Confesso, non lo sapevo, ma quando l’ho scoperto qualche giorno fa l’anima abrubritish di Lady Violet ha avuto un brivido.
Accade che nell’autunno del 1970 il Parco Nazionale d’Abruzzo – dopo quello del Gran Paradiso il secondo più antico d’Italia, istituito con regio decreto in data 11 gennaio 1923, ad appena un mese dall’altro – stava affrontando una serie di difficoltà che ne mettevano a rischio la stessa sopravvivenza. Partì una richiesta di aiuto internazionale, e arrivò in soccorso un principe vero, senza sfolgorante armatura ma con la fama di paladino della natura e il titolo di Presidente del WWF UK.

Lo storico Presidente del Parco, Franco Tassi, ha raccontato che Philip prese a cuore la situazione e si fece portatore delle sue istanze direttamente con l’allora Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat. Accompagnato da un solo uomo del suo staff, il Duca di Edimburgo stupì tutti quando, in ossequio alla sua naturale frugale, piuttosto che al Grand Hotel del Parco preferì alloggiare nel vicino Motel Agip. Che era gestito da Inglesi, increduli di poter ospitare il consorte della loro regina.

Della partita era anche Fulco Pratesi, che quattro anni prima aveva fondato il WWF Italia; il gruppetto, dopo un’arrampicata, incrociò due orsi marsicani, che il principe entusiasta fotografò con la macchinetta che si portava dietro. Non è nota la reazione degli orsi, i sovrani del Parco, ma tra reali ci si sarà intesi.

A Lady Violet piace soprattutto quest’ultima immagine, col principe nelle cui vene scorreva il sangue più blu d’Europa perfettamente a proprio agio – e col tipico ironico sorriso – tra i volti silvani degli autoctoni.