La visita di stato (di ben cinque giorni) dei sovrani del Bhutan in Vietnam ci offre l’interessante occasione di vedere un re sotto la statua di uno dei più celebri rivoluzionari del secolo scorso, Hồ Chí Minh, bardato con una sontuosa composizione floreale che somiglia un po’ a un enorme bavaglino.
Incantevoli le due signore: Jetsun Pema, Regina Consorte del Bhutan, la conosciamo e ammiriamo da anni, mentre è una bella sorpresa la First Lady vietnamita, Nguyễn Thị Minh Nguyệt, consorte del presidente Lương Cường (ma che fascino hanno questi nomi?) col suo scicchissimo abito color malva. Ispirato alla tradizione, abbastanza sobrio per un Paese socialista e tuttavia perfetto nella sua raffinatezza per comparire accanto a una regina.
Stesso sfondo – il salone principale della palazzo presidenziale di Hanoi – per la firma degli accordi di cooperazione tra i due Paesi, che hanno relazioni diplomatiche dal 2012. Le future collaborazioni spazieranno dalla ricerca scientifica, all’istruzione, dall’agricoltura all’arte e alla cultura.
Il regno di Jigme Khesar Namgyel Wangchuck si caratterizza sempre più per l’apertura verso l’esterno, con gli altri Paesi asiatici (e non solo) con cui intreccia costantemente rapporti sempre più stretti. Una modernizzazione costante vissuta in prima persona dai sovrani, che in questa visita hanno portato con sé i tre figli; iniziata non solo con gli studi compiuti all’estero, ma anche con la scelta del Re di rinunciare alla poligamia per la sua regina, per lui l’unica,the one and only.
Del Re del Bhutan abbiamo parlato giusto ieri, in occasione del compleanno della Regina Consorte (La foto del giorno – Compleanno in bellezza) ed eccolo al Palazzo Reale di Stoccolma, in compagnia del sovrano svedese Carl XVI Gustaf.
(Ph: Sara Friberg/Kungl. Slottet)
Jigme Khesar Namgyel Wangchuck è l’ospite d’onore di Brilliant Minds, piattaforma globale che promuove creatività e il confronto tra nuove idee, i cui membri si incontrano annualmente nella capitale scandinava.
A parte la simpatia personale – e l’indubbio fascino, lasciatemelo dire – il sovrano bhutanese politicamente si sta muovendo in modo molto interessante, liberando il suo Paese dal tradizionale isolamento e promuovendo un’apertura costante verso il resto del mondo. Sempre nel rispetto dei valori della cultura buddista: compassione, rispetto, salvaguardia della natura e di tutte le sue creature.
(Ph: Sara Friberg/Kungl. Slottet)
Fondamentale la capacità di interagire con gli altri leader, e il fatto che si sia laureato a Oxford lo aiuta senz’altro. Personalmente trovo il fatto che molti dei giovani reali fre questino le più prestigiose scuole del monde, anche fuori del proprio Paese, un’ottima cosa; poi c’è la povera Elisabeth, erede al trono belga, che frequenta un corso post laurea ad Harvard ma non sa se potrà ultimarlo, a causa della recente decisione del Presidente Trump contro gli studenti stranieri. Limitare lo studio, la circolazione della cultura e delle idee è la cosa più stupida e miope che si possa fare, e se foste stato ammesso a Harvard lo saprebbe pure lui.
Iniziamo in bellezza questo weekend di fine estate? Se siamo tutti d’accordo, non possiamo che andare in quello che della bellezza è il regno, il Bhutan.
Dove oggi il sovrano, accompagnato dal padre, il Quarto Re Drago, l’incantevole moglie Jetsun Pema, i tre figli – the heir and the spare più la piccolina – e membri sparsi della famiglia reale ha inaugurato un nuovo parco nella capitale Thimphu.
Un progetto voluto dal re in persona e sviluppato in 18 mesi, con l’obiettivo di ampliare l’offerta di spazi verdi nella capitale incrementando al contempo lo sviluppo sostenibile.
Io resto sempre incantata non solo dalla oggettiva bellezza dei sovrani, dei loro figli e dei bhutanesi in generale, ma anche dalla grazia co cui riescono a mescolare elementi ricchi con altri molto più modesti, lo splendore della natura a strutture semplici, quasi abbozzate.
Ho trovato particolarmente interessante questo padiglione che reca una scritta in inglese, e mi fa pensare alla chiara intenzione di chi governa il Paese ad aprirlo forse all’occidente, sicuramente al mondo intero. Negli ultimi mesi infatti sono stati accreditati parecchi ambasciatori, mentre fino a poco tempo le relazioni internazionali non erano curate direttamente, ma credo dall’India.
Insomma, nonostante le piccole dimensioni, l’esiguo numero di abitanti (meno di un milione) e la posizione particolare, mi convinco sempre di più che il Bhutan sia uno di quei posti da tenere d’occhio nei prossimi anni, e non solo per vedere che splendore diventerà la principessina Sonam Yangden, che compie un anno il 9 settembre.
Poi che vi devo dire, a me questi signori coi calzettoni neri e le ginocchia in bellavista piacciono da pazzi!
Vi distraggo solo un attimo dai preparativi questa sera, e vi confesso che per oggi nessun post era previso; ma poi è arrivata questa foto e ho pensato che non potevo non proporvela.
Dal Bhutan la famiglia reale più incantevole che si possa immaginare ci fa gli auguri per l’anno nuovo. E io mi permetto di unirmi a loro nell’augurare a tutti noi un anno di pace, di serenità, di gioia, con un pizzico di bellezza, che secondo me ci vuole.
In bellezza inizierà l’anno royal, con le nozze del principe Mateen del Brunei, che tra pochi giorni sposerà la fidanzata Anisha, figlia di un ministro del suo Paese.
(Ph: Instagram @tmski)
Posso solo immaginare lo sfarzo del matrimonio, ma sulla bellezza direi che non ci sono dubbi. Ci aspettano ben 10 giorni di festeggiamenti, davanti ai quali le nozze infinite di Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo saranno una cosetta. Le danze si apriranno domenica 7, la cerimonia islamica a quanto ho letto è prevista per giovedì 11 mentre domenica 14 è il giorno del ricevimento nuziale e della parata per le vie della capitale. E mentre vi preparate mentalmente buttate un’occhiata al favoloso diamante che la sposa con nonchalance espone a favore di camera.
Passate una splendida serata con chi amate, iniziate il nuovo anno in allegria.
Lady Violet e Purple vi aspettano sul sofà, per un 2024 realmente royal. Happy new year!
Il 9 settembre scorso arrivava dal Bhutan la notizia che la regina Jetsun Pema aveva partorito per la terza volta (Fiocchi rosa), dando alla luce una bambina dopo due maschi.
A tre mesi esatti dalla nascita la piccola principessa, che a quanto mi risulta non era mai comparsa in pubblico, ha ricevuto il suo nome ed è stata così ufficialmente presentata alla comunità.
La bimba si chiama Sonam Yangden Wangchuck. Il primo nome, Sonam, indica merito longevità e buona fortuna, mentre Yangden significa gioiello prezioso, e porta con sé prosperità e benessere. Wangchuck è il nome del casato.
La cerimonia è stata celebrata a Tashichhodzong, il monastero buddista alla periferia della capitale Thimphu che è sede del governo, oltre ad ospitare la sala del trono e gli uffici del re.
Oltre a segnare il terzo mese di vita della piccola, il giorno scelto è lo stesso in cui diciassette anni fa, nel 2006, il padre è salito al Trono d’Oro. Una data particolare e immagino scelta con cura, data l’importanza che le culture orientali attribuiscono ai numeri.
Presente alla cerimonia, con le massime autorità statali, la famiglia reale, a partire dal nonno della bimba, il Quarto Re Drago, e le sue quattro consorti.
Come sapete, l’ex sovrano sposò in un’unica cerimonia quattro sorelle, che hanno sempre avuto uguali titoli e uguali trattamento. Sono ragionevolmente sicura che la madre del Re, dunque nonna della bimba, sia la seconda signora da sinistra, con la blusa color oro.
Che bambolina, e immaginate appena le cresceranno i capelli
L’inizio dell’autunno segna in molti Paesi la ripartenza dell’attività legislativa, e se si tratta di monarchie ciò di solito avviene alla presenza del monarca. Se martedì a riaprire i battenti è stato il Folketing, il parlamento danese, ho scoperto che domenica 1 ottobre la stesso è accaduto in Bhutan, con la ritualità che a quella cultura appartiene.
Si tratta dell’ultima sessione dell’attuale Parlamento prima delle nuove elezioni. Il sistema bhutanese prevede due camere, riunite per l’occasione: la camera bassa è l’Assemblea Nazionale composta da 47 membri, in rappresentanza dei 47 collegi in cui è diviso il Paese; la camera alta è invece il Consiglio Nazionale, composto da 25 membri di cui fa parte anche il sovrano; il Bhutan è dal 2008 una monarchia costituzionale; se il numero esiguo dei parlamentari vi colpisce, considerate che i bhutanesi sono meno di ottocentomila.
Immancabile la ricca e coloratissima coreografia che ha accompagnato il sovrano, come la processione dei Chipdrel, che affonda la sua origine nell’antica tradizione buddhista.
Col Re non c’era l’incantevole moglie, che ha partorito il terzo bebé – dopo due maschi una bimba che non vediamo l’ora di conoscere – meno di un mese fa; a riceverlo due sorelle e un fratello. La prima a destra, la Principessa Dechem, ha in comune col sovrano entrambi i genitori, essendo figli del Re Emerito e della sua terza moglie; gli altri due, la Principessa Kesang e il Principe Ugyen, sono figli invece della seconda moglie.
Se ricordate, il quarto Re Drago, padre dell’attuale sovrano, ha sposato quattro sorelle in un’unica cerimonia privata nel 1979; una cerimonia pubblica con le quattro consorti è stata tenuta nel 1988. La cosa interessante è che al momento del matrimonio tutte e quattro le sorelle hanno avuto il titolo di Regina, e ora hanno tutte e quattro quello di Regina Madre, che mi sembra una cosa fantastica. Il numero ordinale che le individua è relativo all’ordine di nascita, dalla maggiore alla minore. Da questo matrimonio multiplo sono nati in totale dieci figli, cinque femmine e cinque maschi.
In conclusione di questo breve post su un Paese che ci affascina sempre di più, dopo aver adeguatamente ammirato gli abiti delle principesse (e gli stivali del principe) Lady Violet avrebbe una domanda: sono vere quelle ciglia?
Vi ricordate il maestro Manzi – o ne avete anche solo sentito parlare – che riuscì a fare prendere la licenza elementare a quasi un milione e mezzo di italiani col programma Non è mai troppo tardi trasmesso dalla Rai dal 1960 al 1968? Ecco, per il post di oggi mi sono permessa di parafrasare quel titolo così famoso, perché oggi di scuola parliamo. Lo so sembra un argomento lontanissimo, quando non è ancora arrivato Ferragosto e manca una quarantina di i giorni alla riapertura. Però ci sono foto legate alla scuola in due Paesi diversissimi, che ho trovato interessanti e vorrei proporvi.
Partiamo dal Bhutan, che negli ultimi tempi abbiamo un po’ trascurato: in settimana i sovrani, accompagnati dai figli e da vari membri della famiglia reale, hanno festeggiato i 50 anni della scuola Lungtenzampa, frequentata dall’élite bhutanese, compresi i principi reali.
Nata come scuola materna nel 1972, è ora equivalente a una scuola media: il re l’ha frequentata dagli 8 ai 12 anni, e la regina dagli 11 ai 15. Per l’occasione i sovrani hanno fatto alla scuola un gran bel regalo donando un campo da tennis, il Golden Jubilee Tennis Court.
Vi raccomando di non perdere il video che vi allego, così potrete farvi un’idea dell’allegria di questa festa, piena di alunni, ex alunni, ballerini di ogni età, anche in maschera; dai ragazzi vestiti da supereroi a quelli in costume tipico a quelli che rappresentano animali fantastici https://fb.watch/mebAjOOyqH/
En passant, vi ricordo che Jetsun Pema è incinta del terzo figlio. La bellezza e la grazia di questa donna non smettono di lasciarmi incantata.
Totalmente diversa la scena in Spagna, dove ieri la Reina e le due figlie hanno visitato la Granja Escola Jovent a Mallorca, un centro che insegna ai ragazzi l’importanza della vita nel rispetto della natura e degli animali, prendendosene cura.
Informali come non mai, devo dire che le tre signore si mischiano ai presenti in un modo molto efficace. Confesso: per individuare Letizia ci ho messo qualche secondo. Deliziosa la foto di Leonor con accanto un ragazzo che le si appoggia sulla spalla. Per molto tempo ho pensato che la Princesa de Asturias avesse un carattere chiuso e modi un po’ bruschi, invece sta rivelando una meravigliosa capacità di interazione. Brava. E chi se ne importa se a volte sembra essersi scambiata gli abiti con la madre.
Jetsun Pena, trentatreenne Regina Consorte del Bhutan, è in attesa del terzo bebè. Che nascerà all’inizio dell’autunno, giusto in tempo per festeggiare il dodicesimo anniversario di matrimonio dei sovrani, sposati dal 13 ottobre 2011. La coppia ha già due figli, due maschi: l’erede al trono Jigme Namgyel Wangchuck, sette anni, e il principe Jigme Ugyen Wangchuck, che di anni ne ha tre. Questa volta sarà una bambina?
A Lady Violet piacerebbe molto una principessa! Non ci resta che aspettare, e inviare buoni auspici come chiedono i futuri genitori.
Venghino signore e signori venghino, a una delle giornate più regali dell’anno! Oggi festeggiamo due compleanni, ma mica di due royal qualunque, addirittura di due Re. E non è neanche il primo caso; negli anni passati il 5 gennaio si festeggiava il compleanno di due sovrani, el Rey Juan Carlos e Jean di Lussemburgo, che però era solo un Granduca.
Ecco dunque alla vostra sinistra Harald V Re di Norvegia, nato il 21 febbraio 1937 a Skogum, nei pressi di Oslo. Alla vostra destra Jigme Khesar Namgyel Wangchuck Re del Bhutan, nato a Katmandu il 21 febbraio 1980. Il primo compie oggi 86 anni, l’altro esattamente la metà, 43.
Ultimo di tre figli, e unico maschio, i genitori di Harald erano il principe ereditario Olav – poi Re Olav V – e sua moglie Märtha, nata principessa di Svezia e morta quando il figlio aveva appena 17 anni.
Jigme Kaesar è figlio di Jigme Singye Wangchuck e di una delle sue quattro mogli, quattro sorelle che hanno sposato l’allora Quarto Re Drago del Bhutan in una cerimonia unica, prendendo tutte e quattro contemporaneamente il titolo di Regina Consorte. In questa foto di famiglia vedete al centro i due sovrani, il regnante e l’emerito; a fianco di questo la regina e ai due lati le sue quattro spose.
Harald ha sposato il 29 agosto 1968 il suo grande amore Sonja Haraldsen, donna di notevole intelligenza e graziosa eleganza; coetanea del marito, Sonja al momento è la più anziana tra le regine consorti. Hanno due figli: Märtha Louise e il principe ereditario Haakon, e cinque nipoti naturali + 1, avendo accolto in famiglia anche Marius, figlio di primo letto della nuora Mette Marit.
Jigme Kaesar ha sposato il ottobre 2011 Jetsun Pema, cui ha giurato eterno ed esclusivo amore rinunciando per lei alla poligamia. Lei, nata nel 1990, è invece la più giovane delle regine consorti, e per me la più bella. Anche i sovrani bhutanesi hanno avuto due figli, due maschi. Potrei dire the heir and the spare ma forse è meglio di no; data la loro giovane età non è detto che non allarghino la famiglia.
Harald è salito al trono alla morte del padre, il 17 gennaio 1991 (Il giubileo di Harald e Sonja), Jigme Kaesar è diventato Re il 9 dicembre 2006 a seguito dell’abdicazione del padre, che all’epoca aveva appena 51 anni. Oggi ne ha 67, è in ottima forma (e non privo di fascino) ed è ancora sposato con tutte e quattro le consorti.
Il Re di Norvegia ama la vita all’aria aperto e gli sport; ne pratica diversi, dallo sci alla vela, e come velista partecipò alle Olimpiadi di Tokyo 1964, dove fu portabandiera per il suo Paese.
Non lo sapevo e non l’avrei mai detto, ma facendo ricerche per questo post ho scoperto che il Re del Bhutan gioca a calcio.
Per il suo compleanno Harald ha ricevuto un bellissimo regalo: la motocicletta che suo padre gli aveva donato settant’anni fa, per il sedicesimo compleanno. Mesi fa, visitando una mostra sulle automobili reali, il sovrano aveva chiesto se qualcuno sapeva che fine avesse fatto; il personale di Palazzo l’ha recuperata restaurata e consegnata, completa della targa originale.
(Ph: Sua Maestà la Regina)
Speriamo che il Re del Bhutan abbia a sua volta ricevuto un bel regalo, perché sui suoi account social gli hanno fatto gli auguri con questo ritratto digitale, opera di tal Chimi R Namgyal, che in altri tempi sarebbe finito sul patibolo.
Ogni tanto abbiamo bisogno di bellezza, e allora pensiamo a loro, i sovrani del Bhutan. Che oggi – accompagnati dal figlio maggiore, il Principe Ereditario – hanno visitato The Paro Ka Ja Throm, un mercato realizzato su ordine del Re come luogo per la vendita di prodotti agricoli e ritrovo per la comunità, inaugurato questa mattina stessa.
La regina Jetsun Pema, sempre splendida, oggi mi delude un po’ dato il monocolore che ha deciso di indossare (per di più in una delle tinte che mi piacciono di meno, me ne farò la famosa ragione); mi chiedo se la semplicità della mise sia direttamente proporzionale all’informalità dell’occasione, con tanti bambini e contadini, e pure due in tenuta animalier sullo sfondo.
Anche l’ultima volta che l’abbiamo vista la sovrana era in monocolore, più esattamente in total black, e con lei il re suo marito: entrambi vestiti rigorosamente a lutto – e chic come pochi altri – per i solenni funerali di stato di Queen Elizabeth; davanti a loro si intravvede l’Imperatrice del Giappone, dietro i principi ereditari del Liechtenstein.
Per la coppia reale più bella del mondo oggi non è un giorno come gli altri; era il 13 ottobre 2011, undici anni fa, quando si sposarono con una cerimonia festosa e coloratissima. Il loro fu il terzo royal wedding di quell’anno, dopo i nuovi Principi del Galles William e Catherine (29 aprile), e i Principi Sovrani di Monaco Albert II e Charlène (1-2 luglio).
Auguri, e continuate a riempire i nostri occhi di bellezza e di grazia.