento vincitore di 9 medaglie.

Meghan, tieni da conto quella maglia!

Le foto del giorno – Chi viene chi va chi lascia e chi resta

La prima foto e la prima notizia riguardano l’Italia, anche se di riflesso: è arrivata nel nostro Paese la più giovane delle principesse olandesi, la sedicenne Ariane, pronta per iniziare il nuovo anno scolastico presso lo UWC Adriatic, sede italiana del Collegio del Mondo Unito Adriatico, che si trova a Duino sul golfo di Trieste. Una bella scelta, che rimarca gli ottimi rapporti dei reali con l’Italia; vi ricorderete che per molti anni la sede delle loro vacanze era l’Argentario, nella villa L’Elefante Felice, poi venduta.

(Ph: RVD/ZM de Koning)

Simpatica e spigliata, molto cresciuta e già molto attenta al look sulle orme di mamma Máxima (notare i pantaloni ampi la canotta marinière e la tonalità dello smalto), a me Ariane piace tanto. Le diamo un caloroso benvenuto e speriamo si trovi benissimo.

Ad andare invece sono i sovrani britannici che no, non vanno a quel paese dove qualcuno forse vorrebbe mandarli, ma hanno finalmente riprogrammato la prima visita estera da quando sono sul trono. Visiteranno gli amici/nemici francesi, compiendo quel viaggio già annunciato e poi rimandato per le tensioni sociali che di recente hanno infiammato la Francia. Il programma deve ancora essere dettagliato, di certo al momento al momento c’è la data, dal 20 al 22 settembre, e la meta, Parigi e Bordeaux. Noi restiamo in educata attesa di vedere ciò che in fondo ci interessa di più: i gioielli che sceglierà la regina e in subordine le mise della Première Dame. À bientôt.

C’è invece un po’ di confusione sull’arrivo in Europa dei Duchi di Sussex; il 7 settembre è confermata la presenza di Harry alla consegna dei premi dell’associazione WellChild, di cui ha il patronage. Poi le cose si complicano perché il giorno dopo è il primo anniversario della morte della nonna regina, e dunque potrebbe ricordarla con la famiglia – non sono previste cerimonie ufficiali – e secondo alcuni cogliere l’occasione per chiarirsi almeno con il padre, cosa che a dar retta a certe voci entrambi vorrebbero. Il 9 il principe sarà sicuramente in Germania, a Düsseldorf, per l’apertura degli Invictus Games, che si protrarranno fino al 16; qui dovrebbe essere raggiunto dalla moglie Meghan e forse dai figli, visto che il 15 Harry compirà 39 anni. Insomma altro non so, aspettiamo e speriamo.

A lasciare, per ora solo l’account Instagram, è invece Charlène de Monaco che ha appunto chiuso il suo profilo. In questi giorni sulla stampa sono uscite notizie che vorrebbero i principi sovrani insieme solo formalmente con la princesse che risiederebbe in Svizzera e comparirebbe a fianco al marito solo in determinate occasioni. Cosa ci sia di vero per ora non è dato sapere, però va detto che la coppia è appena stata in vacanza con i due figli e sembrava in buona armonia. È certo invece che questa estate il Principato è stato agitato da uno scandalo politico (e dunque economico) con protagonista il braccio destro di Albert II, che è stato prontamente allontanato. Dato il proverbiale riserbo (chiamiamolo così) che protegge le cose monegasche al momento ho capito abbastanza poco, e non saprei dire se c’entra qualcosa con la scelta di Charlène di chiudere un profilo social; l’unica cosa che mi viene in mente è che il fratello Gareth, dilagante nel Principato, possa avere avuto un qualche ruolo, ma al momento nulla so di sicuro.

(Ph: Instagram @nicole.coste)

C’è invece altro che potrebbe aver irritato (eufemismo anche questo) Charlène, e lo vedete rappresentato in queste immagini: ieri, 24 agosto, ha compiuto vent’anni Alexandre Coste, figlio naturale poi riconosciuto da Albert, nato dalla relazione con l’allora hostess di origine togolese Nicole Coste. La quale invece il suo profilo Instagram lo tiene ben aperto, e ci ha postato le foto del party di compleanno del figlio, cui era presente anche il padre principe, seduto tra madre e figlio.

(Ph: Instagram @nicole.coste)

E la torta era quanto di più principesco e monegasco si potesse immaginare. Io ci avrei visto bene la scritta hic manebimus optime, e chi vuole capire capisca.

Breaking News! Japan Harry

I viaggiatori che oggi affollavano l’aeroporto internazionale Haneda a Tokyo si sono trovati davanti a sorpresa il Duca di Sussex.

(Ph: ANN News)

Polo nera e cappellino da baseball ugualmente nero, col logo di Archewell in bella mostra, il principe è arrivato con l’amico e partner di polo Nacho Figueras. Insieme domani parteciperanno al summit dell’International Sports Promotion Society, e insieme sabato saranno a Singapore per partecipare all’incontro di polo organizzato da Sentebale, la charity fondata nel 2006 da Harry e dal principe Seeiso del Lesotho, in memoria delle loro madri, con l’intento di aiutare i tanti bambini in difficoltà del Paese africano.

(Ph: ANN News)

E Meghan? Non c’è, probabilmente è rimasta a Montecito coi pupi. Magari al lavoro sul prossimo progetto della coppia: la produzione per Netflix di un film (o una serie) tratta da Meet me at the lake, romanzo rosa di Carley Fortune, giornalista e scrittrice canadese a me ignota, che sembra sia molto popolare oltreoceano. E a proposito di libri, Omid Scobie, che non è proprio il portavoce dei Sussex ma quasi, nonché autore del primo libro sulla coppia, Finding Freedom, ci informa che il suo è uno dei pochi sulla Royal Family ad essere stato tradotto in giapponese. Sembra infatti che nel Paese del Sol Levante i reali inglesi siano molto popolari, a partire dalla defunta Diana. E noi non ci stupiamo, rispetto alla famiglia imperiale locale i Windsor sembrano veramente personaggi da romanzo, oltre che da saga tv.