Una risposta da incoronare

Mancano poco più di due settimane al 6 maggio, giorno in cui King Charles III e Queen Camilla verranno incoronati a Westminster Abbey, e l’attesa cresce un po’ ovunque. Ma mentre da noi l’attenzione si è concentrata soprattutto sulla presenza dei Sussex, finalmente soddisfatta il 12 aprile dalla notizia che Harry ci sarà ma Meghan no (Breaking News – Vengo, non vengo, vengo!), nel Regno Unito in molti hanno aspettato e sperato inutilmente di ricevere il raffinato cartoncino. E più d’uno di quelli rimasti a bocca asciutta ha manifestato, elegantemente ma anche meno, il disappunto per non essere stato invitato. Come David Manners, undicesimo Duca di Rutland, che non ha mancato di sottolineare che famiglie come la sua sostengono la Corona da un migliaio di anni, more or less.

(Ph: Instagram @indiahicksstyle)

Poi c’è lei, Lady Pamela Hicks. Figlia minore di Lord Mountbatten, cugina in primo grado di Prince Philip e in terzo di Queen Elizabeth, per via della comune discendenza da Queen Victoria, di cui è la più anziana pronipote ancora in vita; ed è anche una delle due damigelle al matrimonio di Elizabeth e Philip (l’altra è la principessa Alexandra di Kent) ad essere ancora tra noi. Una vita sempre accanto alla Royal Family: come dama di compagnia Pamela faceva parte del seguito di Elizabeth durante il famoso viaggio in Kenia che la vide partire principessa e tornare regina. Queen Elizabeth tiene a battesimo Edwina, prima figlia di Pamela e del celeberrimo interior designer David Hicks; Prince Philip gli altri due, Ashley e India, a sua volta damigella alle nozze tra Charles e Diana. Insomma, un legame strettissimo e solidissimo. In questi giorni sono arrivate a casa Hicks un paio di telefonate da Buckingham Palace, che la nipote, la quindicenne Domino, prende come scherzi di qualche bontempone. Ieri, 19 aprile, Lady Pamela compie 94 anni. Arriva una terza chiamata cui risponde la figlia India: è davvero Buckingham Palace, uno dei segretari privati del re che presenta le scuse del sovrano per il mancato invito, spiegando che si è deciso di ridurre drasticamente gli invitati, dagli 8000 di Queen Elizabeth a 1000, con l’obiettivo di non pesare troppo sulle finanze statali. Charles invia un messaggio e di grande affetto con le proprie scuse, consapevole di poter offendere molti. Pamela – cui probabilmente non sarebbe dispiaciuto essere una dei pochi ad aver partecipato a tre incoronazioni, comprese quelle di George VI il 12 maggio 1937 e di Queen Elizabeth, il 2 giugno 1953 – non si offende affatto, e trova anzi “very very sensible”, molto saggia davvero, la scelta di basare gli inviti su meritocracy not aristocracy. E aggiunge che osserverà con molte interesse le vicende di questo nuovo regno. Noblesse oblige, e buon compleanno.

Piccola nota autoreferenziale: per illustrare il post ho inserito una foto recente di Lady Pamela, la stola di chiffon fermata da spilla che anche Lady Violet possiede. Non coralli e perle, ma opera di Kenneth Jay Lane, celebre creatore americano di bijoux. Qui trovate la storia del mio innamoramento per lui Jackie, Kenneth e la collana dei sogni

Se invece volete conoscere meglio India Hicks, qui trovate il post sulle sue nozze Wedding bells – David & India

Wedding bells – David & India

Sono passati 41 anni dal matrimonio del secolo, il giorno in cui il principe – magari non particolarmente attraente ma dall’attraente futuro, peraltro non ancora realizzato appieno – sposò Cenerentola. Che era tale più per l’abito che per la storia personale, pur se dotata di adeguatamente perfida matrigna. L’incantevole sposa aveva un corteo composto da due paggetti e cinque damigelle, ma toccò alle due maggiori – la diciassettenne maid of honour Sarah Armstrong-Jones, figlia della principessa Margaret, e India Hicks, che avrebbe compiuto 14 anni sei settimane dopo – prendersi di cura del lunghissimo (7 metri) strascico.

(Ph: David Levenson)

E furono loro le prime a rendersi conto con disappunto (eufemismo) di quanto il voluminoso abito si fosse spiegazzato durante il viaggio nella Glass coach. Quarant’anni dopo è la ex giovane damigella ad andare all’altare: una storia molto più semplice, familiare e, lasciatemelo dire, elegante.

(Ph: @indiahicksstyle/instagram)

India è la minore dei tre figli di Lady Pamela Mountbatten e David Hicks, celebre interior designer. I suoi nonni materni erano dunque Lord Mountbatten e la moglie Edwina; suo cugino di secondo grado e padrino di battesimo il Principe di Galles.. Dopo aver studiato fotografia a Boston, lavorato come modella e vissuto a Parigi e New York, India nel 1996 si è trasferita alle Bahamas con David Flint Wood. Dopo tanti anni insieme, cinque figli e due rinvii causa covid, la coppia si è sposata venerdì 10 settembre 2021.

Luogo del matrimonio la chiesa parrocchiale di Brightwell Baldwin, nell’Oxfordshire, dove la sposa fu cresimata, e dov’è sepolto suo padre. India è arrivata in chiesa al braccio del figlio maggiore Felix, mentre l’unica figlia Domino era damigella d’onore.

Il suo abito è perfetto per una sposa agée: creato da Emila Wickstead è un modello midi in un raffinatissimo pizzo francese color avorio dalla linea molto pulita, con maniche lunghe, collo montante e gonna svasata. Personalmente avrei evitato il velo, ma non essendo un matrimonio improntato alla formalità va bene, e le sta bene.

(Ph: Robert Fairer/Vogue UK)

Tocco nostalgico: il bouquet della sposa è stato creato da Pulbrook & Gould, celebri fioristi londinesi che nel 1960 realizzarono quello per le nozze di Lady Pamela. Tocco fashion: la suola rossa delle scarpe su misura firmate da Christian Louboutin, le cui figlie gemelle Eloise e Paloma erano tra le damigelle.

(Ph: David Flotus)

All’uscita dalla chiesa gli sposi sono stati salutati con l’augurale lancio di confetti, in questo caso petali di rose raccolte nel giardino di Lady Pamela. Una piccola precisazione: la lingua inglese ha preso dall’italiano la parola “confetti”, con cui però identifica coriandoli, stelle filanti, in generale tutto ciò che è piccolo e leggero e viene lanciato per buon augurio. Se dunque dovesse capitarvi state tranquilli, gli sposi non sono stati bersagliati da durissime mandorle pralinate.

(Ph: David Loftus)

Per festeggiare dopo la cerimonia è bastato attraversare la strada; gli sposi e i loro ospiti, un centinaio, si sono accomodati al Lord Nelson Pub. Nonostante la allegra semplicità non immaginatevi qualcosa di poco curato: la sposa, che ha respirato interior design fin da bambina, è esperta di lifestyle ed è pure della vergine (nata il 5 settembre come Csaba, vedi alle volte il caso) ha pianificato ogni dettaglio. A festa finita gli sposi e i loro figli sono andati a prendere il tè da Lady P, la madre della sposa, e poi hanno trascorso tutto il weekend insieme, nella loro nella campagna dell’Oxfordshire.

(Ph: Robert Fairer/Vogue UK)

E se vi sembra poco per una discendente della Regina Victoria non preoccupatevi, la sera prima della cerimonia c’è stato un party danzante, per favorire un clima amichevole tra gli invitati. In questo caso la sposa ha indossato un abito a sirena avorio composto da nastri di seta intrecciati e creato da Naeem Khan, conosciuto negli anni da modella a New York.

(Ph: Robert Fairer/Vogue UK)

Vi state chiedendo se India ha rispettato la tradizione indossando something old something new something borrowed something blue? La risposta è sì. Sul retro dell’abito era appuntata una spilla con zaffiri della madre, che rappresentava il blu e il prestato, nuovo era l’abito e vecchio… la sposa stessa! Detto da lei eh, tipico British humour.

P,S. ho pensato di provare a rinfrescare questa torrida estate ripercorrendo i matrimoni più o meno royal degli ultimi mesi; fatemi sapere se approvate.

Le foto del giorno, l’ultimo dell’anno

Per salutarvi, ringraziarvi, e darvi appuntamento sul suo sofà nell’anno nuovo, Lady Violet ha scelto due immagini.

La prima ritrae Lady Pamela Hicks, la minore delle due figlie di Lord Mountbatten. Lady Pamela, che compirà 92 anni il prossimo 19 aprile, ha ricevuto la prima dose del vaccino anticovid, somministrata da un medico del NHS il servizio sanitario nazionale. La fotografia è stata pubblicata dalla figlia India col permesso della madre, con l’auspicio che possa contribuire a creare un clima di speranza. Madre e figlia, Pamela e India, sono molto unite e accomunate da una singolare circostanza: entrambe hanno avuto il ruolo di damigella al matrimonio di un futuro monarca: Pamela a quello dell’allora Principessa Elizabeth, che il 20 novembre 1947 sposò suo cugino Philip; India a quello dei Principi di Galles, il 29 luglio 1981. E a proposito di matrimoni e di speranza nel futuro, India sposerà a breve David Flint Wood, suo compagno da un quarto di secolo e padre dei suoi cinque figli.

Il secondo protagonista è il piccolo Charles del Lussemburgo, con le sue guanciotte irresistibili la sua allegria e lo sguardo incantato. Rappresenta tutti i bambini che sono nati quest’anno; con loro la speranza è già realtà. Inutile dire che non vediamo l’ora di conoscere quelli che nasceranno nell’anno che arriva, che siano di sangue reale o no.

Nel salutarvi, faccio mia la frase che India Hicks cita come una delle preferite di sua madre: “face the sun and the shadows will fall behind you”, dunque mostriamo il viso al sole (senza dimenticare la protezione 50, mi raccomando) e ci lasceremo le ombre alle spalle.

Buon anno, Purple e io vi aspettiamo sul sofà.