No, non è un banale doppiosenso, ma la regola inderogabile: a Wimbledon si scende in campo vestiti di bianco, punto. Presa dall’entusiasmo oggi la Duchessa di Cambridge ha interpretato estensivamente la norma e s’è presentata nel Royal Box vestita di bianco pure lei. Per la precisione, prima aveva fatto una sosta al Court 14, dove la britannica Harriet Dart, che occupa il posto 157 nella classifica mondiale, ha battuto l’americana Christina McHale.
Chemisier bianco Suzannah, scarpe Gianvito Rossi, deliziosa borsetta Alexander McQueen come la cintura, che riprende con leziosa inutilità l’altrettanto inutile fiocchetto sulla spalla. Catherine è appassionata di tennis e non poteva mancare oggi, secondo giorno del torneo, in cui scenderanno in campo sia Serena Williams (contro la nostra Giulia Gatto-Monticone), sia Roger Federer.
Ieri invece a prendere posto nella tribuna del Centre Court, è stato il principe ereditario di Danimarca, Frederik.
E con lui un vero parterre des rois schierato in prima fila: il tre volte campione del mondo di F1 Jackie Stewart (secondo da sinistra), e il Duca di Kent (al centro della fila) presidente di All England Lawn Tennis and Croquet Club, che organizza il torneo.
Jackie Stewart –
La foto del giorno – 14 giugno
Martedì 11 abbiamo festeggiato il primo compleanno di Lady Violet, data che condivide con parecchi royal di tutto rispetto, come la regina Fabiola dei Belgi, Henrik Principe Consorte di Danimarca, Anne Neville, moglie di Richard III e Olga di Grecia, moglie del reggente di Yugoslavia (e sorella di Marina di Kent). Ed è in ottima compagnia anche tra coloro che magari non avranno sangue blu, ma fanno comunque parte di circoli reali, come Sir Jackie Stewart, che proprio martedì ha compiuto 80 anni, e ha celebrato con un’ospite d’eccezione.
E quale posto poteva scegliere un (tre volte) campione di Formula 1 se non il Royal Automobile Club? Dunque nel bel mezzo della giornata turisti e passanti che attraversavano Pall Mall si sono trovati davanti a una leggenda dello sport che scortava alla macchina LA leggenda; tailleurino azzurro cielo con vezzosi fiocchetti sulle tasche, i capelli bianchi per una volta non nascosti dal cappello, Her Majesty avrà anche cantato Happy Birthday To You? E che cosa avrà regalato al vecchio amico? Sir Jackie è da molto tempo intimo della Royal Family, ed è padrino di Zara Phillips (indimenticabile il suo arrivo in kilt con calzettoni coordinati alle nozze della figlioccia, nella Canongate Kirk a Edimburgo). Se poi siete lettori attenti di questo blog, ve lo ricorderete a Sandringham lo scorso gennaio, andare a messa con la Regina, la Princess Royal e suo marito Tim Lawrence (se non ve lo ricordate, lo trovate qui Un weekend da devoti ).
Dite la verità, cosa dareste per festeggiare il compleanno con Sua Maestà?
Un weekend da devoti
Devota alla tradizione (e alla memoria del padre)
Una delle ragioni per cui Her Majesty prolunga la permanenza invernale a Sandringham ben oltre il periodo natalizio è la consuetudine di ricordare la scomparsa del padre, morto nel sonno mentre si trovava nelle tenuta del Norfolk il 6 febbraio 1952. La regina dovrebbe rientrare a Londra proprio mercoledì prossimo, giorno che segna anche i 67 anni dall’ascesa al trono. Ieri, domenica – cappottino turchese e cappello coordinato, la Queen Mary’s Turquoise and Diamond Brooch appuntata sulla spalla sinistra – non è mancata all’appuntamento con la messa alla St.Mary Magdalene Church. Con lei la figlia Anne col marito Tim Laurence e un amico di vecchia data, Sir Jackie Stewart.
Il dubbio di Lady Violet è: il tre volte campione mondiale di Formula 1 avrà dato qualche consiglio di guida al Principe Consorte?
Devoto alla conduzione (e alla condotta)

(Ph. MIRRORPIX/Steve Bainbridge)
E a proposito di Philip, è stata resa nota la lettera che ha scritto alla signora Emma Fairweather, uscita con un polso rotto dall’incidente automobilistico dello scorso 17 gennaio. Il Duca di Edimburgo ha spiegato che guidando su una strada già percorsa moltissime volte è rimasto accecato dal riverbero del sole pomeridiano, che gli ha impedito di vedere l’altra vettura. Subito dopo lo scontro, pur molto scosso, è stato sollevato dal sapere che non c’erano feriti gravi, ma la polizia gli ha consigliato di rientrare subito a Sandringham a causa della quantità di persone che si stava radunando sul luogo dell’incidente. Dopo essersi dichiarato “very contrite about the consequences” augura alla signora una pronta guarigione, firmando di suo pugno semplicemente Philip, senza alcun titolo, cosa che sembra Ms. Fairweather abbia gradito assai.
Devoti a Santa Devota

(Ph. Getty Images)
Il 27 gennaio i Monegaschi festeggiano la loro patrona, Santa Devota, fanciulla di origine corsa martirizzata durante la persecuzione di Diocleziano. La sera prima della festa si tiene un caratteristico rito molto sentito dagli abitanti del Principato: una barca viene data alle fiamme in ricordo di un miracolo della santa. Tradizione rispettata anche quest’anno, con la famiglia del principe quasi al completo: c’era Albert II, c’era la principessa consorte Charlène – in cappotto/plaid e stivali Loro Piana – c’era il piccolo Jacques ma mancava la sorella gemella Gabriella, forse vittima dell’influenza. Il delizioso, biondissimo principe ereditario, anni quattro, era abbigliato – ma mi verrebbe di dire “marchiato” – con un cappotto di cammello chiaramente Gucci. Confesso che i bimbi così piccoli supergriffati mi fanno tristezza. E poi, lo vogliamo dire? Quel cappotto con quei due fascioni è proprio brutto brutto. Ma volete mettere quei bei cappottini all’inglese con colletto bottoni e martingala di velluto? E sennò un piumino, un giaccone, quello che vi pare, ma incartare una povera creatura in una shopping bag no, dai.
La mattina di domenica messa solenne nella cattedrale dell’Immacolata Concezione. Charlène, forse presa da furor religioso, si è presentata vestita direttamente di prevosto.
Lezione di oggi: ricordarsi che devozione fa rima con tradizione, ma anche con moderazione.