The importance of being Victoria

Il 24 maggio 1819 nasce a Kensington Palace Alexandrina Victoria, unica figlia di Edward Duca di Kent e Strathearn – quarto figlio maschio del sovrano, George III – e di sua moglie, Victoria di Saxe-Coburg-Saalfeld. Il giorno prima che la bimba compia otto mesi muore suo padre, seguito sei giorni dopo dal nonno. Sale al trono lo zio George IV, cui dieci anni dopo succede il fratello numero 3 (il numero 2 è nel frattempo morto pure lui): William IV. Nessuno dei fratelli maggiori del padre della giovane principessa, che in famiglia chiamano Drina, lascia figli legittimi – ce ne sono parecchi illegittimi, ma ovviamente non contano – per cui alla morte dello zio William, il 20 giugno 1837, il trono spetta a lei.

young victoria

Queen Victoria (1819-1901) when Princess. Sir George Hayter, olio su tela, 1832, Royal Collection Trust

Giovanissima, piccolina (non arriva al metro e mezzo) la nuova regina sceglie di farsi chiamare solo Victoria. Darà il suo nome alla prima figlia e all’epoca che inventa l’età contemporanea, e da lei discenderanno una quantità di Victorie che hanno affollato generazioni di dinastie europee. A dire il vero, nel Regno Unito l’ultima a portare il nome Victoria fu la seconda femmina e quarta dei figli di Edward VII e Alexandra, finché non è arrivata lei, Eugenie Victoria Helena di York: sembra si chiami così in onore dell’Imperatrice Eugenia e dall’augusta antenata, che furono assai legate. La sera delle sue nozze con Jack Brooksbank, Eugenie ha arricchito lo splendido abito di chiffon creato per lei da Zac Posen fermando i capelli con un paio di favolose spighe di diamanti appartenute a Queen Victoria, meno note tra i suoi gioielli, che Lady Violet ebbe l’occasione di ammirare a Windsor, esposte con abiti e accessori di quel royal wedding. queen-victoria-wheat-ear-broochesSono note come Queen Victoria’s Wheat-Ears Brooches, un insieme di sei spighe di grano composte da 580 diamanti provenienti dalla collezione di George III. Le brooches furono commissionate nel 1830 da William IV per la moglie Adelaide, che ne fece dono alla nipote quando divenne regina. Per forma e utilizzo gioielli di questo genere erano molto popolari già alla corte di Napoleone e Joséphine, e riscossero un gran successo nelle corti europee, con le spighe spesso montate insieme a formare tiare di chiara evocazione neoclassica.

Queste brooches possono essere indossate sia tra i capelli, sia come spille; sono sempre state trasmesse da una regina all’altra, e a quanto si sa il prestito a Eugenie è stato eccezionale.

Lo scorso anno si è celebrato il bicentenario della nascita della grande Regina, il 22 gennaio prossimo si ricorderanno i 120 anni dalla morte, io spero oggi di essere riuscita ad evocarla attraverso la piccola storia di una sua proprietà, non è forse questo uno degli aspetti più affascinanti della monarchia? Se però siete curiosi di vederla in movimento, in questo post trovate un filmato d’epoca, relativo alla visita che Victoria fece a Dublino nel 1897, davvero emozionante, per me. Queen Victoria, come non l’abbiamo mai vista.

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