In questo weekend di mezz’agosto le attività royal sono ancora ridotte, ma qualcosa si muove in un’area del mondo dove i reali compaiono saltuariamente, e spesso in vacanza: i Caraibi. Impegno ufficiale per El Rey Felipe VI, che ha raggiunto la Repubblica Dominicana per l’insediamento del Presidente Luis Abinader, rieletto per un secondo mandato.

El Rey e il Presidente indossano la guayabera, la tipica giacca/camicia percorsa da gruppi di piccole pieghe, con due o quattro tasche. Molto diffusa nell’area si trova anche dall’altra parte del mondo, in Paesi in cui è stata forte l’influenza iberica, come le Filippine. Felipe, il cui ruolo istituzionale lo tiene in stretto contatto con le ex colonie – nel viaggio è accompagnato dalla Ministra para Iberoamérica y el Caribe y el Español en el Mundo – in estate indossa spesso la guayabera, che ha in diversi colori, e si capisce perché: pur avendo la leggerezza e la comodità di una camicia è meno informale e può avere anche più o meno la funzione di una giacca. Poi tanto, lo vogliamo dire? A lui sta bene praticamente tutto.
Questa camicia porta con sé anche dei ricordi dolceamari: un fratello di mia madre, lo zio Nicola, emigrò in Venezuela alla fine degli anni ’50, sposò una splendida signora di origine india, la zia Irania, con cui ha avuto tre figli e ne ha adottato un quarto. Quando tornava in Italia indossava portava con sé una collezione di guayabera, e mia madre lo guardava sempre piuttosto perplessa; magari, se avesse potuto vedere El Rey, si sarebbe convinta.

Comunque non preoccupatevi, ci sono stati anche momenti in abiti più formali.
Per una visita di quattro giorni sono ai Caraibi – per l’esattezza in Colombia – Harry e Meghan di Sussex, invitati da Francia Márquez, Vice Presidente del Paese per un confronto sulla lotta al cyberbullismo, materia in cui i duchi si stanno impegnando con la loro fondazione Archewell.

Harry non indossa nulla di particolarmente esotico ma giacca e pantaloni beige, che hanno sostituito il completo blu con cui è stato fotografato all’arrivo. Unica concessione l’assenza di calzino, che alla fine con quei mocassini si comprende. Un giorno qualcuno approfondirà la passione dei due figli dello scicchissimo Charles per le scarpe casual scamosciate, meglio se brutte. E chissà che alla fine non diventi un argomento per tornare a parlarsi. Nel frattempo lo vogliamo dire che il consorte della Vice Presidente, primo a sinistra, è il più chic di tutti? Quanto a Meghan, ha scelto correttamente una creazione della stilista colombiana Johanna Ortiz; non mi piace ma non importa.

Maniche di camicia semplici invece per Hans Adam II del Liechtenstein, che il giorno di Ferragosto ha celebrato la festa nazionale. Devo dire che è una di quelle che mi piace di più, una sorta di grande picnic in cui il sovrano e la sua famiglia incontrano i concittadini.

In effetti il sovrano la giacca ce l’aveva, evidentemente l’ha rimossa per il caldo, e anche se togliersi la giacca non è un gesto che amo particolarmente (ma soffrendo molto le alte temperature capisco perfettamente), in questo caso mi sembra fatto comunque con la signorilità che contraddistingue Hans Adam. Che in poco più di due anni ha perso la moglie e il figlio Constantin, deceduto lo scorso dicembre ad appena 51 anni; devo dire che vedere la famiglia così sorridente – con i principi ereditari e i loro primi due figli – fa bene al cuore, camicia o non camicia.
Terzo e ultimo dei figli dell’allora principe ereditario Olav e di sua moglie Märtha di Svezia arriva dopo due femmine, Ragnhild e Astrid. Harald è uno dei numerosi discendenti della regina Victoria (la nonna paterna Maud era figlia di Edward VII), dunque è cugino di Her Majesty; e sembra essere stata proprio lei a sbloccare una situazione che ne aveva tormentato la giovinezza e rischiava di avere conseguenze anche sul regno: il suo amore con la borghese Sonja Haraldsen. Se sia stata davvero Elizabeth a persuadere Olav o no, il matrimonio si fece, è stabile e ancora felice dopo cinquant’anni, e Sonjia è un’ottima regina, amatissima dai Norvegesi. La storia di questo amore contrastato la trovate nei link in fondo, io qui voglio ricordarvi il bellissimo discorso sull’umanità e l’accoglienza fatto dal re il 1 settembre 2016, perfetto, efficace e assai politico nella sua semplicità.
Tra le famiglie regnanti europee sono senz’altro i più riservati, si vedono raramente, e anche queste immagini dei festeggiamenti nel castello della capitale Vaduz sono state diffuse con parsimonia. Ora lo so cosa state pensando, che come festa di compleanno voi avevate in mente qualcosa di diverso, ma che ne sappiamo noi? Magari la sera avevano organizzato un pigiama party con mojito a fiumi!