C’era una volta un principe

C’era una volta un principe. Era bello, alto e con gli occhi blu, come un vero principe delle fiabe.

Suo nonno, morto prima che lui nascesse, era il re. Dopo di lui divenne re uno zio, e poi un altro zio. Quando nacque era quarto in linea di successione, dopo le cugine Lilibet e Margot e suo padre Henry. Siccome era un principe moderno, visto che difficilmente sarebbe diventato re, volle seguire la sua strada: andò all’università e poi, invece di seguire la carriera militare come è abitudine per i principi, scelse quella diplomatica. E un giorno a Tokio incontrò la sua Cenerentola, a una festa, vestita da squaw, mentre lui era Lone Ranger. Le chiese di ballare; cominciò così. Lei si chiamava Zsuzsi Starkloff, era ungherese, era una modella ed era il volto di Revlon in Giappone. Era anche un po’ più grande di lui, era divorziata e madre. La famiglia del principe non la considerava la sposa ideale, ma loro potevano vivere il loro amore dall’altra parte del mondo, e questo bastava; affittarono una casa sull’oceano, dove lui le preparava la colazione ogni mattina. Un giorno sarebbero riusciti a convincere la famiglia di lui, e a sposarsi.

Quel giorno non venne mai. Quel principe così bello così gentile così sportivo così innamorato amava anche volare, e un giorno salì su uno degli adorati aerei, e volò via.

William Andrew Henry Frederick, primogenito dei duchi di Gloucester morì il 28 agosto 1972 durante una gara di volo a Wolverhampton; aveva solo trent’anni. Zsuzsi è morta nel maggio 2020 in Colorado, dove viveva da tempo. Aveva 83 anni. Al collo portava ancora la catenina con l’anello da mignolo di William, che lui le aveva dato tanti anni prima. Per i quarantotto anni che gli è sopravvissuta, ha pensato a lui, il suo grande amore, ogni giorno.

Ogni tanto mi torna alla mente questa storia, e quel principe che voleva una vita normale ed ebbe una morte tragica. Volevo ricordarlo nel cinquantesimo anniversario della scomparsa. La sua vita l’avevamo raccontata qui A Royal Calendar – 28 agosto 1972.

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