La vita, si sa, è strana. La morte, a volte, anche di più. Così accade che capiti di nascere Infanta di Spagna, nipote di re (Alfonso XIII), sorella di re (Juan Carlos I), zia di re (Felipe VI). E poi capiti di morire in un giorno di gennaio, che è lo stesso in cui qualche trono più in là una coppia di giovani duchi decidono di salutare nonna e babbo e andare in Canadà. Doña Maria del Pilar Alfonsa Juana Victoria Luisa Ignacia de Todos los Santos (cioè quelli rimasti), Duchessa di Badajoz, nata a Cannes il 30 luglio 1936, era la sorella maggiore del Rey Emerito (che accompagnò in chiesa il giorno del matrimonio del nipote Felipe, inalberando un favoloso cappello fucsia). Vedova da molti anni di Luis Gómez-Acebo, da cui aveva avuto cinque figli, era una signora volitiva dal bel profilo borbonico, appassionata di sport, a lungo presidente della Federazione Equestre Internazionale e membro del Comitato Olimpico. È morta l’otto gennaio per un carcinoma intestinale contro cui lottava da un po’, e secondo il suo desiderio è stata sepolta accanto al marito nel cimitero madrileno di San Isidro. Oggi una solenne cerimonia in suo suffragio si è tenuta all’Escorial, alla presenza dei sovrani in carica e di quelli emeriti, parenti e varie teste coronate tra cui Beatrix, ex regina d’Olanda.
All’arrivo Felipe e Letizia, dopo aver salutato un assai commosso Juan Carlos, non hanno potuto o voluto fare a meno di ignorare platealmente le due sorelle di lui, Elena e Cristina. Atteggiamento previsto da molti e reso ancora più evidente dal saluto che i sovrani hanno rivolto a Beatrix, sistemata accanto alle due Infante. Forse sarebbe stato meglio trovare un’altra soluzione?
Mai come in questo caso vale il detto sic transit gloria mundi.