A Royal Calendar – 15 settembre

È, il 15 settembre, giorno ad alto tasso di compleanni royal.

La Reina

Compie 48 anni Letizia, Regina Consorte di Spagna festeggiata con la solita sobrietà (leggi: per nulla); vedremo se tra due anni quando raggiungerà il mezzo secolo ci sarà almeno una foto ufficiale. Nonostante la figlia maggiore Leonor sia a casa in quarantena a causa della positività al covid riscontrata in una compagna di classe, la coppia sovrana porta avanti i propri impegni senza difficoltà, e ieri Letizia ha inaugurato l’anno scolastico in un istituto in Navarra.

Il Principe Consorte

Di un anno più giovane Daniel Westling, che festeggia i 47. Al contrario della Reina e in accordo all’uso la famiglia reale svedese ha diffuso un ritratto inedito del marito della Principessa Ereditaria Victoria. La fotografia è stata realizzata nel padiglione Gustav III nel parco Haga, durante la sessione per il decimo anniversario di matrimonio, nel giugno scorso (Glad Midsommar!) e bisogna ammettere che negli anni questo Clark Kent impeccabile ma un po’ rigido si è rivelato un ottimo marito e padre, e un ottimo acquisto per i Bernadotte.

Il Principe Riluttante

Mi perdonerete la citazione ispirata dal suo bisnonno, chiamato The Reluctant King, ma naturalmente oggi l’attenzione dei royal watchers è concentrata sull’asse Londra-Los Angeles per il primo compleanno di Harry lontano dalla Royal Family.

Com’è ormai tradizione gli account dei Windsor hanno pubblicato immagini col solo festeggiato, magari in compagnia del festeggiante: Harry con la nonna di spalle; Harry col padre.

I Cambridge ne hanno scelta una in cui Harry batte in una corsa fratello e cognata; non ho dubbi che l’intento fosse metterlo in risalto, ma l’assenza di moglie e figlio – ripeto, una scelta fatta per tutti i membri della famiglia – ha innescato una serie di commenti da entrambe le fazioni molto sgradevoli quando non addirittura violenti. Il che ormai è diventato un problema non più eludibile.

Il Re di maggio

Il 15 settembre 1904 nasce a Racconigi Umberto Nicola Tommaso Giovanni Maria di Savoia, terzogenito e unico figlio maschio di Re Vittorio Emanuele III e della Regina Elena. Lady Violet confessa di non essere appassionata di Casa Savoia e di conoscerla poco, ma il matrimonio tra Umberto e Maria José rimane comunque indimenticabile. I due erano stati promessi fin da bambini, tanto che Maria José venne mandata a studiare a Firenze nell’elegante collegio Poggio Imperiale. La loro unione nasce sotto una stella un po’ zoppicante: il giorno del fidanzamento, il 24 ottobre 1929 a Bruxelles il principe scampa a un attentato che viene taciuto alla fidanzata, la quale davanti ai complimenti che lui riceve per il suo coraggio teme si stia parlando di lei. La celebrazione l’otto gennaio (che è anche il compleanno della Regina Elena) del 1930 nella Cappella Paolina del Quirinale, con la povera fanciulla costretta a vivere l’incubo di ogni sposa: l’abito di velluto panna, realizzato dalla milanese maison Venturi su disegno dallo sposo, è stretto. O meglio, sono le maniche ad essere strette, ma non c’è tempo di intervenire. Trova la soluzione una giovanissima dipendente della maison, Fernanda Gattinoni. Che taglia via le maniche, le sostituisce con lunghi guanti di raso, salva la situazione e lancia una nuova moda.

In conclusione, una singolare coincidenza: se Umberto II era nato il 15 settembre, come Harry, Maria José venne alla luce il 4 agosto. Come Meghan. The best is yet to come.

Un tea con Lady Violet – Il giorno della Repubblica e della Regina

IMG_20200602_220250Il 2 giugno è una data decisiva per la storia contemporanea d’Italia e del Regno Unito, anche se per ragioni praticamente opposte. Se a Roma il 2 giugno 1946 re Umberto II perde la corona in seguito al referendum che sancisce la fine della monarchia e la nascita della Repubblica, Queen Elizabeth II indossa per la prima volta la sua a Londra sette anni dopo a Londra nella cerimonia di incoronazione a Westminster Abbey.

Nel suo caso è la St Edward Crown, poi sostituita con la più leggera e sfavillante Imperial State Crown (da quel momento Elizabeth indosserà sempre la seconda, mai più la prima).

Il rito segue una liturgia millenaria ma presenta una novità veramente rivoluzionaria: viene trasmesso in diretta televisiva dalla BBC. I sudditi possono così vedere la cerimonia in tutti i dettagli tranne uno: al momento della sacra unzione la Regina e l’Arcivescovo di Canterbury vengono coperti alla vista da un baldacchino retto da quattro cavalieri dell’Order of the Garter.  Oggi sappiamo qualcosa di più su quel momento grazie a un documentario di un paio di anni fa, dove il Decano dell’Abbazia ha mostrato la piccola bottiglia che contiene l’olio dell’Incoronazione e ne ha svelato gli ingredienti: olio di sesamo in aggiunta a quello d’oliva, profumati con rose, fiori d’arancio, gelsomino, muschio, zibetto e ambra grigia, secondo una ricetta del XVII secolo. coronation oilA proposito di profumi, la sovrana indossa un’essenza a base di rosa inglese creata espressamente, la cui formulazione è rimasta riservata. Il famoso naso Laura Tosatto ha avuto accesso agli archivi e ha potuto riprodurre in minima quantità quel profumo, ribattezzato Lilibet e distribuito in occasione del lancio del libro Elisabetta l’ultima regina pubblicato da Vittorio Sabadin per UTET. E indovinate chi ne ha un’esemplare? (ricordate, nella vita i buoni amici sono più preziosi di una corona).

Quel 2 giugno del ’53 Elizabeth ha solo 27 anni, ed è il terzo più giovane monarca del mondo (dopo Rama IX, di un anno più giovane, che regna sulla Thailandia dal 1946, e Baudouin salito sul sul trono Belga nel 1951, a soli ventuno anni). È molto graziosa, e veramente splendida nel sontuoso abito che Norman Hartnell crea per lei, ricco di riferimenti simbolici ricamati in seta, perle e pietre preziose. Deve naturalmente risultare impeccabile, e vanno considerate la durata della cerimonia (tre ore abbondanti); la luce naturale delle strade affollate di gente che vuole festeggiare la sovrana e quelle artificiali di Westminster; e ovviamente le riprese televisive, in bianco e nero e a colori (queste ultime furono un test, e un solo gruppo di persone al mondo ebbe il privilegio di vedere l’Incoronazione a colori: i piccoli ricoverati e lo staff dell’ospedale pediatrico londinese di Great Ormonde Street). queen elizabeth coronation 2Elizabeth ha una consulente di fiducia, l’australiana Thelma Holland, moglie del figlio minore di Oscar Wilde ma soprattutto direttrice dell’elegante salone Cyclax – uno dei più longevi beauty brand britannici – nel cuore chic della capitale. Dopo uno studio di mesi si decide per un look naturale, che non alteri l’aspetto della Regina, incentrato su tre punti: l’incarnato perfetto, da vera English rose; le sopracciglia ben definite, che a qualche damigella del seguito vengono scurite con la matita; e le labbra, valorizzate da una tonalità rosso violaceo. E qui nasce un piccolo mistero, perché alcune fonti vorrebbero il famoso rossetto prodotto appunto da Cyclax, altre invece commissionato a Clarins. Qualunque sia la verità, il colore è splendido e il risultato eccellente.

In questo giorno di gloria accade anche qualcosa di strano, totalmente inaspettato: qualcuno tra i fotoreporter accreditati nota un gesto inatteso e stupefacente: Margaret,  ventitreenne sorella della sovrana, che toglie un invisibile peluco dalla giacca del Colonnello Peter Townsend, eroe della Battle of Britain ed Equerry di Sua Maestà. Un gesto che suggerisce un’intimità sorprendente tra un’Altezza Reale e  un ufficiale, soprattutto se l’ufficiale in questione è già sposato e divorziato. Si parla di una fotografia del momento, che però io non ho mai visto. Allora non si può immaginare, ma anche questo episodio farà storia.

Come potete immaginare, in occasione dell’Incoronazione furono prodotti moltissime commemorative potteries; da un’aristocratica famiglia toscana tra le mie mani è arrivata una favolosa teiera Sadler. Sfacciatamente dorata, col ritratto della sovrana in un ovale coronato (anche lui!) e sorretto dai due animali dinastici, il leone e l’unicorno. Perfettamente funzionante, è l’ideale per servire il classico Queen’s Tea Fornum&Mason, con decorazione en pendant.