Una polemica, un anniversario, un bel gesto e la comica finale

L’argomento clou di questi giorni pr ogni royal watcher è naturalmente la visita di stato di Monsier le President de la République e di Madame Macron nel Regno Unito, ma dato che ne parlano tutti noi lasciamo sedimentare, e ci torneremo nei prossimi giorni.

(Ph: Yui Mok/PA)

Oggi ci concentreremo su qualcosa di inerente ma laterale, e siccome l’estate mi stimola la polemica fatemi dire una cosa. Da due giorni non faccio che leggere frasi tipo: “Kate, prove tecniche da regina” “William e Kate presto sul trono” e addirittura “Carlo il re uscente”. Col tatto del proverbiale elefante nell’altrettanto proverbiale cristalleria si allude evidentemente alla malattia del re che potrebbe causarne la dipartita in tempi brevi. Permettetemi di commentare: 1) queste cose rischiano di portare male non tanto all’oggetto dei commenti, l’incolpevole Charles ma anche, e direi soprattutto, agli autori di tali pensieri, per cui knock on wood (che sarebbe l’equivalente inglese del nostro toccate ferro) e fatela finita. 2) l’elefante nella cristalleria è comunque più elegante.

(Ph: Aaron Chown/Getty Images)

Se i sovrani hanno festeggiato i vent’anni di matrimonio alla serata di gala al Quirinale durante la loro visita di aprile, un’altra royal couple ha celebrato l’anniversario durante lo state banquet di martedì sera: i Duchi di Gloucester. Lui, Richard, è il minore dei due figli che Henry Duca di Gloucester ebbe da Lady Alice Montagu Douglas Scott. Suo padre era fratello di King George VI, dunque lui cugino di primo grado di Queen Elizabeth. Lei, Birgitte van Deurs, è una ragazza danese che va a imparare l’inglese a Cambridge, dove lui studia architettura. Si conoscono così, due ragazzi come tanti. Quando la relazione si fa seria, lei trova lavoro come segretaria all’ambasciata di Danimarca a Londra. Si sposano l’otto luglio 1972 nella chiesetta di St Andrew’s a Barnwell, villaggio del Northamptonshire dove i Gloucester hanno la casa di campagna. È un matrimonio low profile, e così probabilmente la giovane coppia pensa al proprio futuro, una vita normale, col legame con la royal family sullo sfondo.

Ma il destino ha in serbo per loro un’altra vita, che inizia con una tragedia. Cinquantun giorni dopo il matrimonio William, affascinante fratello maggiore dello sposo, muore in un incidente aereo (ne abbiamo parlato qui: A Royal Calendar – 28 agosto 1972). Richard diventa dunque erede del titolo paterno, che assume alla morte di Henry, meno di due anni dopo. Nel tempo i duchi si sono rivelati una presenza fondamentale per Queen Elizabeth, e ora per King Charles, fedeli e affidabili, sempre al servizio della Corona. E Lady Violet confessa un debole per lei e il suo personalissimo senso dello stile.

Dopo aver parlato male della stampa italiana e bene dei Duchi di Gloucester proseguiamo parlando benissimo del sempre rimpianto Prince Philip. Lunedì 7 è morto Lord Tebbit, che fu ministro con Margaret Thatcher, e la stampa ha riportato alcuni episodi della sua vita, tra cui uno riguardante sua moglie. All’inizio degli anni ’80 la lotta indipendentista irlandese era ancora molto attiva, e il 12 ottobre 1984 l’IRA mise una bomba al Grand Hotel di Brighton, dove si teneva il congresso del Partito Conservatore. Ci furono cinque morti e una trentina di feriti, tra cui Lady Tebbit, che rimase paralizzata e trascorse il resto della sua vita sulla sedia a rotelle. Alcuni anni dopo, i Tebbit parteciparono a uno state banquet. Prince Philip, rendendosi conto della difficoltà della signora nell’usare le posate, mise da parte le sue e iniziò a prendere il cibo con le mani, così che lei potesse fare lo stesso senza sentirsi in imbarazzo. Meravigliosa lezione di umanità, di empatia, e anche di bon ton, quell’educazione vissuta e non esibita, che rende tutto piacevole, e a volte prezioso.

(Ph: Getty Images)

Invece ci tocca vivere il tempo in cui il web è inondato dalla foto che mostra Monsieur le President sembra fare l’occhiolino alla charmante Principessa di Galles. Tentativo di seduzione à la française? Bruscolino nell’occhio? Semplice cecagna dopo una giornata impegnativa? Temo che il titolo dato all’ultimo post di Lady Violet sia stato profetico: Macron, che pasticcion!

C’era una volta un principe

C’era una volta un principe. Era bello, alto e con gli occhi blu, come un vero principe delle fiabe.

Suo nonno, morto prima che lui nascesse, era il re. Dopo di lui divenne re uno zio, e poi un altro zio. Quando nacque era quarto in linea di successione, dopo le cugine Lilibet e Margot e suo padre Henry. Siccome era un principe moderno, visto che difficilmente sarebbe diventato re, volle seguire la sua strada: andò all’università e poi, invece di seguire la carriera militare come è abitudine per i principi, scelse quella diplomatica. E un giorno a Tokio incontrò la sua Cenerentola, a una festa, vestita da squaw, mentre lui era Lone Ranger. Le chiese di ballare; cominciò così. Lei si chiamava Zsuzsi Starkloff, era ungherese, era una modella ed era il volto di Revlon in Giappone. Era anche un po’ più grande di lui, era divorziata e madre. La famiglia del principe non la considerava la sposa ideale, ma loro potevano vivere il loro amore dall’altra parte del mondo, e questo bastava; affittarono una casa sull’oceano, dove lui le preparava la colazione ogni mattina. Un giorno sarebbero riusciti a convincere la famiglia di lui, e a sposarsi.

Quel giorno non venne mai. Quel principe così bello così gentile così sportivo così innamorato amava anche volare, e un giorno salì su uno degli adorati aerei, e volò via.

William Andrew Henry Frederick, primogenito dei duchi di Gloucester morì il 28 agosto 1972 durante una gara di volo a Wolverhampton; aveva solo trent’anni. Zsuzsi è morta nel maggio 2020 in Colorado, dove viveva da tempo. Aveva 83 anni. Al collo portava ancora la catenina con l’anello da mignolo di William, che lui le aveva dato tanti anni prima. Per i quarantotto anni che gli è sopravvissuta, ha pensato a lui, il suo grande amore, ogni giorno.

Ogni tanto mi torna alla mente questa storia, e quel principe che voleva una vita normale ed ebbe una morte tragica. Volevo ricordarlo nel cinquantesimo anniversario della scomparsa. La sua vita l’avevamo raccontata qui A Royal Calendar – 28 agosto 1972.

A Royal Calendar – 28 agosto 1972

Muore in un incidente aereo a soli 30 anni William, primogenito ed erede dei Duchi di Gloucester.

william of gloucester

Alla nascita, il 18 dicembre 1941, il piccolo principe è quarto nelle linea di successione dopo le cugine Elizabeth e Margaret e il padre Henry. il Regno Unito è in guerra, e anche il Duca di Gloucester sta facendo il suo dovere per cui Re Giorgio VI scrive alla cognata Alice che se mai fosse accaduto qualcosa al fratello si sarebbe preso cura lui del neonato. Gloucesters_and_Mountbattens in CanberraFortunatamente il duca torna a casa sano e salvo e dal 1945 al 1947 è a Canberra con la famiglia, come Governor-General d’Australia. Al ritorno in patria il piccolo William è uno dei due paggetti, insieme col cugino Michael di Kent, alle nozze di Elizabeth con Philip Mountbatten. William studia a Eton, e poi a Cambridge, e va a perfezionarsi in America, alla Stanford University. Inizia una brillante carriera in diplomazia che è costretto a lasciare a causa delle precarie condizioni di salute del padre; anche la sua salute impensierisce un poco la madre: gli viene diagnosticata la porfiria, malattia ereditaria di cui soffrono molti Hannover. Royalty - The Gloucesters' - Barnwell Manor William si impegna sempre di più nelle attività della Royal Family e rappresenta la Regina in numerose occasioni. Bello, affascinante, brillante, sportivo, descritto dai suoi amici come affettuoso, generoso e leale, William è un vero prince charming con la passione del volo. Il 28 agosto 1972 partecipa col suo Piper Cherokee al Goodyear International Air Trophy a Halfpenny Green, nei pressi di Wolverhampton; è con lui Vyrell Mitchell, un pilota con cui il principe ha partecipato a numerose competizioni.  Royalty - Prince William of Gloucester Funeral - Windsor CastlePoco dopo il decollo William perde il controllo dell’aereo che urta un albero e precipita prendendo fuoco; ci vorranno due ore per spegnere l’incendio e il riconoscimento delle salme avverrà solo grazie alle impronte dentali. La sensazione che desta la sciagura è enorme, William è il primo dei cugini a morire e si decide di non informare il padre, gravemente malato. Dieci anni dopo la disgrazia il Principe di Galles, Charles, diventa padre di un bambino che un giorno siederà sul trono, e lo chiama William in ricordo dell’amatissimo cugino scomparso.