Oggi è festa nazionale in Belgio, e dato che ultimamente abbiamo un po’ trascurato Philippe e Mathilde ci dedichiamo a loro. Il 21 luglio ricorda la data del giuramento prestato dal primo re dei Belgi, Leopold I in questo stesso giorno del 1831, segnando così la nascita del Belgio indipendente. Nel 1890 il 21 luglio fu scelto per celebrare la festa nazionale.
La giornata inizia col Te Deum nella cattedrale Saints-Michel-et-Gudule, mentre alle 16.00 c’è la parata militare; la festa si conclude con un concerto di artisti belgi al Parco del Cinquantenario e gli immancabili fuochi d’artificio.

Alla cerimonia religiosa hanno partecipato solo i sovrani con i quattro figli, e devo dire che mi sono piaciuti molto i due ragazzi, Gabriel ed Emmanuel, in tight. La Reine ha scelto l’avorio, un modello Natan che richiama gli anni ’50 ma è francamente troppo pasticciato; sul capo Mathilde ripropone il cappello Philip Treacy indossato all’incoronazione di Charles e Camilla (Royal chic shock e boh – Coronation edition (parte seconda). La Duchessa di Brabante e futura regina, Elisabeth, si butta sul fucsia affidandosi a Safiyaa e scegliendo un modello con mantellina che ormai, lungo o corto, hanno proprio tutte. In testa un bandeau di Fabienne Delvigne, il modello Florentina, in fibra di banano. Capo scoperto per la sedicenne Eléonore, che osa un abito di Diane von Furstenberg che le cade un po’ addosso, d’altro canto è giovane e deve fare esperienza.

Nel pomeriggio il momento della parata militare (e anche civile); la Reine resta con la stessa mise, mentre le Roi cambia la sua uniforme. Si cambiano anche tre dei quattro principi: i due maggiori, che hanno già iniziato l’addestramento militare, sono in uniforme; Emmanuel sostituisce il tight con un semplice completo mentre Eléonore come sua madre resta con l’abito indossato la mattina.

Ci sono i fratelli del re, posizionati in una tribuna laterale; sia Astrid, accompagnata dal marito Lorenz sia Laurent, che invece è solo, indossano l’uniforme come da tradizione. In queste occasioni Astrid mi fa pensare alla Princess Royal Anne: sorelle di sovrani affidabili e consapevoli del proprio ruolo. Unica differenza: la principessa belga indossa l’uniforme femminile con la gonna, la britannica invece predilige i pantaloni.

E poi c’è lei, Delphine, la figlia ritrovata (e soprattutto riconosciuta). La signora è un’artista ed è dotata di notevole estro, che mostra anche nella scelta delle sue mise. In questo caso un completo pantaloni a blocchi di colore – rosso e rosa – alternati, un po’ come gli sbandieratori delle feste che evocano il Medio Evo.

Sul davanti della giacca è ricamata una farfalla stilizzata, che molti pensano sia un omaggio al padre Albert, da lei chiamato non papà ma papillon; sulla schiena ci sono invece le parole love e evolve. Ma non è mica finita! Si tratta infatti di una mise interattiva: inquadrandola col telefono appaiono messaggi di amore, solidarietà, unità.

Che vi devo dire, se voleva indossare qualcosa di indimenticabile direi che ci è riuscita!
E Delphine questa mattina ha anche condiviso, come augurio di buona festa nazionale, una foto di famiglia, con il compagno e i suoi figli assieme ad Albert e Paola. Foto scattata circa un mese fa al Belvedere, residenza di Albert e Paola a Laeken. Le parole “love” e “evolve” sono sicuramente riferite al loro rapporto personale:
https://www.instagram.com/p/C9rUNCct6UN/?igsh=MWRpOTQwbXBxZWtudQ==
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Vista, alla fine se la stanno cavando abbastanza bene dai, non deve essere facile essere rifiutate da uno dei genitori. E brava anche Paola, che ha anteposto l’amore, l’accoglienza e la serenità familiare a ogni altro aspetto.
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