Breaking News! Prince & Princess

Dopo il polverone alzato dal battesimo di Lilibet Diana, celebrato venerdì scorso nella residenza dei Sussex a Montecito e annunciato sulla stampa americana chiamando la bambina Princess c’è la conferma ufficiale.

Oggi nella pagina relativa alla successione nel sito della Royal Family Archie e Lili vengono definiti Prince Archie of Sussex e Princess Lilibet of Sussex; fino a ieri erano Master Archie Mountbatten-Windsor e Miss Lilibet Mountbatten-Windsor. Nulla di strano, secondo la norma introdotta da King George V nel 1917 i figli di un figlio maschio del sovrano hanno il titolo principesco, che è la ragione per cui le figlie di Andrew sono principesse e i figli di Anne – o quelli di Margaret – no. Archie e Lili sono dunque diventati principi lo scorso 8 settembre, quando la bisnonna è morta e il nonno è salito al trono. Per i cugini George Charlotte e Louis era stata fatta un’eccezione e il titolo principesco assegnato in anticipo con lettere patenti a causa della loro posizione nella successione. Si era detto che il titolo ai bimbi Sussex sarebbe stato formalizzato prima dell’incoronazione del 6 maggio, e così è stato. L’uscita sui giornali dei giorni ha un po’ forzato la mano? È possibile, ma cosa fatta capo ha!

Auguri alla sposa!

Solo a lei, allo sposo no, perché oggi Maria Laura d’Asburgo-Este compie 34 anni; un compleanno speciale, visto che tra quindici giorni, il 10 settembre, sposerà il suo William Isvy. Sarà l’occasione per festeggiare gioiosamente anche nonna Paola, Regina Emerita dei Belgi, che il giorno dopo di anni ne compirà 85 (è nata l’undici settembre 1937 a Forte dei Marmi).

La giornata inizierà con la cerimonia civile che sarà celebrata nella salle des mariages dell’hôtel de Ville, l’elegante municipio di Bruxelles sulla Grand Place. Gli invitati, solo le famiglie degli sposi e pochi intimi, saranno accolti da 24 cadetti della polizia cittadina. Testimoni per lei le due sorelle Luisa Maria e Laetizia Maria, per lui la sorella e il fratello.

Alle 14.30 la cerimonia religiosa alla presenza di circa 500 invitati, celebrata dal cardinal Jozef De Kesel. Sarà un rito con disparità di culto, visto che lo sposo è di religione ebraica.

Il luogo scelto è la Cattedrale dei Santi Michel e Gudule, sede di molti matrimoni della famiglia reale belga. Per limitarsi ai più recenti, si sono sposati qui i nonni della sposa Albert e Paola (il 2 luglio 1959), i prozii Baudouin e Fabiola (15 dicembre 1960) e entrambi gli zii: Philippe con Mathilde il 4 dicembre 1999 e Laurent con Claire il 12 aprile 2003. Mentre i genitori e il fratello maggiore di Maria Laura hanno fatto scelte diverse: Astrid e Lorenz sono convolati a nozze il 22 settembre 1984 sempre a Bruxelles, ma nella chiesa del Grand Sablon, mentre Amedeo ha impalmato l’italianissima Elisabetta (Lili) Rosboch von Wolkenstein a Roma, a Santa Maria in Trastevere, il 5 luglio 2014.

Maria Laura sceglierà di indossare il velo antico della famiglia Ruffo, come già la nonna Paola, la madre Astrid e le zie Mathilde e Claire? E indosserà una tiara? La madre e la nonna fermarono il velo con un’acconciatura floreale, Mathilde e dopo di lei Lili hanno ricevuto in prestito il bandeau della regina Elisabeth, dal raffinato disegno déco

A Claire è toccato un gioiello tutto per lei, una delicata tiara di diamanti dono di suoceri. Fabiola indossava l’imponente Tiara delle Nove Province, ma lei con quelle nozze diventava regina. E naturalmente la sposa ha a disposizione anche la tiara Savoia Aosta, di proprietà della famiglia paterna.

Lady Violet non può nascondere una certa curiosità per l’abito da sposa. Maria Laura non è una bellezza classica ma è molto moderna, e potrebbe davvero sorprenderci. Fatte le debite proporzioni, la vedo fare una scelta simile a quella della prozia Fabiola, che si rivolse al re dei couturier, il suo connazionale Cristobal Balenciaga; il risultato fu un abito che ha un posto di diritto nell’ambito dell’Haute Couture.

Scelta couture anche per la nonna Paola, che optò per la raffinatezza dell’artigianato made in Italy (anche se ancora non si chiamava così); a realizzare il suo sobrio abito in seta fu una famosa sarta napoletana, che memorie familiari mi dicono fosse Concetta Buonanno.

Édouard Vermeulen, con la sua Maison Natan, è l’autore degli abiti delle zie Mathilde e Claire; molto più riuscito il secondo che il primo, a mio avviso, ma troppo classici entrambi per Maura Laura, credo.

La cognata Lili per il suo matrimonio romano è andata sul sicuro scegliendo la sublime eleganza della Maison Valentino, e un leggero velo di point d’ésprit bordato di pizzo Chantilly invece del più pesante velo di famiglia.

Quello che francamente mi sento di escludere è che Maria Laura prenda ispirazione dalla madre. Il suo abito creato dal belga Louis Mies (niente a che vedere con van der Rohe), con quelle maniche così anni ottanta, faceva sembrare minimal anche quello di Diana.