Come è noto il Trooping the Colour è la grande parata militare che il secondo sabato di giugno celebra ufficialmente il compleanno di Her Majesty the Queen (nata il 21 aprile). I lettori abituali del blog sanno già che quest’anno Lady Violet non ha potuto seguire la cerimonia in tempo reale a causa di un importante compleanno di famiglia, ma ciò che forse non sanno è che proprio oggi, 11 giugno, Lady Violet compie un anno. E la sua data di nascita non è stata scelta a caso, ma per ricordare l’amatissimo papà, che oggi avrebbe festeggiato il suo di compleanno. Dunque Her Majesty ci scuserà se sfruttiamo la sua festa, e ci accodiamo in un festeggiamento generale per celebrare tutti questi compleanni in un modo molto, ma molto royal.
La cerimonia
Il nome indica il far sfilare davanti al battaglione (trooping) la bandiera (the colour), e ricorda ciò che accadeva sui campi di battaglia già in epoca romana, quando gli alfieri sfilavano con la bandiera davanti alle truppe schierate. Anticamente infatti il vessillo serviva anche a guidare e a compattare i soldati durante lo scontro, ed era quindi necessario che tutti lo conoscessero e lo riconoscessero.
Dalla metà del Settecento, durante il regno di King George II, questa cerimonia fu associata al compleanno del sovrano, che ogni anno riceve gli onori militari; il colour, cioè la bandiera protagonista della cerimonia è, a rotazione, quella di uno dei sette reggimenti che formano la Household Division. I reggimenti sono: The Life Guards, The Blues and Royals, Grenadier Guards, Coldstream Guards, Scots Guards, Irish Guards, Welsh Guards.
Quest’anno è toccato ai Grenadier Guards, il cui Colonnello è Andrew, il Duca di York, che infatti la settimana scorsa aveva guidato le prove della manifestazione ( Le foto del giorno – 2 giugno ); degli altri reggimenti, quattro hanno Colonnelli appartenenti alla Royal Family: Charles per Wales Guards, William per Irish Guards, Anne per The Blues and Royals, e il Duca di Kent per Scots Guards.
Sono loro che scortano la Regina, a cavallo, inalberando il colbacco di pelle d’orso, ciascuno col pennacchio del proprio reggimento: verde e bianco Charles, blu William, bianco Andrew; il Duca di Kent questa volta non c’era (e comunque è senza pennacchio), mentre la Princess Royal è l’unica cui il colbacco viene risparmiato, e porta un bicorno.
Questa è la ragione per cui altri importanti membri della Royal Family, come il principe Edward o il Duca di Sussex, partecipano alla cerimonia seduti in carrozza: non sono Colonnelli di nessuno di questi reggimenti.
Her Majesty The Queen
Il cielo coperto e il timore che il tempo peggiorasse devono aver consigliato una carrozza chiusa, e una mise piuttosto diversa da quelle che la regina sfoggia in queste occasioni: cappottino bouclé nel più puro stile Chanel – ma opera della fida Angela Kelly – con cappello ricoperto nello stesso tessuto e ingentilito da un mazzolino di fiori stilizzati, il tutto abbondantemente riciclato: la prima volta l’abbiamo vista così nel lontano 2013, la più recente al battesimo della pronipotina Lea Tindall, lo scorso marzo.
Com’è tradizione per l’occasione, sulla spalla brilla la Brigade of Guards Brooch, anche questa eredità della nonna Mary, composta dai badge di cinque dei reggimenti della Royal Household (Grenadier, Coldstream, Scots, Irish e Welsh Guards) contenuti in un ovale con la scritta QUINQUE JUNCTA IN UNO, sovrastato da una corona. Insomma, anche la scelta della mise – benché molto chic – non mi entusiasma, ma Sua Maestà è sempre perfetta.
The Wales Family
Riciclo anche per Camilla, il completo abito e soprabito verde menta con dettagli in pizzo écru, firmato Bruce Oldfield, l’abbiamo già visto l’anno scorso in un paio di occasioni, abbinato allo stesso cappello Philip Treacy. Squadra che vince non si cambia? Direi proprio di sì, il colore le sta un meraviglia e la mise è perfetta per l’occasione. E lei è sempre più in ruolo.
Quanto a Catherine, so che ora scatenerò reazioni indignate, ma la trovo tremenda. Ricicla pure lei il cappello indossato l’anno scorso al matrimonio del cognato e ci piazza sotto un abito di una sfumatura giallo banana che non vedevo dal 1978; per il modello da sciuretta con baschina arricciata si può invece arrivare al 1982. Sul fatto che con quel viso così grazioso (e con quell’altezza) non sia ancora riuscita a trovare un cappello tra le meraviglie di Philip Treacy che le renda merito potremmo discutere a lungo; questo tra forma e colore sembra una chipster…
Per cercare di riavermi sono andata a cercare le mise degli anni precedenti, eccole.
E che dire di Meghan? Come si fa a chiudere il corpo arrotondato di una neomamma in una scatola? Stiamo cercando la quadratura del cerchio? E la dobbiamo trovare proprio oggi? I volumi sono un disastro, se possibile peggiorati dal millesimo cappellino a goccia (ma lei e mammà hanno comprato la fabbrica? Portano solo quello), corredato da set di penne à la Pocahontas.
Una volta sul balcone ha tolto la giacca/scatola rivelando un abito con due alette bianche stilizzate sulle spalle, con tanto di mostrine (un raffinato rimando al carattere militaresco della cerimonia?). Ha purtroppo rivelato anche di essere l’unica signora sbracciata, mentre le altre avevano tutte maniche oltre il gomito. Ora fatemi dire una cosa, il tutto sarà pure firmato Givenchy, ma se ci fosse stato ancora Hubert questa roba non sarebbe mai uscita dalla Maison, mai.
York&Wessex
Abbastanza stranamente Beatrice indossa lo stesso identico abito di Emilia Wickstead che l’anno scorso abbiamo visto ad Ascot, scelto da zia Sophie Wessex (no, non credo che gliel’abbia passato); devo dire che non mi fa impazzire addosso a nessuna delle due. Immagino che Bea abbia scelto qualcosa di molto semplice da abbinare al copricapo piuttosto importante: un bandeau stilizzato che ricorda la moda del Cinquecento, bellissimo. Di tutte le royal ladies Beatrice è quella che sperimenta di più, e io la amo per questo. La sorella Eugenie opta per il look anni ’50 che tanto le dona: abito a fantasia stilizzata di Amanda Wakeley e un cappello modello bergère, e va bene così.
Anche Sophie Wessex ricicla un cappello di Jane Taylor, e fa bene: è il più bello della giornata ed è anche ben abbinato all’abito Suzannah in un bel punto di verde. Ma lei parte avvantaggiata, potendo contare sulla presenza del simpatico James, Viscount Severn che come sua sorella Louise è troppo piccolo rispetto ai cugini, e troppo grande rispetto alla nuova generazione. Contrariamente alla sorella, che si comporta sempre comme il faut lui ci delizia spesso con le sue smorfie. E stavolta s’è fatto pure il ciuffo. 
James a parte, la star è stata sicuramente il piccolo Louis, che ha un anno proprio come Lady Violet. Godetevelo nel video, e auguri a noi! https://www.youtube.com/watch?v=oar4xhftxp8
Luogo: la Ballroom di Buckingham Palace, enorme salone usato anche per le investiture e la consegna delle onorificenze.
Decorazione floreale: grandi sfere con peonie, violacciocche, giacinti, nelle tonalità dal rosa pallido al viola, punteggiate di rose color corallo. Anche le basi fanno parte del Grand Service. Le adoro anche se sono molto ingombranti…
Menù, scritto in francese as usual: halibut al vapore su crema di crescione, sella d’agnello con verdure (adoro il dettaglio delle pommes Elizabeth, dovrebbe essere una terrina di patate cotte al vapore e condite con burro, ma se avete la ricetta fornitela!) e torta di fragole.
La Duchessa di Cambridge, come Her Majesty e la Duchessa di Cornovaglia, sceglie un abito bianco del solito Alexander McQueen (cioè di Sarah Burton) tutto a piccole ruches di pizzo. È senz’altro un abito da gran sera, e in movimento fa la sua figura, ma non mi convince fino in fondo: la gonna è troppo voluminosa rispetto al corpino, soprattutto perché Catherine è molto magra e quel tipo di scollatura non la valorizza. In compenso porta per la prima volta le insegne dell’onorificenza da poco ricevuta, Dame Grand Cross of the Royal Victorian Order, oltre alla Cambridge Lover’s Knot Tiara.
Il Duca di Cambridge scorta il Prime Minister Theresa May; direi che la mise della signora interpreta fedelmente quello che deve essere il suo spirito (e l’umore) al momento, ma adoro le scarpe rosse.
La Duchessa di Gloucester è accompagnata dal Lord Great Chamberlain, il VII Marchese di Cholmondeley. Che altri non è che il marito di Rose Hanbury, cioè la signora il cui nome è stato di recente maliziosamente accostato a quello del Duca di Cambridge.
E sì, c’è anche lei, e per giunta anche lei in bianco.
Seguono il figlio minore Eric con moglie Lara, banalotta in bianco a fiori neri (ma almeno ha la scusante di essere incinta). Lui è conciato come il fratello, gli avranno fatto un’offerta speciale? Giovanotti, sentite a me, v’hanno fregato. Ivanka, la first daughter che recita da first lady, ha clamorosamente sbagliato uno degli abiti della vita: il suo – bellissimo – Carolina Herrera azzurro è perfetto per una soirée negli Hamptons, non a Buckingham Palace. Il marito Jared Kushner (che personalmente trovo inquietante, ma questa è un’altra storia) è l’unico vestito comme il faut, e il suo frac impeccabile regge bene l’urto della cognata Tiffany, quarta figlia del presidente – che è anche quella chi gli somiglia di più, povera stella – matronale con un vestitone che evidentemente si ispira a quello mitico, verde, che Scarlet O’Hara si fa con le tende di casa. L’effetto finale non è lo stesso, ma Tiffany è giovane.migliorerà. Un’ultima nota di stile: è evidente che le Trump Ladies amano i guanti lunghi e bianchi, ulteriore motivo per evitarli.
E la First Lady si adegua, con un abito molto bello e molto Jackie style. Invece Mr President non ricorda troppo Jack (Kennedy, of course). Però con quel frac lo vedrei bene in un famoso film; vi ricordate il primo film di Mary Poppins, con la parte a cartoni animati affollata di camerieri/pinguini? Happy and Glorious Her Majesty, con la Burmese Ruby Tiara, un po’ sacco informe l’abito della Duchessa di Cornwall (ma basta spostare lo sguardo, puntarlo sulla Greville Honeycombe Tiara, e passa tutto). Sullo sfondo, tra la regina e Melania, mi sembra di vedere la Duchessa di Cambridge, anch’essa in bianco. Attendiamo con ansia altre immagini, ci soddisferanno assai, in my humble opinion.
La regina è in verde acqua (con la Round Cambridge Emerald Brooch appuntata sulla spalla), bianco con dettagli blu per la prima signora americana, bianco puro per la seconda signora inglese, blu per i signori: un confronto fa i due è francamente improponibile, ma almeno Mr President ha allacciato il primo bottone della giacca, e non era scontato. C’è da dire che le loro espressioni raccontano davvero la gioia dell’incontro.
Dato però che Her Majesty è una donna di mondo ha recuperato rapidamente, e gratificato il suo ospite di un sorriso furbetto che sembra proprio dire Sa quanti Presidenti ho conosciuto prima di lei? Undici!. Ma veniamo al dunque, cosa pensiamo delle mise?
Camilla mi piace: sta molto bene in bianco e l’abito, un modello che le vediamo spesso, è perfetto per struttura fisica, età, occasione. Come sempre la perfezione è nei dettagli: gli accessori in beige chiaro freddo che non “sporca” il bianco ma lo esalta, guanti al polso sotto maniche a 7/8, clutch rigida, scarpe bicolori con mezzo tacco, e naturalmente le calze; insomma non ferma il traffico ma emana signorilità, che poi è esattamente ciò che deve fare. Quanto a Melania, che dire?
Una volta all’interno di Buckingham Palace le signore si sono tolte il cappello (Her Majesty anche il soprabito). Unfortunately i capelli del presidente sono rimasti al loro posto.
Come avevamo anticipato la Duchessa di Sussex – non esattamente una fan dei Trump – non si farà vedere essendo opportunamente impegnata col piccolo Archie, che oggi compie quattro settimane. Al lunch ha invece partecipato il Duca, che dall’espressione deve condividere l’opinione della moglie.
Chiudiamo con una foto imperdibile, e non perché si intravvede la brutta manicure della First Lady (e tanto meno perché mostra come la sua mise ne evidenzi la pancetta, cosa che un abito couture non dovrebbe fare mai) ma per la deliziosa complicità tra suocera e nuora. Better late then never.
Le due si erano conosciute da ragazze, negli anni ’40, durante una visita dell’allora Princess Elizabeth a Porthsmouth (Ms Baxter è la prima a sinistra in questa foto d’epoca).
Dopo aver incontrato a Palazzo – insieme col Duca di Sussex – i capitani delle squadre di cricket che da domani si contenderanno la coppa del mondo Her Majesty, di rosa vestita con un cappello che più primaverile non si può, è scesa in giardino accompagnata dalle due nipoti York, anch’esse in nuance del rosa, entrambe con in testa uno di quegli headband all’ultima moda (incidentalmente, Lady Violet ne ha appena ricevuto uno in regalo. Però non è rosa, thanks God).
Presenti anche i cugini Gloucester, molto attivi in questo periodo, e i Kent quasi al completo, nel senso che mancava la Duchessa, che ormai compare raramente. Quello di oggi è l’ultimo dei tre garden parties previsti per questa stagione, ora non resta che prepararsi per giugno, il mese a più alta densità di eventi alla corte di St,James.
Lei è senz’altro pronta!
Questo modello, mono o doppiopetto, tagliato in vita, con tasche vere o finte (come in questo caso), da cui partono gruppi di pieghe o anche no, in otto anni di matrimonio l’abbiamo visto ottocento volte, per cui direi che comincia ad annoiare; e sul colore stendiamo un prato fiorito.
Sua Maestà per contrasto è in azzurro ghiaccio, e data la sua sconfinata coolness sul cappello non ha rose – che banalità – ma peonie, che oltre ad essere il fiore preferito di Lady Violet sono i veri fiori di maggio. Per tacere degli occhiali da sole, che porta assai raramente e sempre con lenti non scurissime, così che chiunque possa guardarla negli occhi.
Evidentemente il dress code per partecipare all’evento non è più troppo stringente, cappellino a parte. Ma gentile signora in tangerine, almeno un coprispalle?
E lo so, ci vuole una pazienza…
Rientrata dalla passeggiata serale con Miss Purple, ciascuna avvolta nel proprio impermeabile per affrontare il diluvio, mi godo in pace le immagini della primavera londinese nei giardini di Palazzo. E lasciatemi dire un cosa, adoro questi royals più agés, il loro garbo, la cordialità naturale, il mood rilassato, l’eleganza un po’ passée, i guanti, il mezzo tacco.
In grande spirito l’erede al trono – che quando riuscirà a sedercisi sarà un ottimo re – chic come solo lui sa essere in tight grigio chiaro, ombrello e cilindro d’ordinanza; la quintessenza dello stile British.
Tutta in bianco Camilla, con una mise un po’ pasticciata che non riceve alcun upgrade né dalla clutch pitonata, né dal cappello Philip Treacy, banalotto e soprattutto visto e rivisto.
Elegantissima Anne, che ha scelto una tonalità grigio azzurra molto raffinata, col vezzo dell’ampia banda in organza sul cappello. Voi mi direte: e quel rossetto geranio che c’entra? E io vi rispondo: con quel collier voi state a guardare il rossetto?
Il mio momento preferito. Perché hai voglia a vestire il cameriere con giacca e guanti bianchi, o la colf con grembiule di sangallo e crestina, quando c’è chi ha la fortuna di avere un intero drappello di beefeaters nelle loro uniformi scarlatte!
Queen Victoria’s Palace è la mostra che sarà visitabile dal 20 luglio al 29 settembre, e racconterà come la giovane sovrana seppe trasformare una residenza reale poco amata nel simbolo di una nazione: centro politico e cuore pulsante della vita sociale e culturale.
Ma ciò che ha acceso le speranze di molti royal watchers, soprattutto se fidanzati, è stata la notizia diffusa da Royal Central, pagina di solito bene informata, che Buckingham Palace avrebbe deciso di aprire una sua sala alla celebrazione dei matrimoni civili. Opzionabili dei coriandoli da lanciare per festeggiare gli sposi, ma in materiale organico, seguendo il desiderio del principe Charles (gli inglesi chiamano confetti, in italiano, i coriandoli, non mi chiedete perché). Interessante anche la possibilità di acquistare direttamente allo shop del Palazzo la replica di royal abiti nuziali per lei e uniformi per lui, ma il dettaglio che preferisco è la possibilità di affiggere alle pareti immagini dei piccioncini reali nel giorno delle loro nozze, con l’unica eccezione di Henry VIII e le sue numerose consorti, che sembrerebbe un po’ di cattivo gusto. L’unica condizione è passare dalle cucine, per non disturbare. Interessati? Leggete qui:
Eleganza delle royal ladies presenti proporzionale alla loro età: sublime Her Majesty in abito di seta bianco/viola con giacca in tinta, sobria e chic Camilla con un tailleur verde bosco già da noi adeguatamente apprezzato, ridicole – per essere buona – Catherine e Meghan, l’una in camicia da notte verde menta (deve aver saputo che avevate tanto ammirato l’abito di Missoni la scorsa settimana, che ha deciso di replicare col fratello povero); l’altra con un abitino damascato lamé a mezzogiorno e il cappottino bianco già visto altre volte, i cui lembi ormai distano mezzo metro. Godetevi il video!