Vi è piaciuta la notizia di ieri, della nascita di Athena Mapelli Mozzi? Vi siete inteneriti davanti alla foto della pupetta – che oggettivamente si vedeva poco – e magari avete ammirato la copertina di cashmere rosa in cui era avvolta la bimba, che un’amica di Lady Violet ha scoperto essere una creazione del brand per l’infanzia creato da Marie Chantal di Grecia? Vi piacerebbe un altro tenero frugoletto sul sofà di Lady Violet? Se avete risposto sì a tutte le domande, ho qualcosa per voi.
Domenica 26 la principessa Maria Laura – figlia della principessa Astrid, sorella di Roi Philippe – ha dato alla luce a Bruxelles questo bel bambino. Dunque ora Astrid e il marito Lorenz d’Austria-Este sono nonni di quattro nipoti (i primi tre dal primogenito Amedeo), e Paola e Albert sono diventati bisnonni per la quarta volta. Ad aggiungere felicità a felicità, il piccolo si chiama Albert come il bisnonno; cosa ormai desueta ma immagino sempre piacevole per chi riceve tale omaggio. Maria Laura ha sposato William Isvy il 10 settembre a Bruxelles (Sposa bagnata sposa fortunata), una cerimonia che passò necessariamente in secondo piano a causa della di partita di The Queen, avvenuta solo due giorni prima.
Ora l’arrivo di una nuova vita scrive una nuova pagina; nuovi inizi, nuove speranze, nuovi sogni (con un grazie all’amica del sofà che ha segnalato la notizia). E Lady Violet, che chiaramente sta invecchiando, si scopre sempre più intenerita – al limite del rimbambimento – davanti a queste notizie.
Athena Elizabeth Rose Mapelli Mozzi, figlia di Beatrice di York e del marito Edoardo Mapelli Mozzi è nata la scorsa settimana a Londra, al Chelsea and Westminster Hospital. Attesa per l’inizio della primavera è arrivata invece in pieno inverno e i fratelli maggiori Woolfie e Sienna sono già pazzi di lei. Lo annuncia l’orgoglioso padre sul suo profilo IG; dalle sue parole Lay Violet si è fatta l’idea che la bimba sia arrivata in anticipo sulla data prevista, ma l’importante è che tutto sia andato bene e lei e la sua mamma siano in salute.
A quello del padre si è unito l’annuncio della Royal Family, che aggiunge altre informazioni: la piccola è nata il 22 gennaio alle ore 12.57; pesava 4 pounds and 5 ounces 4 libbre e 5 once, che dovrebbero essere poco meno di due chili.
Il nome mi piace moltissimo, e una cosa che mi sorprende è come membri di famiglie reali diverse scelgano lo stesso nome per i loro bimbi: l’anno scorso era Victoire, scelto per le loro primogenite da Louis Ducruet e da Alexandra del Lussemburgo (e dai loro consorti, of course) ora arriva una nuova Athena a far compagnia all’omonima danese, figlia di Joachim e Marie, che il 24 gennaio ha compiuto 13 anni.
Alla piccola Athena (e naturalmente anche alla più grande) l’augurio di salute, gioia e saggezza.
Oggi è il 25 gennaio, e non è un giorno come gli altri per gli appassionati di letteratura, soprattutto in lingua inglese. Il 25 gennaio 1882 nasce a Londra Adeline Virginia Stephen, che diventerà una delle più grandi scrittici del ‘900 col cognome del marito, Leonard Woolf. Uno dei grandi amori di Lady Violet, che ebbe la fortuna di studiarla con meravigliosi insegnanti per il corso di letteratura inglese all’università.
Centoventitre anni prima di Virginia, nello stesso giorno era nato nel villaggio scozzese di Alloway Robert Burns, poeta nazionale scozzese. In suo onore ogni anno si celebra la Burns Night, un incontro conviviale (Burns Supper) in cui si mangia haggis, il piatto tipico delle Highlands, si beve ovviamente whisky, e si declamano le sue poesie (ne parlammo qui: La foto del giorno – 25 gennaio).
(Ph: Millie Pilkington)
Oggi anche Charles III rende onore al grande poeta con questa bella fotografia scattata da Millie Pilkington nella biblioteca del castello di Balmoral. Indossa un nuovo tartan, il Balmoral Glen Gelder, creato su sua richiesta dalla designer Araminta Campbell e presentato lo scorso 14 novembre, giorno del suo compleanno (se vi piace, tra poco sarà in vendita nello shop di Balmoral).
Lady Violet non può fare a meno di pensare che dietro la fotografia ci sia lo zampino della Queen Consort, grande appassionata di libri e lettura; e certi amori, si sa, durano tutta la vita.
Come quello tra Charles e Camilla, sposati in seconde nozze a più di trent’anni dal loro primo incontro, primi sovrani divorziati e risposati. Che stanno per essere imitati da Nikolaos di Grecia e Chrysi Vardinoyannis, entrambi al secondo matrimonio. La sposa ha due figli mentre Nikolaos non ne ha avuti dal lungo legame con l’ex moglie Tatiana, e l’accelerazione impressa alle nuove nozze – che verranno celebrate tra meno di due settimane, il 7 febbraio, senza aspettare neanche San Valentino – ha fatto pensare a molti che ci sia un royal baby in viaggio.
Quanto a Lady Violet, stasera andrà a una cena con sciarpa scozzese comprata a Edimburgo, e al ritorno riprenderà uno dei libri di Virginia Woolf, perché l’amore per la lettura è uno di quelli che non ti abbandonano mai. E in fondo pure quello per il tartan.
Questo penultimo venerdì di gennaio viene animato da due notizie, magari non inattese, ma comunque belle.
(Ph: Instagram @queenrania)
La prima: la regina Rania di Giordania annuncia su Instagram che sta per diventare di nuovo nonna. E lo fa postando una foto al tramonto della figlia Iman con un bel pancino, in compagnia del marito Jameel Alexander Thermiotis. La coppia si è sposata il 12 marzo 2023 (Scene da un matrimonio) anche se le loro nozze sono state messe un po’ in secondo piano da quelle dell’erede al trono e fratello maggiore di Iman, Hussein, che il 1 giugno dello stesso anno ha sposato la bella Rajwa. Il bebè in arrivo troverà già una cuginetta con cui giocare, la piccola Iman (sì, pure lei) figlia di Hussein e Rajwa, e vedremo se anche in questo caso si ricorrerà a un nome di famiglia. La regina, che evidentemente è l’unica con l’incarico di tenere i rapporti tra la famiglia e i social, dando l’annuncio ha scritto una frase molto carina: “Two is a couple, three is a blessing” (due è una coppia, tre una benedizione); e noi non vediamo l’ora di conoscere questa nuova creatura, che porti con sé innanzi tutto la benedizione della pace.
(Ph: Instagram @andreas_megos
Della seconda notizia si mormorava da un po’ e ora arriva la conferma direttamente dalla Casa reale di Grecia. Il principe Nikolaos, terzogenito di Costantino e Anne-Marie si sposa! O meglio, si risposa, visto che l’anno scorso ha divorziato dalla moglie Tatiana. La fortunata è Chryssi Vardinoyannis; figlia di un armatore greco amico degli ex sovrani e divorziata a sua volta. Anzi, visto che lei ha divorziato alla fine del 2023 e lui pochi mesi dopo, molte voci vorrebbero la liason tra i due già iniziata. La verità almeno per ora non è dato sapere, ciò di cui possiamo essere certi è che Nikolaos ama le bionde. Il matrimonio avverrà in una data ancora da definire ma sicuramente ad Atene, e noi vedremo che tipo di cerimonia sarà.
Lady Violet non può nascondere la propria soddisfazione: se inizia il trend del divorzio con conseguente nuovo matrimonio, i royal wedding non finiscono veramente più! Intanto auguri+auguri.
Compie oggi 68 Caroline de Monaco. La più bella, la più ammirata, la più fotografata principessa della sua generazione. Anche la più invidiata, finché la vita ha iniziato ad assestarle colpi a ripetizione.
(Ph: Manuele Mangiarotti/IPA-agency.net)
Nata il 23 gennaio 1957 nel massimo privilegio di una ricchissima famiglia regnante, e nella massima scomodità dell’essere figlia di una delle più belle donne del mondo – se non la più bella – non si è mai fatta imbrigliare dal ruolo e ha fatto (quasi) sempre di testa sua. Dallo sciagurato matrimonio con Philippe Junot alla fuga d’amore con Guillermo Vilas, fascinoso tennista argentino.
(Ph: Getty Images)
Fino a oggi, alla testa nature e alle rughe portate con nonchalance e – secondo me – persino una certa divertita noia rispetto a qualche reazione. Ancora chic come poche, pochissime, la silhouette sottile infilata in abiti couture, quasi sempre Chanel. Ma anche con mise molto più semplici e informali quando l’occasione lo consenta: Lady Violet l’ha incontrata più di una volta a Capri, in blusa pantaloni di lino e cappello panama.
Innamorata, riamata, tradita, corteggiata ma anche abbandonata, insomma come tutte noi, più o meno, il che alla fine ce la rende vicina, forse anche aldilà dei suoi desideri.
(Ph: Karl Lagerfeld)
Ebbe la fortuna di incontrare il grande amore, e visse la tragedia di perderlo. Rimase con tre figli piccolissimi, bellissimi e biondissimi – cui se ne aggiunse una quarta, Alexandra, dal terzo marito – che le hanno dato sette nipoti, e credo siano uno dei suoi interessi principali. Insieme alle attività culturali che promuove nel Principato.
Sempre meno attiva sulla scena monegasca, oggi non è mancata al funerale di Didier Guillaume, sessantacinquenne politico francese che a settembre era diventato Ministro di Stato (cioè capo del Governo) di Monaco, il 21 dicembre aveva sposato la compagna Béatrice Frecenon e il 17 gennaio è morto all’improvviso.
Vestita rigorosamente a lutto, il capo coperta dalla mantiglia di pizzo che tante volte le abbiamo visto.
E speriamo che domani sia davvero un altro giorno; almeno un giorno sereno.
Dopo la frenesia delle feste di fine anno a gennaio la ripartenza avviene con una certa lentezza anche nel modo royal: non molte occasioni e non tutte di particolare rilievo. Con qualche notevole eccezione, naturalmente.
Il piccolo regno dei Grimaldi inizia l’anno nuovo con diversi impegni, sia pubblici sia privati: il 27 la festa di Sainte Dévote, patrona del Principato e della Famille princière, e una serie di compleanni: il 23 Caroline compie 68 anni, il 25 Charlène raggiunge i 47 e il 1 febbraio Stéphanie gira la boa dei 60. Intanto giovedì scorso i sovrani hanno celebrato i 25 anni del Grimaldi Forum, principale centro culturale e congressuale del Principato. Per la serata Charlène ha scelto uno smoking doppiopetto della maison Crisoni, sartoria monegasca che veste principalmente gli uomini con capi su misura o ready to wear. Di impronta maschile la mise della principessa: giacca da sera in velluto bordeaux con revers di raso, nero come i pantaloni, anch’essi in velluto. Mi piace molto l’idea, e lei ha sicuramente la struttura fisica giusta, ma la realizzazione mi perplime, soprattutto per la giacca che tira sul punto vita. Belle le scarpe Dior, anonima ma corretta la clutch Akris. Boh, ma comunque meglio del completo bluette del marito.
(Ph: Casa de S.M. el Rey)
La Spagna il 6 gennaio celebra tradizionalmente le Forze Armate nel giorno della Pascua Militar. È una di quelle occasioni che richiedono il famigerato lungo da giorno, per cui il disastro è sempre in agguato. Letizia ha puntato sul colore dell’anno, il bordeaux, abbinando un pulloverino di cachemire Falconeri a una gonna a portafoglio che ha già indossato in occasioni analoghe.
Completa il tutto una pelliccetta, immagino – e spero – sintetica. La giacca non mi fa impazzire ma trovo la scelta della mise azzeccata, molto minimale come in fondo è lei. Il resto lo fanno le perle del collier, parte delle joyas de pasar, e gli orecchini perle e diamanti di Ansorena, celeberrima maison di gioiellieri al servizio dei sovrani da un secolo e mezzo abbondante. Chic.
(Ph: Casa de S.M. el Rey)
Altro appuntamento, stesso dress code, risultato diverso. Il 9 gennaio i saloni del Palacio Real si aprono per i membri del Corpo Diplomatico accreditato a Madrid. La Reina opta per una camicia bianca – la stessa indossata al San Carlo di Napoli qualche settimana prima: Royal chic shock e boh – Festa! (parte terza) – con una svolazzante gonna bluette. Non mi piace affatto, shock.
(Ph: Casa de S.M. el Rey)
Gennaio ha segnato per Los Reyes anche la partenza della figlia ed erede Leonor per la crociera di addestramento da guardiamarina (Le foto del giorno – Che emozione!). Archiviata la commozione si torna al lavoro: mercoledì 15 la Reina ha partecipato a un evento organizzato dalla fondazione BBVA per il microcredito, dedicato a piccoli coltivatori spagnoli e di alcuni paesi dell’America Latina. Letizia ha riproposto una mise già indossata in precedenza: un abito di tweed di una lunghezza che ammazzerebbe qualunque gamba, regale o plebea. Non fa eccezione, ahimè, la Reina ulteriormente penalizzata dalle scarpine col tacco a rocchetto, che come quasi tutti i suoi accessori sono firmate Magrit. Forse la situazione si poteva salvare con un paio di stivali, ma così è inevitabilmente shock.
(Ph: Albert Nieboer Nethelands/Point de Vue)
Discorso a parte per la Danimarca: gennaio da più di mezzo secolo è il mese in cui il sovrano celebra l’ascesa al trono, e nello stesso giorno: 14 gennaio 1972 Margarethe II, 14 gennaio 2024 Frederik X. Inoltre il mese inizia con vari ricevimenti di gala, in abiti da sera, e a volte è anche un bel vedere. Poi ti ritrovi Mary, il cui stile ha fatto versare fiumi d’inchiostro nell’emisfero boreale, e pure in quello australe dal quale proviene, che riceve il Corpo Diplomatico con un vestitone in broccato dorato (Teri Jon by Rickie Freeman) – uno di quei modelli che mio padre definiva l’anno scorso a Marienbad – e ci infila sotto un dolcevita. Che quest’anno va praticamente dappertutto, ma non ESATTAMENTE dappertutto. Shock.
Terzo gala – questa volta gli ospiti erano un migliaio di autorità di vario livello – terzo abito, senza alcuna sorpresa: Mary ha riutilizzato una mise già ampiamente sfruttata: gonna Julie Fagerholt abbinata a una blusa Birgit Hallstein. La gonna nasce come parte di un completo con giacchino, bruttarello anzicheno, poi fortunatamente sostituito da questa blusa. Non mi fa impazzire ma lei, saranno i capelli sciolti, sembra più giovane e lo stile è indubbiamente il suo. Poi il tessuto della gonna a me non piace, ma la linea la salva, chic.
Loro saranno tra i protagonisti del nuovo anno, ed eccoli schierati per il gala di inizio anno in Lussemburgo, in onore di politici, giudici, Corpo Diplomatico. La Granduchessa uscente, Maria Teresa, ha scelto un abito stile prendisole a grandi fiori del defunto Oscar de la Renta, cui forse la legano anche le comuni origine caraibiche (Cuba lei, Santo Domingo lui) e lo stile di vita internazionale. Opportunamente accessoriato con stola di chiffon nero, che non è ahimè sufficiente a coprire l’orrore della fascia dell’Ordine del Leone d’oro di Nassau infilata sotto la spallina. No dai, shock. Della Granduchessa uscente che vogliamo dire? Sicuramente meglio del solito – peggio non sarebbe facilissimo – Stéphanie indossa un abito bianco a mezze maniche senza infamia e senza lode. Boh di incoraggiamento.
L’abbiamo trascurata un po’, e allora eccola nello splendore: Máxima nel più puro stile Máxima. Sinfonia di tonalità dal rosso intenso al bordeaux per una mise composta da tutti capi già indossati: cappotto Max Mara (bellissimo) gonna e blusa Natan, scarpe Gianvito Rossi, borsa Sophie Habsburg, cappello Fabienne Delvigne. Sarebbe chic, se non fosse per l’occasione.
Perché la sovrana era in visita alla Royal Cosun, premiata cooperativa specializzata nella coltura di patate, barbabietole da zucchero, radici di cicoria a favette. Alzi la mano chi di voi non ha mangiato almeno una volta fave e cicoria così abbigliata! Un grande, grandissimo, enorme boh.
In ultimo ma certamente non ultima la Principessa di Galles. Questa settimana è arrivata la notizia che aspettavamo: la sua malattia è in remissione. In visita all’ospedale oncologico Marsden, dove è stata trattata lei stessa, Catherine ha sfoggiato uno splendido cappotto, che è pure di un brand italiano, Blazé Milano; guardate il dettaglio delle tasche e della vita con coulisse elasticata. Sotto pullover a collo alto in cashmere scozzese Kiltane, gonna Edeline Lee, borsetta Asprey. L’unica cosa che non mi piace sono le scarpine Russell and Bromley, poco adatte sia allo stile sia alla lunghezza della mise. Particolare francamente ininfluente dato il contesto. Chic, e bentornata!
Quando ho visto questa fotografia, la prima reazione è stata trovarla interessante, la seconda pensare “che Dio li benedica!”.
(Ph: Det kongelige hoff)
Andiamo per ordine: il signore a sinistra è Re Harald di Norvegia, e ieri ha ricevuto a Palazzo il signore a destra. Che è il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede. A favorire l’incontro è stata l’ordinazione episcopale di Fredrik Hansen, nominato da Papa Francesco vescovo coadiutore della diocesi di Oslo per supportare l’attività dell’anziano vescovo Berndt Eisvig e succedergli non appena andrà in pensione. Il cardinale Parolin ha raggiunto la Norvegia proprio per consacrare il nuovo vescovo; e il suo ruolo di Segretario di Stato, assimilabile a quello di primo ministro, spiega l’incontro col sovrano. Naturalmente Harald non è cattolico ma protestante – luterano, per l’esattezza – però considerando tutto ciò che è accaduto a lui e alla sua famiglia negli ultimi mesi un soccorso divino, da chiunque sia favorito, immagino sia sempre il benvenuto. Lo scorso febbraio, in vacanza in Malesia per festeggiare l’ottantasettesimo compleanno, il sovrano era stato ricoverato d’urgenza e gli era stato impiantato un pacemaker; l’estate è stata allietata dalle nozze della figlia Märtha Louise col sedicente sciamano Durek Verrett e l’autunno funestato dai gravi problemi legali di Marius Borg Høiby figlio di primo letto della principessa ereditaria Mette-Marit. Il nuovo anno è poi iniziato col ricovero della regina Sonja per problemi cardiaci che hanno richiesto l’applicazione di un pacemaker anche a lei (Sonja è stata operata giovedì, è andato tutto bene ed è già tornata a casa).
Quanto al cardiale, ieri era il suo compleanno: settant’anni tondi tondi festeggiati in modo veramente regale. Dunque auguri a tutti, e che Dio li benedica.
Chiedo venia per il ritardo, probabilmente ormai lo sapete tutti, ma siccome ho aspettato un anno per scrivere questo post, lo scrivo comunque.
Catherine e’ guarita!
Oggi è stato un giorno per me pieno di impegni; sono uscita con la notizia che la Principessa di Galles – che ha appena compiuto 43 anni – aveva scelto come prima uscita pubblica la visita al Royal Marsden, l’ospedale oncologico in cui è stata curata e che è appena diventato patronage dei futuri sovrani.
Rientro a casa e scopro che Catherine ha annunciato di essere in remissione. Perdonatemi se non aggiungo nulla, ogni commento sarebbe superfluo.
Ma auguro a chiunque si trovi nella stessa situazione di poter vivere la stessa gioia. Presto.
Questa mattina dal porto di Cadice è partita la Juan Sebastián de Elcano, nave scuola della marina militare spagnola, che ha iniziato la crociera di addestramento: sei mesi di navigazione che toccheranno molti porti nel continente americano.
(Ph: Casa de S.M. el Rey)
Notizia che ci interessa in quanto tra i 75 guardiamarina c’è la diciannovenne Leonor, che ripercorre la strada già fatta dal padre, e dal nonno prima di lui. Grande emozione per tutti a partire dalla Reina, che non ha trattenuto le lacrime e – come le accade da un po’ – si è mostrata molto più emotiva di come eravamo abituati a vederla.
(Ph: Robert Smith)
Come pure ci stiamo abituando, ai gesti affettuosi tra lei e il marito, che non sono mancati in questa giornata in cui l’allegria si è mischiata alla commozione, e immagino appena una punta di tristezza; sei mesi senza vedere la figlia sono tanti, ha dichiarato Letizia. La maturità di questa coppia mi sta piacendo molto; all’epoca delle nozze non molti avrebbero giurato sulla durata di questo matrimonio: troppo rigida e “dura” lei, in contrasto col carattere di lui, che sembrava schiacciato dal soffocante amore materno e dal confronto con l’energia paterna.
(Ph: Casa de S.M. el Rey)
E invece si sono trovati, e mi sembra che vivere insieme abbia favorito una positiva evoluzione di entrambi. Poi certo anche altri fattori hanno contribuito, a partire dalla rivelazione delle numerose opacità – chiamiamole così – della vita di Juan Carlos, delle sue vicende amorose e, soprattutto, di quelle economiche.
(Ph: Robert Smith)
È notizia di questi giorni il conferimento del Toson d’Oro, massima onorificenza spagnola, alla Reina Emerita Sofía, la seconda a ricevere tale onore da Rey Felipe, dopo la nipote Leonor, che pone la ex sovrana in una ristretta compagnia femminile composta dalle tre regine regnanti del dopoguerra: la defunta Elizabeth II, Margrethe II e Beatrix dei Paesi Bassi. Accanto agli indubbi meriti da sovrano di Juan Carlos, l’aspetto che più mi ha deluso di lui è la poca considerazione (ma sarebbe meglio dire disprezzo) mostrato verso le donne, sua moglie in primis, solo in parte giustificabile con l’appartenenza del Rey a una generazione in cui gli uomini si ritenevano in diritto di tradire le compagne. Cosa che hanno fatto in moltissimi, reali e commoner, ma con più eleganza e più rispetto. Per cui il rispetto, la considerazione e la tenerezza che Felipe mostra nei confronti delle sue donne arriva davvero come legge del contrappasso. E a conferma di ciò, ecco il re commosso alle lacrime mentre saluta la sua bambina (e grazie all’amica che mi ha segnalato il video). https://stories.europapress.es/newstory/reels/71f38898afee0e6bd384
Non può che essere dedicata a lei la foto di oggi, a lei che chiude un pesantissimo anno e ne inizia un altro. che speriamo sia una vera rinascita.
(Ph: Matt Porteous)
Oggi Catherine The Princess of Wales compie 43 anni, e la sua famiglia la celebra con una bella foto inedita, scattata qualche mese fa a Windsor da Matt Porteous. Jeans, camicia bianca, blazer e sciarpa a quadretti, all’anulare sinistro l’anello di fidanzamento; Catherine mostra il grazioso sorriso che non è mancato quasi mai, lo sguardo ancora un po’ affaticato ma sereno. La fotografia è accompagnata sui social da un messaggio scritto personalmente dal marito (come si capisce dalla W che lo firma): “To the most incredible wife and mother. The strength you’ve shown over the last year has been remarkable. George, Charlotte, Louis and I are so proud of you. Happy Birthday, Catherine. We love you. W” (Alla più incredibile delle mogli e delle madri. La forza che hai mostrato durante tutto l’anno passato è stata veramente notevole. George, Charlotte, Louis e io siamo così fieri! Buon compleanno Catherine, ti amiamo).
L’anno scorso il compleanno della Principessa di Galles passò sotto relativo silenzio, dato che eravamo concentrati sull’imminente cambio della guardia a Copenaghen (Le donne del giorno). Ora sappiamo che il dramma era già in atto: uno degli ultimi giorni di dicembre un’auto proveniente da Sandringham aveva raggiunto il King Edward VII’s Hospital, nel centro di Londra; a bordo probabilmente Catherine, che il 17 sarebbe stata ricoverata alla London Clinic per un intervento chirurgico all’addome (Breaking News – Chirurgia per la Principessa di Galles). Lo stesso giorno veniva annunciato il ricovero del Re nello stesso nosocomio per trattare un problema alla prostata (Breaking News – Ce n’è un’altra); oggi sappiamo che in entrambi i casi ai regali pazienti fu diagnosticato un cancro: iniziava così per i Windsor un annus horribilis da far impallidire il famigerato 1992.
Auguri di amore serenità salute e lunga vita a Catherine. E a tutti coloro che come lei hanno affrontato -o stanno ancora affrontando – la malattia; che questo nuovo anno sia davvero una rinascita.