Sono in ritardo di un giorno, ma siccome le foto sono belle, e soprattutto riguardano eventi lieti, vane la pena di proporvele.
(Ph: Vlad VDK)
Ieri Philippe e Mathilde hanno festeggiato le nozze d’argento, 25 anni di matrimonio, di cui 11 sul trono belga. Si sono sposati infatti il 4 dicembre 1999, primi tra i sovrani della loro generazione. L’annuncio del fidanzamento giunse a sorpresa – credo anche per gli stessi belgi – lei sconosciuta ai più, lui non esattamente un personaggio da copertina (e avendo 39 anni considerato praticamente fuori tempo massimo). Invece si sono rivelati una coppia affiatata, equilibrata, e direi anche simpatica. Insieme hanno avuto quattro bei figli, e la loro primogenita Elisabeth sarà la prima regina regnante del Paese.
(Ph: Vlad VDK)
Con la grazia e la misura che li contraddistingue, celebrano l’anniversario con due fotografie. Lei in bianco come una sposa, evita l’effetto glucosio scegliendo una tuta che tra l’altro le abbiamo già visto alla serata di gala per l’apertura delle Olimpiadi (Le foto del giorno – L’importante è partecipare). Autore di questa mise è il fido Natan, che creò anche l’abito da sposa; ne abbiamo parlato qui: A Royal Calendar – Philippe e Mathilde, due cuori e un abito.
Se la Royal Family amava i matrimoni in novembre, i reali belgi evidentemente preferivano dicembre, visto che anche lo zio di Philippe, Baudouin, sposò l’amatissima Fabiola nello stesso mese, il 15 dicembre 1960. L’ultimo mese dell’anno è quello del destino per Fabiola, che morì esattamente 10 anni fa, il 5 dicembre 2014. La casa reale la ricorda con una serie di fotografie scattate dal marito, tra le quali questa mi piace particolarmente. Lady Violet, da sempre innamorata di quel meraviglioso abito di Balenciaga (pelliccia a parte) ve la ricorda con questo post: Un royal wedding di 60 anni fa.
(Ph: Instagram @louisducruet)
E finiamo con la massima gioia: Stéphanie de Monaco è nonna per la seconda volta: Marie, moglie del figlio Louis Ducruet, ha dato alla luce una seconda bambina, cui è stato dato il delizioso nome di Constance. Come si vede dal braccialetto, la bimba è nata lunedì mattina dopo le nove, e ha trovato ad accoglierla la sorellina Victoire, di un anno e mezzo.
(Ph: Instagram @louisducruet)
L’arrivo di questa bambina mi ha fatto pensare non solo alla nonna, ma anche alla bisnonna. Grace era nata il 12 novembre 1929, avrebbe dunque 95 anni, e sarà perché conosco molte signore di quell’età immagino la felicità che le avrebbe portato la nona pronipotina.
(Ph: Instagram @louisducruet)
È andata diversamente, ma oggi celebriamo la gioia della vita.
Questa si presenta come una settimana ricca di visite di stato, il che vuol dire che avremo molte mise di cui parlare! Questa mattina l’Emiro del Qatar, Tamīm bin Ḥamad Āl Thānī è arrivato a Londra, accompagnato dalla prima consorte, la sceicca Jawaher. L’emiro ha altre due mogli, e un totale di 13 figli (per ora), ma Jawaher – sua cugina di secondo grado – è la consorte principale, e quella che lo accompagna negli eventi formali.
A ricevere i reali qatarioti c’erano i Principi di Galles, che li hanno scortati fino all’incontro con King Charles III. Presente con nostra gioia Catherine ma assente Camilla, che questa sera darà il cambio alla nuora per lo state banquet.
Ma sai che questo emiro… per chi ama il genere bruno tenebroso è niente male (parlo solo dell’aspetto, evito di pronunciarmi sulla politica), mentre il povero William sembra piuttosto spelacchiato, oltre ad essere anche più basso, cosa che gli capita di rado. Catherine, un po’ provata ma in buona forma, sceglie il bordeaux, colore feticcio della stagione, mentre la sceicca è tradita dalla lunghezza del bel cappotto, che la fa sembrare una pedina degli scacchi.
Total bordeaux anche per la Reine Mathilde, che con il marito Philippe ha oggi ricevuto il sultano dell’Oman Haitham bin Tariq Al Said in visita in Belgio. Contrariamente al collega qatariota il sultano indossa l’abito tradizionale, attirando su di sé l’attenzione distogliendola dal cappello da brigante della Reine, cosa di cui gli siamo grati. Il sultano ha una bella moglie – credo una sola – ma l’ha lasciata a casa, peccato.
È a Bruxelles anche il re di Giordania Abdullah II che, accompagnato dal figlio ed erede Hussein, ha incontrato il Segretario Generale della NATO Mark Rutte.
Insomma, all’Epifania manca ancora un mese, ma nel Vecchio Continente sono già arrivati i Re Magi!
Troppo lunga, troppo woke, troppo caotica, troppo poco ritmo; comunque la pensiate sulla cerimonia di inaugurazione le Olimpiadi di Parigi 2024 sono partite, e ora non resta che goderci lo spettacolo e sperare in una pioggia di medaglie. Intanto è arrivata una pioggia di fotografie, quelle che non erano disponibili ieri più molte altre. E se ieri eravate davanti a uno schermo avrete capito che la parola pioggia non è usata a caso…
Anche questa volta partiamo con noi, e se tra di voi ci fosse qualcuno che non l’ ha ancora vista ecco la fantastica immagine di Mattarella, bagnato fradicio nonostante il – o a causa del – poncho impermeabile, spettinato e assai divertito.
(Ph: Collection privée de LL.AA.RR. le Grand-Duc et la Grande-Duchesse)
Bagnato come un pulcino il Granduca del Lussemburgo sfida il maltempo ma perde un po’ del suo proverbiale aplomb (vedi nodo della cravatta) e sembra arrivato direttamente dal Nome della rosa. Accanto la moglie Maria Teresa, che è una donna di mondo e non si scompone certo per due, o duemila, gocce. In ogni caso lo spirito sembra alto.
(Ph: Collection privée de LL.AA.RR. le Grand-Duc et la Grande-Duchesse)
Prima dell’inaugurazione i Granduchi avevano salutato all’Eliseo il Presidente e la Première Dame, poi Maria Teresa, in blazer AlexanderMcQueen e pantaloni Armani ha pubblicato questa deliziosa immagine con due “colleghe”: Letizia regina di Spagna smanicata in Carolina Herrera con la borsa Dior che portava ieri e Mathilde regina dei Belgi (in Natan, ovvio).
( Ph: David Niviere/ABACAPRESS.COM)
Sotto l’acqua, ma con un certo stile, anche Los Reyes, che non hanno risparmiato applausi calorosi al loro team. A Parigi sono arrivate anche le due figlie, Leonor e Sofía, per sostenere le stelle del tennis iberico, il divino Rafa Nadal e il giovane brillantissimo Carlos Alcaraz. Ma quanto è bella questa foto?
Piuttosto asciutta – o semplicemente fotografata in un momento migliore – la Reine Mathilde in rosso, uno dei colori della bandiera, la cui grazia non viene scalfita dalla plastica trasparente dell’impermeabile. Impeccabile Roi Philippe, avremmo voluto vederlo a fine serata.
( Ph: David Niviere/ABACAPRESS.COM)
All’Eliseo i sovrani belgi si sono incontrati con i danesi; come Mathilde, il cui abito la fa sembrare in attesa, anche Mary onora i colori della bandiera del suo Paese: blusa rossa Jesper Høvring e pantaloni bianchi Andiata.
Curiosamente non ci sono immagini di Frederik e Mary sotto la pioggia, o almeno io non ne ho trovate. Per prudenza comunque Mary si è portata il suo impermeabile, che non si sa mai. E chissà se i due avranno ricordato le Olimpiadi di Sidney, dove si conobbero ventiquattro anni fa.
(Ph: David Niviere/ABACAPRESS.COM)
Chi non si è certo preoccupato del diluvio, nonostante no dovrebbe essere abituato, dato che come dice la canzone It never rains in Montecarlo, sono i principi di Monaco, che si sono portati anche i figli gemelli Jacques e Gabriella. La bimba non è sembrata condividere l’entusiasmo dei genitori e ha spesso mostrato un notevole broncio; lui in blazer blu sembra si sia scambiato il ruolo col padre.
( Ph: David Niviere/ABACAPRESS.COM)
In tribuna a sostenere la loro squadra anche i sovrani nederlandesi; lui aveva partecipato alla cena al Louvre, lei invece si è vista direttamente all’inaugurazione.
(Ph: David Niviere/ABACAPRESS.COM)
Willem-Alexander e Máxima sono accompagnati dalle due figlie maggiori Catharina-Amali e Alexia; la famiglia resterà a Parigi fino al 30 luglio.
E se a questo punto vi state chiedendo dove siano finiti gli altri, confermo di non aver visto né i reali norvegesi né gli svedesi. Quanto al Regno Unito, è arrivato in rappresentanza il neo Prime Minister Sir Keir Starmer. Che dopo aver salutato i Macron all’Eliseo ha raggiunto la tribuna, opportunamente dotato di impermeabile proprio.
Oggi l’inaugurazione dei giochi olimpici di Parigi 2024, con cerimonia au bord de la Seine. La Ville Lumière si è naturalmente riempita non solo di atleti, ma anche di reali e capi si stato che accompagnano le loro delegazioni. Due i momenti ufficiali per loro: ieri sera la cena nella piramide del Louvre ospiti del Presidente del CIO, Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach e della consorte Claudia. Oggi invece sono stati ricevuti all’Eliseo dal Presidente Macron e signora. Iniziamo questa carrellata fotografica partendo da noi, col Presidente Mattarella accompagnato dalla figlia Laura. Che è una donna dotata di notevole signorilità, ma non particolarmente elegante.
(Ph: Ludovic Marin/POOL – ANSA/EPA)
Per la cena della vigilia ha scelto pantaloni bianchi con una blusa/poncho con stampa a farfalle. L’abbiamo vista vestita meglio, ma anche peggio. Fotografie dei Mattarella oggi all’Eliseo non ne ho trovate, ma ho trovato un aneddoto su Macron che al termine del ricevimento offerto alla stampa estera accreditata, conversando con un nostro connazionale, ha sottolineato il legame che sente col nostro Paese e con Napoli, ricordando insieme a Brigitte che il loro incontro fu favorito da una pièce di Eduardo De Filippo. E alla domanda se sapesse qualche parola in napoletano ha risposto caffè sospeso. Molto ben detto, Monsier le Président.
(Ph: Jeanne Accorsini)
Non potevano mancare i Principi di Monaco; del loro amore per lo sport abbiamo detto spesso, e ricordiamo che entrambi hanno partecipato come concorrenti a edizioni precedenti. Bella e grintosa la Princesse con top e pantaloni Alexander McQueen; una mise che sottolinea molto le ampie spalle, ma non male.
(Ph: Eliot Blondet)
Albert II e Charlène non hanno mancato l’appuntamento con i Macron; lei in total white con accessori silver, lui con l’uniforme olimpica del Principato; sarà per quello che Brigitte si è messa le mani ai capelli conciandoli così? Io però Albert quando fa queste cose lo amo: non si tira mai indietro, e non è poco.
Ecco i sovrani belgi, reduci dall’emozione della laurea a Oxford della primogenita Elisabeth – che completerà la sua formazione a Harvard – la Reine indossa a sua volta pantaloni bianchi con una blusa/poncho assai scenografica, che in effetti è una tuta ed è firmata Natan. Mathilde irradia luce, la trovo veramente splendida, e stavolta non posso neanche parlare male del suo amato couturier!
Alla cena al Louvre partecipano anche Los Reyes, con Letizia che diplomaticamente omaggia la Francia presentandosi in Dior dalla testa ai piedi. Mi piace molto, e mi piace il fatto che osi qualcosa di diverso; ho scelto questa foto dove l’abito si apprezza meglio. Poi i capelli così tirati la invecchiano un po’, ma non si può avere tutto.
Oggi all’Eliseo Felipe è andato da solo, non chiedetemi perché. La foto ve la metto lo stesso perché insomma, El Rey è sempre un bel vedere, e El Rey a Parigi è sempre una buona idea.
(Ph: Arturo Holmes/POOL/AFP)
Presenti i sovrani più “nuovi”, quelli di Danimarca, che giocano quasi in casa viso che in fondo il re è francese per metà. Anche Mary sceglie una tuta rossa, di Max Mara, con sandali Aquazzura e clutch Prada; insomma Made in Italy al 100%. La regina, che è arrivata dalla Sardegna dove era in vacanza col marito, è apparsa ringiovanita; opera del nuovo colore di capelli con ciocche color caramello vicino al viso (si chiama face framing) e forse qualche ritocco. A 52 anni, con un nuovo lavoro e un marito forse distratto, ci sta.
(Ph: COSL/LUXPRESS)
Per due sovrani che hanno preso servizio da poco eccone due che stanno per lasciare: i Granduchi del Lussemburgo, che hanno annunciato da ottobre il graduale passaggio dei poteri al figlio Guillaume. Maria Teresa ha tirato fuori dall’armadio un abito marrone con scollo all’americana, prudentemente arricchito da una stola, del libanese Rabih Kayrouz. Mi piace anche lei, starò diventando troppo buona?
Royals britannici, svedesi, norvegesi non pervenuti, mentre ieri al Louvre è arrivato – da solo e in anticipo – Willem-Alexander d’Olanda, che oggi era in tribuna con la consorte ad applaudire gli atleti.
Riassumendo, mi sembra che ogni delegazione abbia fatto un po’ come voleva, e le fotografie risentono di questa scelta. Non tutti hanno partecipato agli eventi ufficiali, alcuni hanno inaugurato il villaggio degli atleti del proprio Paese, alcuni oggi si sono fatti un selfie in tribuna. Dunque troverete tante immagini diverse, comunque piacevoli e persino divertenti.
Lady Violet vi saluta con questa bella foto di gruppo dall’Eliseo, e vediamo se riconoscete qualcuno.
Comincio io: la signora in azzurro, quinta da sinistra, è Jill Biden, col completo indossato l’anno scorso all’incoronazione di Charles e Camilla. E chi sarà quella dea in rosso arancio e borsa azzurra al centro della scena? Insomma vinca il migliore, ma ricordiamoci che l’importante è partecipare!
Oggi è festa nazionale in Belgio, e dato che ultimamente abbiamo un po’ trascurato Philippe e Mathilde ci dedichiamo a loro. Il 21 luglio ricorda la data del giuramento prestato dal primo re dei Belgi, Leopold I in questo stesso giorno del 1831, segnando così la nascita del Belgio indipendente. Nel 1890 il 21 luglio fu scelto per celebrare la festa nazionale.
La giornata inizia col Te Deum nella cattedrale Saints-Michel-et-Gudule, mentre alle 16.00 c’è la parata militare; la festa si conclude con un concerto di artisti belgi al Parco del Cinquantenario e gli immancabili fuochi d’artificio.
(Ph: Nicolas Maeterlinck)
Alla cerimonia religiosa hanno partecipato solo i sovrani con i quattro figli, e devo dire che mi sono piaciuti molto i due ragazzi, Gabriel ed Emmanuel, in tight. La Reine ha scelto l’avorio, un modello Natan che richiama gli anni ’50 ma è francamente troppo pasticciato; sul capo Mathilde ripropone il cappello Philip Treacy indossato all’incoronazione di Charles e Camilla (Royal chic shock e boh – Coronation edition (parte seconda). La Duchessa di Brabante e futura regina, Elisabeth, si butta sul fucsia affidandosi a Safiyaa e scegliendo un modello con mantellina che ormai, lungo o corto, hanno proprio tutte. In testa un bandeau di Fabienne Delvigne, il modello Florentina, in fibra di banano. Capo scoperto per la sedicenne Eléonore, che osa un abito di Diane von Furstenberg che le cade un po’ addosso, d’altro canto è giovane e deve fare esperienza.
(Ph: soirmag.lesoir.be)
Nel pomeriggio il momento della parata militare (e anche civile); la Reine resta con la stessa mise, mentre le Roi cambia la sua uniforme. Si cambiano anche tre dei quattro principi: i due maggiori, che hanno già iniziato l’addestramento militare, sono in uniforme; Emmanuel sostituisce il tight con un semplice completo mentre Eléonore come sua madre resta con l’abito indossato la mattina.
(Ph: soirmag.lesoir.be)
Ci sono i fratelli del re, posizionati in una tribuna laterale; sia Astrid, accompagnata dal marito Lorenz sia Laurent, che invece è solo, indossano l’uniforme come da tradizione. In queste occasioni Astrid mi fa pensare alla Princess Royal Anne: sorelle di sovrani affidabili e consapevoli del proprio ruolo. Unica differenza: la principessa belga indossa l’uniforme femminile con la gonna, la britannica invece predilige i pantaloni.
(Ph: soirmag.lesoir.be)
E poi c’è lei, Delphine, la figlia ritrovata (e soprattutto riconosciuta). La signora è un’artista ed è dotata di notevole estro, che mostra anche nella scelta delle sue mise. In questo caso un completo pantaloni a blocchi di colore – rosso e rosa – alternati, un po’ come gli sbandieratori delle feste che evocano il Medio Evo.
(Ph: soirmag.lesoir.be)
Sul davanti della giacca è ricamata una farfalla stilizzata, che molti pensano sia un omaggio al padre Albert, da lei chiamato non papà ma papillon; sulla schiena ci sono invece le parole love e evolve. Ma non è mica finita! Si tratta infatti di una mise interattiva: inquadrandola col telefono appaiono messaggi di amore, solidarietà, unità.
(Ph: Wim Van de Genachte)
Che vi devo dire, se voleva indossare qualcosa di indimenticabile direi che ci è riuscita!
La giornata è iniziata con un messaggio dalla Svezia: la cresciutissima Estelle e il fratellino Oscar, fotografati dalla madre Victoria nella residenza di Haga, celebrano alla maniera svedese la festa di Santa Lucia.
Lei – con una lunga tunica bianca cinta da un nastro rosso in vita e la tradizionale coroncina con le candele per illuminare la notte più lunga – è accompagnata dal fratellino nelle vesti di stjärngossar, il ragazzo delle stelle. Belli, simpatici, semplici, in una parola adorabili. A febbraio Estelle compirà 12 anni; si avvicina a grandi passi all’adolescenza e qualcosa mi dice che vederla crescere ci riempirà di gioia.
Altre famiglie reali che non hanno la fortuna di tradizioni natalizie particolari si arrangiano come possono, di solito col classico biglietto d’auguri arricchito da una loro fotografia. Gli Spagnoli fanno una scelta simile a quella di King Charles e Queen Camilla (Le foto del giorno – Arrivano gli auguri di Natale) e per i loro auguri scelgono una foto scattata in un momento importante: il diciottesimo compleanno della primogenita Leonor, giorno in cui la futura regina ha giurato fedeltà alla Costituzione. Atmosfera natalizia ce n’è poca, ma tutto sommato una bella immagine.
Al messaggio stampato che augura un felice Natale e un prospero Anno nuovo è aggiunto il tocco personale della frase “ce lo auguriamo con tutto il nostro affetto”, scritta a mano e poi stampata con le firme dei quattro. Interessante il fatto che anche i Sovrani Emeriti abbiano un loro biglietto d’auguri, e lo firmino insieme nonostante le migliaia di chilometri – non solo fisici – che li dividono.
(Ph: ABC España)
Per loro non una foto ma la riproduzione di un’opera d’arte; una Adorazione dei pastori di Bartolomé Esteban Murillo, illustre pittore barocco, custodita nel Museo Nacional del Prado, a Madrid. Scelta corretta ed assai elegante, praticamente perfetta.
(Ph: Bas Bogaerts)
Semplice ma non priva di charme la fotografia dei sovrani belgi con i figli, scelta per chiudere l’anno in cui Philippe ha celebrato il decennale sul trono. Il tocco natalizio ce lo mette l’abito scarlatto della Reine, che diventa il punto focale dell’immagine. Forse è quella che mi piace di più: un ritratto professionale ma privo di inutili tocchi fashion; tutti biondi, belli, alti, e il messaggio che con questi quattro bei ragazzi il futuro della monarchia è in buone mani.
(Ph: Eric Mathon/Palais princier)
Se però proprio non volete rinunciare a una foto autenticamente natalizia c’è anche quella, che arriva fresca fresca dal Palazzo sulla rocca. Qui c’è tutto: Ladies in velluto, Gentlemen in smoking, albero di natale sullo sfondo, e pure gli addobbi en pendant con la mise de la Princesse. Ma che volete di più?
Ladies&Gents, ecco a voi il vero autentico privilegio: il privilège du blanc.
Questa mattina i sovrani belgi sono stati ricevuti in udienza da Papa Francesco, e Mathilde si è presentata in total white, sulla base del privilegio che divide con pochissime altre signore: la suocera Paola, le Reina Letizia e la Emerita Sofía, Maria Teresa di Lussemburgo, e (concesso solo di recente) Charlène de Monaco. Oltre a Marina Doria, consorte del Principe di Napoli, il cui privilegio dipende dall’essere sposata in casa Savoia; lei ne ha usufruito con una certa soddisfazione, io francamente avrei evitato ed eviterei, ma questa è un’altra storia.
Mathilde invece era perfetta: robe-manteau candido e splendida nivea mantiglia, immagino di pizzo belga. Borsetta en pendant con le scarpe, in un color greige freddo chiarissimo; scelta che può destare qualche perplessità ma in fondo è obbligata: quando l’abito era lungo le scarpe erano bianche, senza problemi né discussioni. Oggi, con gli abiti corti, le scarpe bianche rischiano di essere un po’ troppo per cui si opta per queste mezze tinte, e devo dire che la Reine osa qualcosa di più interessante del solito nude.
Philippe e Mathilde avevano incontrato precedentemente Francesco nel 2015, ma in quel caso si era trattato di una visita ufficiale, mentre questa è stata un’udienza privata. Di cosa avranno parlato? Secondo la stampa belga del nuovo Arcivescovo di Malines – Bruxelles, appena insediato alla presenza dei sovrani, e della situazione internazionale; in particolare della guerra in Ucraina e della crisi in Congo, ex colonia belga. Roi Philippe potrebbe anche aver invitato il pontefice all’ottavo centenario dell’Università Cattolica di Lovanio, che sarà celebrato il prossimo anno.
Non è mancato il tradizionale scambio di doni: i sovrani hanno omaggiato il pontefice di un’opera in ceramica raffigurante il Buon Pastore, creazione di un’artista belga, che dovrebbe essere quella mattonella arancione sul vassoio che sembra un po’ una torta. In cambio hanno ricevuto un bassorilievo bronzeo che raffigura un dettaglio della porta centrale della basilica di San Pietro, una copia del Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di quest’anno, un volume dedicato all’Appartamento Pontificio delle Udienze, e il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020.
Al loro arrivo nel cortile di San Damaso Philippe e Mathilde sono stati ricevuti dai membri di un altro circolo superelitario, composto da quelli che una volta si chiamavano Gentiluomini del Papa. Il signore al centro della foto, dal bel profilo forte, è Hugo Windisch-Graetz, capo del suo casato nonché marito di Sophie von Haubsburg, che oltre a discendere da sì magnanimi lombi è anche creatrice di quelle borse che di recente abbiamo visto piuttosto spesso, particolarmente apprezzate anche dalle royal ladies. A match made in heaven, alla lettera.
E alla fine sono arrivate pure loro, le fotografie della famiglia reale spagnola, finalmente riunita a Palma de Mallorca per il soggiorno estivo. Quest’anno ai giardini della villa di Marivent, scenario di rito per questa seduta fotografica, sono stati preferiti quelli di Alfàbia, perla della Sierra de Tramontana, patrimonio dell’UNESCO.
Abiti casual, espadrillas ai piedi, scatti allegri e in movimento: ecco la nuova immagine dei reali spagnoli. La Reina indossa un abito di Adolfo Domínguez nel suo colore preferito, il rosa, ora anche pazzescamente di moda dato il successo di Barbie. Cosa che magari all’algida Letizia non farà piacerissimo, ma tant’è. Abito Mango, già indossato di recente ai premi Princesa de Girona per Leonor, che a breve inizierà il suo addestramento militare, come ogni erede al trono che si rispetti. Miniabito Ba&sh per l’infanta Sofía, a sua volta in partenza ma per il Galles dove è iscritta al liceo internazionale già frequentato dalla sorella maggiore.
Si sa che Letizia non ama molto queste occasioni, né in generale Palma de Mallorca, ma mi sembra evidente che la presenza delle figlie ormai adulte contribuisca parecchio ad allentare la tensione a volte manifestata. E chissà se nei prossimi giorni ci saranno altre occasioni di vedere la Reina e le sue figlie in vacanza. Intanto dovrebbe rientrare a Palma anche la Reina Emerita, che è andata via ieri; non per evitare la nuora, anche se Palma rimane lo scenario di uno dei più clamorosi scontri tra le due (2018 A Royal Year – 12 mesi in 12 foto).
Sofía ha raggiunto Motril, nei pressi di Granada, dove ha ricevuto Roi Philippe dei Belgi accompagnato dalla figlia minore Eléonore. È in questo centro andaluso, nella residenza estiva di Villa Astrid, che 30 anni fa morì all’improvviso Re Baudouin, la cui moglie Fabiola, come si sa, era un’aristocratica spagnola.
Ed è qui che Philippe è venuto ad onorare la memoria dello zio. Un bel gesto.
Lunedì 31 è il trentennale della morte di Roi Baudouin dei Belgi.
Trent’anni sono tanti, e i più giovani lettori del blog probabilmente neanche ricorderanno la sua figura alta e sottile, i modi cortesi ma controllati, lo sguardo gentilmente indecifrabile dietro gli occhiali. Sulle sue spalle a vent’anni era stato posto il peso di ridare dignità alla monarchia belga, uscita con le ossa rotte dalle scelte improvvide e i comportamenti scellerati del padre Léopold, che non aveva raggiunto le nefandezze dell’antenato omonimo ma non si era risparmiato, soprattutto durante la seconda guerra mondiale. Onere accettato dal giovanissimo re con cristiana rassegnazione, mi verrebbe da dire, visto che la grande fede religiosa fu una delle costanti della sua vita.
Entrambi, onere e fede religiosa, divisi poi con lei, Fabiola, con cui condivise anche il dolore dell’assenza di un figlio, tanto desiderato – anche per ragioni dinastiche – e mai arrivato. Non belli, non giovani, non dotati di particolare charme, la cifra di quella coppia era costituita da serietà, sobrietà, rigore, senso del dovere, e almeno nel mio ricordo una certa pudica dolcezza. Una coppia poco mediatica all’epoca -figuriamoci oggi! – spesso contrapposta al fascino dei principi di Liegi, Albert e Paola; più giovani, più belli e chic (soprattutto lei), più disinvolti (alla luce degli eventi recenti, soprattutto lui). E però in pubblico, le Roi e la Reine, spesso prodighi di gesti reciprocamente affettuosi in un’epoca in cui non erano frequenti, e per mano si tenevano solo i bambini.
Per ricordare Baudouin, con la sobrietà che gli sarebbe piaciuta, è stata annunciata l’apertura straordinaria – una volta al mese fino a novembre – della cripta reale che conserva le sue spoglie. La televisione belga invece domenica sera alle 20.45 gli dedicherà il documentario « Baudouin, l’héritage d’un roi » che dovrebbe essere visibile anche sul sito https://www.rtbf.be/
Nell’attesa in questo video a partire dal minuto 40′ il Re Emerito racconta quei giorni, e come accettò una successione che gli era sempre sembrata quanto meno improbabile: https://youtu.be/g0wPJIE_gSQ
Il tempo passa, e per fortuna porta con sé anche cose belle, come i figli dell’attuale sovrano, Philippe. A conclusione delle celebrazioni per i suoi dieci anni di regno sono state diffuse queste belle immagini con la Duchessa di Brabante e il fratello Gabriel, nelle loro uniformi militari. Ecco, il tempo che passa nei prossimi anni ci offrirà in Belgio – ma anche in Svezia e poi in Norvegia – un confronto inedito, quello tra una Regina sul trono e uno spare maschio, qualcosa che ancora non abbiamo mai visto. Sarà molto, molto interessante.
L’evento della settimana, anche solo per la quantità di mise sfoggiate, è senz’altro la Fête Nationale belga, celebrata come d’abitudine il 21 luglio e quest’anno arricchita dal decennale del regno Philippe e di sua moglie Mathilde. La quale ha scelto quasi tutte le due toilettes in uno dei colori della bandiera: rosso giallo e nero.
La sera del 20 il tradizionale concerto ha aperto i festeggiamenti, con la Reine che più fedele a sé stessa di così non avrebbe potuto: Mathilde ha indossato un cape dress di Natan. Ve lo dico, a me stavolta piace, un sacco. Amo la tonalità di giallo limone, e la levità della seta che rende l’abito morbido e leggero, con un bel movimento, cioè esattamente l’opposto della rigidità quasi marmorea che caratterizza spesso il modello. Bella l’accoppiata con gli accessori oro (Dior i sandali, Diane von Furstenberg la minaudière, cioè la borsetta in metallo che sembra un piccolo scrigno). Notevoli anche gli orecchini a forma di sole, creazione della maison romana Percossi Papi, che realizza sia gioielli preziosi sia pezzi non preziosi (ma ugualmente costosetti) per il cinema. Chic.
Chi l’avrebbe detto? Lady Violet si sta innamorando della principessa Astrid, che compiuti i 60 (il 5 giugno dell’anno scorso) ha dato una bella sterzata al suo look e si è buttata sul colore. Per il concerto serale ha sfoggiato una delle allegre gonne di Lunatica Milano (se amate il genere vi consiglio un giro sul sito o sull’account IG), rigorosamente abbinata col nero. Allegramente chic.
(Ph: Laurie Dieffembacq)
Venerdì 21 è il gran giorno, e le celebrazioni iniziano con il Te Deum in cattedrale. la mise di Mathilde è il manifesto delle sue scelte di stile in dieci anni di regno e ventitré da membro della famiglia reale belga. Colori accesi, in questo caso rosso bandiera, e gli stilisti, entrambi belgi, che con maggior frequenza l’accompagnano: Natan per l’abito e le scarpe con inserti in pvc – altro sua grande classico – e Fabienne Delvigne per l’ampio cappello e la clutch. La sovrana è splendida splendente, qui potete vederla a figura intera; Una festa da 10!, ma l’abito ha parecchi difetti, come potete notare nella foto che ho scelto. Il drappeggio sul pancino è spesso rischioso, e in più questo attraversa il corpo in un modo che non mi convince, le maniche sono piene di grinze e stendiamo un mantello sull’underwear. Domanda. è accettabile una creazione couture così? Boh.
Stesso omaggio allo stile belga lo fa la futura regina Elisabeth, che come sua madre sceglie Natan per l’abito giallo e Fabienne Delvigne per il meraviglioso cappello in autentico panama, ma realizzato in questa forma floppy. Lei preferisce un paio di sandali Gianvito Rossi, e noi apprezziamo sempre questi inserimenti italici. L’abito è stato un po’ criticato, ma a me il gioco di tagli orizzontali piace, o almeno mi convince dalle foto che ho visto. Il cappello è veramente grande, e le copre un po’ troppo il viso, che in un’occasione del genere i cittadini vorrebbero forse vedere meglio ma insomma, la fanciulla non ha ancora 22 anni, si farà. Chic.
(Ph: lesoir.be)
Secondo atto delle celebrazioni, l’inevitabile parata militare, cui assistono anche fratello e sorelle del re con le rispettive famiglie. Come sempre, Astrid è in uniforme, e il fratello Laurent pure. La moglie di Laurent, Claire, a me piace, anche se non sempre – in verità quasi mai -apprezzo le sue scelte in fatto di abiti. In questa occasione indossa un bel cappello a incorniciare il bel viso, in un color bois de rose uguale a quello dei pantaloni, abbinati a una blusa rosa cipria. Ora, a parte che non sono sicura che i pantaloni siano adatti a queste occasioni (in Italia sì, ma è una repubblica, nel Regno Unito ad esempio assolutamente no), il problema qui sono i volumi: cappello importante, pantaloni larghi, blusa con ampio volant, cinturone, fibbione. Non sarà troppo? Boh.
Da qualche anno c’è anche Delphine, figlia naturale di re Albert II, che da quando è stata riconosciuta partecipa a tutti gli eventi della famiglia. Delphine è un’artista, e coglie spesso occasione per indossare le sue creazioni, realizzate con tessuti dipinti da lei o tratti dalle sue opere. In questo caso criticatissima perché l’abito, oltre alla genuina bruttezza, sembra copiare il modello di quello color smeraldo, firmato Andrew Gn, indossato dalla principessa di Galles all’ultimo Trooping the Colour (Royal chic shock e boh – Trooping the Colour (and more). Che dire? Non è che se fosse una creazione originale sarebbe meno brutto. Discreto il cappello, tremende le scarpe con altissimo plateau – altro suo marchio di fabbrica – ma quegli sbuffi di raso in fondo alle maniche, perché? Veramente, ma veramente shock.
Dopo la parata qualcuno sarà andato a riposare ma non Roi Philippe e la sua famiglia, impegnati a dimostrare il significato dell’espressione “working royals” anche se in Belgio probabilmente non si usa. È il momento della visita alla festa organizzata a Warandepark, che sarebbe il parco reale, dove i reali hanno visitato lo stand della difesa. A sorpresa le signore sono in verde, tra l’altro nella stessa sfumatura: la Duchessa di Brabante ha un maxidress di maglia, bello e piuttosto difficile da portare, del brand The Kooples, molto popolare tra i giovanissimi e dunque finora sconosciuto aLady Violet. Perfetta la clutch nello stesso identico punto di verde, rubata a mamma e firmata Fabienne Delvigne. Chic.
La Reine, meticolosamente abbinata alla figlia minore, punta invece su uno chemisier che pare tanto una vestaglietta, del brand Bernadette, belga di Anversa. Mia opinione personale: se proprio uno non può evitare e vuole indossare una vestaglietta allora lo faccia fino in fondo, abbinando magari un paio di sandali, o scarpine come quelle di Eléonore (o snickers, ma capisco che non è il caso), le slingback dorate con le calze opache no dai. Boh.
Si finisce la sera, altra festa in piazza aperta a tutti, con uno spettacolo sons et lumières che una cara amica del blog ha avuto la fortuna di vedere e mi ha descritto in toni entusiastici, veramente superbo. Sul palco i magnifici 6: mi sono piaciuti molto i tre uomini un blazer blu senza cravatta. Menzione d’onore alla piccola di casa Eléonore, che ha solo 15 anni ed è assolutamente incantevole.
Per la serata entrambe le principesse hanno scelto Diane von Furstenberg, Eléonore è ancora troppo giovane e più che ammirarla incantati per ora non faremo. Elisabeth indossa un monospalla nero con stampa a rose azzurre, fiore che non esiste in natura e Lady Violet detesta. Una mise che è piaciuta a molti, ma io non sono tra questi; mi sembra anche che abbia un taglio strano, non mi piace lo spacco così e sembra quasi non sia la sua taglia. Si vede poco, ma bellissima la clutch di cristalli neri Armani, un po’ banalotti gli orecchini bijoux di Carolina Herrera. Fiori su fiori? Avanguardia pura! direbbe Miranda Priestly; io dico boh (ma intendo shock, proprio non mi piace)
Altra royal lady, altro monospalla. La Reine è alta e ha gambe lunghe e sottili per cui in pantaloni sta bene, ma il top mi perplime un po’: una blusa modello poncho, over, con lunghe frange, che lascia un braccio nudo; una creazione Carolina Herrera, che Mathilde ha già indossato ma che io continuo a trovare senza senso. Però il bianco e nero funziona quasi sempre, apprezzo molto il bracciale bicolore in resina Angela Caputi, e Mathilde sembra più giovane. Boh, e ci rivediamo tra dieci anni!