La foto del giorno – 1 settembre

Facciamo un discorso serio, qui bisogna che ci andiamo anche noi a questo Braemar Gathering, dato che tutte le volte che presenzia – sarà per il tiro alla fune, sarà per il lancio della pietra – la Royal Family si sbellica dalle risate.

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Oggi hanno avuto la loro dose di divertimento Her Majesty, Charles, Anne e suo marito, il Vice Ammiraglio Tim Laurence. Deliziosa la Regina in turchese, ortodossa the Princess Royal in trench e cappello decorato da penne di volatile non identificato, impeccabile l’erede al trono in perfetta tenuta delle Highlands. Che, oltre ovviamente al kilt, è composta da: hose (i calzettoni col risvolto), flashes (le giarrettiere che tengono su le calze prive di elastico, con una decorazione che si intravvede spuntare dal risvolto), sgian dubh (il piccolo pugnale infilato nel calzettone), sporran (quella sorta di piccola borsa che poggia sul kilt). Meditate voi, che guardate la partita in tuta!

 

A Royal Calendar – 15 agosto 1950

Nasce a Londra Anne Elizabeth Alice Louise, secondogenita della principessa ereditaria Elizabeth e di suo marito Philip Mountbatten.

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La bimba viene alla luce a Clarence House – oggi residenza del Principe di Galles – dove i genitori si sono trasferiti durante il restauro di Buckingham Palace, seriamente danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.

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Legatissima al padre – che si dice abbia un debole per lei – la piccola principessa ha un carattere deciso, va bene a scuola ed eccelle nello sport: è un’ottima amazzone, ed è il primo membro della Royal Family a far parte di una squadra olimpica (nel 1976 a Montreal).  Giovanissima ha un flirt con Andrew Parker Bowles – che sposerà l’amore di suo fratello, Camilla Shand – ma il 14 novembre 1973 va all’altare col capitano dei Dragoni Mark Phillips, conosciuto nell’ambiente equestre.

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È il primo di una serie di royal wedding che delizieranno gli appassionati in tutto il mondo: cerimonia a Westminster Abbey, raggiante la sposa con un abito in stile Tudor, bello lo sposo nella sua uniforme, bellissima la tiara – la stessa Fringe indossata dalla madre per il matrimonio con Philip – leggendaria la foto di nozze su pelle d’orso.

Pochi mesi dopo Anne scampa a un tentativo di rapimento: l’auto su cui viaggia col marito viene bloccata sul Mall da un uomo armato; grazie alla reazione della scorta e di alcuni passanti e al sangue freddo mantenuto dalla principessa dopo una sparatoria il criminale viene disarmato e arrestato.

Nonostante la nascita di due figli, Peter e Zara, il matrimonio con Mark non dura e nel 1989 viene annunciata la separazione, seguita dal divorzio nel 1992. Nel dicembre dello stesso anno Anne sposa l’uomo che ama segretamente da alcuni anni: è un ufficiale della Royal Navy, si chiama Timothy Laurence ed è ancora al suo fianco.

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Oggi Anne, the Princess Royal, è nonna di quattro nipotine, lavora a tempo pieno per la Royal Family e con la stessa energia per le centinaia di associazioni di cui è patronessa. Manca di rado agli appuntamenti con la sua grande passione, l’equitazione, e come ogni country lady che si rispetti si porta dietro anche il cane.

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Cento anni di R.A.F.

Lady Violet è tornata, giusto in tempo per non perdersi il centenario della Royal Air Force, uno di quegli eventi che in Albione sanno celebrare come pochi altri. Street parties, megascreen nei parchi, e una grande festa dell’unità nazionale. E noi abbiamo una foto in esclusiva della nostra inviata, Lady Antonella Golinelliraf sul maxiscreen

Passata la festa, veniamo alle royal ladies che hanno illuminato la giornata.

Sua Maestà

raf lilibetUnica e irripetibile, la Regina opta per l’azzurro avio con tocchi di acquamarina, e indossa una delle sue mise che Lady Violet ama di meno, but who cares? Sua Maestà è splendida sempre, e notate il tocco di classe del guanto lungo che sbuca della manica. Sorprendente la scelta della spilla; tutti si aspettavano uno dei badge della RAF, indossati dalle altre signore, che lei possiede in quantità. Invece ci ha stupito con la Jardine Star, una stelle a otto punte alternate a brillanti, che le sarebbe stata lasciata nel 1981 da una Lady Jardine di cui si sa poco o niente.

La Duchessa di Cornovaglia

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Evidentemente Camilla ha deciso che l’estate sarà in bianco, scelta affascinante ma rischiosa. D’altronde il suo stile si è formato negli anni ’60/’70, quando per le bionde in estate il bianco e le perle erano un must. L’abito ha un modello e un tessuto interessanti ma è piuttosto lontano dalla necessaria impeccabilità. E francamente sui fianchi non avrei aggiunto niente, men che meno delle enormi patte senza le tasche. Come avrebbe detto Balenciaga: non sono veramente necessarie. Adeguate borsa e scarpe, mozione d’onore per i guanti, bello il cappello Philip Treacy, perfetta la scelta dei gioielli: bracciale rigido, e un piccolo badge della RAF che non distoglie l’attenzione dal pezzo forte, le perle. Favolose.

Anne, the Princess Royal

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Noi Anne non la consideriamo quasi mai, probabilmente perché non è interessata alla moda come figlia nuora e nipoti, naturali o acquisite. Anche ieri era fedele al suo stile: sinceramente interessata alle celebrazioni militari, per niente interessata ad affascinare le masse, piuttosto malvestita. La giacca con taglio kimono è – forse suo malgrado – molto di moda, e il colore le dona pure. La gonna plissé  non è brutta e magra com’è le sta anche bene; ma con quella giacca forma un abbinamento bislacco. Guanti: Lady Violet non ha fatto in tempo a lodare Camilla per averli portati, che ecco si ritrova davanti quest’incubo color cioccolato che fa a cazzotti col resto. Cappello in stile Franco Cacciatore di Weber; e stendiamo un foulard sulla borsa sportiva e le scarpe nere.

La Duchessa di Cambridge

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Non avrei mai detto, ma evidentemente pure Alexander McQueen fa il 3X2, sennò non si spiega questa mania degli abiti tutti uguali. Questo soprabitino celeste è uguale a quello bianco indossato per il battesimo di Charlotte e – forse – al matrimonio di Harry&Meghan. Non mi entusiasma in nessuna delle versioni. Probabilmente Catherine studiando da regina ha deciso di emulare Her Majesty, che declina modelli simili in ogni versione possibile e immaginabile. My dearest, troppo porridge devi mangiare… Per il resto, solite décolleteé color nude, ma stavolta in suede. Complicità tra cognate? Signore, deve ricordarvelo Lady Violet che il camoscio è considerato un pellame piuttosto sportivo? Orecchini di brillanti che non aggiungono granché, ma tanto chi li guarda? Tutti gli occhi sono puntati sulla spettacolare RAF Air Cadets Dacre diamond brooch. Wow! Discorso a parte per il cappello. Anche questo è un modello che la duchessa predilige, ed è un po’ troppo ricco di dettagli troppo caoticamente assemblati, ma il suo creatore merita attenzione. È Sean Barrett il cui lavoro per cinema e televisione è importante e ben noto. Suoi i copricapi visti in The Crown, Elizabeth, Elizabeth The Golden Age, Shakespeare in Love, e Downton Abbey, il che lo rende particolarmente caro a Lady Violet.

La Duchessa di Sussex

Lo so, state aspettando tutti lei. E stavolta cala l’asso e sceglie Dior.

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Splendido l’abito blu notte – però veramente troppo scuro – la scollatura è davvero perfetta ed esalta le belle spalle e il collo sottile, il corpino sarebbe stato ugualmente perfetto, se solo sostenuto da un underware adeguato. La gonna godet, in classico stile new look, è un po’ troppo ricca – o se preferite sono le gambe della duchessa ad essere troppo secche – ma comunque questo modello le dona assai di più di quelli dritti e sottili che sceglie di solito. Il cappello Stephen Jones è molto bello, il tocco del maestro si vede nella forma inconsueta e aerea, ma l’abbinamento con l’abito non mi convince del tutto, avrei preferito vedere Meg con uno di quelli a pagoda con cui Monsieur Dior lanciò il New Look, appunto. Quello che però mi fa veramente arrabbiare è guastare una mise del genere con quelle scarpe. Meghan mia. ma come ti viene in mente? Intanto basta col camoscio, non va assolutamente usato nelle occasioni più formali; e il colore è francamente orrendo. Mi permetto di ricordare che la scarpa nude nasce con l’idea di allungare otticamente la gamba, quindi va scelta nella tonalità più simile al colore della pelle. In alternativa, accompagna abiti dai colori particolari, per i quali è più complicato trovare il giusto accessorio. In questo caso sono imperdonabili. E benché firmate Gianvito Rossi, sono pure brutte. Insomma, finora la duchessa di Sussex ha rischiato varie volte di di raggiungere lo chic assoluto, ma si è sempre fermata prima.

La Contessa di Wessex (e la Principessa Michael di Kent)

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Anni ’50 anche per la Contessa di Wessex, specialista del genere. Bellissimo il cappello Jane Taylor, in un sofisticato bianco e nero. Molto meno bello l’abito, che con quel collo ad anello (a luglio?) sembra tanto un pulloverone sbrindellato. Sorry, ma vale per Sophie quanto detto per Camilla: il bianco o è impeccabile o non è.

Alle spalle dei Wessex il principe Michael di Kent con sua moglie Marie Christine. Di origine austriaca, alta bionda e bellissima, con l’avanzare dell’età si è un po’ appesantita e ha perso lo charme della gioventù senza acquisire l’autorevolezza della maturità. Banale il rosso e nero dell’insieme, che nemmeno il grande cappello Philip Treacy riesce a risollevare. È stata di recente protagonista di una gaffe con Meghan; al primo ricevimento cui partecipava la fanciulla, fresca fidanzata di Harry, ha pensato bene di presentarsi con appuntata al bavero della giacca un moretto, cioè una spilla che ritrae uno schiavo negro. O forse non ci ha proprio pensato: ineducata o distratta.

Charlotte

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Abbigliata pure lei in azzurro aviazione, ci mette poco a rimettere le cose nella giusta prospettiva. Leggendaria.

Royals & Violet

Adorate lettrici, cari lettori, scorrendo le immagini dei numerosi royal engagements di questi giorni il mio cuore ha avuto un tuffo, e un delizioso dubbio si è insinuato nella mia mente: ma non sarà che qualcuno della Royal Family più importante che ci sia ci legge?

Ragioniamo. Può essere un caso che il principe Charles in viaggio in Galles – per di più nella contea di Pembrokeshire, patria d’origine di Purple, la cagnetta di Lady Violet – indossasse una boutonnière viola.

Charles fiore viola

Può essere un caso – il secondo, e vi ricordo che tre indizi fanno una prova – che egli abbia svelato che il peccato di gola di sua moglie Camilla (ma quanto le dona il bianco?) è la cioccolata, esattamente come la vostra Violet. D’accordo, in questo campo la Duchessa di Cornovaglia ed io non abbiamo l’esclusiva.

Ma cosa dobbiamo pensare del fatto che la neo Duchessa di Sussex abbia accompagnato il marito alla Marlborough House per la Your Commonwealth Youth Challenge, e si sia presentata perfettamente pettinata? E stiamo parlando di uno chignon senza neanche una ciocca volante né una forcina allentata; no, questo non può essere un caso!

E il fatto che abbia abbandonato le cinquanta sfumature di rosa cipria e i bottoni che non abbottonano può essere solo un caso? Anyway, Meghan in giallo sta benissimo, bello lo scollo dritto, qualche dubbio su forma e lunghezza dell’abito (di Brandon Maxwell) considerando la sua magrezza e l’assenza di punto vita, ma per stavolta bando alla pignoleria. Il colore delle décolleté in suede Manolo Blahnik è perfetto per lei (anche se Lady Violet non avrebbe scelto il camoscio), e ci complimentiamo con Meg che ormai di questo modello comincia ad avere una collezione. Ni la tonalità di rosa (perlato?) del rossetto, proprio no le sopracciglia rifinite a matita, ma oggi non farò la zia acida. Però un piccolo consiglio sì dai. Your Highness, non lasci la borsa a casa, va bene anche una piccola clutch, almeno così saprà dove tenere le mani.

Lo so, ora voi mi direte che l’abito mostra i segni delle pieghe da seduta, che sembra essere davvero uno degli elementi dello stile di Meghan, ma diamole un altro po’ di tempo, in fondo è duchessa solo da sette settimane!

Se siamo alla ricerca dell’impeccabilità in questi giorni non a Londra bisogna guardare, ma a Edimburgo. Quanto ci era piaciuta Her Majest con l’abito cerimoniale dell’Order of the Garter? Bene, in Scozia ha replicato con quello del Most Ancient and Most Noble Order of the Thistle, l’Ordine del cardo scozzese, secondo per importanza appunto solo all’Ordine della Giarrettiera. La sovrana, scarpette e borsetta in pelle silver come ci ha abituati nelle occasioni più importanti, era accompagnata dal nipote William – che in Scozia usa il titolo di Earl of Strathearn – e dalla figlia Anne.

E diciamolo, the Princess Royal non sarà una fashion icon, ma sa senz’altro come si indossa un abito da cerimonia.

 

Royal Ascot 2018, Giorno 3 – La Royal Family

Oggi è il Ladies Day!

E la palma dello chic va senza esitazioni a Sophie Wessex, in total lilac con copricapo di piume in tinta per il quale Lady Violet commetterebbe una discreta quantità di reati.

 

 

Confesso, un brivido di piacere mi è passato lungo la schiena quando ho visto la clutch della Contessa, perché indovinate chi si è recentemente procurata una favolosa bag in pelle stampata pitone lavanda?

 

ascot 2018 the queenDopo il giallo, dopo il celeste, ecco Sua Maestà in un bel fucsia vibrante. Perfetta la scelta di abbinare a soprabiti monocolore abiti a fantasia floreale che in un gioco di richiami viene ripresa dalla decorazione del cappello. Uno stile che porta la firma di Stuart Parvin per le mise e Rachel Trevor Morgan per i copricapi en pendant.

 

 

 

 

 

 

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Anne, the Princess Royal, sceglie il turchese con accessori blu e una compagnia interessante: il signore che le è accanto altri non è che Andrew Parker Bowles, primo marito della di lei attuale cognata Camilla Duchessa di Cornovaglia. Prima che iniziasse il valzer dei matrimoni tra i due ci fu un flirt finito in nulla, ma evidentemente era destino che un Mountbatten-Windsor sposasse un membro della famiglia Parker Bowles, ancorché acquisito.

 

 

 

 

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Presente anche la Duchessa di Gloucester, una simpatica signora di origine danese che quando indovina un outfit suonano a festa le campane di St Clement Danes. Oggi osa con un abito arancione scuro che non sarebbe male – abbiamo capito che in queste occasioni lo stile anni ’50 funziona – ma lo completa con un cappello da tanguero verde bosco, scelta comprensibile solo per un daltonico.

 

 

 

 

 

E le principessine York ci sono? Certo che sì. Ma mentre la futura sposa Eugenie sembra aver trovato un suo stile ed è sempre gradevole – oggi in Erdem con clutch YSL e un cappello nero con fiori bianchi che le sta d’incanto – Beatrice, sulla carta la più fashionsta delle due, compie un terribile faux pas. Ma benedetta ragazza, è vero che i blocchi di colore possono essere un’arma potentissima per allungare una silhouette e e sfinare un fiancotto, ma li devi usare al contrario: lo scuro fuori, il chiaro all’interno. Colori invertiti, effetto invertito. E poi chi è questo Jonathan Simkai? Perché quando hai gli occhi del mondo addosso ricorri a lui? Su, prometti di non farlo più.